Libertà (di stampa) vo cercando

Reporters Sans Frontieres• Diffusa da Reporters sans frontieres l’annuale “classifica” della libertà di stampa nei vari paesi. Pessima la situazione in Asia, dove regimi “capitalisti” e “comunisti” (dalla Cina alla Birmania, dal Turkmenistan alla Nord Corea) gareggiano nell’incarcerare i giornalisti. Peggiorata nei paesi arabi. Discreta, tranne che in Italia (concentrazione delle tv in mano al governo) e in Spagna (minacce terroriste e leggi “antiterroriste”), la situazione in Europa; cattiva in Russia, Ucraina e Bielorussia, dove pre e post-comunismo non sembrano sotto questo profilo differire molto. Pessima a Cuba, con 26 giornalisti arrestati in un anno. Precaria in Africa, con numerose vittime fra reporter locali e stranieri. In alcuni paesi (Bangladesh, Colombia, Filippine) le violenze contro la stampa vengono da soggetti privati mentre i governi sono responsabili di mancata protezione. Contraddittoria la situazione di Stati Uniti e Israele, ai primi posti per la libertà d’informazione in patria, ma agli ultimi per il comportamento tenuto fuori dalle proprie frontiere, dove si sono resi responsabili (Iraq, Territori occupati) di diverse uccisioni di giornalisti. Ricchezza e libertà di stampa non vanno necessariamente di pari passo: i giornalisti girano liberamente in paesi poverissimi cone il Benin o Timor-Est, ma imbavagliati in paesi ricchi come Bahrain o Singapore.

Inciuci. Catania. Il “programma di riqualificazione urbana” è vitale per i principali costruttori cittadini – Virlinzi, Cassar, Toscano, Sidoti, Musumeci e Fargione – nonchè per i padrini politici e imprenditoriali delle nuove “grandi opere” locali: nuovo porto turistico, nuovo aeroporto, cementificazione dell’ex Oasi del Simeto, metropolitana. Esso prevede infatti finanziamenti per oltre duemila miliardi di vecchie lire, da spalmare su tutte le imprese e gli imprenditori sopra elencati. Per una serie di circostanze, al momento di votare in consiglio comunale, alle quattro di notte, manca il numero legale. Panico nella maggioranza di centro-destra. Ma non solo fra quella, a quanto pare: dopo una breve interruzione, la seduta ricomincia, e il numero legale stavolta c’è. Consiglieri di destra tirati fuori dai loro letti e mandati a votare in tutta fretta? Non esattamente. A rientrare in gran fretta sono i consiglieri di centrosinistra: grazie a loro il numero legale viene raggiunto e il benefico provvedimento finalmente passa.
In città, due settimane fa, una ragazza è morta travolta dall’acqua piovana giù per la strada. Incidenti del genere si ripetono puntualmente a ogni inizio d’autunno, dato lo stato di acquedotti e strade (mancano i soldi per la manutenzione). Altri cittadini vengono regolarmente uccisi attraversando la strada (mancano i soldi per le strisce pedonali) o cascando dal motorino (mancano i soldi per colmare le buche). Però i soldi per cementificare l’Oasi o per fare i megacentri turistici, quelli ci sono. E sono soldi bipartisan, a quanto pare. Secondo Legambiente, fra le 103 province italiane Catania si colloca, per qualità dello sviluppo, esattamente al novantanovesimo posto. Ma quelli di Legambiente sono compagni all’antica. E i compagni moderni? Quelli che votano i contributi agl’industriali insieme con la destra.

Di Catania (che ha il primato italiano di criminalità minorile) s’è parlato al convegno su minori e giustizia organizzato dalla carovana antimafia. È intervenuto il vecchio presidente del tribunale dei minori, Scidà: “Il monopolio dell’informazione a Catania è concentrato tutto nelle stesse mani. Ma il problema non è solo l’informazione di Catania, ma anche quella su Catania. Per i media nazionali infatti Catania è un tabù”. Gli intellettuali? “Nessuna società può vivere senza il loro sacerdozio laico, sovranità della ragione, autonomia e coscienza. Qui hanno tradito”. La giustizia? “Riguardo alla mostruosità delle reciprocità di competenze penali tra Reggio Calabria, Messina e Catania non si leva una voce se non da fuori. Nessun catanese”. L’Antimafia? “Dovrebbe fare l’ufficio suo e venire nella nostra città”. Il ministro della Giustizia? “Si rivolge a Catania contro un magistrato colpevole di avere indagato”. E la sinistra? “La sinistra significa essere giusti, amare la verità, battersi per chi è debole, non consentire mai alla manipolazione della verità. Lo abbiamo visto con il Caso Catania, calci dati alla giustizia, divenuti calci dati a un pallone”. Ovviamente, tutte parole censurate: né CiancioRepubblica le hanno pubblicate. Leggetele almeno qui.


