Bufale prima e bufale dop

Dopo la Corea, anche il Giappone ha fermato le importazioni di mozzarella campana ed ha chiesto all’Italia una lista delle aziende a rischio. Era prevedibile, visto che i giapponesi vengono definiti “i tedeschi d’Oriente”. La cosa preoccupante è che nemmeno i coreani, che invece vengono definiti “i napoletani d’Oriente”, si fidano dei nostri napoletani. Siamo proprio messi male.


Il presidente del Consorzio di tutela della mozzarella dop, che di
bufale se ne intende ha invitato tutti alla calma. “Ma ceeerto, siamo
calmissimi”, hanno fatto i giapponesi, “però per essere ancora più
calmi, per favore dateci la lista delle aziende-bufala o come diavolo
chiamate voi le aziende che producono quelle mozzarelle”. Allora, il
ministro dell’Agricoltura De Castro non si è tenuto più. Ha impugnato
il microfono ed ha urlato sommessamente: “Qui siamo vicini ad un crollo
dei consumi, non esiste un caso diossina, esistono alcune aziende che
sono state tolte dal mercato quindi rassicuriamo i nostri consumatori.
Il livello dei controlli che c’invidia tutto il mondo è duplice, nel
nostro Paese c’è sia il Ministero della Salute, sia delle Politiche
Agricole, sia le forze dell’ordine. Credo, quindi che si debba essere
prudenti, con la massima serietà e attenzione per i consumatori ma
senza creare allarmismi eccessivi…” (fonte: AGI) È ormai evidente che
questo centrosinistra non è in grado di comunicare. Non dimentichiamoci
il portavoce muto. Sircana, più che un uomo, un ossimoro. Perché,
diciamocelo pure, il centrosinistra è tutto un ossimoro. In compenso,
quando parlano non dicono nulla. De Castro (ocio, qui ci scappa un
altro ossimoro!) bisbiglia con forza che non si deve criminalizzare
l’intera filiera (però alla fine l’avete capito che cos’è un ossimoro).
E chi sta criminalizzando? Ti hanno chiesto delle garanzie, tu dagliele
no? Qui non devi rendere conto agli italiani che, tanto, in un modo o
nell’altro, sono abituati alle bufale. Qui dobbiamo render conto
all’estero. Ne va della nostra reputazione a tutti i livelli. E stiamo
attenti che la mozzarella non ci vada di traverso come le noccioline
andarono, una volta, a Bush: da noi le norme a tutela dei consumatori
in materia alimentare si fanno soltanto dopo che son dovuti intervenire
i NAS. Viviamo in una sorta di emergenza continua in tutti i campi, per
incapacità gestionale e imprenditoriale. Si chiude il recinto quando le
bufale sono scappate. Ma adesso dobbiamo rispondere ai coreani, ai
giapponesi e fra poco anche ai russi. E chi se ne fotte, dirà qualche
imprenditore autarchico. I coreani mangiano aglio? Non va bene con la
mozzarella, quindi, possono anche farne a meno. I giapponesi mangiano
il sushi? Con la bufala proprio non ci azzecca nulla. Quanto ai russi,
adesso che hanno fatto i soldi, che si strozzassero pure col loro
caviale! Bravo. Questo sì che è un discorso virile (anzi maschio, che è
sinonimo di italiano!) E basta con questo disfattismo per cui dicono
che non siamo in grado di produrre nemmeno telefonini cellulari! E
allora? Riprendiamoci il posto che ci compete, noi che abbiamo dato i
natali a… noi che… ecc ecc. Guarda ad esempio i francesi quanto ci
apprezzano. Si godono la Gioconda, si godono la Bruni (a proposito,
perché non gli esportiamo anche la Brambilla?), e già pregustano
l’Alitalia. Quella è gente che sa godere, caro mio. Smettiamola con gli
allarmismi! Il made in Italy va a gonfie vele. Non lo vedi che ci
comprano perfino la munnezza? Dai retta a me, godiamoci le nostre
bufale. Se vince Berlusconi, saranno tutte dop.

