L’atteso risveglio del dormiente Ferrara

Riceviamo dallo scrittore e giornalista Ottavio Cappellani, e volentieri pubblichiamo:

Ottavio CappellaniSiamo morti che camminano. La frase è sibillina, Giuliano ne conosce il significato, anche altri, chi scrive da poco. Ma è una luce della coscienza che ti appare all’improvviso, e che ti rende libero. “Una destra cialtrona”, è questo il titolo dell’editoriale apparso oggi su Il Foglio, firmato da Giuliano, sottotitolo: “Il tradimento della parola data su una questione di coscienza: una vergogna”. Il casus belli è Sofri, ma sotto c’è la storia politica di questa nostra Italia degli ultimi anni, che merita un ripasso, un meraviglioso ripasso, una chiave di lettura, e un’affermazione. Il governo di centrosinistra, come (e poi dicono che sul dito non si dibatte, quando il primo a farlo è proprio Colapesce) la seconda amministrazione Bianco. Catania come anticipazione di scenari futuri: quello che avviene qui accade, immancabilmente, in Italia: la movida dei pub e la rai tre di Guglielmi, i fuorisede catanesi e “Il Laureato” di Chiambretti. Poi una delusione, e un Ferrara che fa il Ferrara, di più: un Ferrara che fa il Montanelli. Oggi, proprio oggi, i morti che camminano si tolgono la maschera. In questi anni la rubrica delle lettere de Il Foglio è stata piena di “ferrarini” che hanno scritto: “Lo sappiamo Giuliano, sei un doppiogiochista”, e lui, puntuale, a rimbrottare, mettere a posto: “Non psicanalizzatemi, non ne siete in grado”. Aveva un Piano Giuliano, un glorioso Piano, sostenevano alcuni. “Siete pazzi e paranoici”, rispondeva Giuliano. Oggi, la verità. Per quanto delusi dalla sinistra al caviale che si inebria di uova di lompo, per quanto si annusi la violenza incivile insita in ogni fora di radicalchicchismo, dall’altra parte, signori miei, è peggio. “Il suo leader, Silvio Berlusconi, uno che sa distrarsi come pochi altri quando non si tratti degli affari suoi, hanno dato una prova miserabile”. Parole di Giuliano che confermano la paranoia di chi lo voleva un infiltrato. No: Giuliano ci ha creduto, questa è la bella notizia. E fra un po’ saprete anche il perché. Il doppiogiochista muore doppiogiochista, talmente incartato nelle sue diplomatiche ipotesi che perde di vista il Piano. Giuliano non era doppiogiochista, ma aveva un Piano: gloriosamente fallito. Ma mai far fallire i morti che camminano: hanno una marcia in più. Una capacità di vendetta inimmaginabile. Dice del Foglio il suo fondatore: “Questo giornale è nato da un patto d’amicizia non servile con Berlusconi, ora dovrebbe chiudere all’istante, insieme con un’amicizia consumata”. Un’amicizia consumata. “Essendo un giornale minimamente utile, andiamo avanti nella più assoluta libertà, senza più illusioni…”. Senza più illusioni. “Finché la proprietà editoriale non deciderà di cacciarci. Poi ne faremo un altro, se possibile ancora più bello”. Questo l’editoriale di Giuliano, bello come se un “intellettuale” (lo so, lo detesti il titolo) scendesse in campo. A fare cosa? Una gloriosa fronda della sinistra. Nient’altro che questo. Adesso. Senza più doppiogiochismi e paranoie. Comprate il Foglio, da domani.

(Ottavio Cappellani)
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18 Commenti

  1. Concordo, non è che ti puoi scordare Ferrara e le sue fallace sofiste. Ma gente nuova che dice cose nuove che non pensa pensieri pensati da altri se ne troverà pure da qualche parte o no?

