Il (maiale) Berluscon ha sempre ragion!

Appena terminata la lettura della “Fattoria degli Animali”, ho trovato interessante soffermarmi con molta attenzione nella lettura di un piccolo saggio finale scritto da Orwell stesso.
Si intitola “La libertà di stampa” ed esplica chiaramente i problemi trovati dall’autore al momento della pubblicazione della sua “favola”.
Si pone particolare attenzione alla cosiddetta viltà intellettuale a cui i giornalisti e gli editori degli anni ’40 in Inghilterra erano soggetti.
La mia paura, ora, è che questa viltà intellettuale possa prima o poi raggiungere anche i pensatori italiani sotto il governo Berlusconi. Il pericolo principale in questo momento per la libertà di parola giunge proprio dal Ministero delle Telecomunicazioni e comunque da tutti gli organi di Governo. Ovvero proprio da coloro che dovrebbero garantire questa libertà d’espressione. Ma il vero problema dell’Italia non è solo la mancanza di un organo ufficiale che garantisca e protegga la libertà di parola, bensì la centralizzazzione dei mezzi di comunicazione nelle mani di un uomo potente che ha tutti i motivi per essere disonesto allo scopo di proteggere la sua persona: date il potere ad un uomo ed esso ne sarà sopraffatto. E la potenza che attualmente è concentrata nelle mani di Silvio Berlusconi è tale da avergli ormai logorato il cervello fino al punto di non permettergli altra via se non quella dell’egoismo totale.
Il problema è questo: gli organi di informazione ancora “liberi” dalla supervisione del Capo sono pochi e sono spinti, man mano che il tempo passa e le poltrone prendono la forma dei posteriori degli attuali governanti, ai margini del mondo della comunicazione. Ed ecco, quindi, che un quotidiano storico come l’Unità scompare anche dalle rassegne stampa dei TG, lasciando il posto a giornaletti neonati e servili come Il Foglio e Libero. Ed ancora, vengono “censurati” senza, naturalmente usare questa parola, tutti quei programmi che vanno contro le idee del Padrone, in quanto trattano argomenti che non posso essere dicussi, come dice Orwell, “per via di interessi acquisiti“: volete un esempio? il falso in bilancio, il conflitto di interessi…
Da bravo imprenditore di personal gloria, il nostro Primo Ministro Berlusconi bada ai suoi interessi come meglio può, senza guardar in faccia niente e nessuno. Non mi meraviglierò certo se domani stesso pugnalasse alle spalle (come in fondo ha già fatto) anche quello che ora può sembrare il suo migliore alleato.
In fondo Berlusconi ha dimostrato già dal primo giorno della sua “scesa in campo” che la sua è una propaganda chiara diretta a plasmare le menti. Berlusconi è una grande pubblicità che ti entra in testa con calma e ti convince con le sue ragioni.
E’ il maiale Napoleon che promettendo una miglioria della vita comune mangia e s’ingrassa a spese di chi s’è fidato di lui – abile oratore – e soprattutto di chi invece sospettoso, non s’è fidato ma si trova comunque sottoposto alle sue magagne.
Pare che sia proprio vero, ogni opinione anche impopolare ha diritto di esser sentita, ma a patto che non parli di Berlusconi. Quindi vanno benone le invettive di Emilio Fede in prima serata su Rete Quattro contro esponenti di idee di sinistra, mentre vanno gentilmente censurate (magari senza nemmeno farlo sapere in giro) puntate di Blob e le opinioni di un uomo illustre e rispettabile come Biagi.Purtroppo il nostro caro Orwell non sbagliava nell’affermare che “finchè ci saranno società organizzare, vi deve essere sempre, e in ogni caso vi sarà sempre, un certo gradi di censura”, il probelma è quando si perde il limite della censura e si passa ad una manipolazione totale dei mezzi di comunicazione.
Mentre noi dormiamo, italiani, v’è il maiale Clarinetto di turno che sale sulla scala a pioli ed aggiunge o toglie parole alle leggi sul muro del granaio. E se oggi ci addormentiamo sapendo che la Legge è Uguale per Tutti, domani ci sveglieremo e scopriremo che è Uguale per Tutti, ma sei hai qualche sospetto puoi cercare di cambiarla, soprattutto se ti chiami Previti o Berlusconi ed hai commesso qualche reato di cui vuoi scagionarti.
Ha ragione Luttazzi quando afferma che Berlusconi ha fatto emettere una legge “riparatoria” per ogni reato che ha commesso, allora gente, offriamogli una canna, che siamo tutti più contenti! Dovremmo far commettere a Berlusconi dei reati a nostro vantaggio, tipo farlo eccedere in commenti e opinioni su un personaggio a lui avverso, tanto da fargli poi dichiarare – accusato di diffamazione – in un eccesso di enfasi oratrice che la libertà intellettuale è una tradizione profondamente antica e che quindi va rispettata! A quel punto tutti dovremmo ascoltare la parola del Capo e seguire il suo dictat, perchè come sapete “Napoleon ha sempre ragione” ovvero “Berluscon ha sempre ragione”, il discorso non fa una piega.
Allora se esiste una vera libertà significa dire alla gente, a certa gente, quello che la gente non vuole sentire: tipo che Berlusconi va compreso, pover’uomo, è solo un maiale che si è insediato nella casa colonica, dove mangia ed ingrassa, malato del suo egoismo e destinato, non temete, a venir soffocato dal suo stesso grasso.
Speriamo il più presto possibile.

