Auguri e… grazie!

Mi unisco ai ringraziamenti agli “esagitati”, “stronzi”, “esasperati” scioperanti dell’ATM e mi permetto di aggiungere i miei migliori auguri per le feste a venire:

• che l’Imodium sia un fedele quanto inefficace compagno delle vostre giornate di festa.
• che finalmente, dopo due anni, possiate ricevere il tanto sospirato aumento. In Lire.
• che vi si spezzi la chiave di accensione nel cruscotto la notte della vigilia.
• che qualche buontempone inverta le etichette delle pompe super e diesel dal benzinaio dove avete deciso di fare il pieno alle 23 e 50 del 31/12.
• che vi si spacchi la TV e che riusciate a sintonizzarvi solo sui canali Mediaset ed esclusivamente durante “Buongiorno con Mediashopping“, “Tre minuti con Mediashopping” e “Shopping By Night“.
• che i vostri figli durante il cenone natalizio salgano sulla sedia e invece della solita poesia declamino un post di Rolli.
• che una squadra di rugbysti estoni in trasferta a Milano vi trovi particolarmente indicati per girare un remake gay di “Ultimo Tango a Parigi“.
• che manchi improvvisamente il burro in tutta la penisola.

Ovunque voi siate, che vi giungano questi auguri unitamente al mio più sentito, sincero e spontaneo VAFFANCULO!

Non tanto per aver anticipato lo sciopero senza preavviso, ma per come mi sono sentito dopo aver visto la rassegna stampa ed essermi trovato d’accordo con i titoli di Libero, del Giornale e del Giorno.

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50 Commenti

  1. ChicaVQ forse non sai o non conosci una cosa elementare: lo sciopero non si fa per creare “disagio” agli altri bensi per fare un danno economico al proprio “padrone”!!! se i lavoratori di un centro commerciale scioperano vuol dire che per un giorno il centro commerciale non incasserà niente e però non pagherà una giornata di stipendio a tutti (quindi rinuncia ad un “profitto” nel senso di margine che serve a pagare tutti i costi più un utile netto). Ieri l’Atm ci ha guadagnato!!! si perché essendo in perdita e sovvenzionata dallo Stato, (presumo) che il totale dei biglietti ed abbonamenti non riesca a coprire le spese, quindi ieri l’atm non ha speso niente in stipendi, non ha incassato biglietti (forse) ed ha comunque incassato l’abbonamento (che io da fesso milanese ho diligentemente comprato apposta domenica sera in Duomo). Questa è la pura realtà. E’ come se per reagire ad un mio schiaffo tu dessi un cazzotto a mia cugina: lei magari mi dice che sono un bastardo, però lei rimane con la faccia livida (i cittadini tutti), io me ne lavo le mani (consorzio- ATM- comune) e tu continui a picchiare mia cugina (lavoratrice aATM)!!!
    ciao ciao

  2. Chica, leggi bene i commenti prima di rispondere (la mia compagna ha “perso” qualcosa e non ho scritto che i suoi diritti valgono più degli altri). Io non ho voglia, come giustamente sottolinea Tom, di continuare questa assurda discussione.

  3. E..per parte mia auguro il mal di schiena e le periartriti nonchè le sciatalgie, nonchè i bruciori di stomaco da stress tipici dell’autista di bus metropolitano a molti dei gentili “bloggatori” che non riflettono x un attimo sulle cause e le ragioni di uno sciopero senz’altro sbagliato

  4. Paolo di Tom, oltre che di buonismo (sulle vecchiette) ti stai macchiando di facile qualunquismo (“quei poverini dei tramvieri, che sgobbano per 860 miseri euro al mese e ci devono mantenere mogli e figli e poi non possono andare allo stadio la domenica “). Il resto del post è un tentativo malriuscito di fare dell’ironia, e direi che si commenta da solo. In tutto questo, nessuno ha risposto ad una semplice osservazione: qualcuno di voi si è interrogato sul come mai si è dovuti arrivare a questo nel tentativo di essere ascoltati? Con calma, pensateci su, uno alla volta.