Resistenza. Un quartiere dove si può andare in giro con il portatile sempre connesso all’internet, i cui abitanti possono entrare in un qualche locale e navigare gratis, oppure imparare a usare e configurare GNU/Linux o farsi la webradio. Non è un sogno cyberpunk. ma quello che da settembre i ragazzi e le ragazze del Reload provano a fare all’Isola a Milano. Per ringraziamento si sono già beccati uno sgombero e si apprestano a subire il secondo: il comune rivuole la bottega di via Confalonieri che ha lasciato abbandonata per dieci anni. Per convincerli a fare presto giovedì gli ha staccato la luce. Reload andrà avanti con le batterie d’automobili, gli inverter e tanta passione. (Shining)
Bookmark: http://reload.realityhacking.org

Notiziola. Berlino. Il padrone di un alsaziano di nome Adolf, cui aveva insegnato ad alzare e stendere la zampa destra compiendo alla perfezione il saluto nazista, è stato denunciato per “diffusione di simboli di un’organizzazione contraria alla costituzione”. In Italia invece abbiamo ministri che sputano sulla bandiere e presidenti del Consiglio che confondono dittatori con organizzatori di villeggiature. Mah. (Tiziano Grassi)

Kameraden. Ricordate quando il signor B. si mise nei guai per aver dato del “kapò” a un tedesco che lo criticava? Bene, mica se l’è dimenticata. Adesso ha mandato, a dirigere la cultura italiana a Berlino, un professore “di chiara fama” con l’incarico preciso di insegnare ai tedeschi come si fa ad essere buoni nazisti. Il professor Cristin – l’inviato berlusconiano a Berlino – è infatti noto per il suo Elogio di Pinochet, pubblicato il 2 novembre ’98 sull’organo della Famiglia B.

Palestina-Israele. “Elon peace initiative” è il piano di pace dei coloni israeliani rappresentati dal ministro dei trasporti Benjamin Elon (residente a sua volta in un insediamento nei Territori occupati). Prevede pressioni sul governo israeliano per la realizzazione dei seguenti punti: dichiarare l’Anp nemico dello Stato; distruggere tutte le infrastrutture terroristiche in Giudea, Samaria e Gaza; annullare l’accordo di Oslo e smantellare l’Autorità palestinese; negoziare la collocazione dei palestinesi in altri paesi arabi; smantellare i campi profughi; accettare il principio dei due popoli due Stati sulle due rive del Giordano (giordano-palestinese con capitale Amman e israeliano con capitale Gerusalemme); dare la cittadinanza giordano-palestinese sia agli arabi di Giudea, Samaria e Gaza che a quelli attualmente con cittadinanza israeliana; espulsione dall’altra parte del Giordano dei palestinesi che non accettino questi termini.
(yurj@alfa.it)

Cronaca. Gallarate (Varese). Il comune ha ordinato un’esercitazione antiterrorismo. Alle 15 entra in municipio un gruppo di persone che grida e spara con pistole a salve, mimando un’incursione armata. Sirene, confusione, accorre la polizia. Scene di panico fra i dipendenti comunali (non avvertiti): due vengono portati via in ambulanza, uno ricoverato all’ospedale in stato di choc. I vigili presenti in sede (non avvertiti neanche loro) per fortuna non hanno sparato a nessuno.

