Non diciamo cassate (senza argomentare)

La CassataGabriele pone una domanda: ne deduco che è venuto il momento del “chissenefrega” per tutti gli altri. Ha letto il mio intervento in cui parlavo di una “cassata ineguagliabile” e chiede: “Dove l’hai comprata? Io non riesco a trovarne una decente fuori dell’isola di Silvio (la Sicilia), tranne forse il Raffiolo Cassata di Moccia a Napoli che però è una contaminazione e non un vera cassata. Attendo ansiosamente una risposta”. Eccola: me la sono fatta portare dalla pasticceria Brancato di Siracusa (via Grottasanta, 219 – tel. 0931-442702). Esatto, Sicilia, ma c’è poco da disperarsi: si mormora facciano spedizioni in tutta Italia, e che le torte siano custodite all’interno di speciali contenitori. Personalmente – se chissenefrega dev’essere, che almeno ne valga la pena – tra quelle disponibili preferisco di gran lunga la cassata nella versione parlermitana: con i canditi solo sopra e non dentro.

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1 Commento

  1. Caro Neri,
    ti ringrazio, sono veramente commosso.
    Mi cospargo di cenere il capo per aver dubitato di te.
    In ogni caso, come avevo detto, non c’è nulla da fare: le cassate degne di questo nome vengono solo dalla sicilia.
    Un gran peccato.
    Approvo la preferenza per la cassata di estrazione palermitana.
    Beh che dire, proverò queste leggendarie spedizioni della Pasticceria Brancato, anche perchè a questo punto sono curioso di vedere questo “speciale contenitore”.
    Saluti

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