  5. chica, basta! oggi i tuoi ingressi sul blog li hai avuti compreso il mio. adesso cerca di capire, te ne prego: fottere gente messa come te per le tue rivendicazioni, è sbagliato. e dopo essere stati cornuti, pretendi pure che stiamo mazziati. te lo dico io come riflettevo bene sulle ragioni dei tramvieri mentre sotto la pioggia mi facevo 5km a piedi per arrivare al lavoro. v

  6. Body, cazzo, è vero, pioveva pure, governo ladro. Anzi, niente governo, sarà stata una congiura dei tranvieri. D’ora in poi potremo felicemente dire tutti insieme “Piove, ladra Atm”. Body, sentimi: a te può non fregare un cazzo delle ragioni di nessuno, che finché ti scarrozzano al lavoro ti sta bene e del resto perchè dovresti volerne sapere di più? Bene, ieri ai tranvieri non è fottuto un cazzo delle tue ragioni e delle tue necessità: mi sembra quantomeno equo.

  7. Chica alle volte è utile ascoltare gli altri con attenzione in modo da evitare di parlarsi addosso. Non esiste alcun motivo valido che giustifichi quello che è successo ieri dal momento che, la protesta dei lavoratori dell’atm ha creato un danno ad altri lavoratori, i quali hanno gli stessi sacrosanti diritti dei primi. Adesso con calma apri un vocabolario e cerca il significato di “diritto” e “civile” e se hai una bandiera della pace appesa da qualche parte levala che non si addice con quello che dici.
    Take Care

  8. Solidarizzo con ChicaVQ e con quei pochi altri, molto più sopra, che non si sono fatti prendere dall’isteria del proprio particulare. Dispiace proprio vedere la “gente che lavora” divisa in branchi che si azzannano a difendere il territorio di caccia, invece di operare uniti (almeno un po’, cazzo, almeno ogni tanto, a gruppi di categorie, a gnommeri, come volete, ma non così!). E i più arrabbiatini giù a strattonare per la giacchetta i più deboli e inermi (vecchiette, badanti, lavoratori dei call-center e via via impoverendo) per trascinarli dalla propria parte e gettarli come corpi contundenti contro altri lavoratori. Se i tranvieri avessero goduto di maggiore solidarietà, prima, forse non si sarebbe arrivati a questo punto. Se quando fa sciopero una categoria ne trovasse anche qualcun’altra solidale, forse, si otterrebbe qualcosa! Perchè non hanno fatto scipero anche i grandi magazzini, ad esempio, o altri operai? E, invece, di preoccuparci di difendere il LAVORO, si cerca di tenere stretto con le unghie e coi denti, ringhiando, uno straccio di “posto”, magari precario! E si pretende, tutti perfettini e disinteressati ai cazzi degli altri, di prendere nota sull’agenda degli orari del “disagio”. Che ci pensino da sè, quelli là, che io penso a me e all’organizzazione della Mia giornata! Son mica cazzi miei, le questioni del LAVORO. Si vede che vantaggi porta questa lotta, si vede proprio! Ach, chi era quel vecchio pazzo che sbraitava: “lavoratori di tutto il mondo, unitevi!”?

  9. Pietro, mostrami uno sciopero che non crei danni a nessuno, per favore. Deve crearli all’azienda? Sacrosanto. E quell’azienda secondo te è una cattedrale nel deserto? Di ripercussioni non ce ne sono su nessun altro? La verità è che se avessero scioperato gli insegnanti di nuoto non te ne sarebbe fregato un cazzo perchè non vai in piscina, sei solo seccato perchè hanno disturbato la tua giornata, punto.

