Sarà pure un pedofilo…

…ma i magistrati che l’hanno fatto arrestare sono senz’altro dei pirla.

Antefatto: un tizio mette su un sito in cui, senza pubblicare immagini, difende a spada tratta il diritto degli adulti di avere rapporti sessuali coi bambini. Il Procuratore della Repubblica di Catania Onofrio Lo Re, d’accordo con il GIP Salvatore Aquilino, lo fa arrestare con l’accusa di “apologia di reato”.

Al di là dell’obbligo che mi corre di ricordare come io trovi disgustosa l’idea di trombarsi un bimbo, non posso fare a meno di ricordare che anche l’uso di sostanze stupefacenti e l’eutanasia sono reati in questo Paese e che tuttvia i diligenti Lo Re ed Aquilino non mi pare abbiano spiccato mandati di cattura contro chi si batte per la loro legalizzazione.

Che un’azione giudiziaria del tipo di quella intrapresa dalla Procura di Catania sia un mezzo facile per ottenere una vasta eco mediatica è ovvio coi tempi che corrono. Che nessuna voce autorevole si leverà mai a difesa di un apologo della pedofilia anche. E tuttavia… a voi pare giusto?

Io fra l’altro avendo pubblicamente sostenuto l’opportunità di elevare a 270 km/h il limite di velocità in autostrada mi aspetto di essere arrestato da un momento all’altro.

E’ un Paese difficile.

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39 Commenti

  1. Poi ci ho dormito sopra.

    E al di là della reazione viscerale, dando per scontato che il tizio NON abbia fornito risorse, mezzi o materiali pedopornografici sul suo sito ma si sia limitato ad argomentare in favore della pedofilia, mi pare che questo arresto sia una delle tante notizie da prima pagina che ci vengono ammannite per farci credere che le istituzioni hanno a cuore il nostro bene e la sicurezza dei nostri figli.

    (Ciò non toglie che il tizio, oltre che di quattro schiaffoni, ha bisogno di uno psichiatra.)

  2. Platone, l’Antologia Palatina, la Letteratura Greca, Sade: tutto giusto, tutto pubblicato. Nessuno chiede di bruciarlo, c’e’ di peggio: si ristampa persino il Mein Kampf, in TV trasmettono Bisturi.
    Solo che un conto e’ studiare un testo che ha magari un valore artistico/filosofico/storico, inquadrandolo nel tempo/contesto che lo ha prodotto, e magari apprezzarne le relative qualita’; un conto e’ considerare le cose in maniera manichea e stabilire che o si deve prendere per buono integralmente e senza distinzioni, o deve essere bruciato tout court:
    il che, come approccio culturale mi sembra davvero povero. Argomentando a contrario, sarebbe un po’ come dire che Aristotele era un cretino, perche’ tutte le cose che ha scritto sulla natura si sono rivelate sbagliate.
    Ognuno e’ figlio del suo tempo, e Platone avra’ sicuramente frequentato i giovinetti (che peraltro e’ cosa diversa dai bambini). Da allora i fiumi hanno cambiato parecchia acqua, l’umanita’ ha scoperto molte cose, e noi oggi la pensiamo diversamente da Platone (e da tanti altri) su parecchi argomenti. Tra i quali, per fortuna, la pedofilia. Si puo’ (si deve) studiare Platone e tanti altri; non e’ lecito pero’ prenderlo a giustificazione di un comportamnento illegale, ne’ tantomeno contrabbandare argomenti elaborati due millenni fa per sostenere posizioni criminali.
    Sul fatto che certe propensioni esistano “naturalmente”, nessuna obiezione. Solo che la legge nelle societa’ civili ha appunto la funzione di regolare l’umana convivenza limitando le pulsioni di ognuno in modo che nello sviuppo della propria personalita’ e delle proprie attivita’ non si arrechino danni ad altri individui o alla societa’ nel suo insieme.
    Io ritengo che trovare giustificazioni per la pedofilia sia un’azione dannosa per la societa’ civile, potenzialmente rovinosa verso individui bisognosi di tutela (bambini e adolescenti); e vada quindi perseguita e punita. Un dibattito sulla pedofilia e’ una cosa, l’istigazione e l’apologia un’altra.