Spot. È pronto il primo capitolo della Storia della Letteratura Italiana on-line, dedicato allo Stilnovo. Sono 42 pagine in formato pdf, stampabili con note e tutto. Si possono usare da subito a scuola, non costano niente e si scaricano su http://scuolaonline.supereva.it. Già in lavorazione i prossimi capitoli. I professori interessati a dare una mano possono mettersi in contatto fin d’ora per partecipare alla stesura dei testi.
Info: faillaci@tiscalinet.it

nocina.net@libero.it wrote:
<“Scanner è lo strumento. Scansione il sostantivo. Per i puristi italiani, se ancor ce ne sono, il verbo sarà scansionare. Per i più ferventi sostenitori dell’inglese il verbo sarà scannerizzare. Un neutrale “fare la scansione” troverà tutti d’accordo. Scandire si fa innanzitutto con il ritmo, poi col tempo e con le parole.. scannare si fa col maiale… anche se purtroppo non posso tacervi che il vocabolario della Treccani non ha difficoltà a sostenere che il QUARTO significato dei verbi scandire e scannare è proprio quello di “eseguire l’operazione di scansione” e “passare allo scanner”… Fate vobis, con l’umile richiesta di portar rispetto per la lingua che vi permette di esprimervi”>

kanak@libero.it wrote:
<“Attualmente la Catena è presente su molti siti, ma in nessun caso con un archivio completo a partire dal numero uno…”. Devo smentirvi con orgoglio: ho fatto l’archivio su http://kanak.perl.it/sanlibero. Se volete prendeteli di là”.>

Alessandro wrote:
<“Caro Rutelli, vacci tu, in Iraq. Arruolati. Ognuno ha il diritto alle sue opinioni. Ma non azzardarti più a nominare la parola “sinistra”. Se fate la lista unica, annullo la scheda”.>

antonino wrote:
<“Una precisazione! La regione Sicilia sponsorizzava la Jordan e non la Renault, credo principalmente perché vi correva Giancarlo Fisichella (che ha sì cognome siculo, ma non vi ha mai messo piede essendo romano verace). Resta la domanda: che cosa c’entra una regione con la Formula 1? Anche perché quei soldi (e parlo da appassionato di corse automobilistiche) li potevano spendere per aggiustare il circuito di Pergusa che versa in stato penoso, o per incentivare le serie minori propedeutiche, con la speranza di tirar fuori qualche pilota siciliano!”.>

Massimiliano wrote:
<“Saddam almeno fucilava e basta…” Ma ti rendi conto di quello che scrivi? Sono inorridito di fronte a simili cose: vi lamentate, voi di sinistra, se Berlusconi difende Mussolini di fronte a Saddam Hussein e poi scrivi cose del genere… ma sei impazzito? È giusto che Saddam uccidesse tutte quelle persone? Ah già… era solo per non farli soffrire, dopo averli bombardati… che animo tenero!! e noi che lo consideravamo un animale! Non sono d’accordo con le tue idee, ma con questa frase sei proprio caduto in basso. Che delusione, credevo si potesse parlare con la sinistra, ma mi accorgo che i “macellai” di staliniana memoria esistono ancora e si permettono pure di ammetterlo”.>

ghersim@libero.it wrote:
<“Sarei curioso di leggere la lista P2 al completo. Dove posso trovarla? Ma scusa non meriterebbe di essere publicata, così senza un perché, solo per ricordare: al rovescio di come si fa con i patrioti e i martiri, chi ha fatto danno e forse continua a farlo?”.>

Simonmattia wrote:
<“Una chicca: da tempo frequento, per lavoro, un professore che collabora anche alla pagina culturale di un quotidiano. Questo professore, uomo di sterminata cultura e amabilissimo conversatore, mi ha raccontato tempo fa di aver ricevuto una telefonata da un avvocato frequentatore del sottobosco politico-affaristico romano, il quale gli chiese se potesse fornirgli una sua dichiarazione firmata e scritta su carta intestata dell’università. “Su cosa verte la dichiarazione?”, chiese il mio amico professore. “È una richiesta per la candidatura di Licio Gelli al Nobel per la Letteratura”. Il bello è che, a differenza del mio amico professore, alcune istituzioni e, soprattutto, diversi istituti di cultura italiana all’estero hanno appoggiato questa candidatura”.>