  10. ma voi che stanno fanculizzando i tranvieri, mi dite cosa avreste fatto al posto loro?
    E’ da due anni che l’azienda di cui siete dipendente non rispetta il CCNL (che è atto che ha forza di legge, e quindi è stata l’ATM per prima a violare la legge), le vostre proteste non hanno sortito nessun effetto se non quello di rendere ancora più leggera la vostra busta paga. Cosa avreste fatto voi, quale altra azione vi sarebbe rimasta possibile se non quella di innalzare il livello della protesta?
    Sono usciti dalla legalità è vero, però a questi livelli si arriva per esasperazione e non a cuor leggero.

  11. Caracaterina, vedi di capire che c’è gente che ha bisogno di lavorare. Beata te che per difendere il LAVORO (bello il maiuscolo) puoi permetterti di rimetterci il tuo, di “posto”, magari precario e quindi perdibilissimo, vero? Basta, mi ritiro anche io, la discussione sta diventando assurda e prima di beccarmi del fascio pure io me ne vado.

  12. E’ tutto molto istruttivo. Divertente l’uso promiscuo delle categorie politiche; quando non si è d’accordo con qualcuno gli si da del fascista, semplice, e qui son tutti fascisti.

  13. Non avete capito, ragazzi, quello non era uno sciopero, è stata una geniale mossa dei nostri servizi segreti antiterrorismo. ieri eravamo nel mirino, si aspettava un attentato clamoroso… ma i kamikaze hanno trovato la metro chiusa!
    Strepitosi!
    ho scoperto il retroscena perchè qualcuno, scambiandomi per un mullah più famoso, mi aveva avvertito per tempo, solo che ci ho messo un po’ a tradurre…

  14. chica, questo è l’ultimo, poi basta. cosa avrei fatto io per attirare l’attenzione.. bel brief, adesso mi do da fare. prima cosa: dici che scioperare e basta, non basta. ok, passiamo all’illegalità. puoi fare diverse cose. questi hanno deciso di prendersela con gente come loro. bella mossa. primo perché non avranno mai più la nostra solidarietà. secondo perché l’unica cosa che otterranno dal palazzo sarà una bella inchiesta della magistratura. per il resto, visto che siamo per il “facciamo un po’ tutti come cazzo ci pare”, per protestare sull’aumento del mio affitto, vengo e mi sistemo a casa tua. ciao cara, stammi bene. ci vediamo fra un paio d’ore (sempre che il metro funzioni).

  15. dite quello che volete, ma erano anni che non si vedeva uno sciopero così efficace, se facevano una cosetta regolare non se ne accorgeva nessuno, tutto filava come prima, invece così……oggi non si parla d’altro….

  16. Bosdy, innanzitutto mi complimento con te per avrmi insultato senza motivo dandomi dello stupido, quando io mi sono ben guardato dal farlo. A parte questo la prossima volta chiederemo un buono taxi per te, in modo che così sarai favorevole allo sciopero, visto che la tua unioca preoccupazione è il tuo ombelico. come ho già detto altrove potremmo proporre uno sciopero da mezzanotte all’una, eh? può andare? oppure dimmi tu a che ora vai in palestra così lo chiediamo a quell’ora lì. come dice giustamente Chica, se anche gli altri avessero rispettato le regole non ci sarebbe stato nessuno sciopero. E’ chiaro che qualsiasi sciopero arreca un disagio, sennò chi se lo incula (scusate il francesismo). A me dispiace sinceramente se ti sei dovuto fare 5km sotto la pioggia, ma sinceramente mi spiace anche per i dipendenti ATM senza contratto e con uno stipendio appena sufficiente. so che c’è chi prende meno, se per questo c’è anche chi è disoccupato, e allora? se mi danno uno schiaffo non mi posso lamentare perchè c’è chi prende i calci nel culo? qui no è questione di dx e sx nè di comunisti o fascisti, ma di diritti dei lavoratori. adios

