Su questo siamo d’accordo

Paolo VirzìIo e The Petunias, dico. Almeno nel considerare Paolo Virzìil miglior regista italiano in attività“.
Petunias ha avuto l’opportunità di vedere una copia di lavoro di “Caterina va in città”, in uscita intorno a Natale, e annuncia il capolavoro.
Io non ho visto (e, pare, non mi sono perso niente) My name is Tanino, non mi è piaciuto particolarmente Ferie d’agosto, ma considero inarrivabili la voce-off e il livornese della Pandolfi in Ovosodo; il ritratto di Piombino (Piombino è la città più brutta del mondo) e le lettere nel finale de La bella vita; il ristoratore Francesco Paolantoni, fallito a causa di un “Ristopizza” economico che offre hamburger e patatine col ketchup, che spiega perché mangiare al ristorante dev’essere un’occasione speciale, un’esperienza “per andare in paradiso”.
Non so, magari ci siamo visti all’Acquaparche, al Cavallino Matto. Che poi, a sapere cos’è il Cavallino Matto, qui, siamo forse in tre: io, EmmeBi, e probabilmente Luca Sofri.

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16 Commenti

  1. Spezzo una lancia a favore di Tanino. E’ pur sempre un film che hanno concluso di girare elemosinando monetine agli angoli di strada, visto che erano negli Usa e CG aveva finito i soldi, è incompiuto, ma è un film divertente e garbato, e il ragazzo (nonmiricordoilnome Fortuna) è bravo. Qualcuno ha invece visto l’esordio alla regia di ‘Ovosodo’ Gabriellini, BB e il Cormorano? Dalle mie parti non è mai uscito. Una ragione ci sarà.

  2. Al Cavallino Matto ci sono andato che avrò avuto 10 anni, ma me lo ricordo ancora. Ero in campeggio in quella zona, e per un bambino quel parco era molto più interessante della spiaggia.

  3. ci metterei la mano su iffoo che più di 3 persone leggono Gnu niggranduhato di Toscana e che perlomeno da bambini sono stati ai Cavallino Matto di Donoratico (che quando ci andavo io era veramente ma veramente una boiata) o all’Aquaparche di Cecina

  4. Tanino non è male.- A me piace la cosa che mi sembra non è piaciuta a Emmebi, cioè la Voce Off. Insomma, l’impasto d’inglese elementare e di italiano barocco e involuto. (sticazzi)

  5. Ho grande rispetto del cinema come arte che racconta per immagini. Un uso eccessivo della voce off, a meno che non sia per scelte stilistiche citazioniste (penso al genere noir o al documentario), IMHO sminuisce le pecularietà della settima arte. Poi oh degustibus..

  6. Siamo in quattro… anche io lo so cos’è il cavallino matto: è il paradiso (solo se si è bimbetti)

  7. Solo in tre a conoscere Acquapark e Cavallino matto? Ma scherziamo? Erano i due momenti topici delle vacanze a Marina di Castagneto Carducci. Bei momenti davvero. Volete farmi venire il magone, oh.

  8. beh, Virzì è finalmente un toscano che fa film in cui non si parli fiorentino o pseudo fiorentino (come ormai da anni in spot idioti). E ciò che racconta è più reale di quanto s’immagini, ché livorno, cecina, piombino basta girarsele un po’, conoscerne gli scazzati abitanti per rendersene conto. Ma sofri sa così tante cose???

  9. EmmeBi, dici che ora lo so? Ma io a Cecina ci vado dal 1972, e prima si andava a Donoratico, tanto che a quattro anni mi ruppi la testa cascando a capofitto da un coso per arrampicarsi. E l’acquaparche l’ho visto costruire dalle finestre di casa, però ora si chiama “Acqua. Il parco”, non so se per snobismo o per problemi di marchio registrato.

  10. Sucusami, Vic. Allora ci devi essere proprio affezionato a Cecina, considerando l’inquinamento sonoro mattutino da te lucidamente descritto.
    Si per quanto ne so io, il nome l’hanno cambiato per problemi di marchi.

  11. Io considero inarrivabile la Pandolfi… anche se a fare il “commissario” si butta via alla grande.

  12. Pensate a quanto sia bravo Virzì a dirigere gli attori: ditemi un film che sia uno dove la Braschi e la Pandolfi riescano ad essere tollerabili e credibili. Forse, più che un regista, è un guaritore..

  13. Ecco un’altra assidua cecinese, ma solo quando ho iniziato a andare a giro da me, da piccina mi portavano da altre parti: Viareggio, Carrara e Castiglioncello. Quindi niente Cavallo matto né Acquaparche (oh infanzia infelice!)

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