Testate e testone

La torta dei contributi pubblici all’editoria di partito vale circa 35 milioni di euro all’anno. Questo è l’elenco dei contributi erogati nel 2001:

  • ANGELI – Movimento politico Ali – 18.351 euro
  • APRILE – Movimento dei comunisti unitari – 126.237 euro
  • AREA – Movimento politico Area – 448.017 euro
  • AVANTI DELLA DOMENICA – Sdi – 554.771euro
  • IL BORGHESE – Movimento Destra di popolo – 864.382 euro
  • IL CAMPANILE – Udeur – 206.836 euro
  • LA CITTA’ CHE VOGLIAMO – Movimento Andria che vogliamo – 22.139 euro
  • CRISTIANO SOCIALI NEWS – Mov. cristiano sociali – 58.193 euro
  • LA CRONACA – Mov. Informazione democratica – 834.841 euro
  • IL DENARO – Europa mediterranea – 1.152.173 euro
  • LA DISCUSSIONE – Cdu – 1.463.555 euro
  • IL DUEMILA – Uninione liberali di centro – 177.765 euro
  • IL FOGLIO – Convenzione per la Giustizia – 3.674.626 euro
  • IL GIORNALE D’ITALIA – Pensionati Uomini vivi – 948.049 euro
  • LIBERAZIONE – Rifondazione comunista – 3.408.616 euro
  • LINEA – Msi – 883.350 euro
  • MILANO METROPOLI – Mov. Milano metropoli – 135.411 euro
  • OPINIONE DELLE LIBERTA’ – Mov garanzie e diritti civili – 1.767.916 euro
  • LIBERO – Movimento monarchico – 5.050.961 euro
  • LA PADANIA – Lega Nord – 4.028.364 euro
  • IL PATTO – Patto Segni – 121.690 euro
  • LE PEUPLE VALDOTAIN – Uv – 106.247 euro
  • IL POPOLO – Ppi – 806.803 euro
  • RAGIONI DEL SIOCIALISMO – ragioni del socialismo – 75.717 euro
  • LA RINASCITA DELLA SINISTRA – Pdci – 1.001.501 euro
  • ROMA – Mov. mediterraneo – 3.055.543 euro
  • SECOLO D’ITALIA – An – 3.098.741 euro
  • IL SOLE CHE RIDE – verdi – 830.268 euro
  • L’UNITA’ – Ds – 6.201.728 euro
  • ZUKUNFT IN SUDTIROL – Svp – 222.563 euro

Salta all’occhio che le testate che prendono in proporzione più soldi sono quelle che vendono di meno. Credo che la lista sia abbastanza chiara, dovrebbe perfino essere alla portata di Rolli.

Due ulteriori note:
1) i partiti rappresentati in parlamento sono 15, le testate sovvenzionate sono 30;
2) la “Convenzione per la giustizia” era formata da due (2) persone: Marco Boato e Marcello Pera (adesso magari sono diventati tre).

Detto questo, non mi scandalizzo affatto dei soldi che vanno al Foglio, che è un giornale ben fatto anche se non ne condivido praticamente niente. Si potrebbe osservare che è difficile essere sostenitori del libero mercato e della concorrenza e contemporaneamente farsi sovvenzionare dallo Stato, ma forse è solo una questione di italico stile.

Il punto sostanziale è che la legge è evidentemente sbagliata e da cambiare, ricordatevene la prossima volta che entrate in cabina.

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24 Commenti

  1. Sono quei momenti in cui uno strabenedice il fatto di pagare le tasse alla Bundesrepublik.. Questions: come sono calcolate le quote? Il giornale Roma del Mov. Mediterraneo becca quasi quanto il Secolo. E Libero, del Movimento Monarchico quasi quanto l’Unità. Insomma, niente Cencelli?

  2. Ma…e i link? Sono diventata orba, il mio pc non funziona o non ci sono ? Che è questa trascuratezza? E come fai a dire che le testate che vendono meno prendono più soldi? Dove sono i dati delle vendite? -(evitami quello di adsnotizie.it che non è completo)- Libero, ad esempio, vende più del Foglio e magari, visto che fai un post su Gnu, dovresti informarti bene prima di scrivere, per erudirci con dati, link e notizie precise;o predichi bene e razzoli male? (http://rolli.clarence.com/archive/035971.html#56816) Il Foglio, tra l’altro, ora appartiene alla categoria delle cooperative, l’ha detto il mio frequentatore e quindi c’è da credergli. Comunque un link te lo dò io, che quello su Boato e Pera ormai è vecchio – http://213.215.144.81/public_html/8000-8999/articolo_8534.html – Almeno Dagospia ci dice qualcosa di più di questo post. Non sei “accurato”, Carlo, sono sbigottita: “se tutto quello che scrivi (quindi poco) è accurato come questo post….”