  17. Se permetti, caro Pius, quel “tutti fascisti” te lo tieni per te, visto che solo alcuni hanno usato quell’epiteto ed io, tanto per parlare di una che conosco, non solo non lo voglio per me ma non ne faccio uso frequente, e tanto meno lo uso qui, ora. E a Dani rispondo che si può bestemmiare in privato per i km sotto la pioggia e le scarpe rovinate e la giornata faticosa e andata a male ma quando si va a discutere “seriamente”, si deve parlare di LAVORO (certo, maiuscolo, perchè merita dignità, perchè è un valore in sè, ed è per questo che si deve lottare, non per arrabattarsi e basta e sfangare solo la propria di vitaccia – o di gran vita). E, quando si discute, e si prende una posizione pubblica, per quanto in un blog, su argomenti così importanti che vanno conosciuti in senso un po’ più ampio (sennò sai bene dove ce li infilano, gli ombrelli), allora bisogna farlo, il salto mentale. Bisogna metterselo un po’ da parte il proprio disagio, bisogna vincerlo il proprio egoismo, per quanto giustificato da necessità anche primarie. Finchè si china la testa a guardare solo le proprie ginocchia bagnate e si pensa, ciascuno per sè, a tirare avanti alla meno peggio, gli ombrelli continueranno a metterceli dove non riparano da nulla. Ma non vedete che mettono i lavoratori gli uni contro gli altri? E voi state a questo gioco? Al gioco di “Libero”? Del “Giornale”? Certo che i tranvieri hanno danneggiato altri lavoratori ma chi ci spinge a scannarci come pit-bull in un ring clandestino? E poi, se il deficit AMT è rifinanziato col denaro pubblico, la sua gestione non è anche un po’ “cosa nostra”? E i suoi lavoratori, se protestano, li dobbiamo lasciare da soli finchè non ci sbattono con le brutte giù dal mezzo perchè, finalmente, anche noi ci svegliamo?

  18. Nessuno si chiede perchè proprio a a Milano e solo a Milano? E da ieri che mi interrogo su questo punto. Gli autisti milanesi sono solo più incazzati o più stupidi del resto dei loro colleghi italiani? O sono gli unici talmente legati fra loro ed amiconi da farsi un tam tam via sms nella notte (come qualcuno ha scritto) per anticipare la protesta?
    O qualcuno, che poi ha capito il ginepraio scatenato e s’è tirato indietro, ha spinto perchè sui andasse in questa direzione e loro ci son cascati come polli? Mah ….

  19. … ora proviamo a dire tutti insieme “IO SONO UN TRANVIERE”. Vedrete che poi vi passa.

  20. Caracaterina, un paio di “fascista!” son volati e non li ho fatti volare io.
    Redarguisci me ma dovresti rivolgerti ad altri.
    Entrando nel merito mi limito ad osservare che esiste una legge, la n.146 del 1990, che a Milano è stata letteralmente calpestata. Evidentemente al cd. “rispetto delle regole” son tenuti sempre gli altri. Forse la facoltà di rispettarle o meno spetta solo a coloro che vantano una particolare inclinazione politica o sindacale? Ovvero se sei incazzata con il governo o pensi di essere pagata male o pensi che le tue ragioni siano superiori a quelle di tutti gli altri, tu con la legge ti ci puoi pulire il culo? E richiedere il rispetto della legge è dunque da egoisti? Mah, ognuno la pensi pure come vuole ma a me sembra un bello e ardito ribaltamento logico.

  21. Non capisco proprio perché nell’immaginario collettivo -vabeh il machismo che forma la nazione- un’inculata debba fare tanta paura… i rugbysti estoni sanno essere delicatissimi gentiluomini!

  22. Per Pius: ho forse scritto che i tranvieri NON hanno infranto la legge? Certo che l’hanno infranta, spero che lo sapessero e che adesso affrontino le conseguenze della loro azione (che nella sua durezza spero sia un sacrificio efficace) senza imitare quei modelli così seguiti alla tivvù e altrove e incarnati da chi, invece, ai rigori della legge non vuole sottoporsi e fa orecchie (e voce) da mercante. Il fatto è che le “regole” sindacali, così come sono attivate oggi, non hanno più la capacità di organizzare e incanalare il conflitto sociale in modo che sia efficace ma, o lo addormentano in mille rivoli di disagi indifferenziati e indifferenti (e lo rendono inutile) o lo esasperano portandolo alle conseguenze che si vedono del tutti contro tutti. Da questa impasse o si esce insieme – e non in quattro e quattr’otto chè non è un videogame – guardandosi nelle palle degli occhi, non badando alla pioggia e pagando il prezzo che c’è da pagare, o si affonda , tutti insieme, strillando al si salvi chi può in una gara immonda per vedere chi riesce a galleggiare un po’ di più buttando sotto prima gli altri.