di Proserpina
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38 Commenti

  1. Mah! Quello che dici avrebbe un senso, se ti fosse impedito di dirlo o se non esistesse internet.

    Il controllo dei mezzi di comunicazione di massa è ogni giorno meno rilevante: grazie a internet, ai weblogs, ai news aggregators, io accedo a informazioni che provengono sempre di più da persone con una passione, come te, e sempre di meno da redazioni con una agenda.

    O forse qualcuno pensa che Emilio Fede sposti voti?

  2. pensi non arriveranno anche qui su internet?
    ma soprattutto il problema è che non tutti seguono l’informazione internet. Perchè ha dei limiti tecnici come accendere un pc, cercare la notizia e così via.
    Quando la sera ceni, la mattina fai colazione. invece, hai davanti il televisore: è una cosa più naturale.
    Non dico per quelli che lavorano con pc e con internet, come me e te magari, ma pensa alla casalinga o al pensionato… pensa ad un sacco di gente.
    Il discorso è quello.

  3. Quasi d’accordo con Proserpina dal momento che Internet rimane ancora un media non facilmente fruibile come lo è la radio, la televisione e le pubblicazioni cartacee. Epperò ci sono troppe fonti d’informazioni alternative, troppe telecamere, macchine fotografiche, weblog per permettere un’imbavagliamento delle voci “libere”. Uso le virgolette perchè non credo che tutto ciò che è alternativo sia anche libero.
    Una piccola provocazione ve la voglio lanciare, a proposito de Il Foglio, non credo sia giusto classificarlo come giornale servile, v’invito a leggere l’articolo pubblicato oggi in prima pagina dal titolo: “Viva il Blob del Cav” http://www.ilfoglio.it/articolo.php?idoggetto=5949

  4. Proserpina ti prego in ginocchio: per favore, per favore non tirarmi fuori la casalinga di Voghera e rispondi invece alla domanda che ti facevo prima: Emilio Fede sposta voti?

    Naturalmente io non lo credo.

  5. Allora Pros, volevo risponderti in privato ma vista l’occasione, eccomi qua. Rassegna stampa: ma ancora vedi quelle menate su RAISET? Ore 7.30, Radio Radicale, Stampa e Regime, che parla dell’Unità anche quando parla di loro (i radicali) come provocatori anti-democratici). Il Foglio e Libero: giornaletti servili? Uhmmm. Feltri e Ferrara possono non piacere e urtare, ma in quanto a intelligenza e capacità giornalistiche…giù il cappello. Ultima: ho segnalato sul mio blog (http://blogs.it/0100214/)un’intervista fantastica al ministro Castelli apparsa sul Giornale. Dateci uno sguardo: propaganda pura (per l’opposizione, ovviamente). Ma nessuno la prende per dire agli italiani: ecco chi vi governa? Il succo è tutto qui: lasciateli fare e parlare, perchè ca nisciun’ è fesso. Bye.