  3. Torno di nuovo sull’argomento (sperando di inviare il post una volta sola questa volta!).
    Come si doveva già capire dal mio post precedente non era mia intenzione avallare in alcun modo la pedofilia (e ce mancherebbe!), ma obiettare sulla legittimità di una norma incriminatrice che fa seguire una pena parecchio grave (da uno a cinque anni di reclusione, cioè la medesima pena prevista per l’omicidio colposo commesso con violazione delle norme sulla disiplina della circolazione stradale o di quelle per la prevenzione degli infortuni sul lavoro) da una fattispecie criminale definita unicamente come “chi pubblicamente fa apologia di uno o più reati”.
    Il problema è, infatti, che una indicazione così generica della fattispecie criminale non rende immediatamente riconoscibile al cittadino una chiara direttiva di comportamento, cioè non indica esattamente che cosa sia lecito e che cosa sia vietato. La cosa, già di per se’ gravissima perché, come ho già sottolinato lascia ai giudici la possibilità di utilizzare la norma penale, e quindi il carcere, a loro discrezione, si aggrava ancor di più allorché viene utilizzata contro persone non in possesso di una specifica istruzione giuridica, o isolate: chi non vede infatti un abisso fra l’incriminare i responsabili di un’ organizzazione (per sua natura atta a diffondersi, a sostenersi, e a preparare una difesa collettiva o comunque organizzata) che sostiene l’opportunità e la bontà morale di compiere azioni considerate criminose, e l’atto di apologia commesso da una singola persona?
    Aggiungiamo: l’apologia di reato è punita dall’ultimo comma dell’art. 414 c.p., lo stesso articolo che, nei suoi commi precedenti, punisce l’istigazione a delinquere. Ma, se l’istigazione presuppone un rapporto diretto fra l’istigante e l’istigato, tale rapporto diretto manca totalmente nell’apologia, che è un’istigazione diretta alla collettività, fatta pubblicamente, senza un referente diretto. Tale differenza dovrebbe quantomeno indurci a riflettere sul se e in che misura un’apologia commessa da una singola persona in uno sperduto sito internet personale, mediante una singola pubblicazione libraria (anni fa ne fu con clamore confiscata una per gli stessi motivi), ovvero allo speakers corner di londinese memoria possa davvero nuocere alla collettività e in che misura!
    Attenzione, inoltre, perché l’apologia non è l’unico reato del nostro codice che ha una definizione così ampia e generica. Solo per fare degli esempi:
    – l’ art. 570 punisce chi “[…] serbando una condotta contraria all’ordine o alla morale delle famiglie si sottrae agli obblighi di assitenza inerenti alla potestà […]”: dove è chiaro l’effetto necessario perché vi sia il reato, ovvero il non adempiere agli obblighi genitoriali, ma non è affatto chiaro che cosa debba provocare tale effetto…
    – l’art. 565 punisce chi “nella cronaca dei giornali o di altri scritti periodici […] espone o mette in rilievo circostanze tali da offendere la morale familiare”: dove i limiti di questa “morale familiare” restano nella più fitta delle nebbie.
    – l’art. 402 punisce chi “pubblicamente vilipende la religione dello Stato”: lasciamo perdere la questione se vi debba essere o meno una religione “dello stato”, ma vogliamo chiederci fin dove si possono criticare le idee religiose, fin dove si può ironizzare su di esse, fin dove è consentito opporsi alle credenze religiose, e dove, invece, questi atti arrivano a costituire vilipendio?
    Non vado oltre per non dilungarmi troppo, ma molti altri casi sarebbero enumerabili.
    Miei cari “diamo il mostro in pasto al mercato” siamo sicuri che questa è la civiltà che ci preoccupiamo di difendere?

  4. La libertà di pensiero è importante ma quando si comincia a parlare a favore di cose che segnano il nostro presente e che hanno segnato il nostro passato bisognerebbe collegare il cervello prima di esprimere opinioni.
    Penso che usare violenza morale o addirittura sessuale nei confronti di bambini significa ucciderli.
    Istigare all’omicidio potrebbe essere configurato come un reato?
    Penso altresi che è come istigare qualcuno all’antisemitismo sapendo che ancora oggi esiste in alcune realtà il problema e che ha provocato in passato milioni di morti, quindi che ci siano persone capaci di fare tutto ciò.
    Questi sono reati per i quali prevederei la pena di morte!!!

  5. La libertà di pensiero è importante ma quando si comincia a parlare a favore di cose che segnano il nostro presente e che hanno segnato il nostro passato bisognerebbe collegare il cervello prima di esprimere opinioni.
    Penso che usare violenza morale o addirittura sessuale nei confronti di bambini significa ucciderli.
    Istigare all’omicidio potrebbe essere configurato come un reato?
    Penso altresi che è come istigare qualcuno all’antisemitismo sapendo che ancora oggi esiste in alcune realtà il problema e che ha provocato in passato milioni di morti, quindi che ci siano persone capaci di fare tutto ciò.
    Questi sono reati per i quali prevederei la pena di morte!!!

  6. La libertà di pensiero è importante ma quando si comincia a parlare a favore di cose che segnano il nostro presente e che hanno segnato il nostro passato bisognerebbe collegare il cervello prima di esprimere opinioni.
    Penso che usare violenza morale o addirittura sessuale nei confronti di bambini significa ucciderli.
    Istigare all’omicidio potrebbe essere configurato come un reato?
    Penso altresi che è come istigare qualcuno all’antisemitismo sapendo che ancora oggi esiste in alcune realtà il problema e che ha provocato in passato milioni di morti, quindi che ci siano persone capaci di fare tutto ciò.
    Questi sono reati per i quali prevederei la pena di morte!!!