  23. perchè chi lavora nei trasporti ha questo priviliegio di incasinare città intere? Perchè un cameriere, un muratore, uno spazzino, un elettricista non hanno il diritto di fare arrivare in ritardo al lavoro un po’ di cittadini?

  24. Gianmarco, perché nel tuo post oltre che con i tranvieri te la prendi con i gay, ancorché giocatori di rugby? Sono stupita, in generale: perché sei così astioso? Forse ha ragione il post che dice che in fondo la pensi come quelli del Giornale e del Giorno?

  25. Qualcuno mi spieghi. Esiste forse un diritto NATURALE al tram o come tutte le vicende di questo porco mondo esiste un punto di incontro economico tra domanda e offerta di un servizio ? E se questo punto di incontro non si trova ci si astiene dalla prestazione, o no ? Quanto a coloro che lamentano condizioni di lavoro uguali o peggiori degli autisti dei tram: credete che dar lor addosso vi servirà ? Credete che il senso della solidarietà che ora negate e quasi espellete dalla logiche, solo perchè i panni altrui ieri non erano i panni vostri, credete poi di ritrovarlo quando le VOSTRE condizioni di lavoro vi parranno insopportabili ? E credete che le conquiste sociali dai tempi di Bava Beccaris, passando per Reggio Emilia nel ’60 e poi per l’autunno caldo, credete che siano conquiste ottenute con dei “prego, s’accomodi”, “mi scusi il disturb”, “ma si figuri” ?

  26. che tristezza leggere i commenti dei vari borghesucci riformisti-reazionari,ora capisco perchè Berlusconi è al governo..

  27. Lo sciopero deve creare disagi, certo. Allora la prossima volta che in Azienda organizzano uno sciopero, proporrò di fracassare qualche auto e mettere i cerini tra le dita dei piedi dei passanti. Così parleranno di noi. Possibile che nessuno si renda conto che l’efficacia di uno sciopero non si misura dal numero di titoli sui giornali? Certo, di questo sciopero si parlerà a lungo, ma i lavoratori ATM hanno perso la solidarietà della maggioranza della popolazione, andranno incontro presumibilmente a sanzioni per interruzione di pubblico servizio e, in teoria, dovrebbero essere esclusi dal tavolo delle trattative. Che efficacia… Detto questo, ribadisco che attuare uno scipoero con queste modalità è da incivili. Ah, per chi sostiene che i tranvieri ci hanno rimesso del loro, dico “ci mancherebbe anche”. Yorker

  28. Cosa c’entrano i titoli dei giornali con i disagi creati? Cosa c’entra fracassare le auto con incrociare le braccia? Hai visto qualche 60 e qualche 54 inferocite arrotare i passanti? Uno sciopero così è da incivili? Bene, è da incivili anche non rispettare un contratto di categoria per due-anni-due.

