“Wow!”

Gioca con l'elettromagnetismoIo capisco, per carità, che chi è nel ramo marketing si trova a lavorare in un ambiente che, in confronto, il set de “Lo Squalo” pare Disneyland. Capisco anche, senza alcun problema, che chi lavora nel campo della telefonia debba fronteggiare competitor dotati di una moralità a metà tra quella di Freddy Krueger e quella dell’avvocato Carlo Taormina. Non approvo, quindi, ma comprendo che questo clima di concorrenza abbia fatto sì che, ormai, scegliere un operatore costi più coraggio che infilare una mano in una vasca di piranhas. E che debbano distrarci dalla vista del sangue ammollandoci tettine polacche e davanzali australiani.
Sono preparato, insomma, al fatto che tentino il giochino del sapone con l’ambizione di prenderci alle spalle. Ora si son fatti talmente smaliziati da pretendere di guardarci pure in faccia mentre ce ne ammollano. E questo no, questo invece me le fa girare.
Che poi è più o meno quel che è successo mentre, visitando il sito di H3G (l’operatore UMTS Hutchinson Whampoa, che in europa si presenta sotto il marchio “3“), mi sono imbattuto nel link a GiocOnda: Gioca con l’elettromagnetismo nella vita di tutti i giorni”.
Decido di provare, perché non è possibile, non ci credo. Radio Vaticana superata a destra.
E invece è molto peggio di quanto mi aspettassi. Riporto qualche testo di corredo al gioco, a caso: “Lo sapevi che il nostro pianeta è anche un’immensa calamita, capace di generare un campo magnetico naturale? Wow!”. Sarebbe bastato questo. Quel “Wow!”. Quei sottotitoli che il traduttore simultaneo “Parla come mangi” che ho impiantato nel cervello ha immaginato: “Ehi, ambientalisti! Mutismo e rassegnazione: la roba che difendete è un’antenna più grossa delle nostre. Ora come la mettiamo?”. Invece ho continuato: “Ancora prima che l’uomo scroprisse come produrre corrente elettrica (e potesse finalmente radersi senza tagliarsi) già conviveva con questa forma di energia: la luce e il calore del sole, ad esempio, sono onde elettromagnetiche. Lo stesso corpo umano emette onde elettromagnetiche sotto forma di calore. A questi campi elettromagnetici naturali, si aggiungono quelli prodotti artificialmente dall’uomo”. So che a molti non piacerebbe, perché distrae dalla lettura ma, in casi come questo, il traduttore simultaneo “Parla come mangi” si rivela di un’utilità immaginabile. Sempreché, ovvio, la vostra fantasia non sia bastata da sola a sottotitolare correttamente la precedente frase: “Ehi, ambientalisti! Volare basso e schivare i sassi: pure voi siete antenne. Cazzo volete?”. Oppure: “Dio creò l’uomo e vide che ciò era buono. L’uomo è un’antenna. Noi siamo buoni”.
Il risultato del gioco
Poi, anche se in realtà poteva già bastare, ho provato anche il giochino. Vi risparmio i dettagli e vado subito alla morale della favola: l’intensità del campo elettrico di un aspirapolvere sarebbe otto volte maggiore di quello di un’“antenna di terza generazione” sulla crapa. Fonte dei dati? Tristemente, Greenpeace Italia. Che poi chissà se è vero. E se è vero, chissà se lo sa.
Io penso ancora a quel “Wow!”. Poi vado a rileggermi la storia di Giulia. Giulia che, se fosse arrivata all’adolescenza, “Wow!” qualche volta, magari, l’avrebbe pure detto.
Giulia era un’antenna. Non la più potente della zona. E così, ad un certo punto, il suo midollo osseo omopoietico ha deciso che era giunto il tempo di cessare le trasmissioni.