  7. La libertà di pensiero è importante ma quando si comincia a parlare a favore di cose che segnano il nostro presente e che hanno segnato il nostro passato bisognerebbe collegare il cervello prima di esprimere opinioni.
    Penso che usare violenza morale o addirittura sessuale nei confronti di bambini significa ucciderli.
    Istigare all’omicidio potrebbe essere configurato come un reato?
    Penso altresi che è come istigare qualcuno all’antisemitismo sapendo che ancora oggi esiste in alcune realtà il problema e che ha provocato in passato milioni di morti, quindi che ci siano persone capaci di fare tutto ciò.
    Questi sono reati per i quali prevederei la pena di morte!!!

  8. La libertà di pensiero è importante ma quando si comincia a parlare a favore di cose che segnano il nostro presente e che hanno segnato il nostro passato bisognerebbe collegare il cervello prima di esprimere opinioni.
    Penso che usare violenza morale o addirittura sessuale nei confronti di bambini significa ucciderli.
    Istigare all’omicidio potrebbe essere configurato come un reato?
    Penso altresi che è come istigare qualcuno all’antisemitismo sapendo che ancora oggi esiste in alcune realtà il problema e che ha provocato in passato milioni di morti, quindi che ci siano persone capaci di fare tutto ciò.
    Questi sono reati per i quali prevederei la pena di morte!!!

  9. La libertà di pensiero è importante ma quando si comincia a parlare a favore di cose che segnano il nostro presente e che hanno segnato il nostro passato bisognerebbe collegare il cervello prima di esprimere opinioni.
    Penso che usare violenza morale o addirittura sessuale nei confronti di bambini significa ucciderli.
    Istigare all’omicidio potrebbe essere configurato come un reato?
    Penso altresi che è come istigare qualcuno all’antisemitismo sapendo che ancora oggi esiste in alcune realtà il problema e che ha provocato in passato milioni di morti, quindi che ci siano persone capaci di fare tutto ciò.
    Questi sono reati per i quali prevederei la pena di morte!!!

  10. perfettamente d’accordo , un testo scritto due millenni fa (o più) non può essere assunto a base della nostra società (Platone, Antologia Palatina, Vangeli…), dato che la nostra società si è nel frattempo evoluta verso alti destini e progressivi che l’hanno fatta divenire il migliore dei mondi possibili (pennicellina, internet, bomba atomica). Questo per dire che è un reato , ed è giusto che lo sia, esprimere una idea che possa essere contraria alla impostazione sociale odierna, che va assunta per quella che è senza potere avanzare modelli alternativi neanche in teoria. Chi lo fa deve essere immediatamente arrestato, in attesa che confessi un reato che di certo avrà commesso, anche grazie ai mezzi di condizionamento della volontà: minacce e percosse. Ha ragione Livefast in questo, domani, finalmente , si potrebbe arrestare chi parla di eutanasia (o droga e un bel giorno anche chi parla di aborto, perchè il trend è quello, e l’aborto è il peggior reato che si possa commettere, perchè è un infanticidio, i bambini, nessuno pensa ai bambini?). Parlare di eutanasia e di aborto sono istigazioni all’omicidio, dunque i malati terminali e le donne che vogliono abortire e lo chiedono ai medici , verranno arrestate insieme a chi ne parla. Perchè tra il dire e il fare non c’è di mezzo il mare, e tra pratica e teoria è solo un fiat, come recita il noto adagio. Mettere in carcere qualcuno per delitti di opinione è evidentemente giusto come arrestare chi fornisce mezzi e si organizza per delinquere. Dunque se il personaggio in questione deteneva materiale illegale , organizzava incontri o li cercava , è ovvio che debba stare in prigione allo stesso modo di chi stava solo avanzando le sue idee contro la divinità intoccabile dell’attuale assetto sociale in fatto di sesso. Questa è civiltà.