  29. Avevo promesso a me stesso di volermi un po’ più di bene restando fuori da questa discussione surreale, ma non riesco a stare zitto. I miei complimenti più sinceri ad alcuni dei commentatori di questo post: siete davvero fantastici. Difficile trovare un analogo furore ideologico talmente miope, anche fra i leghisti della profonda Brianza abbonati a La Padania. Qualcuno non è nemmeno più capace di riconoscere una battuta (Raggigamma, svegliati: pur essendo gay – vedi mio blog – non sono affatto offeso dalla frase di Gianmarco, esattamente come non tutti gli ebrei si sono scandalizzati per la battuta della Guzzanti, per fortuna). Siete pronti a sparare a zero e a insultare chi non la pensa come voi, che non solo non è assolutamente degno di essere considerato a sinistra (Red, anche se non sono affatto d’accordo con Chica per tua informazione non ho votato Berlusconi, e oggi mi viene da vomitare perché è passata la Gasparri forse più che a te), ma è automaticamente ‘buonista’ o ‘borghesuccio’, anzi ‘reazionario’ e ‘fascistoide’. Chi lunedì a Milano non è riuscito ad andare a lavorare perché gli autisti ATM hanno anticipato a sorpresa la sospensione di un servizio pubblico, al di fuori dall’orario comunicato del loro sciopero, secondo voi deve solo stare zitto, chinare la testa e pedalare. Chi di noi osa protestare ‘blatera’, anzi è uno che ‘non vede al di là del proprio ombelico’. Mentre invece il tranviere che dice: “Vaffanculo gli altri lavoratori, io voglio solo il mio aumento” sarebbe un esempio di larghezza di vedute? Un povero cristo che lavora in nero, e che potrebbe perdere il lavoro dall’oggi al domani se per caso arriva di nuovo in ritardo, secondo voi cosa penserà la prossima volta che leggerà sui gabbiotti gli orari di un altro sciopero annunciato? Simpatizzerà con gli autisti ATM? Quello che conta – per voi – è solo il loro aumento, che giustamente e inutilmente chiedono da due anni. Che si fottano pure tutti gli altri che usano i mezzi: impiegati, extra-comunitari o co.co.co. che siano. Ne riparliamo però al prossimo sciopero ad oltranza degli infermieri, quando magari ci scapperà un morto in corsia. Vedremo se sarete ancora capaci di dire che il fine giustifica i mezzi. Perché è proprio questo, che state dicendo. E già so che troverete il mio accostamento di pessimo gusto, ma non è poi tanto diverso da quello che pensavano anche quei tipi scomodi dei kamikaze che si sono fatto saltare il cervello contro la sede della Croce Rossa in Iraq, se ve li ricordate. Per tornare ai nostri autisti ATM: siete proprio sicuri che ora otterranno qualcos’altro, oltra a essere precettati dalle prefettura, a qualche titolo sui quotidiani e a quasi un centinaio di commenti su un seguitissimo blog? State tranquilli, ora concludo questo lunghissimo pippone allietandovi con un simpatico aneddoto, che guarda caso è un anche fatto reale: quelle poche volte che la sera riesco ad andare in palestra qui a Milano, quando il mio lavoro me lo consente, già stanco e rassegnato a dover litigare con tanti altri poveri sfigati come me solo per usare un attrezzo, spesso vedo uscire un tizio piuttosto carino, che ha appena finito di allenarsi con calma fuori dall’orario di punta, con i muscoli perfettamente scolpiti di chi va in palestra tutti i giorni (e che io non potrò mai avere). L’ho sentito parlare spesso con gli altri nello spogliatoio. Vi sembrerà incredibile, ma fa proprio il conducente di autobus. Spesso si alza presto la mattina, ma grazie ai suoi turni può permettersi di coltivare il fisico con un attenzione che rasenta il maniacale. Che vitaccia, la sua, eh? Guadagnerà solo 860 euro al mese e forse non sarà sposato e non avrà figli, eppure io un po’ lo invidio. E ora scusatemi: torno al mio borghesissimo lavoro, a contemplare il mio ombelico buonista e a ringraziare l’ATM, che – per chi non lo sapesse – proprio da lunedì, il giorno dello sciopero, ha aumentato il prezzo dei biglietti extraurbani per la tratta Sesto-Milano. Statemi bene.

  30. E l’aumento dei biglietti è colpa dei tranvieri. E il tranviere va pure in palestra, come osa protestare? E se qualcuno non vuole uno sciopero a oltranza degli infermieri (e nessuno di noi lo vuole, vero?) magari si vedrà di arrivare ad un accordo _prima_ che si arrivi all’esasperazione, cosa ne dici Paolo di Tom?

