Una donna

Oriana Fallaci è morta, e io vorrei capire qualcosa che in realtà vorrei capire da tutta la vita.
Sul sito del Corriere della Sera si potevano leggere epitaffi anche sinceri e sentiti, parole di chi le aveva voluto bene davvero. Più o meno tutti, però, si soffermavano sul carattere archetipico di Oriana che è quello di chi divide le persone, si fa amare o odiare, non cede a compromessi e non ne impara l’arte, sfugge ogni affiliazione, ogni potere, rimane a suo modo puro, passa poco tempo al telefono, non conosce troppi colleghi nè frequenta politici, ha insomma il carattere intrattabile di chi spesso sbatte la porta perchè fatica a mediare: difetti in vita, pregi in morte.

Ecco, vorrei capire perchè chi elogia questo genere di defunti, sovente, è la personificazione del loro contrario in vita.

Ieri, sul sito del Corriere, c’erano Paolo Mieli e Gianni Riotta e Carlo Rossella che elogiavano Oriana Fallaci proprio perchè lei aveva avuto tutte le caratteristiche passionali che loro non hanno mai voluto avere, nè probabilmente desiderano avere. Vorrei comprendere, dunque, per quale ragione persone come Mieli o Riotta o Rossella elogiano un’Oriana Fallaci proprio perchè lei non aveva nessuna delle caratteristiche che invece hanno trasformato loro tre in direttori.

Vorrei capire, per dirla ancora peggio, perchè le personalità che più amiamo, i nostri eroi, non li vorremmo come colleghi nè come figli, e il loro telefono tace.

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30 Commenti

  1. Proprio perché la loro personalità andrebbe ad occupare il territorio che serve a sostenere il nostro ego. Per dirla in altri termini, se io sono bravino nell’alpinismo e sono riconosciuto all’interno del mio ristretto gruppo sociale per tale motivo, non mi piacerebbe affatto avere Messner fra i piedi, anche se fosse il mio idolo. Debolezza umana, dunque, nell’ipotesi di buona fede degli indiziati.

  2. Perchè gli eroi sono dei fanatici, presuntuosi e spesso incapaci in tutto se non a dare motivazioni alle persone capaci. La loro utilità finisce li, a spingere chi è capace, a fare. (Volevo fare un elenco bi-partisan di eroi incapaci, ma non sono riuscito a trovare eroi di destra: Von Hayek? Barracu? Goering? Reagan? Chi sono gli eroi per un bambino che cresce in una pulita, cattolica e agiata famiglia di centrodestra italiana? No perchè per essere eroi ci vuole anche una morte all’altezza della situazione, morire di cancro non so se vada bene, a meno che tu non sia Madame Curie).

  3. concordo con carlo. un cazziatone preso da uno dei nostri idoli sarebbe in grado di non farci riprendere mai più.

  4. Condivido il grido di dolore, e mi allargo alla domanda: “Perché elogiamo l’unicità e poi ci circondiamo di mediocrità”? E sia chiaro che ho sempre ritenuto quelle dell’ultima Fallaci le follie di una persona malata e visibilmente turbata, esempi di discorsi da bar, da “io ci darei fuoco a tutti i negri, diobbuono”. Ma lo stesso si potrebbe dire dell’opposto dell’Oriana, quel Tiziano Terzani che con una sola, stupenda lettera seppe demolire la rabbia e l’orgoglio della defunta. E che molti descrissero in vita come “un nonno hippie da film di Verdone”.
    Ah, P.S.: perché e né, che sennò qualcuno potrebbe dire che almeno Mieli e Riotta questi errori non li fanno.

  5. Dubito fortemente che l’ammirazione post-mortem per personaggi come la Fallaci sia sincera. Difficile in un epoca di compromessi non manifestare almeno ammirazione per chi è riuscito in vita a sottrarsi a questa aberrante logica del compromesso e siccome una parola buona sull’epitaffio non la si nega a nessuno, poter contare su una così rara qualità come il coraggio toglie facilmente dagli impicci.
    D’altra parte ci vuole molto coraggio anche a sputare pubblicamente sul cadavere ancora caldo del proprio nemico eppure la Fallaci di nemici ne aveva davvero tanti.

  6. é per questo che alcune delle persone migliori sono sole. e accettano di stare sole pur di non essere quello che non sono, e no, non diventeranno mai direttori di niente. Le cose sono assolutamente inversamente proporzionali.

