Mi manda Piccone

Francesco CossigaA margine della pubblicazione del libro sul “Caso Moro” su Macchianera, nello spazio dei commenti, Antonello Leone mi chiede se per caso mi “stia sul culo” Francesco Cossiga, che in quel resoconto viene nominato una riga si e una no.
Io sono cortese e, a domanda, rispondo: credo che il picconatore abbia molti più scheletri nell’armadio di quanti ne abbiano il gobbo e il nano messi assieme. Che il logorroico sardo sappia molte più cose di quante non ne dica, e che sia il maggiore responsabile del clima politico basato su ricatti, allusioni e cose fatte sapere a chi di dovere, instauratosi in Italia a cavallo degli anni ‘70 e ‘80.

Credo anche che in Italia avessimo Batman, il personaggio di Enigma lo vorrebbe fare sicuramente Francesco Cossiga. Entrambi non stanno dalla parte dei buoni. Entrambi centellinano i segreti di cui sono a conoscenza, vincolandone la divulgazione alla soluzione di stupidi indovinelli. Da anni, infatti, man mano che l’Alzheimer galoppa, l’ex Presidente della Repubblica continua divertito a togliersi dalle scarpe i sassolini residui dell’epoca delle picconate, riguardanti gli anni più cupi della storia Italiana. E lo fa con cognizione di causa. Fateci caso, e pensate a qualche episodio oscuro del recente passato: lui, in qualche modo, c’era. Sempre. Ustica? Presidente del Consiglio. Rapimento Moro? Ministro dell’Interno. Strage di Bologna? Presidente del Consiglio.

Nell’agosto del 1991 raccontò al regista Zeffirelli (confermando in seguito) di «conoscere uno per uno» i terroristi coinvolti nel rapimento di Aldo Moro e di sapere dove fosse ubicata la prigione. Due anni fa, durante un convegno, ha dichiarato che secondo lui con la strage di Ustica gli americani non hanno nulla a che fare e, piuttosto, gli pare più verosimile che l’aereo sia stato abbattuto da «un missile». Voi lo leggete in italiano, ma lui l’ha pronunciato in francese: “an missìl”. I francesi, dopo aver colto l’insinuazione, hanno faticato ma sono riusciti a trovare un personaggio di pari autorevolezza che potesse controbattere all’insinuazione: «Me stiamo schersandò, quel màntitor! Con uno come Cossiga non starei nemmeno nella stessa stonsa», ha dichiarato l’ispettore Clouseau.

Per motivi che a noi comuni mortali non è dato conoscere, ma forse solo per rinnovare la propria assicurazione sulla vita, da anni, di tanto in tanto, l’ex presidente Francesco Cossiga bracca un giornalista e gli riempie la saccoccia di insinuazioni su questo, malignità su quello, pettegolezzi e illazioni sul tal altro, sempre con la faccia di uno che la sa lunga ma non la può raccontare tutta. Come uno che, appunto, ha visto cose che noi umani non possiamo neanche immaginare, senza neanche essersi dovuto recare al largo dei bastioni di Orione per scorgere le navi da combattimento in fiamme.


Il Partito Radicale su Cossiga, sul finire degli anni '70L’ultima allusione maligna – per quanto goffamente nascosta tra le righe – l’ha riservata all’ADNKronos qualche tempo fa, in occasione dell’avvicendamento alla direzione del Corriere della Sera tra Ferruccio De Bortoli e Stefano Folli: Folli è un vecchio spadoliniano intelligente, ottimo scrittore, duttile che va d’accordo con tutti, dall’estrema destra all’estrema sinistra e poi ha due garanzie! Una il palazzo dei Quirinale, e l’altra il non più palazzo Giustiniani, non nel senso senatoriale del termine, ma via Giustiniani, anche se su di essa si affacciano solo due o tre stanzette, che io di più non riuscii da presidente del Senato ad assicurare all’Istituzione ai tempi del gran magistero del buon amico Armandino Corona, spadoliniano anch’esso. Auguri comunque se i fatti matureranno, a De Bortoli ed a Calabrese o Folli che entrambi io stimo”.

Rebus facile: Armando Corona è stato Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, eletto nel 1982 e confermato nel 1995 con il difficile compito di scindere, agli occhi dell’opinione pubblica, l’immagine della massoneria da quella della loggia P2. Palazzo Giustiniani e via Giustiniani (ai numeri civici 2 e 5) hanno invece ospitato la sede del Grande Oriente dal 7 luglio 1960 al 1987, e cioè fino a quando il locatore – il Governo italiano – decise di non rinnovare il contratto d’affitto in seguito agli effetti dello scandalo P2.

Cossiga, insomma, in quell’occasione, tenne a far sapere a qualcuno che lui sa. Quindi, che non gli rompano i coglioni. Che cosa, poi, sappia o stia millantando di sapere, noi umani lo riusciamo – questo sì – ad immaginare. Che Folli sia un massone? Amico di massoni? Che sia gradito ai massoni?

Io, dovendomi rapportare a Francesco Cossiga, continuo a mantenere la solita strategia. Che poi è semplice: una volta me lo sono trovato, seguito da una scorta armata, sul Pendolino. Sono salito in carrozza sereno: dal momento che lui si trovava lì, comodo comodo e seduto accanto a me, se c’era qualcosa al mondo che sarebbe potuta esplodere non era quel treno.

Detto tutto questo, il testo non è mio, ma degli ottimi Sergio Flamigni e Michele Gambino.

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6 Commenti

  1. Gianni Ippoliti chiudeva sempre la sua striscia su San Remo di tre o quattro anni fa con la frase:- E Cossiga dichiara di sapere chi vincerà il festival, ma di non poterlo dire-.

  2. Ho solo un dubbio sulla tua ricostruzione. Sei così sicuro che il Presiddente Emeritto degli Ittaliani abbia l’Alzheimer? A me ha sempre dato l’idea di uno che (a) sappia davvero *tutto* (più del gobbo, il che è tutto detto: il nano sa ben poco), (b) ogni tanto si diverta a sparare cazzate, (c) più spesso faccia un giro di allusioni per rinnovare la propria assicurazione sulla vita.

  3. Se fosse davvero cosi’ scomodo… starebbe un metro e mezzo sotto terra da quel di’…

    O vogliemo crederlo intoccabile proprio per i segreti che nasconde?

    Avra’ un memoriale depositato da qualche notaio che alla sua morte verra’ reso pubblico? Allora sara’ immortale?!?!?

  4. Non potendo confermare o smentire in alcun modo quanto hai scritto, oltre che dichiarare la mia personale antipatia per l’oggetto del post, ne approfitto per precisare che il nemico di Batman era l’Enigmista e non Enigma (In originale The Riddler). Baciamo le mani.

  5. mi dia una mano per favore a trovare un posto di lavoro,sono 14 anni disoccupato.Ho diverse qualifiche professionale, aiutatemi per favore.

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