  31. Non farmi dire cose cose non ho mai detto, Chica. Non ho MAI detto che l’aumento dei biglietti è colpa degli autisti, piuttosto dell’azienda per cui lavorano e che non si sa come mai non riesce a trovare i soldi per concedergli un aumento. Non ho MAI detto che non fanno bene a protestare e a scioperare. Ho detto però che per voi contano solo loro e i loro diritti, e che curiosamente vi dimenticate di quelli di tutti gli altri che non usano i mezzi solo per andare a fare shopping in centro. Allora permettimi tu una domandina. Cosa pensi di Epifani, che ieri ha dichiarato: “Sono esasperati, ma hanno sbagliato. Non devono far pagare la rabbia ai cittadini”?

  32. Paolo, non farmi dire cose che non ho detto, non ho mai detto che “contano solo i loro diritti”. Ho detto che dopo due anni di lotte e scioperi “regolari” per vedersi riconosciuto quello che gli spetta (e sto parlando solo dell’aumento, tralasciando pietosamente tutti i cambiamenti in peggio che ci sono stati nell’azienda in questi anni) (no, non sono un tranviere) insomma dicevo dopo questi due anni posso capire l’esasperazione. E se per _un giorno_ ad essere esasperati sono i cittadini be’ pazienza, per quanto mi riguarda.

  33. non lo avrete votato Berlusconi,ma di sicuro ve lo meritate.Se non riuscite a capire che il disagio di chi fatica ad arrivare a fine mese ed è esasperato a volte(in casi eccezionali ed eclatanti come questo che culmina due anni di lotte) deve giustamente sfociare fuori dalle regole ,creando qualche disagio necessario per rivendicare dei diritti,non siete realmente di sinistra,come non lo sono i DS e pure Epifani, tutti lontani anni luce dai bisogni della povera gente.Lo so anche io che anche altri poveracci hanno subito il disagio dello sciopero,ma dovrebbero capire e non incazzarsi,altrimenti rischiano di fare la figura dello schiavo che quando vede un suo simile che si ribella al padrone,invece di aggregarsi,lo maledice perchè teme le frustate che potrà ricevere a causa dell’insurrezione.

  34. Eh già, Red, i DS e la CGIL non sono davvero a sinistra come Bertinotti (a cui Berlusconi dovrebbe fare un monumento, perché se è lì dove è ora è anche merito suo). Ah, i famosi bisogni della povera gente. Poi però siamo noi, i buonisti. Senza rancore.

  35. Chica, ho parlato dei titoli sui giornali perchè mi pareva che si facesse confusione tra l’efficacia di uno sciopero e la sua visibilità. E ho parlato di auto fracassate e cerini perchè è il concetto che è stato usato in questo caso: non il rivalersi sull’azienda (che da due anni eccetera) ma su altri. L’azienda si è comportata in modo incivile con i dipendenti; i dipendenti si sono comportati in modo incivile con gli utenti. Non ti sembra che ci sia qualcosa che non quadra? E se così non vi sembro abbastanza di sinistra, pazienza.

  36. Yorker, a me non frega una cippa che tu sia di sinistra, destra, centro, diagonale o orizzontale. Quello che mi fa impazzire è il vostro concetto di sciopero. Lo sciopero è l’astensione dal lavoro, ci siamo fin qui? Ora, se questi cristi fanno i tranvieri e dunque scarrozzano la gente, è inevitabile che un loro sciopero colpisca anche la gente. Mi pare lapalissiano.

  37. No, Chica. Lo sciopero è l’astensione *programmata* (e adeguatamente comunicata) dal lavoro. La differenza non è da poco.

  38. lo sciopero PROGRAMMATO è l’astensione programmata dal lavoro.
    Che poi uno sciopero con una regola del genere assomigli a quel rigorista che diceva al portiere da che parte avrebbe tirato il pallone prima di tirarlo, vedo che non turba i delicatini, quelli del diritto soggettivo espanso: io ho il diritto di andare in tram quindi tu mi devi portare, tu fossi pagato anche solo una milza di cane.