  6. La questione è che fondamentalmente il mio articolo prendeva spunto da una lettura e da un evento accaduto per “giustificare”, ironicamente, un modus d’essere del nostro Primo Ministro, che a quanto pare vuole (e non ditemi che non vuole) monopolizzare la stampa e manipolarla a suo piacimento. Che poi esistano altre visuali nessuno lo mette in dubbio ed il mio articolo non cercava altro che provocare le vostre reazioni (vostre lettori dell’articolo). Nessuno di noi è in possesso di una verità assoluta, nè io nè tantomeno voi, ma ognuno vede e giudica qualcosa. La mattina non guardo Raisat, ma Rai1 e Canale5, mentre di corsa faccio colazione per andare in facoltà. La tv soprattutto è diventato il mezzo di comunicazione a cui la gente pare prestare più attenzione, ma non per scelta, per una sorta di presenza continua che essa ha nelle nostre vite. Poi, logicamente e secondo coscienza, ognuno si fa le proprie idee, ma non tutti sono in grado di non farsi influenzare dalla mia o dalla vostra o dall’opinione di Emilio Fede. Che, haimè, i voti li sposta, non abbastanza (per fortuna!), ma li sposta e un giornalista con in mano un intero TG, seguito o no che esso sia (vi assicuro chegente che segue il TG4 ce n’è) non dovrebbe assumere certi comportamenti. Ma se la mettiamo sul piano dei voti, BloB sposta voti? Luttazzi, Santoro, Biagi? tutti spostano voti di tale portata da essere censurati? E poi, anche se li spostano che male c’è?
    Per me Emilio fed epuò restare, ma a patto che tornino anche Luttazzi, Santoro, Biagi e Blob. Libertà per tutti e non per alcuni.
    Ed ancora, Cesare, ho detto appunto che Berlusconi bisogna lasciarlo fare: tanto prima o poi affogherà nel suo grasso.
    Forse solo sul Foglio e Libero posso darvi ragione… i direttori sono rispettabili intellettualmente (ho discusso personalmente con Feltri), ma questa tendenza a destra di entrambi i giornali che va ad alimentare la bilancia delle rassegne stampa “destroidi” è quello che non mi va: in fondo sono neonati ed hanno “conquistato” lo spazio che invece spetterebbe di diritto a giornali quali l’Unità.
    Infine: i Radicali forse sono una delle poche voci libere (ma spesso banderuole) di questo panorama politico.

  7. OK Pros, hai accontentato tutti, mi pare. Piccola precisazione: non intendevo RAISAT. RAISET è RAI+MEDIASET, che sono uguali, une e trine, fai tu. Come SanBitter, ricordi….c’est plus facile. Bye.

  8. Proserp. non capisco perchè “lo spazio spetterebbe di diritto a giornali quali L’Unità”, non capisco quale sia il diritto e non capisco perchè, dal momento che il paese si è spostato a destra, non sia naturale che anche l’opinione pubblica (che guarda un po’ fa parte del paese) sia spostata a destra.
    Che palle ‘sta destra e ‘sta sinistra, tutti concentrati a dire io sono il migliore, io dico le cose più giuste, se è scritto qui ci credo se è scritto là non ci credo.
    Ma se invece di tutte queste grosse seghe mentali non inseguissimo la Vera informazione senza curarci dei nani e delle ballerine o perlomeno dandogli l’importanza che si meritano, non sarebbe meglio?

  9. ups… raiset non l’avevo notato. sorry =)

    solo che se faccio tutto sto casino ogni volta che scrivo un articolo, gianluca mi radia dal sito…

  10. spetterebbe di diritto perchè l’informazione di sinistra non ha spazio!
    allora se siamo per la parità di informazione sia dato lo spazio giusto sia a quella di sinistra che a quella di destra! io di “sinistroso” nelle rassegne stampa vedo un solo giornale…
    Ma ti pare che io mi curi dei nani e ballerine? l’ironia ti sembra un concetto noto o devo spiegarti un po’ di cose?
    Per farmi le seghe mentali ho tanti altri argomenti, non credere. Ho detto la mia opinione, accetto la tua e non ho problemi.
    E attendo quando affermi che l’opinione pubblica sta a desrra…
    Non ti motivo la frase, scenderemmo in altre polemiche inutili e dissociate dal senso ironico del mio articolo.