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12 Commenti

  1. Ricordiamoci il caso del vino al metanolo. L’Italia subì un danno d’immagine che impiegò anni a rientrare. Per questo ora è necessaria la piena chiarezza. L’Italia combatte da anni a livello europeo per ottenere leggi che tutelino i prodotti alimentari, in special modo sulle etichettature che chiariscano ad esempio se nella vinificazione sia presente zucchero aggiunto, o la presenza di grassi alternativi nel cioccolato. Questo tipo di leggi sono osteggiate da alcuni paesi, specialmente quelli del nord, che non hanno un così alto numero di prodotti da esportazione e patiscono condizioni climatiche meno favorevoli. Quindi se vogliamo proteggere i nostri prodotti, che sono anche il biglietto da visita del paese non possiamo nasconderci dietro difese poco chiare, quando su importanti giornali di mezzo mondo appaiono mozzarelle e cumuli di rifiuti nelle stesse immagini.

  2. Concordo. Risate a denti stretti, le mozzarelle dop del berlusca ci faranno andare alle stelle.

    Più se ne parla, di come siam messi, e meglio è.
    Voglio progetti di cooperazione internazionale Cuba Italia di Raul Castro, ma van bene anche di HuJintao

    Cannonici saluti

  3. Quando hanno tolto di mezzo la bistecca alla fiorentina io non mi ricordo tutto questo frignare e urlare allo scandalo. Mi ricordo solo un sarcastico (nello stile tipico toscano) funerale alla bistecca. Buon viso a cattivo gioco.

  4. una cosa sui Coreani ovvero i “napoletani d’oriente” (cercando questa definizione ovviamente non ho trovato nulla di consistente in rete).

    Secondo i dati della Banca Mondiale (World Development Report 2005), con 606 miliardi di dollari di Prodotto Interno Lordo, la Corea del Sud rappresenta la undicesima economia mondiale, la terza in Asia dopo Cina e Giappone, una delle realtà più solide tra i paesi emergenti.
    Il tasso di crescita del PIL nel 2004, si è attestato al 4,7 % (italia, 0,5%). Nel secondo trimestre del 2005, l’economia coreana é cresciuta del 3,3 %, mentre sull’intero anno il tasso di crescita dell’economia sembrerebbe attestarsi fra il 3,8 ed il 4,2 % (ad avviso del Fondo Monetario Internazionale la crescita coreana nel 2005 non dovrebbe superare il 4 %).
    La crescita dei prezzi al consumo nei primi cinque mesi del 2005 è stato del 3,1 % su base annua: dovrebbe rimanere abbastanza stabile, nonostante le negative ripercussioni sull’inflazione del caro petrolio. Leggermente in aumento rispetto al 2004, la disoccupazione ha registrato una punta del 3,8 % su base annua nel mese di giugno 2005.
    Dopo la crisi asiatica del 1997-98 la Corea ha ormai raggiunto un buon livello di stabilità finanziaria: l’Agenzia di valutazione Standard & Poor’s assegna ai titoli a lunga scadenza emessi dal Governo coreano nella valuta locale (Won) un rating pari ad “A”; le riserve valutarie, infine, sono le quarte al mondo per consistenza (204,9 miliardi $ al 15 luglio 2005: superiori all’intero ammontare del debito estero che e’ di circa 175 miliardi $).

    Fonte: uno qualsiasi dei primi 10 risultati attendibili di google cercando Pil Corea.

  5. BuioBuione, riguardo a quella definizione dei coreani, non hai trovato niente in rete per il semplice fatto che si trova fuori dalla rete, nella realtà di tutti i giorni: è alquanto diffusa presso la middle class e il management giapponese. E i giapponesi sono gente riservata, non chiacchierano. Se ti aspetti che la rete ti fornisca anche questo genere di conoscenza stai proprio al buio (nomen omen?). Qui, Pil e ricchezza non c’entrano nulla, si parlava di senso comune. Mi raccomando, buon Google, eh…

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