  39. Allora mettiamola così: lo sciopero programmato è l’unica forma legale di sciopero. Se vogliono attuarlo con altre forme, devono essere pronti a subire le conseguenze di un’azione illegale. Io non ho il diritto di andare in tram: ho il diritto di andarci se loro mi dicono che mi ci faranno andare.

  40. Ma infatti credo che sapessero quello che stavano facendo, e che non sarebbe stato senza conseguenze. Attendo con ansia che facciano arrestare tutti i tranvieri di Milano :-)

  41. Certo che non arresteranno tutti i tranvieri di Milano. E credo che loro fossero consapevoli di questo, di questa quasi totale impunità. PS Prima che mi si accusi di cose becere, NON sono a favore del carcere per gli scioperanti che infrangono le regole.

  42. paolo di tom, tutti ragioniamo per categorie, anche tu qua e là parli di buonisti, io parlo in modo un po’ archetipico, ecc. Forse invece i tranvieri hanno infranto una categoria, cioé una regola, e bisogna ancora bene capire che cosa hanno fatto, a parte costringerci a lunghe navigazioni per i famosi flutti di Milano. A me interessa capire, non insultare te, loro o chicchessia, questo intendevo dire nella mia risposta. Mi interessa veramente perché è la prima volta da molti anni che una regola del genere non veniva spezzata, e poi da insospettabili come i pallosissimi tranvieri di Milano. Ora il tranviere mi diventa neo-mito, archetipo, noi Ulisse e lui Poseidone che non ci fa tornare a casa… Arrabbiarsi serve il tempo di farsi sbollire la bile, e poi? eccoci lì davanti al mare.

  43. bisognerebbe cominciare a fare come a parigi. Io ci sono stato 2 anni fa 3 giorni in vacanza. Quando sono arrivato alla Metro c’era scritto: “oggi sciopero. Metro gratis”. Cioè la metro funzionava ed era gratis! Il giorno dopo Louvre e stessa cosa: lavoratori in sciopero e a volantinare. Entrata al museo gratis. Cosi’ vedi come si crea la solidarietà della gente. La collettività non è lesa (può andare a lavorare o al museo) mentre l’azienda perde i suoi soldini.
    Detto questo: la legge che regolamenta gli scioperi è (evidentemente) esagerata nelle limitazioni. Perché solo pochi mesi fa c’è stato il caso delle malattie di massa all’Alitalia, ad esempio. Questa legge (che è stata fatta – se non erro – una decina di anni fa) si può cambiare? Io credo che sia giunto il momento.

  44. invece di sparare un sacco di cazzate e distronzate sui lavoratori ATM, perchè non v’informate meglio?
    L’aumento lo ebbero nel 2000 per essere applicato nel 2002-2003, in cambio di un aumento di lavoro.
    Se due persone si accordano per fare un lavoro lavoro maggiore in cambio di una certa cifra per due anni, e e durante questo lavoro maggiore questa cifra non viene data, al termine dei due anni riducono ad un decimo di quanto pattuito , dopo otto scioperio-lamentela, anche i tranvieri di milano s’incazzano.
    Non è possibile che in tre anni ti attivo del comune-Albertini-atm, non abbiano i soldi per i tranvieri.

  45. invece di sparare un sacco di cazzate e distronzate sui lavoratori ATM, perchè non v’informate meglio?
    L’aumento lo ebbero nel 2000 per essere applicato nel 2002-2003, in cambio di un aumento di lavoro.
    Se due persone si accordano per fare un lavoro lavoro maggiore in cambio di una certa cifra per due anni, e e durante questo lavoro maggiore questa cifra non viene data, al termine dei due anni riducono ad un decimo di quanto pattuito , dopo otto scioperio-lamentela, anche i tranvieri di milano s’incazzano.
    Non è possibile che in tre anni ti attivo del comune-Albertini-atm, non abbiano i soldi per i tranvieri.

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