  11. perfettamente d’accordo , un testo scritto due millenni fa (o più) non può essere assunto a base della nostra società (Platone, Antologia Palatina, Vangeli…), dato che la nostra società si è nel frattempo evoluta verso alti destini e progressivi che l’hanno fatta divenire il migliore dei mondi possibili (pennicellina, internet, bomba atomica). Questo per dire che è un reato , ed è giusto che lo sia, esprimere una idea che possa essere contraria alla impostazione sociale odierna, che va assunta per quella che è senza potere avanzare modelli alternativi neanche in teoria. Chi lo fa deve essere immediatamente arrestato, in attesa che confessi un reato che di certo avrà commesso, anche grazie ai mezzi di condizionamento della volontà: minacce e percosse. Ha ragione Livefast in questo, domani, finalmente , si potrebbe arrestare chi parla di eutanasia (o droga e un bel giorno anche chi parla di aborto, perchè il trend è quello, e l’aborto è il peggior reato che si possa commettere, perchè è un infanticidio, i bambini, nessuno pensa ai bambini?). Parlare di eutanasia e di aborto sono istigazioni all’omicidio, dunque i malati terminali e le donne che vogliono abortire e lo chiedono ai medici , verranno arrestate insieme a chi ne parla. Perchè tra il dire e il fare non c’è di mezzo il mare, e tra pratica e teoria è solo un fiat, come recita il noto adagio. Mettere in carcere qualcuno per delitti di opinione è evidentemente giusto come arrestare chi fornisce mezzi e si organizza per delinquere. Dunque se il personaggio in questione deteneva materiale illegale , organizzava incontri o li cercava , è ovvio che debba stare in prigione allo stesso modo di chi stava solo avanzando le sue idee contro la divinità intoccabile dell’attuale assetto sociale in fatto di sesso. Questa è civiltà.

  12. Bob, non cominciamo con la pena di morte, per favore. siamo maggiorenni e vaccinati. possiamo giudicare da soli se uno dice delle cazzate o meno. l’apologia di reato è un’accusa piuttosto strana, che infatti veniva usata poco. eppoi – e qui chiedo ai giuristi – non era una cosa prettamente politica, almeno nelle intenzioni?

  13. personalmente ritengo che considerare gli scritti di Platone,De Sade e compagnia bella come prodotti di culture storicamente e socialmente lontani da noi sia non solo molto stupido,ma anche che sia una forma di perbenismo bello e buono non perchè non sia vero che il contesto storico-sociale sia cambiato,ma per il semplice fatto che il suddetto contesto puo’cambiare di nuovo: percui domani ci potremmo trovare davanti ad idee condivise e accettate che a noi uomini d’oggi ci possono sembrare aberranti.Visto che il pensiero muta più rapidamente delle fiamme in un camino io credo che punire una qualsiasi opinione(per quanto non condivisa sia) equivalga ad una violazione in piena regola non solo dei diritti inalienabili dell’uomo (ARTICOLO 19 DELLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI:ogni individuo ha la libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare,ricevere o diffondere informazioni ed idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere)ma sia anche un’espressione di un desiderio da parte di alcune “forze” all’interno di questo paese (e non solo)di voler pilotare il pensiero del cittadino verso una forma di “coscienza comune”(uno dei cavalli di battaglia delle dittature di ogni tempo)in barba a tutti i diritti umani

  14. Fare di tutt’erba un fascio non aiuta la comprensione delle cose, che necessitano invece di distinzioni: soprattutto quando si parla di principi.
    Leggo: “…la nostra società si è nel frattempo evoluta verso alti destini e progressivi che l’hanno fatta divenire il migliore dei mondi possibili (pennicellina, internet, bomba atomica). Questo per dire che è un reato , ed è giusto che lo sia, esprimere una idea che possa essere contraria alla impostazione sociale odierna, che va assunta per quella che è senza potere avanzare modelli alternativi neanche in teoria.”

    Il mondo e’ quello che e’, sta all’impegno di tutti lasciarlo meglio di come l’abbiamo trovato. Che sia il migliore fra quelli possibili e’ stato autorevolmente sostenuto, a me basta sapere che cosi’ come e’ e’ il risultato di un’evoluzione, che attraverso la storia ha cancellato alcune cose e ne ha create altre, buone e cattive nella stessa misura: io non posso che prenderlo cosi’ come lo trovo. Gli uomini agiscono, e mentre alcuni in buona fede cercano il bene di tutti altri si preoccupano solo dei loro interessi, ed impediscono il vero progresso.
    Pensare di cambiare (speriamo in meglio) la societa’ in cui viviamo e’ lecito, e non e’ reato salvo che in Iran e qualche altro postaccio simile. Cosi’ come non e’ reato DISCUTERE di cambiamenti di costume, avanzare proposte. Se non che l’organizzazione sociale deve difendersi da cio’ che e’ “eversivo”, da quelle proposte che, anziche’ “cambiare”, distruggerebbero le regole di quella convivenza.
    Oggi la pedofilia e’ considerata “eversiva”: ovvero, a chi vive in questa societa’ (che ha i suoi difetti, ma anche parecchi pregi) non e’ consentito praticarla, propagandarla, difenderla ideologicamente. E’ una limitazione della liberta’, cui dobbiamo sottostare per non distruggere la societa’ in cui viviamo: cosi’ come non abbiamo la liberta’ di rubare, di uccidere, di calunniare, eccetera. Se pensiamo alle cose che non erano consentite ancora solo cento anni fa, mi pare che il ventaglio delle liberta’ umane si sia, in linea di principio, allargato di molto. Qualsiasi struttura organizzata non puo’ consentire ai propri membri di agire in maniera del tutto individuale e indipendente dagli altri, pena la disgregazione. Cosi’ non possiamo (ne’ potremo mai) godere di una liberta’ illimitata, ma dovremo sempre sacrificarne una parte (che al momento attuale mi pare ben piccola) per consentire la sopravvivenza della societa’.
    Fra cent’anni (beato chi c’ha ‘n occhio) le cose saranno ancora cambiate, e la pedofilia sara’ forse considerata diversamente: non piu’ proibita ma possibile, non piu’ eversione ma cambiamento, non piu’ deviazione criminale ma normalita’. Francamente ho i miei dubbi, e spero vivamente di no.