    Ribadisco, cmq, che il confronto mi affascina e lo trovo sempre e comunque costruttivo.
    Ciao!

  11. correggo i refusi dell’intervento di prima:

    E attento quando affermi che l’opinione pubblica sta a destra…

  12. Politicamente l’Italia è divisa in due grandi schieramenti: da una parte le persone intelligenti, dall’altra quei cerebrolesi che, non essendo stati ancora rinchiusi, purtroppo si sono lasciati abbindolare da alcuni farabutti senza scrupoli…

    Troppo semplice. Io invece credo più nella prova dei fatti che nelle chiacchiere, e penso che le elezioni si perdono governando male, non certo “alterando la bilancia” delle rassegne stampa.

  13. A quanto pare non ci capiamo. Non ho affato detto che l’informazione sia stata lo spostavoti. Ho solo detto che questo Governo la sta facendo sporca sia a livello di informazione (censure e co) sia a livello legislativo.
    Mai parlato di celebrolesi riferendomi a quelli di destra: l’ironico commento su Berlusconi che si è bevuto il cervello non parlava dello schieramento politico, ma del potere che logora.
    Non sono affatto una sinistroide ad ogni costo. Sono la prima che critica e punta il dito anche contro chi, da sinistra, si comporta in maniera A MIO PARERE scorretta.
    Vedi un D’Alema.
    Poteva esserci lui al posto di Berlusconi e comandare le stesse cnesure, l’articolo avrebbe cambiato alcuni nomi e situazioni, ma sarebbe rimasto fondamentalmente con la stessa accusa.

    Altro?

  14. Copio, incollo e resto basito:”..spetterebbe di diritto perchè l’informazione di sinistra non ha spazio!”. Pros, ti ho seguito in tutti i ragionamenti pur non essendo d’accordo su alcuni aspetti, come dire, un pò semplificativi (concordo con gaspar). ma questo è un pò troppo. Il problema, per me, è sconfiggere un’idea molto diffusa. Quella di chi pensa che per bilanciare Fede ci vuole un Fede di sinistra, per bilanciare Feltri un Feltri di sinistra, etc. Questo non è pluralismo, è la guerra per bande, la morte della civile capacità/possibilità di conoscere per deliberare. Pluralismo significa che santoro, fede o chi volete, se sono veri giornalisti devono consentire che ciò avvenga=libertà di parola e dibattito per tutti. Sono un illuso vero? Sarà, ma spero di non dover assistere più a dibattiti santoriani tipo: agente del mossad contrapposto a bambino palestinese orfano di madre e padre. Bel pluralismo, vero? Ed ora, vi prego, non ve ne venite con la storia che sono forse un pò fascista perchè ho parlato male del sign. santoro. Ma veramente c’è qualcuno che pensa (a parte l’interessato) che il rispetto dei diritti civili in un paese dipendano dalla presenza o meno in video di un milardario in doppipetto armani? bye

  15. Pros. l’hai sparata grossa sul fatto che l’informazione di sinistra non ha spazio, questa sì che è bella grossa. Inoltre dovrei stare attento a che cosa se l’opinione pubblica si sposta a dx.? E se invece si sposta a sx.? Stiamo meno attenti? L’idealismo è bellissimo ma ahimè sarà il caso di calarci nel mondo reale se vogliamo contribuire seriamente alla sua evoluzione.
    Per i nani, le ballerine e le seghe mentali beh, non mi sembra che tu abbia tutto ‘sto senso dell’umorismo.
    Ciao