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18 Commenti

  1. Mi sfugge qualcosa, dottore… Non è che se una cosa si chiama antenna, deve essere per forza cattiva. Penso che paragonare le antenne per i telefonini di terza generazione con quelle di radio vaticana sia un pochino azzardato. Sono due cose diverse. Come anche valutare la pericolosità di una fonte emettitrice di onde solo con i volt su metro emessi, d’altronde. Ad esempio, il forno a microonde emette un certo numero di volt su metro, ma ad una lunghezza d’onda che fa scaldare, per vibrazione, le molecole d’acqua nei cibi. Il motore di una nave, emette molti di più volt su metro. Ma preferisco entrare in una sala motori di una nave che mettere la mia testa in un microonde acceso.

  2. anche Luna avrebbe detto WOW…13 anni…leucemia….ma tranquilli..le onde elettromagnetiche non fanno male..no no…non è stato dimostrato….non c’è alcun nesso diretto dicono….chissà perchè però tutti sti cazzo di bambini che s’ammalano di leucemia e tumore vivono in zone ad altissima concentrazione di campi elettromagnetici…

  3. Vorrei che qualcuno – ingegnere o grinpiss – mi rendesse edotto dei rischi che si corrono a smanettare davanti al compiuter per scrivere stupidaggini.

  4. In questi casi (inquinamento elettromagnetico, OGM…) dovrebbe valere la regola del dubbio negativo: nel dubbio mi astengo. Perchè ci sono persone che dicono che certe cose non sono pericolose per la salute (anche se la provenienza di certe asserzioni è, a volte, quantomeno sospetta) e altre che spergiurano che facciano malissimo. La cosa migliore da fare sarebbe astenersi, che tanto non sono cose fondamentali alla nostra sopravvivenza, finchè non saremo sicuri di cosa stiamo parlando. Una cosa è sicura: l’ignoranza fa molte più vittime delle onde elettromagnetiche.

  5. La tabella e’ stata presa da http://www.greenpeace.it/archivio/clima/elettrosmog.htm .

    Mi domando solo come mai non hanno allegato tutto il rapporto, visto che ritengono Greenpeace una fonte autorevole.

    Per Gianluca Neri: per trovare il documento, mi e’ bastato cercare su Google ‘campagna clima site:www.greenpeace.it’. Non sono di Greenpeace, ma mi piacerebbe sapere cosa pensano dell’uso ‘sportivo’ del loro rapporto.

  6. Io personalmente non mi fiderei di Greenpeace credo sia collusa con qualche grossa società che la finanzia e la manipola, spero di sbagliarmi di grosso. Meglio nel dubbio astenersi come spiega correttemente Geps. Poi chissà… certo che però il caso di Radio Vaticana è “perlomeno” eclatante…

  7. …ma gli aspirapolveri ve li mettete per un quarto d’ora attaccati all’orecchio? Le radiazioni di fondo ci sono, ma il problema è che noi ne aggiungiamo sempre di più…è come dire che i nuclidi arrivati da Chernobyl nell’85 non davano problemi (anche se qui si parla di radiazioni ionizzanti, mentre quelle dei cell sono non ionizzanti), visto che comunque il sole, il suolo e i raggi cosmici, ecc hanno lo stesso effetto su di noi…e non siamo mai morti per quello…

  8. Questa e’ FUD. Perfino nel corposo rapporto di Greenpeace si ammette che siamo ancora lontanissimi dal poter affermare che le radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti causino o favoriscano il cancro. Piantiamola di spargere paura e nozioni errate, specie quando si tratta di campi nei quali siamo incompetenti.

  9. Anche le antenne di radio vaticana non me le metto attaccate all’orecchio per un quarto d’ora. L’astensione nel dubbio bisognerebbe applicarla a tutto: distruggiamo tutte le lavatrici?
    A parte gli scherzi, dottore, tentiamo di fare chiarezza e non buttiamo nel medesimo calderone le antenne dei telefonini, le antenne per le reti dei telefonini, gli elettrodomestici, i motori delle navi, le antenne di radio vaticana, i microonde. Bisogna prima capire che cosa fa male, e poi agire di conseguenza. Se no allora, voi fighetti con il WI-FI sul computer, anche lei dottore, che va nel suo bello stabilimento balneare con il servizio WI-FI attivo, siete pericolosi quanto radio vaticana.

