Daltonismo

Umberto Bossi sulle scritte antisemite contro Paolo Mieli sui muri della sede della Rai di Milano, in corso Sempione: “Io le condanno, ma mi chiedo: cui prodest? Quella roba lì mi sembra una montatura, è la sinistra che si inventa un martire. Quella roba lì è roba sporca, di nazisti rossi”.
Niente, è proprio destino che io non riesca ad essere mai d’accordo col senatùr: secondo me sono stati gli Unni bordeaux. Oppure gli Ottentotti cremisi.

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7 Commenti

  1. Hey, ma si può ancora dire o scrivere che non si è d’accordo con qualcuno del governo ?

  2. “Qualcuno” mi sembra una parola grossa. Presuppone entità umane e/o umanoidi. Direi “nessuno”.

  3. “Qualche cosa” mi sembra un termine appropriato. Con diretto riferimento al film “la cosa”. Più che altro il termine “governo” mi sembra eccessivo… i proporrei “comitato d’affari della mafia”.
    Rende l’idea? ;o)

  4. questo sito pullula di comunisti che vogliono delegittimare il governo voluto dal popolo per fare le riforme, e vogliono farlo con l’aiuto delle toghe rosse e dei nazisti rossi…

  5. La cosa più divertente è leggere di Bossi che dice “cui prodest”. Ve lo immaginate? Penserà che sia un insulto a Prodi (est)

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