Pietà per un coglione

Nel corso della prossima settimana l’argomento preminente sarà il Festival di Sanremo. Oggi, purtroppo, ci tocca di parlare di cose meno serie: l’eurodeputato ed ex-sottosegretario della Repubblica Italiana Mario Borghezio. Il “crociato” leghista – pochi lo sanno – proviene dall’organizzazione “Ordine Nuovo“, formalmente sciolta da un decreto governativo nel novembre 1973. Tanto per intenderci: quei giovani goliardi old-nazisti cui dobbiamo la strage di Piazza Fontana; la bomba sul treno Messina-Milano; la morte di otto attivisti antifascisti a causa di una granata, a Brescia, nel 1974 e, per finire in grande, le ottantacinque vittime della strage alla stazione di Bologna. Pino Rauti, uno dei leader di “Ordine Nuovo“, dichiarò: «Siamo vicini tanto alla Repubblica Sociale Italiana quanto al III Reich». Borghezio, in anni più recenti, ha persino superato il caposcuola, divenendo la nuova unità di misura ufficiale quando di parla di “statura di un pirla”. Nel 1993 ebbe comminate 750.000 lire di multa per aver picchiato un bambino marocchino; due anni fa salì su un treno e, armato di spuzzatore, “disinfettò” un gruppo di nigeriani; durante il recente congresso della Lega ha sostenuto che la terra islamica è «concimata con urina di maiale». Dovremmo essere malvagi nella chiosa, ma voi non avreste pietà di uno che, quando gli scappa, deve andare a pisciare così lontano?

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