  15. Tutti pronti a schierarsi a difesa delle libere opinioni, tutti paladini della libertà, tutti garantisti dell’ultima ora. C’è una sola verità: pregate Iddio , se ci credete, che non capiti mai a voi perchè allora tutte le vostre certezze sulla libertà di opinione cadranno come foglie in autunno.

  16. che non capiti mai a noi cosa? di essere arrestati perché abbiamo espresso un’opinione contraria ad un articolo di codice penale? sì, speriamolo. e da bravi democratici speriamo che non capiti mai nemmeno a te.

  17. Ma ti rendi conto della frase : ” il diritto degli adulti di avere rapporti sessuali coi bambini.”
    Di quale cazzo di diritto parli???
    I bambini sono degli esseri completamente indifesi e un adulto avrebbe il ” DIRITTO” di abusare di un bimbo??? Prova a dire una cosa simile a gentitori di un bambino privato della sua innocenza!
    Secondo me tu hai perso completamente il senno…qui non si parla di libertà di parola…quella deve esistere…ma questa è tutta un’altra cosa. Un bambino ha libertà di scelta in tutto questo! Tu e quelli che seguono la tua idea siete completamente andati…cercate di fare i finti anticonformisti ma secondo me siete solo un branco di imbecilli.
    Forse non vi rendete nemmeno conto delle cazzate che dite!
    L’intelligenza tua si vede già dal fatto di paragonare la pedofilia alla velocità sulle autostrade…

  18. Concordo in toto con Piti e Arkana.
    E chiedo agli altri: come potete sentirvi “limitati” nella libertà di espressione perchè non vi è concesso di osannare un delitto che non può essere assolutamente paragonato alla legalizzazione di droghe o abolizione di limiti di velocità?
    I bambini sono il futuro. Molto spesso sono gli stessi bambini che hanno subito violenze da piccoli a vendicarsi quando sono diventati grandi…e a questo punto fanno bene sentendo alcuni dei vostri discorsi. Poveri ingenui coloro che credono nella capacità che sta a “ognuno di noi” di fare di questo mondo un mondo vivibile…non siete mai entrati in contatto con criminali, non sapete cosa sia la criminalità, la malattia psichica, la disaffezione insita in tanti soggetti con gravi problemi di mente e soprattutto, non sapete cosa significhi per un bambino subire un danno di tali dimensioni! Io fortunatamente non sono mai stata trattata male da bambina, ma a otto anni nei giardinetti pubblici sono stata presa di mira da un esibizionista del cazzo che doveva mostrarmi a tutti i costi il suo attributo ….è stata una questione di secondi…secondi che hanno impresso la mia mente per tutta la vita. sono corsa per 2 km fino a casa senza fermarmi. pensavo di vivere in un mondo fatato, in quel momento ho capito che al mondo c’erano persone a cui non interessava il mio bene, ma solo il proprio appagamento sessuale a costo di farmi del male per sempre. Queste persone sono pericolose e non hanno diritto di circolare liberamente.Continuate pure a sfoderare la vostra capacità di intelletto elencando articoli su articoli.
    La vita vera è un’altra cosa.

  19. “Esistono alcune diciamo libertà che, se permesse e praticate, possono mettere a repentaglio l’esistenza stessa della democrazia che commette l’imprudenza di tollerarle e ospitarle al suo interno.”

    Verissino, e infatti ci conserviamo semrpe una clausola di salvaguardia (per es., tanto per continuare sulla linea della dichiarazione universale… “Article 30 – Nothing in this Declaration may be interpreted as implying for any State, group or person any right to engage in any activity or to perform any act aimed at the destruction of any of the rights and freedoms set forth herein”).
    Del resto, tuttavia, ben più persuasiva è l’opinione in tal senso espressa dal Popper, sintetizzata nella nota espressione per cui “Lo stato è un male necessario: i suoi poteri non devono essere moltiplicati oltre le necessità. si potrebbe definire questo principio il «rasioio liberale»”.
    E’ quindi fatto divieto di diffondere idee che si pongono nella più assoluta antitesi con i fondamentali principi democratici e di libertà (per es.: l’istigazione a commettere un attentato o a favorire il nemico in guerra, art. 302 c.p.; oppure la promozione di un’assiociazione che cospiri contro lo stato, art. 305 c.p., o la propaganda e l’apologia sovversiva o antinazionale, art. 272 c.p., o il pubblico ufficiale che, nelle sue funzioni, ecciti al dispregio delle istituzioni o delle leggi, art. 327 c.p., o un’associazione fascista, L. 645/52).