  2. Avete letto tutto e non avete capito niente. Siete anche voi parte di quella nutrita schiera di politologi imparziali della domenica che storcono il naso e gridano al becero voltagabbana, al saltimbanchismo politico e che alle 12,01 sono sul sito del Foglio e si deliziano con quel pdf gratuito che è ormai in rete è più unico che raro (anche il riformista online sarà presto a pagamento)? Smettetela di arrampicarvi sugli specchi, e siate chiari sulle motivazioni che vi spingono a essere anti Sofri e pro Battisti, anti Ferrara e pro Travaglio, pro UE in funzione anti USA ma anche pro UE che si lava le mani sull’Iraq e sulla Palestina, antiterroristi ma anche anti antiterroristi. Smettetela di vagheggiare su una sinistra responsabile e di polso che non c’è. Comprate il Foglio da domani, e leggetelo, anche se non vi piace. poi, eventualmente, criticatelo.

  3. Stalker, credo che il commentatore precedente ce l’abbia con noi due. Se è così, e per quanto mi riguarda, sappia che comprerò il Foglio solo quando lo stamperanno su carta doppio-velo.
    Tu che ne pensi?

    PS. per la cronaca: non sono anti o pro nessuno per partito preso. Giudico le persone dalle loro azioni; e tutti quelli elencati, con le loro vicende, mi sono totalmente estranei e indifferenti.

  4. Penso che dopo che ho sentito il messaggio di Ferrara di oggi ai pacifisti neanche stampato su carta doppio velo, eppoi non capisco AFX: ma hai davvero bisogno di Ferrara per farti una opinione? Se ti impegni non hai bisogno di leggere il foglio discuti, poniti delle domande, per esempio: “c’è la possibilità di non infilare tutti in delle scatolette che mi fanno sentire tanto sicuro?” Pensa io sono uno dei molti che non si sente rappresentato da nessun partito politico, sono pro sofri e pro battisti, sono anti ferrara e anti travaglio sono anti usa e anti ue. Sono soprattutto contro tutte quelle persone come te che non hanno molti dubbi e la mattina quando si svegliano non bestemmiano… Ecco già mi sono pentito del pistolotto.

  5. Comunque voglio essere buono con AFX: Ferrara non è un giornalista, ma uno che fa politica in maniera spregevole, cioè senza sporcarsi le mani, ma consigliando e imbonendo per quello che gli dà da mangiare, una spece di Vermilinguo se mi itendi. A favore di Ferrara però si può dire che, sfortunatamente non esiste un giornalista degno di questo nome in Italia e lui non è una eccezzione. La mediocrità ambientale gli consente la sopravvivenza. D’altra parte esiste gente pensante e capace persone che sono state lì dove le cose sono davvero accadute e che scrivono anche molto bene, fornendo il loro punto di vista senza mascheramenti e leccate di culo. Uno di questi testimoni secondo la mia modesta opinione e Tiziano Terzani, di cui vi fornisco, ed ecco la mia bontà, il link ad uno degli ultimi suoi articoli, che scrive da malato a New York (http://www.tizianoterzani.com/corriere.html). Caro Bongo, uno qualsiasi dei suoi libri (lasciati ispirare dalla quarta di copertina) se non hai mai avuto il piacere di leggerli vale la pena veramente. Ciao.

  6. Penso che sia un po’ troppo facile essere contro tutto, e non dover sostenere le proprie posizioni, pesare i giudizi prima di esternarli, usare la testa: chi è contro tutto non ha bisogno di giustificazioni, perchè niente è esente da difetti. Penso che in Italia non esista una cultura giornalistica (come in Gran Bretagna, per intenderci) perchè la nostra democrazia è giovane e per certi versi ha ancora paura della propria ombra. Io difendo Ferrara come giornalista perchè negli anni mi sono fatto una certa opinione su di lui, attraverso le cose che scrive sul suo giornale. Spesso non condivido le sue idee, ma mi piace il suo modo di esprimerle e di fare giornalismo. Saranno idee discutibili, come tutte le prese di posizione lo sono, ma sono esposte in modo chiaro e personale, mentre molti altri editorialisti si contorcono pateticamente nel peloso pur di non perdere lettori/influenza. Lottare contro è più comodo che lottare pro, certe volte. Per Stalker: in Italia forse non esiste il giornalismo, ma alcuni giornalisti degni di questo nome ci sono e ci sono stati.