Mauro Biani wrote:
<“Che dolore potrà sopportare (il clandestino) Mohamed? “È toccato a lui far scivolare in mare sua moglie (clandestina) e anche suo figlio (clandestino) che aveva appena 7 anni”. Nel ricordo risultano ancor più nauseabondi e penosi i discorsi acchiappavoti di molti nostri “progressisti”: “Sì all’immigrazione… se regolata, monitorata, quotizzata, tanto quanto, richiesti e reclutati dalle piccolemedieimprese, scelti per specialità…”. Il capolarato di stato”.>

marconibbio@libero.it wrote:
<“- Come cammina un funambolo? – chiese il ragazzo, – Con passo deciso -, rispose l’uomo accennando un sorriso, e continuò: – Flebile, con piedi di piuma e peso di nuvola, è amico del vento come solo gli uccelli -. Poi alzò lo sguardo ad attendere conferma dal cielo per le parole appena pronunciate, il ragazzino ripeté il gesto e attese uguale. Il cielo era limpido, un blu di montagna merlettato di bianco, ma senza ordine, almeno senza il nostro concetto di ordine. – E che c’è di bello? – chiese ancora il ragazzo. – Il panorama -, rispose l’uomo”. >

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3 Commenti

  1. I senatori sono avvertiti:Free Press Association scendera’ a Piazza Parlamento per un sit-in con giornalisti italiani , ammanettati ed imbavagliati ,se il Senato non approvera’ immediatamente la legge che esclude il carcere per i giornalisti , salvaguardando la liberta’ di stampa ed espressione!
    da Euronews 2 settembre o5

  2. L’allora DOTTOR Cristin( non era ancora professore ), studioso di fama internazionale di ermeneutica ed amico personale di Gadamer, cioè del pacifico e progressista Gadamer, è liberale, non forzitaliota.
    Si può anche discutere la sua scelta politica, ma questa resta distinta dalla sua più che eccellente attività didattica.
    Perché solo dottore? Perché insegnava e non leccava i piedi a politicanti dentro e fuori l’ateneo. Ai convegni esteri era sempre lo stesso tormentone: “Profèssor Cristin..?” “Nein, ich hab’ nur Doktorat abgegeben- keine Habilitation”.
    Si è avvicinato alla fodnazione Lìberal? Male, ma non fa di lui un berluscoide.
    E’ stato indubbiamente il docente apprezzato all’interno del dipartimento di filosofia di Trieste, notoriamente di sinistra, dove faceva schiettamente il suo mestiere, senza mischiarlo con la propaganda ideologica, come altri docenti( faccio nomi: dott.Leghissa, professoressa Sbisà, prof.Marrone… )
    Non mi risulta alcun suo apologo di Pinochet, ma forse qualche confuso essere umano ha preso la distinzione tra dittatura e totalitarismo come una giustificazione della prima.
    Invece di diffamare qualcuno per le sue idee politiche, quali che siano, andate a domandare che persona sia.
    Vergognatevi.

  3. votiScritto da cristinagiusto — 22 minuti fa

    Le sentenze non siano allora piu’ emanate “in nome del Popolo italiano ,che deve vigilare sull’uso che i giudici fanno del suo nome!” “Diffidiamo AGCOM dal ricorso selettivo “rischio spettacolarizzazione giustizia!”La presidente Comitato Internazionale diritti umani ,prof Yasmin von Hohenstaufen , in merito a censure dell’AGCOM , sul caso De Magistris- Santoro, denuncia all’Aja e a Strasburgo un ulteriore attentato ai diritti fondamentali dell’uomo , attraverso intimidazioni e censure a giudici e giornalisti ,sulla liberta’ di stampa ed espressione e sulla trasparenza della comunicazione, in quanto si vuole escludere il popolo dal controllo democratico della trasparenza sulla giustizia !” (Europress)

    votiScritto da cristinagiusto — 28 minuti fa

    Yasmin von Hohenstaufen ,presidente di Free Press Association, ricorda che la nomina l’Agcom e’ di per se stessa soggetta al legittimo sospetto che le decisioni “siano risultante algebrica di baratti.”Non vogliamo politici ,ma grandi Saggi all’Agcom! (europress)

    votiScritto da cristinagiusto — 33 minuti fa

    Denunciato Agcom :intimidisce liberta’ di stampa :“Presidente Calabro’ ,se ha coraggio, faccia passare in Tv il comunicato Ucle e dei terremotati Marche sulla incompatibilita’ di D’Ambrosio quale accusatore di de Magistris, e poi ha diritto di sentenziare ! ““

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