    Ora, se la proposta da Voi sostenuta si sostanzia nel dire che deve essere vietato (entro certi limiti, per es. di scienza) fare apologia o istigare a commettere una singola tipologia di delitti gravemente offensivi nei confronti dei bambini, credo che la cosa possa essere pacatamente e seriamente discussa. Un argomento molto forte sarebbe a questo punto che è già vietato sia il detenere materiale pedo-pornografico (che IMHO è anche troppo, nel senso che la mera detenzione, quando non accompagnata dall’abuso sui minori, dalla volontà di trarne profitto, o anche solo dalla ricettazione è il potenziale preludio di una caccia alle streghe), sia il recarsi all’estero al fine di compiere atti sessuali con minori (o, perlomeno, sono puniti gli organizzatori di tali “iniziative turistiche”).
    Perfetto, benissimo… Ma, almeno, concorderete sul fatto che avere una norma che permette ai giudici di puntire chiunque faccia apologia di qualsiasi reato, purché lo faccia pubblicamente, è davvero insopportabile!

    Si individuino pure i limiti alla libertà di mnaifestazione del pensiero, ma lo si faccia entro i limiti del rasoio liberale: solo ciò che è assolutamente necessario vietare (e può pure darsi che l’apologia della pedofilia lo sia), e solo se questo atto ha una evidente attitudine a non rimanere mera manifestazione del pensiero, ma è idoeneo a favorire o a indurre qualcuno a commmettere un reato, con esclusione di tutti quei casi in cui dette espressioni del pensiero non costituiscono un pericolo per la società (e ciò valga anche per i reati che ho sopra citato).

  20. Sapete, ho l’immensa fortuna di essere un padre. Non esiste niente di più entusiasmante che guardare mio figlio. Sarò, agli occhi dei vari Livefast presenti in questo luogo, un patetico sciocco , ma guardo mio figlio e penso che lui, e tutti i suoi simili nel mondo, non meritino di essere l’oggetto di una disquisizione accademica volta soltanto a dimostrare quanto siano bravi i vari Livefast ad usare bene le parole e pochissimo il cuore.

  21. i bambini! nessuno pensa ai bambini! ci sono gruppi di persone che prendono bambini di otto giorni li denudano in gruppo e praticano terribili mutilazioni, rimuovendo la pelle del prepuzio – Kafka testimonia di avere assistito a tali pratiche – nei suoi diari che nel 1916, per fermare l’emorraggia allora si usava la pratica di succhioare il sangue dal membro del bambino. Oggi milioni di bambini vengono sottoposti a questa violenza sessuale che lascia conseguenze per tutta la vita al bambino (infatti si forma uno strato di cheratina che limit ala sensibilità del pene). Nessuno pensa ai bambini!

  22. caro massive fino a che si resta sul piano del confronto di idee tutto è lecito. tu però hai deciso di entrare nel personale e di accusarmi di usare “benissimo le parole e pochissimo il cuore”. ecco, questo non te lo consento. non te lo consento perché parli di cose che non conosci. non intendo esporre qua il mio vissuto personale, non mi pare il luogo. ma visto che sul personale hai deciso tu di spostarla ecco la mia replica: mi stai dicendo che tutte le implicazioni dell’arresto di venezia sul piano della libertà di opinione tu non le vedi o mi stai dicendo che le vedi e non te ne importa un fico secco? devo sapere se chi mi confronta è autenticamente stupido o semplicemente ottuso.

  23. Caro Livefast la risposta è semplice: sono autenticamente stupido. Solo uno stupido come me potrebbe avere la ancor più stupida idea di confrontarsi con uno che si specchia in quello che dice senza rendersi conto che sta parlando di carne e sangue, per di più della carne e del sangue dei suoi stessi figli. Un bambino è patrimonio di tutti , della umanità, perchè in ogni figlio è racchiusa la speranza. Non la mia o la tua, la speranza di tutti. Per la cronaca dell’arresto di Venezia l’implicazione che mi interessa di più è che un tra i bambini del mondo ed i ruggiti di un Orco adesso ci sia un ostacolo più saldo di tutte le tue bellissime parole. Con affetto, il tuo stupido.

  24. convinciti Livefast questo è un caso a sè, fai pubblica ammenda, smetti di usare le belle parole (leggi raziocinio) e usa il CUORE, l’emotività, questa la base della civiltà odierna, ciò chs ci ha condotto in questo idillio in cui tutti viviamo, non capisci che usare la ragione può essere eversivo per la società e la società deve difendersi dai tentativi eversivi ? Io , come bob, proporrei la pena di morte sì per chi instiga al delitto; il malato terminale che chiede al medico l’eutanasia che lo istiga a compiere un omicidio, una cosa così eversiva per la base della nostra civiltà perfetta e che non deve essere modificata (non si deve neanche pensare di poterlo fare) , va condannato a morte. E poi ricordati che c’è stato l’11 settembre.