  3. Ma…e i link? Sono diventata orba, il mio pc non funziona o non ci sono ? Che è questa trascuratezza? E come fai a dire che le testate che vendono meno prendono più soldi? Dove sono i dati delle vendite? -(evitami quello di adsnotizie.it che non è completo)- Libero, ad esempio, vende più del Foglio e magari, visto che fai un post su Gnu, dovresti informarti bene prima di scrivere, per erudirci con dati, link e notizie precise;o predichi bene e razzoli male? (http://rolli.clarence.com/archive/035971.html#56816) Il Foglio, tra l’altro, ora appartiene alla categoria delle cooperative, l’ha detto il mio frequentatore e quindi c’è da credergli. Comunque un link te lo dò io, che quello su Boato e Pera ormai è vecchio – http://213.215.144.81/public_html/8000-8999/articolo_8534.html – Almeno Dagospia ci dice qualcosa di più di questo post. Non sei “accurato”, Carlo, sono sbigottita: “se tutto quello che scrivi (quindi poco) è accurato come questo post….”

  4. Ma…e i link? Sono diventata orba, il mio pc non funziona o non ci sono ? Che è questa trascuratezza? E come fai a dire che le testate che vendono meno prendono più soldi? Dove sono i dati delle vendite? -(evitami quello di adsnotizie.it che non è completo)- Libero, ad esempio, vende più del Foglio e magari, visto che fai un post su Gnu, dovresti informarti bene prima di scrivere, per erudirci con dati, link e notizie precise;o predichi bene e razzoli male? (http://rolli.clarence.com/archive/035971.html#56816) Il Foglio, tra l’altro, ora appartiene alla categoria delle cooperative, l’ha detto il mio frequentatore e quindi c’è da credergli. Comunque un link te lo dò io, che quello su Boato e Pera ormai è vecchio – http://213.215.144.81/public_html/8000-8999/articolo_8534.html – Almeno Dagospia ci dice qualcosa di più di questo post. Non sei “accurato”, Carlo, sono sbigottita: “se tutto quello che scrivi (quindi poco) è accurato come questo post….”

  5. È colpa tua… :)
    Qui sotto c’è scritto di cliccare e di aspettare con pazienza. Almeno tu mi sai dire come sono calcolate le quote?

  6. Carlo, la legge è già cambiata. Da due anni. Quella cosa lì non c’è più, giusta o sbagliata che fosse.
    C’è una legge che aiuta, credo più o meno con le stesse cifre, le cooperative editoriali. Tra queste – da sempre – ci sono altre testate, tra cui il Manifesto. A questi contributi devi aggiungere tutti gli altri fuori da queste leggi e che vanno a tutti i giornali, compresi quelli grandi e di mercato, sotto forma di sgravi fiscali e detrazioni. Insomma, ha ragione Rolli.

  7. Dopo Testi e testicoli, testate e testone, si vede è periodo di test testuali su teste testarde quando non testosteroniche

  8. no, a me sembra una legge giusta anche quella che sovvenzioni un giornale da una copia, e nessuno può rimproverare me di essere ossessivo fautore del libero mercato.
    ora lasciamo perdere le inquisitorie su chi critica i blog (altrimenti finiamo per dargli quasi ragione) e veniamo al punto: dare contributi ai giornali è giusto (a patto che siano equi e proporzionati, ovvio), pure se sono quelli che non ci piacciono o non leggeremo mai. e finitela di dire che potrebbero pure morire di fame, tanto si fanno un blog che è gratis e la libertà è bella che salva.

  9. Sarebbe opportuno che ci venisse spiegato come si concilia il fatto che si dica che il foglio sia di proprietà della sig.ra Lario con l’affermazione che è una cooperativa editoriale.

  10. Non è così Christian: la legge in questione (art. 3 della L. 250/90) è ancora in vigore. Semplicemente, con un provvedimento del 2001, è stato reso conveniente per l’editoria di partito trasformarsi in cooperativa al fine di accedere agli ulteriori finanziamenti previsti dalla normativa. Inoltre, le agevolazioni concesse all’editoria di partito riguardano la copertura del 50% di tutti i costi, quelle concesse agli altri giornali (che sono molteplici) sono in genere in forma di contributo in conto interessi su NUOVI progetti di investimento (in sostanza pagano meno interessi sui finanziamenti bancari richiesti a fronte di nuovi investimenti). Non è la stessa cosa, e non capisco perchè la volete far passare come tale.

  11. non hai risposto alla questione del link? cioè: si può sapere dove li hai presi, questi dati?
    comunque ho copiato i tuoi dati e li ho rielaborati in excel.
    per quanto riguarda “Salta all’occhio che le testate che prendono in proporzione più soldi sono quelle che vendono di meno” ai primi sei posti (come finanziamento) ci sono (nell’ordine): l’unità, libero, la padania, il foglio, liberazione e il secolo d’italia. Ad occhio e croce credo siano i più venduti tra quelli citati…
    Agli ultimi 6 posti trovo (nell’ordine inverso): Angeli, La città che vogliamo, Cristiano Sociali News, Le ragioni del socialismo, Le peuple Valdotain e Il patto. Di questi io non conoscevo nemmeno l’esistenza (a parte Le ragioni del socialismo, che comunque mi sono ben guardato dal comprare).
    Resta poi un altro punto non spiegato: cioè in base a cosa un giornale ha avuto un certo finanziamento e un altro un altro finanziamento? Anche questo non lo spieghi…
    ciao