  7. Facci, ma non è che la questione ha semplicemente a che fare col servilismo quadratico medio del giornalista italiano?
    Sai benissimo, e il caso della Fallaci negli Stati Uniti lo conferma, che ci sono paesi in cui le personalità che più amiamo, i nostri eroi, li vogliono assolutamente come colleghi e come figli, e il loro telefono non tace.
    Io, al contrario di te, vorrei capire, per dirla ancora peggio, perchè da noi non esiste uno straccio di giornalista cazzuto, che non prenda i soldi da un editore legato direttamente alla politica, e che faccia inchieste/articoli ficcanti.

  8. questo è il miglior post comparso su macchianera da un numero significativo di mesi.
    imbarazzante il contrasto con la deprimente accozzaglia di lettere che lo precede in home

  9. strenna ha sintetizzato bene il concetto

    e poi le qualità, ogni qualità, ha un rovescio

    chi elogia la virtù di un defunto e ne manca lui stesso, di tale virtù, omette per rispetto al defunto di ricordare il rovescio simmetrico della virtù che sta elogiando

  10. già Piti, quello che ho appena finito di dire sul mio blog.
    Come si può riconoscere all’avversario la virtù del coraggio di non aver riconosciuto virtù altrui? cioè ecco, più o meno…

  11. Oriana Fallaci era una stronza, e come tutti gli stronzi, a prescindere dalla direzione in cui dirigono la loro stronzaggine, esercitano un fascino irresistibile sui mediocri, che ne invidiano il coraggio di mettersi di traverso.Allo stesso tempo, però, i mediocri non vorrebero mai trovarsi tra i piedi uno stronzo che gli rammenta di continuo la loro mediocrità. Per capirsi, tutti ammiriamo Facci, ma quasi nessuno se lo metterebbe in casa. Dì la verità Filippo, nella fine solitaria della Fallaci hai visto quella che potrebbe essere la tua fine.
    Rassegnati, è il destino di tutti noi stronzi.

  12. Oriana Fallaci era una stronza, e come tutti gli stronzi, a prescindere dalla direzione in cui dirigono la loro stronzaggine, esercitano un fascino irresistibile sui mediocri, che ne invidiano il coraggio di mettersi di traverso.Allo stesso tempo, però, i mediocri non vorrebero mai trovarsi tra i piedi uno stronzo che gli rammenta di continuo la loro mediocrità. Per capirsi, tutti ammiriamo Facci, ma quasi nessuno se lo metterebbe in casa. Dì la verità Filippo, nella fine solitaria della Fallaci hai visto quella che potrebbe essere la tua fine.
    Rassegnati, è il destino di tutti noi stronzi.

  13. “Vorrei capire, per dirla ancora peggio, perchè le personalità che più amiamo, i nostri eroi, non li vorremmo come colleghi nè come figli, e il loro telefono tace”.

    Vuol dire semplicemente che hai problemi nel giudicare le persone. PErsonalmente vorrei vivere con chi amo ed ammiro, e trovo strano il contrario. Sarà perchè non ammiro chi sparge odio.

  14. TJ (manco il coraggio di firmarsi), sempre proto a trovare argomentazioni interessanti, a dimostrare la pochezza di quello che hai da dire.

    La mia coscienza, continua a voler star vicino e convivere con persone che amo, ammiro e stimo. Pensa te che stranezza.

    “tutti ammiriamo Facci”, mi sebra effettivamente esagerato. Voglio dire, quando pubblicava “il paninaro” aveva un suo perchè nel panorama trash, ma adesso quando lo vedo mi fa più pena, ha evidenti problemi psicologici (e lo dico rattristato).

  15. Perchè chi lecca il culo, china la testa o anche più semplicemente solo se la mette via per quieto vivere, prova sempre un pizzico di ammirazione (e invidia) per chi invece non è mai sceso a compromessi, libero in maniera quasi selvaggia, ha sempre seguito la sua strada e le sue idee (giuste o sbagliate) …ma non sarebbe mai e poi mai disposto a pagare lo stesso prezzo che paga chi lo fa: solitudine e pochi amici.

  16. JT, non capisco perchè Facci posti in un blog del genere, dove qualsiasi suo commento è un pretesto per quelli come te per farneticare, sfogare le proprie frustrazioni e la pochezza intellettuale. Non mi firmo perchè sono la coscienza di un tale JT. Un IDIOTA rattristato, appunto.

  17. Se non capisci perchè Facci commenti qui, allora non conosci la persona. Dovresti trovare ancora più incomprensibile il fatto che ci scrivi anche tu.

    E’ evidente dal tono del tuo post che sei tu ad avere tanta frustrazione e rabbia repressa.
    Io ho semplicemente scritto che vorrei vivere con chi amo ed ammiro e la trovo addirittura una cosa normale.

  18. L’hanno elogiata per quei difetti perché senza di quelli avrebbe avuto i loro posti ai vertici dell’informazione.

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