  7. Grazie per il consiglio, Stalker. Mi documenterò. Caro AFX, le mie opinioni me le formo da me, le elaboro per quelle che sono la mia cultura e le mie esperienze, giuste o sbagliate che siano. Non le sposo a priori solo perchè le sostiene questo o quello. Ho l’impressione, invece, che sia tu, se ti viene a mancare l’incasellamento di una persona o di una opinione negli schemi rigidi (destra o sinistra), a non essere in grado di giudicare da solo. Prova a farlo, almeno una volta. Ciao.

  8. Caro Bongo,
    da qualche tempo leggo i commenti a questo blog in cui in molti vi trastullate a fare a pezzi il destrorso (vero o presunto) di turno; accetto la vostra opinione e certe volte la condivido anche. Ciò che mi fa ribollire il sangue è piuttosto il mezzo con cui perseguite questo fine: non sono motivazioni chiare e razionali a spingervi, e vi manca l’onestà intellettuale di cercare punti in comune con il ‘nemico’: sparate su chi sta a destra in quanto tale e basta. Senz’altro per molti di voi il migliore dei Ferrara non vale l’ultimo dei Casarini. Io detesto gli incasellamenti, in quanto studente vivo in una realtà in cui è quasi impossibile evitare di classificare o venire classificati, forse (non avendo vissuto quel periodo non posso saperlo) siamo peggio di venti o trent’anni fa: oggi l’incasellamento politico è viscido e camaleontico, e la gente, soprattutto i giovani, è meno preparata a disfarsene e a ragionare in proprio, perchè è convinta di avere le spalle coperte. Siamo tutti più o meno ubriachi di manicheismo. Aspetto la tua opinione in proposito. Ciao

  9. Caro Bongo,
    da qualche tempo leggo i commenti a questo blog in cui in molti vi trastullate a fare a pezzi il destrorso (vero o presunto) di turno; accetto la vostra opinione e certe volte la condivido anche. Ciò che mi fa ribollire il sangue è piuttosto il mezzo con cui perseguite questo fine: non sono motivazioni chiare e razionali a spingervi, e vi manca l’onestà intellettuale di cercare punti in comune con il ‘nemico’: sparate su chi sta a destra in quanto tale e basta. Senz’altro per molti di voi il migliore dei Ferrara non vale l’ultimo dei Casarini. Io detesto gli incasellamenti, in quanto studente vivo in una realtà in cui è quasi impossibile evitare di classificare o venire classificati, forse (non avendo vissuto quel periodo non posso saperlo) siamo peggio di venti o trent’anni fa: oggi l’incasellamento politico è viscido e camaleontico, e la gente, soprattutto i giovani, è meno preparata a disfarsene e a ragionare in proprio, perchè è convinta di avere le spalle coperte. Siamo tutti più o meno ubriachi di manicheismo. Aspetto la tua opinione in proposito. Ciao

  10. Caro AFX, se ti dovessi dire, in tutta onestà, se sono di destra o di sinistra non saprei proprio risponderti, perchè non lo so io stesso. Per alcune questioni mi sento di condividere idee che potrebbero essere catalogate, secondo uno schematismo semplicistico, “di sinistra”; ma non ho difficoltà ad ammettere che, in altre occasioni, trovo assolutamente giuste idee classificabili come “di destra”. Ho tanti dubbi sugli eventi e le idee di questi anni; ed invidio coloro, come te (in perfetta buona fede) o come Ferrara o Casarini (sulla cui buona fede permettimi di dubitare) che, invece, sembrano avere solo certezze. Alcuni esempi? La manifestazione per la pace di sabato, il derby di ieri sera. Non ci capisco proprio più niente.

  11. Non fraintendermi, non ho certezze, ma penso sia fondamentale avere il coraggio delle proprie idee: comodo (e pericoloso) lasciare tutto il lavoro a chi di certezze è saturo. Saluti!

  12. Cannibalismo,intransigenza verso ogni eterodossia,disprezzo delle opinioni altrui e un proselitismo delle proprie da far impallidire i testimoni di Geova.A volte mi piacerebbe avere qualcuno che pensa al posto mio grazie ad un’inossidabile e camaleontica (solo nelle forme naturalmente)dottrina ma ho un’onestà intellettuale che mi impedisce e ,fortunatamente,sempre mi impedirà di essere comunista

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