  16. La questione è che io non voglio una stampa di sinistra. Mai detto questo, ma invece di dirmi che non ha spazio, ditemi dove lo ha NEL CONTESTO in cui ve ne ho parlato io.
    Non spaziamo in cose “oltre” perchè se parliamo di rete sono la prima ad affermare che le idee di sinistra sono molto + diffuse in rete di quelle di destra. A questo proposito sono stata una di quelle che ha apprezzato la nascita di un Blog di destra nel panorama di blog di sinistra, e ne ha diffuso la voce. Per me non c’è nulla di male. Non ce l’ho nè con i fascisti nè con chiunque si dichiari di destra, amici di correnti di pensiero opposte alle mie ne ho tanti, e restano amici.
    Appunto perchè avvenga un dibattito, come questo che apprezzo, precisiamolo, c’è bisogno che ORA (non sto parlando di domani o ieri, io parlo di ora, oggi 11 ottobre 2002) qualcuno la smetta di bloccare la puntata di blob o di cacciar via Biagi, o Santoro o pincopallino, solo perchè gli da fastidio. E magari, se si sente tanto sicuro della sua potenza (e virilità), perchè non affrontare l’altra parte invece di censurarla?
    Pietro caro, l’ironia nei commenti l’ho lasciata perdere, e ironia è ben diversa dall’umorismo. Quando parlavo di ironia mi riferivo all’articolo, ma tanto non c’è miglior sordo di chi non vuol sentire, quindi ognuno resterà sulle proprie posizioni e non arriveremo a nessun punto d’evoluzione.
    Vado a mangiare, quando torno, cercate di non farmi trovare settemila commenti ed accuse a cui rispondere. ;)

  17. Io sarò forse cinico, ma credo che la “destra” ha vinto le elezioni perchè ha saputo raccogliere le istanze di molti italiani che, lungi dall’essere un popolo di santi e navigatori, sono più un popolo di evasori fiscali e contributivi, raccomandati e raccomandatori, ministeriali mangiapane a tradimento, doppio o triplo lavoristi, frega il prossimo tuo non come te stesso. In un paese dove la truffa viene elevata ad arte, dove si sono bruciati milioni di miliardi al sud senza mai costruire una sola infrastruttura, dove il livello dei servizi è degno del quarto mondo e dove l’arte di arrangiarsi impera, chi altro si sarebbe dovuto eleggere?

  18. Cara Proserpina non è mai bello mettersi in cattedra e tu lo stai facendo con l’ultimo dei tuoi commenti. Non c’è proprio niente di assurdo sul fatto che scateni sempre commenti quando posti i tuoi articoli dal momento che li posti in rete ed accanto all’articolo in questione c’è un link che permette a tutti di commentare quello che scrivi. Perchè ti sorprendi che (copio e incollo dal tuo Blog) “La mia ironia e soprattutto il mio punto di vista (personale e quindi doverosamente opinabile ma altrettanto doverosamente rispettabile) ha scatenato un’orda di commenti e di botta e risposta.”?
    Scusa ma che ti aspettavi?
    A proposito aspetto con ansia, giuro, che tu mi illumini spiegandomi la differenza tra ironia, sarcasmo, e senso dell’umorismo.
    Stammibbuona!

  19. Io non mi sto mettendo in cattedra, sto semplicemente difedendo le mie opinioni, come sta facendo ognuno di noi.
    Mi aspettavo e l’ho già detto sopra questi commenti, ma non credevo di arrivare a restar attaccata al computer per ore per gestire le risposte ai commenti.
    Non ho problemi a rispondere ai commenti, semplicemente ho problemi di tempo, visto che ho una vita anche off line. Scherzavo anche su questo, ma nonfa nulla.
    L’ironia è molto più sottile del senso dell’umorismo; ma se non ti basta come spiegazione, cerca sullo Zingarelli, purtroppo ora sto uscendo. Vado a vedere Pinocchio, devo giustificare anche questa mia scelta?

    Approposito, gaspar caro, non prendertela per ciò che ho scritto sul mio sito, scherzavo, l’ho usato per presentare la situazione, anche se ammetto che l’ultimo tuo commento mi ha “spaventata”.
    A questo punto è meglio avvisare, o qui ognuno sente quel che vuole sentire.

    Esco, se non rispondo è per questo.

  20. io sono d’accordissimo con Carlo — vedi 3 post sopra questo.

    ma rimane che quelli si sono portati a casa anche tanti voti di persone per bene e senza troppo cervello che hanno bevuto tutte le cazzate della propaganda del Silvio Banana. Sposta voti Emilio Fede? in un Paese normale sposterebbe voti verso sinistra, ma nel Paese dove si leggono meno libri di tutto l’Occidente….