  25. Mah, certo la pedofilia è una cosa deprecabile, ma mi piacerebbe che potesse esistere un luogo in cui poter dire tutto quello che si ha in testa senza stare a pensare troppo se è giusto o sbagliato.

  26. Ma come è possibile confondere la tutela dei minori (cosa che spero tutti i partecipanti a questa discussione condividano) con la libertà d’espressione?Negli stati uniti la gente brucia la bandiera nazionale in strada senza aver paura di essere arrestata.In Italia invece,abbiamo avuto la prova che le opinioni non condivise dal Dio Massa vengono punite con una pena che va dai due ai cinque anni di reclusione.Questo non è un blog sulla legittimità della pedofilia spero che ora sia più chiaro per tutti

  27. Sono tra i pochi che in un certo senso è d’accordo con Livefast…
    Sicuramente l’arresto di cui si parla mi ha fatto estremamente piacere, ma il ragionamento fatto nel post regge. Se vogliamo interpretare alla lettera l'”apologia di reato” regge eccome.

  28. Il post di livefast non voleva essere, a mio avviso, un esame penalistico sull’esistenza o meno, nella fattispecie, dell’apologia – né un trattato sulla sua definizione. Era una questione più filosofica, e (sempre secondo me) trattava il confine della libertà d’opinione.
    Quando si riconosce all’uomo una libertà, se ne presuppone che la utilizzi anche in un senso diverso dall’opinione del suo parroco, altrimenti non ha senso.
    Anche Stalin stabilito leggi ‘costituzionali’ che (a parole) difendevano a spada tratta le libertà personali, salvo poi subordinarne la facoltà d’uso alla “causa della rivoluzione”. Percui ciò che a parole era una patria delle libertà, era nei fatti il regime totalitario che tutti sappiamo.
    Cosa voglio dire? Che il diritto di libertà ha senso solo se è puro; quand’esso è subordinato ad un’autorità che ne decreti la “leceità”, esso diventa lettera morta.
    Io sono per un paese di libertà, dove una persona che scrive a favore della pedofilia, sta esprimendo una opinione aberrante, ma deve godere degli stessi principi di garanzia della propria libertà di chi manifesta per la pace nel mondo o per la lotta alla fame in Africa.
    Se invece la libertà la può usare solo chi si comporta secondo il ‘comune senso’ o lo spirito del ‘buon padre di famiglia’, allora non stiamo parlando di libertà.
    Questo è come la penso io, e sono contento che in questo paese lo possa dire senza essere arrestato.

  29. Ho dato una lettura ai vari messaggi. I casi sono due: o il nostro legislatore ritiene che gli adolescenti italiani (parlo di adolescenti postpuberali:il termine pedofilia si applica infatti solo ai prepuberi)siano degli imbranati rispetto ai loro coetanei nordeuropei danesi, norvegesi e olandesi(che hanno dai 13-14 anni in poi l’opportunità di accettare o no l’invito sessuale di un maggiorenne)oppure dovremmo rivedere unitariamente i codici europei, senza invocare la “diversità di culture”. Il sito della persona arrestata esprimeva appunto l’opinione che, senza alcuna violenza, un adolescente sia in grado di decidere se e come soddisfare con un non coetaneo una curiosità di tipo sessuale. Tutta la psicologia infantile che supporta la tesi del “delitto” sessuale nei rapporti minorenne postpubere con l’adulto è figlia del nostro tempo e varierà e cambierà nei prossimi decenni. Non dimentichiamo che “rigorose” ricerche scientifiche hanno dettato legge per anni prima di essere smentite (vedi le tesi criminalistiche fisiognomiche di Cesare Lombroso)e che fino a 60 anni fa l’omosessualità era una “malattia” che andava curata, un turpe vizio da punire severamente (vedi Marcello Mastroianni gay nella Roma del 1938 di “Una giornata particolare”). Oscar Wilde finì in galera (col supporto degli “specialisti” di scienza dell’epoca)per il solo fatto di essere scoperto come gay, pena che ai giorni nostri farebbe inorridire chiunque. Un criminale come Dutroux andrebbe messo al muro: non è un pedofilo, ma è un assassino, un sadico,e fra lui e un amante delle lolite c’è la stessa differenza che passa fra un ornitologo e un cacciatore: tutti e due si occupano di uccelli, ma in modo totalmente diverso, mi pare evidente. E’ chiaro che se qualcuno di voi scoprisse che la propria figlia 13enne va a letto con un 20enne non sarebbe così sconvolto come se lui ne avesse 40. Perché? Non esiste una risposta razionale a questo. Il 20enne può essere un porco depravato, un figlio di buona donna che ha frequentato bordelli e mignotte, un violento, un sadico (vedi il massacro delle due ragazze al Circeo da parte dei tre pariolini vent’anni fa), mentre il quarantenne potrebbe essere uno perbene, dolce, delicato, attento, sensibile, non frettoloso. Entrambi hanno lo stesso obiettivo, la ragazzina, ma tutti noi saremmo PREGIUDIZIALMENTE pronti a giustificare il 20enne e a condannare il quarantenne come depravato e “vecchio porco” (avete notato che non esiste l’espressione “giovane porco”?. Chissà perché…). Ma ormai chiunque può alzarsi in Parlamento e proporre le pene più aberranti contro i pedofili (se fosse possibile, anche la forca): nessuno lo contrasterebbe, per paura di passare per difensore dei pedofili. Un avvocato può difendere tranquillamente Giovanni Brusca, che i bambini li strozzava e li scioglieva nell’acido, ma se difende un pedofilo è sputtanato. Se vado in Tailandia e uccido un bambino, mi giudica un tribunale tailandese e basta; se ci faccio sesso, appena torno in patria mi becco un processo anche in Italia. Dalle confessioni di donne ormai cresciute mi rendo conto di quanto, verso i 12-13 anni, le e gli adolescenti siano del tutto coscienti del loro potere seduttivo e ne facciano uso sfacciatamente anche coi “grandi”. I quali devono ASTENERSI, mentre un qualunque imbecille appena maggiorenne brufoloso e sgarbato può farne ciò che vuole. Che tempi, ragazzi! Bah, speriamo che la “caccia alle streghe” dell’Inquisizione nel nostro amato e cattolicissimo nonché latino Paese passi presto! Ed ora, ovviamente, attendo il commento di qualche imbecille (non manca mai) che invece di ragionare mi darà del pedofilo. Guido, Roma

