…ancora sull’Avvocato

Gianni AgnelliCondivido lo stupore del giornalista del Tg1 che ha realizzato il servizio sul funerale di Gianni Agnelli: “ha scelto una bara semplice, di legno”. Già: anche io, mi aspettavo, che so, qualche orpello, qualche accessorio in più. Per lo meno cinque porte, airbag e ABS, perdio!

…Che poi io lo so come dev’essere andata lassù, con Dio che deve aver chiamato S.Pietro per comunicargli un’importante decisione: «Pietro, quel tizio, laggiù, quello che si crede “l’uomo più potente in Italia” mi ha proprio rotto i coglioni, bisogna fare qualcosa!». E Pietro: «A chi vi riferite, Signore?». Dio: «A quello lì, dai, Pietro, quello ricco, superbo… quello che si è comprato anche una squadra di calcio!». Pietro: «Ho capito, Signore, che cosa vuole che faccia?». Dio, di rimando: «Guarda, ne ho le palle talmente piene che lo voglio qui entro domani mattina. Mandagli quello che vuoi. Un tumore, ecco, un bel tumore alla prostata!«. Come previsto, la mattina dopo Gianni Agnelli bussa alla porta e trova S.Pietro ad accoglierlo: «Prego, Avvocato: il Principale la sta aspettando. Non dovrei dirglielo, ma ce le ha anche un po’ girate». E così Agnelli, con molta umiltà, si presenta al cospetto di Dio, il quale, vedendolo, esclama di botto: «Agnelli, che cazzo ci fa lei qui?».

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18 Commenti

  1. Madonna, che ridereeeeee!!! Ma lo sai che sei spiritosissimo? Mi ti farei tutto, dai piedi alle narici. Sei un figo spaziale, un mito, sei il nostro idolo, la nostra bandiera, sei unico, irresistibile, grandioso, micidiale, in-tel-li-gen-tis-si-mo. Non ho parole per la tua grandezza. Umilmente, ciao.

  2. Penso che tu abbia superato di un briciolo il limite del buon gusto. Tolgo la pagina dai miei preferiti. Ripasserò tra un bel po’ di tempo.
    Saluti.
    Alberto

  3. però io non capisco: perché tutti possono fare barzellette su stalin o su napoleone o su tomba che vanno all’inferno, e non appena si scherza su uno che è *appena* morto tutti se la prendono e gridano al cattivo gusto? mentre invece se vengono lecchinamente beatificati sul campo dai cronisti tutto va bene?

  4. Non voglio certamente santificare Agnelli.
    Però: non si tratta di fare o meno barzellette su una persona famosa appena morta (anche perchè in questo caso la prova umoristica di Gianluca è deboluccia…) ma di manifestare un “accanimento” ingiustificato su Agnelli solo perchè qualche giornalista facilone esagera con la lecchineria.
    Prendiamocela con il giornalista, non construiamoci sopra una parvenza di barzelletta (Dio che ordina un tumore alla prostata oltre a non far ridere scade nel cattivo gusto) che non aggiunge nulla a quello che vogliamo dimostrare.
    Agnelli aveva molti difetti, come tutti, ma almeno andrebbe apprezzato come uomo di umorismo sottile e cinico, per niente buonista. Alcune celebri risposte (vedi quelle sull’infedeltà dei mariti) resteranno più di questò giochino tra San Pietro e Dio.

  5. Agnelli aveva tanti peccati da scontare. Lui lo sapeva bene. L’understatement della bara senza fronzoli è l’ennesima trovata per “dimostrarsi superiore” di uno degli uomini più pieni di sè (e non di se) che l’Italia abbia partorito. E ne partorisce sempre tanti, sia chiaro.

  6. Incredibile! C’è pure qualcuno che si lamenta per le battute su Agnelli. Manco fosse la propria madre, poi.
    Vorrei ricordare che le barzellette di buon gusto non fanno ridere!!!
    Ma forse hanno ragione, da oggi basta barzellette su Agnelli, su lady Diana (ah, quella del radiatore…), ma anche su Totti, che non è morto ma gioca come se lo fosse.
    Da oggi giù il cappello e in ginocchio per il padrone d’italia (già dichiarato santo da un intervistato di non mi ricordo che tg).
    Devo ricordarmi di dirlo al mio amico Fabio, appena cassaintegrato (indotto Fiat).
    Devo ricordarlo anche a Giampo, con suo padre morto di tumore dopo 30 anni di fonderia per la Fiat.
    Se qualcuno vuole farsi due risate ho postato sul mio blog il ricordo funebre del signor Fiat scritto da El Paso, centro sociale anarchico di Torino, da cui traggo la migliore delle conclusioni:
    GRAZIE DI TUTTO, E CHE TU POSSA REINCARNARTI IN UNO DEI TUOI SUDDITI!!!