  12. il fatto che i dati su ads (citati da carlo sul blog di rolli) siano vecchi mi sembra ininfluente, visto che stiamo parlando di finanziamenti del 2001, ma il problema è che ho cercato i dati per i 30 giornali e ho trovato solo quelli di 4 giornali: l’unità, libero, linea e il borghese (che casualmente si situano comunque nello stesso ordine per quanto concerne i finanziamenti).
    su http://www.ilte.net/mercati/editoria_e_stampa/numeri.asp?CAT=ID&ID=5 ci sono dati più aggiornati, ma sempre non riguardanti i 30 giornali finanziati dal parlamento. Ci sono solo i dati dell’unità (68.819 copie) e di libero (49.756), riferite alla media del periodo luglio 2002-giugno 2003

  13. x christian. Il Foglio non è “di proprietà della sig.ra Lario”. Più giusto è dire che il 25 % del Foglio è di proprietà della sig.ra Lario. “Questa solida partenership editoriale dura da quasi nove anni e non è mai stata messa in discussione” (comunicato dell’8 ottobre 2003, ossia meno di 2 settimane fa) – riporto da dagospia (http://213.215.144.81/public_html/9000-9999/articolo_9031.html).
    Cambia molto la sostanza?

  14. Uffa, eppure è facile. Facciamo un esempio: il Foglio ha una tiratura che, probabilmente, è un sesto di quella dell’Unità, eppure prende la metà del contributo in termini assoluti (appunto dicevo “in proporzione”). La fonte dei dati non è su internet, è la risposta ad una interrogazione parlamentare. L’accertamento ADS è volontario, non c’è nessuna legge che obblighi un giornale a rendere pubblici i dati di diffusione. Il meccanismo del finanziamento (che è complesso) è previsto dalla legge che citavo e da tutto un corpus normativo stratificatosi nel tempo. La cosa non è sintetizzabile in un post quindi, se ti interessa, vai sul sito della camera e scaricati le leggi in materia di editoria (oppure vedi la normativa sul sito dell’ordine dei giornalisti, mi sembra che ci sia). Rimango sempre stupito dalla capacità della gente di fissarsi sui dettagli trascurando completamente il concetto di fondo. Provo a rimediare: finanziamento pubblico dei giornali di partito no bbuono (va meglio così?).

  15. caro carlo, grazie per le precisazioni. Per me il concetto era già chiaro dall’inizio. M’interessavano i “dettagli” per approfondire la questione. Infatti d’accordo su “finanziamento pubblico dei giornali di partito no bbuono” però può essere “molto no bbuono” o “poco no bbuono”…
    Se poi dici che tutto ciò sono dettagli, allora è un dettaglio anche il finanziamento pubblico ai giornali, di fronte al nano che possiede metà delle tv e, in appalto ai familiari, fette enormi di carta stampata.

  16. Sì, fa differenza, se fosse di proprietà di una persona sola non potrebbe essere una cooperativa. (caro lorenzo, ho risposto a chi aveva fatto questa domanda)

  17. in ogni caso il punto fondamentale della faccenda a me pare essere un altro, visto che si parla del Foglio, e cioe’ che “Convenzione per la giustizia” e’ un movimento inesistente. Siamo cosi’ abituati alla volgarita’ alle truffe ed all’assenza diqualsiasi morale che ormai non ci fa piu’ effetto nulla……

  18. Mantellini ha ragione, quello dei DS almeno è un partito politico che rappresenta milioni di italiani, la “convenzione per la giustizia” cos’è? Per non parlare di Libero, house organ dell'”Unione Monarchica”, leggete: “14 luglio 2000. L’ M.M.I. (movimento monarchico italiano) conclude un accordo con il giornale LIBERO, diretto da Vittorio Feltri, grazie al quale la testata OPINIONI NUOVE, di proprietà della cooperativa Alberto Cavalletto (formata da esponenti dell’ MMI) viene affittata alla Vittorio Feltri Editrice s.r.l., per la duranta di cinque anni. In cambio, la direzione di LIBERO si impegna a sostenere la linea politica del Movimento.”. Ridicoli.

  19. ha assolutamente ragione Mantellini,il punto in questione non è se sia giusto o meno finanziare i quotidiani politici.Io personalmente trovo positivo che lo stato finanzi l’editoria e che dia voce ai movimenti politici.Il punto è che “Convenzione per la Giustizia” al pari di molti altri di quei movimenti non esiste E’ UN TRUCCO per fregare denaro.Quelli del Foglio sono i soliti furbacchioni italiani liberisti a parole e scrocconi della cosa pubblica nei fatti.

  20. Spiacente, ma non sono d’accordo con Massimo: il problema sono le regole del gioco, non i giocatori. Se io fossi stato nei panni di quelli del Foglio probabilmente avrei fatto la stessa cosa, il punto è che non dovevano avere quella possibilità.

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