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Leggo, a pagina 45 dell’edizione di Milano di un autorevole quotidiano che qualche giorno fa ebbe da ridire riguardo alla vacuità dei blog, all’interno della rubrica “Diario D’Agosto”, a firma Vivian Lamarque, un sapido pezzo sulla sopravvivenza ad agosto nelle grandi città. Siete gente carina, in fondo, lo so, per cui trattenete il “chissenefrega” almeno fino alla chiusura dell’articolo, che urlarlo prima non sta bene.
Ripeto: prima pagina dell’edizione di Milano, massima rilevanza, rubrica riquadrata fissa a piè di pagina. Titolo: “Un film «da leggere», poi in bici con la nipotina e il gatto”. Svolgimento:

“…Nei mesi scorsi, portavo in giro per Milano in bicicletta la mia nipotina Micòl. Cioè in bicicletta-a-mano. Infatti, per paura di farla cadere, spingo la bicicletta con lei nel seggiolino. Facciamo chilometri così. Si chiacchiera molto bene. Si è alte uguali. Ogni tanto ci si ferma, senza scendere, a fare merenda. La prendiamo dal cestino. Facciamo che il cestino è la cucina e l’altro cestino con i libri e i giochi è la cameretta. Ci divertiamo un mondo. Ora che è partita vado in bicicletta normalmente, con piedi e pedali, ma che gusto c’è? Per consolarmi ho messo nel cestino la gabbia del gatto (per portarlo dal veterinario). Ma la gabbia è più grande del cestino, è caduta. Per fortuna non si è aperta, ma il gatto si è molto spaventato e non me l’ha ancora perdonata”.

Giuro: prima pagina dell’inserto, articolo di punta, rubrica di Vivian Lamarque.
Tiziano Scarpa, come la mettiamo, anche il Corriere peggio di Liala?

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17 Commenti

  1. Gianluca, cosa sarebbe il mondo, senza contesto?
    Vivian Lamarque è nata a Tesero (Trento) nel 1946. Dall’età di nove mesi vive a Milano, dove ha insegnato per molti anni. Ha lavorato come insegnante e tradotto Valéry, Baudelaire, Prévert, La Fontaine, Céline, Grimm e Wilde. Fa parte della Giuria Nazionale di Diaristica. Su Sette, inserto settimanale del Corriere della Sera, ha tenuto la rubrica Gentilmente, raccolta poi in volume da Rizzoli. La sua attività artistica è assai poliedrica: la sua prima raccolta poetica, Teresino, ha vinto nel 1980 il Premio Viareggio Opera Prima. Ha pubblicato poi Il Signore d’oro, Il Signore degli spaventati e Poesie dando del Lei. Del 1996 è Una quieta polvere. È autrice di 15 libri di fiabe e ha vinto il Premio Rodari (1997) e il Premio Andersen (2000). Ha una figlia e una nipote.

  2. Beh, lo stesso quotidiano riportava nelle pagine nazionali (p.46) – idem per Repubblica a p. 38 – che Monica Bellucci e marito sono stati vittime della vendetta di Montezuma dopo una cena in Marocco … queste sì che sono notizie!!!

  3. x Gaspar
    Aha! Quindi questo suo rispettabile curriculum la mette in grado di scrivere in prima pagina queste boiate, mentre un blogger e solo fuffa?

  4. x Sauron: prova a leggere quello che ho scritto, e noterai che non c’è nessun “quindi”. Dico solo che il contesto è importante, sempre, e che aiuta la comprensione. Per esempio: non ha senso giudicare un blog da un singolo post letto distrattamente e a casaccio. Meglio seguirlo per qualche settimana e capirne il contesto, appunto. E poi quando decidi se ti piace o no, tieni sempre presente che quello che è pessimo per te, sarà certamente sublime per un altro (un altro che ha i tuoi stessi diritti a scegliere). E poi c’è posto per tutti…!

  5. mah, tutto sommato un pezzullino innocuo: certo, chissenefrega, pero’ fa tanto estate. e poi un po’ di intimismo, in certi riquadrucci, mi suona tenero. Piuttosto, a me la signora Lamarque ha fatto un po’ sorridere domenica… in soldoni, diceva che molta gente attira i ladri sprangando la casa, invece di lasciare – ad esempio – qualche sdraio aperta con nonchalance in giardino. Geniale;)

  6. …la mettiamo nella categoria fuffa d’autore?
    Forse la parte sulla gabbia del gatto che cade resta.. come dire..
    un po’ sulla soglia della gabbia.
    Che succede dopo, che ha fatto il gatto quando è uscito?
    Ha ricevuto forse una “Scarpata”?

  7. A “seggiolino” mi era già scappato il primo “ecchisene”.
    Alla fine accarezzavo l’idea di denunciarla per maltrattamenti verso gli animali e gli acquirenti del giornale.

  8. A vacanza conclusa dal treno vedere/
    chi ancora sulla spiaggia gioca si bagna/
    la loro vacanza non è ancora finita:/
    sarà così sarà così/
    lasciare la vita?
    Scusate, ma io da una che ha scritto versi così accetto qualunque racconto su gatti e nipoti (e poi, che c’entra lei con Scarpa?)

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