  21. Prima lezione: interrogarsi su d’un effetto, senza aver nitida la causa è un errore. Scendo dalla cattedra, ed inizio a parlare.

    Rispondo a Gaspar, velocemente. Emilio Fede ha un risibile potere di spostare i voti. Può dare la spallata definitiva a chi s’interroga se votare UDEUR o PPI, ed la pietra definitiva è quella degli alleati. Può fare solo quello. Il suo gusto per il grottesco è sin troppo lampante, ancor prima del Berlusconi politico. Più che un Clarinetto, per rifarmi al paragone che ha dato inizio alla diatriba, è Minimus, il maiale prosatore, che intesse lodi, e cancella Animali d’Inghilterra per Camerata Napoleon. Sfacciatamente. Non è un buon poll shifter per questo. Però è eccellente per uno scopo differente. Consolidare e riconfermare le idee in chi s’affida in toto al Silvio Berlusconi. Perchè d’affidarsi è.
    La zeppa con la quale fa forza è semplice: votami, ed entrerai nel club dei vincenti, come me. E Fede serve a questo scopo.

    Ritorniamo sulla fruibilità del Web come fonte d’informazione. E ci rifacciamo ancora allo scritto di Orwell. Per adesso il Web è come il muro dove Palla di Neve scrisse i setti comandamenti animaleschi. Chiaro, è lì. Bianco su sfondo scuro. Chiunque può leggerlo, maiali, cani, cavalli, asini, percore e galline. Solo che…costa fatica.
    COSTA.
    E non mi riferisco al prezzo del computer. Ma al saper cercare. I blog “indipendenti” ci sono. Ma costa saperli trovare. Non sempre google è tuo amico. Spesso la staffetta, il link è utile. Un utente medio, nemmeno può concepire l’esistenza di un simile fenomeno. Ed anche se fosse, c’è l’indeciso che sa leggere a fatica. E chi non sa leggere oltre la abcd. E la ABCD per ora sono i giornali su carta, la televisione, la radio…i media classici.

    Il Web per adesso è quel muro. Ma, chi sa leggere, cullandosi in questa certezza, che sul muro troverà la fonte d’ogni sapere per sempre, corre un rischio. Che una notte, Clarinetto salga su d’una scala a pioli, e cancelli, modifichi, faccia sua tutta la realtà su quel muro.

    Ed allora, resterà solo la memoria dei vari Benjamin, che silenziosi, hanno guardato anche i loro avversari politici, ma stimati amici, essere macellati. Stanchi, senza più una voce.

  22. Sai qual’e’ il vero problema, giovane mente a specchio? Ripetete ripetete ripetete ripetete fino allo sfinimento, in parlamento, al senato, in tv, alla radio, su giornali e giornaletti e carte stracce, sui muri e nelle piazza sempre la stessa brodaglia di luoghi comuni. Cantate bellacciao e vi sentite partigiani, fate un girotondo e vi sentite martiri ed unici paladini della liberta. “la liberta la liberta, ci stanno fregando la liberta!!!” Ma non lo vedete che non vi crede nessuno? Vi si ride in faccia? La verita e’ che non avete una idea vostra, perche troppo presi dal criticare quella degli altri. Non avete una linea di pensiero. Andate semplicemente contro contro contro contro tutto e tutti. Ma non andate da nessuna parte. Avete perso e continuate a perdere perche non avete un argomento che non vada contro il cattivo di turno. Reclamate il diritto alla vostra opinione, ma non riuscite a fare altro che cagliare insieme quanti piu insulti possibile. E se date del mafioso o del maiale a qualcuno e’ per satira. E se qualcuno vi richiama all’educazione o al rispetto allora c’e’ regime, c’e’ fascismo e non c’e’ liberta. “La liberta la liberta!!”E sai perche non mi piace il tuo modo di fare opinione? perche non sei altrettanto originale come quando scrivi di te. I tuoi articoli non sono altro che l’ennesima ripetizione di una pappa pronta gia masticata per te da qualcun altro, non sono altro che qualcosa di gia sentito, gia visto, a cui nessuno, nessuno crede piu. Pedanterie stucchevoli inutili. Basta Proserpina. Torna a mostrarci le tette piuttosto, che firmate o no che siano, avranno di sicuro piu valore delle opinioniapappagallo che continui a rifilare al mondo spacciandole per veraliberta. Che tanto, se qualcuno dovesse darti della sgualdrina per questo, sara solo satira, o un opinione. E tu sei per la liberta di opinione, vero?

