Quel che è giusto è giusto

La correttezza prima di tutto: non è affatto vero, come da me affermato ieri su queste pagine, che “non esistono (nella brochure pubblicitaria; sul sito; nella guida programmi) altri numeri telefonici da contattare che non siano il numero verde”. Un riquadro che qualcuno giura di essere riuscito a vedere ad occhio nudo e che appare a pagina 128 della guida di agosto o a pagina 3 della guida di settembre, informa che il “Servizio Clienti” risponde al numero 199 100 500. Al modico prezzo di 11,88 cent. di € + Iva al minuto (4,65 cent. di € + Iva al minuto la sera e i festivi), una voce preregistrata vi intratterrà per una manciata di minuti speigandovi come risintonizzare il vostro ricevitore; una seconda voce preregistrata attingerà altri euri dal vostro salvadanaio per invitarvi ad attendere la risposta di un operatore. Di seguito sarete intrattenuti dal caratteristico “tuu tuu” da telefono libero (che però in questo caso è comunque a pagamento; l’attesa dura dieci minuti almeno e quindi si ciuccia più o meno un altro euro e mezzo), dopodichè un solerte operatore vi risponderà che no, non ci sono problemi; no, non faranno confusione con i due diversi abbonamenti che avete sottoscritto in passato; si, attiveranno presto in vostro ricevitore e no, non si può fare subito perché “pare che tutti si siano svegliati adesso”. Poi, dal momento che è gentile e che potreste non aver capito alla prima, per qualche centesimo di euro in più lo stesso operatore, di sua spontanea volontà, ripeterà le medesime inutili cose per una seconda volta.

Detto questo, per cortesia, qualcuno venga a staccarmi da Fox e Canal Jimmy.
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6 Commenti

  1. Trovo appropriato il logo con la texture dei 500 euro! Personalmente non ho mai avuto la paytv
    e quando voglio vedere un bel film preferisco noleggiarlo alla videoteca sotto casa. Dello sport un me ne pò fregà de meno, quindi credo che scai e i suoi sca-gnozzi non mi vedranno i miei soldi facilmente.

  2. Io ho tentato disperatamente di dare le mie coordinate bancarie. Per ora diciamo che il bimestrale l’ho pagato con la bolletta telefonica. Andrà bene?

  3. Il nuovo reale pericolo per l’informazione mondiale è Rupert Murdoch. Uno di quei classici sbruffoni che cianciano, come Berlusconi del resto, di libertà di mercato e in realtà si accaparrano fette sempre più consistenti di spazio, divorando gli altri. Nel suo darwinismo mediatico, il pescecane australiano (con tanto di figlio manager a capo, guarda caso, del peggior quotidiano americano, il NY Post) sta occupando media su media, soprattutto Tv. Non ultima l’insida che rappresenta per l’Inghilterra, con la diatriba in atto fra lui, il governo del fido reginetto Blair e la BBC. In Italia, come tutti sanno, si è mangiato Tele + (gliel’hanno permesso, Fassino & co d’accordo) e ha creato Sky. E quello che sta succedendo nel mondo del calcio con i diritti televisivi è sotto gli occhi di tutti. La cosa più logica da fare, a questo punto, è far partire un boicottaggio in grande stile del magnate. Alla faccia dei liberali e dei politicamente corretti di tutte le pseudosinistre amiche dei neocons. Disdire in massa abbonamenti. Fregarsene del calcio. Sfanculare i miliardari che ci imbavagliano le domeniche pomeriggio e i sabato sera italioti (e lo dice un grande patito di calcio!). A quel punto, di parabole rimarrebbero quelle sacre a cui il puparuolo potrebbe rivolgersi, per non naufragare nel suo mare di bancherotte. Ma, si sa, tutto questo è solo utopia dei soliti ‘communisti’ senza realismo.

    p.s. scusate l’intervento un po’ lungo ma l’argomento era ghiotto

  4. Per me lo spot di Trottolino Amoroso è geniale, nella sua follia. Mi ha fatto scompisciare.

  5. P.S.: Ma non mi ha convinto ad abbonarmi a qualcosa di cui non sento il bisogno e che comunque non avrò mai il tempo di guardare (un cliente in meno, Rupert)

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