  30. Vorrei cambiare argomento e parlare della risposta data da Emma:

    “La liberalizzazione delle droghe o andare in autostrada a 260 all’ora in teoria riguarda scelte fatte da adulti per adulti.”

    Ma che cavolo dici, Emma?
    Se io salgo in macchina ai 270 all’ora e causo un incidente in cui muoiono i tuoi genitori, tu mi difenderesti ancora dicendo che è stata una mia libera scelta di adulto?
    E se io vendo la maria e tuo figlio 18enne (maggiorenne) inizia a prenderla e poi dopo passa a bucarsi, è sempre una scelta “fatta da adulti per adulti?”.
    Ma ti rendi conto delle cazzate che scrivi?
    Scusa non voglio offendere personalmente, ma oggettivamente, hai scritto delle cazzate allucinanti!

  31. Vorrei cambiare argomento e parlare della risposta data da Emma:

    “La liberalizzazione delle droghe o andare in autostrada a 260 all’ora in teoria riguarda scelte fatte da adulti per adulti.”

    Ma che cavolo dici, Emma?
    Se io salgo in macchina ai 270 all’ora e causo un incidente in cui muoiono i tuoi genitori, tu mi difenderesti ancora dicendo che è stata una mia libera scelta di adulto?
    E se io vendo la maria e tuo figlio 18enne (maggiorenne) inizia a prenderla e poi dopo passa a bucarsi, è sempre una scelta “fatta da adulti per adulti?”.
    Ma ti rendi conto delle cazzate che scrivi?
    Scusa non voglio offendere personalmente, ma oggettivamente, hai scritto delle cazzate allucinanti!

  32. Vorrei cambiare argomento e parlare della risposta data da Emma, che quoto in questa parte:

    “La liberalizzazione delle droghe o andare in autostrada a 260 all’ora in teoria riguarda scelte fatte da adulti per adulti.”

    Ma che cavolo dici, Emma?
    Se io salgo in macchina ai 270 all’ora e causo un incidente in cui muoiono i tuoi genitori, tu mi difenderesti ancora dicendo che è stata una mia libera scelta di adulto?
    E se io vendo la maria e tuo figlio 18enne (maggiorenne) inizia a prenderla e poi dopo passa a bucarsi, è sempre una scelta “fatta da adulti per adulti?”.
    Ma ti rendi conto delle cazzate che scrivi?
    Scusa non voglio offendere personalmente, ma oggettivamente, hai scritto delle cazzate allucinanti!

  33. Vergognati delle parole da te usate.
    “E’ un paese difficile.”
    L’abuso di bambini non ha nulla a che fare con questoni politiche,quali possano essere la liberalizzazione delle droghe leggere,o col codice della strada.
    Fatti un esamino di coscienza e scendi da quel podio da maestrino, idiota.

  34. se tutte le ragazzine da 10 anni in su si vestono da zoccolette e logico che l’uomo scatta qualche cosa nel cervello ..
    se le bambine si vestissero con vestiti adatti e nn con minigonne e truccate da zoccole

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  1. lainaa

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