  23. Cibus, sai il bello qual’è? Che a te rode. Tanto. Al punto che neanche ce la fai a leggere e passare avanti. La differenza sta tutta qui. Un giorno, forse, ti sveglierai tutto sudato e, per la prima volta, ti spaventerai di avere un’idea tutta tua. Pensata da te. Per ora, a giudicare da ciò che dici, sei solo tu lo stanco grammofono che suona vecchi dischi.

  24. Mio caro Cibus puoi anche chiamarmi sgualdrina, ti assicuro che non faccio una piega, sei libero di pensare ciò che vuoi, non ho diritto di metter parola sull’opinione che tu hai di me, così come potrei dirti che sei un coglione, e dovresti tacere, perchè è libertà di opinione come ben dici e sai. No?
    E ti assicuro che Berlusconi non l’ho affatto paragonato ad un maiale qualsiasi, o che zeus me ne scampi, poveri porci paragonati a persona di siffatta specie… il maiale non è una qualunque, ma è Napoleon. Se poi non di che parlo, beh, allora fatti un giro in libreria.

  25. Lavorerò di più. Prima per Jones, poi per la libertà, poi per la fattoria degli Animali, poi per il mulino, poi per Napoleon. E poi? Per il carretto del macellaio. Perchè non gli servirai più

    Oggi la colpa è del crudele fattore. Domani la colpa sarà della fattoria vicina. Dopodomani del traditore Palla di Neve. E poi? Quando i maiali si confonderanno agli uomini?

    Cibus, guarda da quella finestra. Non c’è un mulino che ti regala l’elettricità, ma solo una mola che tritura grano da vendere. Con il tuo sforzo, anche. Guarda attentamente, non sei nato pecora, la tua natura non la decidi, la fai. Ma, affidarsi ciecamente ad un uomo, ad un pensiero che s’appoggia sull’astio, si corre il rischio d’essere sbalzato a terra. A tirare una carretta. Che non ti condurrà da nessuna parte.

    E’ comico, sai? Berlusconi non è un maiale. In quel libro, Napoleon era forse Stalin…i maiali non c’entrano nulla. Non è un insulto. E’ una metafora.

    Qualcuno, invece fa politica dando dei pacifisti cojoni, dei bimbetti dell’asilo, ridendo e scherzando ad un tavolo di discussione e non di banchetto.

    Capita di dire qualcosa, e capita che loro ne ridano, senza ascoltare.
    “E’ la solita solfa, trita e ritrita. Sempre le stesse parole: siamo più liberi, e loro che fanno?”

    Beh, permettimi di stabilire IO, e la Pros, ed chiunque voglia, il nostro grado di libertà. Ci è concesso immagino, vero?

    Non inalberarti per il Maiale Berlusconi. E’ una metafora. Avrebbe anche potuto essere un aquilotto, o un destriero. Ma questo non cambia.

    Poi, ultimo chiarimento. Mente a specchio, ascoltami. La satira è svelare ridendo, i difetti altrui. L’offesa è fare del male seriamente ad una persona.

    La prima è correttiva, ed utile ad entrambi. La seconda no.

    E dell’invettiva…loro ne sanno qualcosa.

    Vorresti essere una persona, o regalare le tue labbra e il tuo viso alle loro parole?