  7. Boh. Fermo restando che ogni personaggio pubblico deve pagare il suo pegno in battutacce, Io non ci ho visto proprio nulla di offensivo nei confronti di Agnelli. Sicuri di averla capita?

  8. Non c’è niente di offensivo, rimane di cattivo gusto. Inoltre…Agnelli potrà essere contrastato quanto volete, ma ha dato il pane a tanta gente. Tra i 100.000 che si sono recati alla camera ardente molti avevano partecipato ai picchetti negli scioperi degli anni ’80. Si vede che un minimo di gratitudine l’avevano verso di lui…Mentre qualcuno qui si permette di prendere per il qlo un personaggio che nel bene o nel male ha costruito l’Italia, mentre questo qualcuno….cos’avrà mai fatto?

  9. Ah, a proposito, nella curva dei tifosi della squadra della mia città, Livorno, avevano mostrato uno striscione: “Scusate, ma le nostre lacrime sono in cassa integrazione: anche i ricchi piangono”…cosa ne penso? Vedi il messaggio precedente. Ciao a tutti

  10. Quercianellense, potresti ribatezzarti il qualunquistense.
    Vecchia la tiritera del “lui ha fatto così colà, tu cosa hai fatto?”, un po’ di originalità non guasterebbe.

  11. Non sempre le cose vecchie vanno buttate, tanto per dire un’altra cosa poco originale. Dunque non mi sembra di essere qualunquista, anche perchè se lo fossi stato non avrei detto che quel log è completamente inutile, oltre che squallido e poco opportuno. Te che dici? Ciao Roberto!

  12. Ah, un’altra cosa Roberto…le critiche, se uno le volesse fare, sarebbe opportuno farle su tutto un commento, non su 1/10, altrimenti si aggiunge rumore di fondo al gran casino delle idee, ovvero non si porta niente di nuovo.

  13. In anni di frequentazione newsgruppara ho imparato a non tentar di sostenere tutte le discussioni possibili immaginabili, ecco perchè prendo un commento, lo seziono e noto quel qualcosina che lo avrebbe potuto migliorare: il fatto che mi sia puntato sul “decimo” è che secondo me è il punto debole della tua argomentazione (non vuol dire che non la condivido!). Ecco, mi pareva brutto che il tuo punto di vista (ripeto, condivisibile) scadesse con qualcosa di poco originale come quello che ti ho segnalato.
    Ciao !

  14. “C’è un detto cinese: “Oggi faccio un favore al mio cane: lo picchio e poi smetto”.
    Ecco, tutto quello che genera tutta questa piaggeria verso un uomo di merda è ben spiegato in una frase”.
    Mi spiace, non riesco a provare il benchè minimo rispetto per Agnelli.
    Personalmente cerco di “buttarla sul ridere” perchè ridere fa bene, ma se anche una risata offende, beh, è troppo.
    Sul mio blog ho postato un altro messaggio (dopo uno “ironico” sul signor fiat) arrivato da un centro sociale di Torino, popolato di figli e nipoti di chi di fiat ne sa qualcosa.
    E’ in risposta a molte mail arrivate al loro sito che si lamentavano della mancanza di “rispetto” per la salma.
    E’ inutile dire che la sottoscrivo pienamente e prego chi consideri Agnelli come degno di rispetto di astenersi dal leggerlo.

  15. Che tutto si possa migliorare non c’è dubbio, Roberto. Anzi, sicuramente è così, ho peccato di originalità, ma in quel caso non volevo mostrare un mio eventuale estro! Volevo solo sottolineare in modo coinciso una questione che, a caldo, mi premeva molto: si può giudicare un personaggio, positivo o negativo che sia, ma non in modo denigratorio, specie quando centinaia di migliaia di persone, sia che abbiano amato o che abbiano Agnelli, si siano comportati in un modo completamente opposto. Con quella battuta desueta volevo non brillare, ma colpire, Roberto. A proposito, si può certamente fare ironia (vedi un msg postato da VANDALO, che riportava un “ricordo funebre” de El Paso, che è molto carino e soprattutto non offensivo) ma quando si superano certi limiti fa venire la nausea, diventa stucchevole.

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