  10. è una fatica di sisido, ma cio ripovo, non ci sono dati certi sull’elettromagnetismo, e anche per radio vaticana si è fatta una gazzarra sul nulla. per qunto ne so l’aspettativa di casi di leucemia in zona era 0.16 quindi…

  11. Wow lo dico io. Gianluca, non e’ che ti prendono tra gli autori della “Vita in Diretta”?
    Mentre l’articolo era divertente, la chiusura era proprio di bassissimo livello.
    PS: appassionati di SF, vi siete mai chiesti quanti onde elettromagnetiche ci sono nella vosta adorata e civilissima U.S.S Enterprise?

  12. caro zuckone se l’astensione – nel dubbio – non bisognerebbe applicarla a tutto, l’astensione di fronte a situazioni che riportano anche sono un infinitesimale probabilità si: di fronte alla malattia e alla morte gli unici che possono permettersi il lusso del dubbio sono quelli che grazie a quel dubbio ci guadagnano. a proposito di “prima capire e poi agire di conseguenza” ti ricordo il caso amianto il cui percorso dubbio/certezza è durato 84 anni con una stima di 1500 morti l’anno solo di carcinoma polmonare:
    INIZIO: 1908 prima segnalazione di fibrosi polmonare interstiziale in esposti ad amianto
    “FINE” 1992 emanazione di norme per la cessazione dell’uso di amianto, con Legge n° 257

  13. Va bene, chiedo formalmente che al paziente (o alla paziente) Sanmartina venga requisito il telefonino, tolte le sigarette e venga impedito anche l’uso di qualsivoglia mezzo motorizzato di locomozione!!! Non potrei sopportare di farmi friggere il cervello, prendermi un cancro o venire investito solo perché lui, o lei, passa dalle mie parti. A parte le esagerazioni, penso che la mia frase “prima capire e poi agire di conseguenza” era da intendere nel contesto di un post che mischiava capre, cavoli. Per capire non intendevo avere la certezza del danno ma distinguere tra antenne per le reti di telefonini e antenne di radio vaticana, anche se si chiamano antenne sono due cose estremamente diverse. Dottore, ha scollegato la sua scheda WI-FI?

  14. MARK B., ti spiegheresti meglio sulla storia di Radio Vaticana? Magari mettendoci un link…

  15. SanMartina ha perfettamente ragione nella premessa e torto nelle conclusioni. E’ una questione di probabilita’, giusto. Quel e’ la probabilita’ di ammalarsi di tumore a causa del fumo attivo/passivo? Quanti morti fa ogni anno il Benzene? Quante sono i morti accertati per l’uso di OGM? E quelli da elettrosmog? Dove vogliamo cominciare ad investire i soldi (perche’ di questo si tratta), nella lotta alle cause certe o a quelle con incidenza non provata e/o infinitesimale?

  16. è vero. esistono parole come probabilità, soldi e cause certe:
    “dio. sto morendo di cancro. stronzo che sono. lo sapevo che dovevo smettere. negli ultimi tempi lo sentivo, ad ogni tirata. E me lo dicevano la televisione, e i giornali, e i pacchetti e i ministri e i dottori e l’america, ma io no, mai voluto affrontare il problema… ora sto qui. E forse non è stata neanche colpa mia, forse posso chiamarla solo sfortuna…
    e parole come morale e giustizia, diritto e incidenza infinitesimale:
    “dio, mia figlia sta morendo di leucemia. ho fatto di tutto. ho raccolto firme, e ho parlato ai giornali, ho sigillato la mia casa e ho scritto al santo padre, ho gridato al processo e mi sono incatenata. Niente. Assolti. perché? I dati dimostrano che il rischio di leucemia qui è per un bambino sei volte superiore a Roma, allora , perché?”

    p.s. abito di fronte alle mura vaticane, radio vaticana entra nei citofoni, nei telefoni e nei cellulari senza mai essere invitata, un’odiosa entità blasfema sempre presente.

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