Tempus fugit

Per farsi un’idea di come il tempo passa e le cose cambiano. Quello che segue è il “Quarantadue” del 14 marzo 2002:

A SILVIO QUEL CHE È DI SILVIO

Una chicca dalla rete, autore ignoto: “Salve, mi chiamo Mario Rossi e vivo in un palazzo costruito dal Presidente del Consiglio. Lavoro in un’azienda il cui azionista è il Presidente del Consiglio. L’assicurazione dell’auto con cui mi reco al lavoro è anch’essa del Presidente del Consiglio. Tutte le mattine acquisto il giornale di proprietà del Presidente del Consiglio e, dopo il lavoro, vado a fare la spesa in un supermercato del Presidente del Consiglio per comprare prodotti di aziende del Presidente del Consiglio. Alla sera guardo le tv del Presidente del Consiglio, nelle quali i film (spesso prodotti dallo stesso Presidente del Consiglio) sono continuamente interrotti da spot realizzati dall’agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio. Quando mi stufo vado a navigare su internet con il provider del Presidente del Consiglio: cerco i risultati delle partite di calcio, perché faccio il tifo per la squadra del Presidente del Consiglio. Quando mi capita di andare al cinema, nella catena del Presidente del Consiglio, proiettano un film prodotto dal Presidente del Consiglio, anticipato da spot realizzati dall’agenzia del Presidente del Consiglio. La domenica rimango a casa e leggo un libro di una delle case editrici del Presidente del Consiglio. Naturalmente, come in tutti i paesi democratici anche in Italia è il Presidente del Consiglio che fa le leggi, approvate da un parlamento in cui la maggioranza è saldamente in mano al Presidente del Consiglio. Il quale, ovviamente, governa nel mio esclusivo interesse”.

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3 Commenti

  1. Ma che sta succedendo? Fino a qualche mese fa bastava non dico nominare, ma solamente accennare implicitamente a Berlusconi e si scatenava una guerra civile di parole tra le opposte fazioni, con conseguente ed inevitabile forumizzazione del blog con insulti incrociati… invece adesso c’è un post che ne parla esplicitamente pubblicato UNDICI ORE FA e nessuno ha ancora commentato?! Che è successo, hanno forse messo del Lexotan in tutti gli acquedotti italiani??

  2. No, è che un tempo essere contro faceva “controcorrente” e “libero”. Oggi (e io direi sempre) si fa una figura migliore a starsene zitti a pensare. Magari conviene alzare la mano quando si ha da dire qualcosa di veramente nuovo su qualcuno che si rende ridicolo da solo.

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