  26. Troppo semplice. Io invece credo più nella prova dei fatti che nelle chiacchiere, e penso che le elezioni si perdono governando male, non certo “alterando la bilancia” delle rassegne stampa

    hmmm interessante come punto di vista, anzi, decisamente inoppugnabile e ben condivisibile.
    Nel paese dei balocchi, forse, ma nel nostro ahinoi, no.
    Se no come faremmo a spiegarci 50 anni di (mal/buon ognuno si scelga l’aggettivo che piu’ gli aggrada) governo Democristiano?
    50 anni , mica cazzi eh
    Bah, forse aveva ragione il buon Indro.
    A turarsi il naso son buoni tutti.
    La merda dopotutto puo’ essere sempre rivalutata e fatta passare per oro, bastano un paio di esperti in comunicazione, un revisionista di contorno e tanta faccia tosta.

  27. Proserpina non capisci? Cibus è affamato solo di tette e pochi pensieri, quindi diamogli ciò che vuole e compatiamolo, pover’uomo.

  28. Proserpina,
    ti sei spaventata davvero, di cosa? o il tuo era un commento ironico?
    Anch’io volevo essere ironico! Ecco, ti metto due faccine:
    ;-) e poi :O
    Meglio? Passato?

  29. Completamente d’accordo con Prosperina. Gran bel post.

    Riguardo a Emilio Fede, vedo che vi siete chiesti se sposta voti. No, non ne sposta di voti. Non più di quelli che si è accaparrato quando ha iniziato la propaganda perenne. Ha circa 800.000 spettatori per la sua farsa serale. Sono menti deboli che non hanno capacità di giudizio e quindi rimangono lì dove sono. Amen.
    Il lavoro principale del servo Emilio tuttavia è un’altro. Mantenere le posizioni. Cioè mantenere occupata la frequenza per impedire la formazione di altre entità televisive e così mantenere, prima l’ex duopolio, ora monopolio. Non per niente nella legge, appena varata, per correggere una palese illegalità di Mediaset, che occupava più del 20% delle frequenze, sono state aumentati i canali RAI via satellite, con due canali sperimentali che dovranno raggiungere almeno il 50% della popolazione. Più altre amenità. Non male per dei liberisti.
    Quello che non vedo nelle risposte al tuo post, cara Prosperina, è la comprensione integrale del problema. Vedo che non c’è la capacità di capire la società italiana nella sua totalità. Quando leggo che l’informazione non è ingabbiata perchè esistono molte forme di apprivigionamento, ritengo che chi sostiene questo non ha l’abitudine di guardarsi intorno. Forse che la sua mamma la mattina invece di accendere la televisione mentre fa le pulizie in casa ha un portatile wireless dove tra un letto e l’altro legge Indymedia? Il suo babbo quando torna a casa dal lavoro si getta sul piccì del figliolo affamato di notizie ed approfondimenti? Dimentichiamo forse che gli italiani sono un popolo di titolisti? (nel senso che il massimo sforzo che fanno per informarsi è quello di leggere i titoli dei giornali messi a disposizione nei bar?) Non per niente B. quando istruiva i suoi venditori di sogni elettorali diceva loro che gli elettori italiani sono paragonabili a bambini di 11 anni neanche tanto intelligenti. Parole sue.

    Infatti, la cosa più importante e che più mi sta a cuore, che ritengo sia quella che si merita un vero approfondimento, non viene mai trattata. Parliamo sempre della libertà di informazione che viene calpestata. Parliamo delle leggi fatte ad personam. Parliamo di conflitto di interessi. Ma non parliamo mai dell’incapacità di B. L’incapacità come imprenditore. La sua immensa ignoranza. Anche nei cervelli più a sinistra si è insediata la convinzione che B. (nel bene o nel male) sia una persona di successo. Che sia riuscito dal nulla a creare un’impero. Niete di più sbagliato. Ogni attività intrapresa da B. è stata un fallimento. La Edilnord versava in cattivissime acque. Stava a galla solamente con appalti truccati e finanziamenti provenienti da fondi Svizzeri di dubbia provenienza. La Standa era sull’orlo del fallimento. La stessa Fininvest aveva 5 mila miliardi di esposizione bancaria alla vigilia della discesa in campo. Praticamente un fallimento. Tutto il presunto impero di B. era un castello di carte marcio. Tenuto in piedi da leggi salva chiappe (Mammì), falsi in bilancio, evasioni fiscali. Non sto scrivendo questo perchè vorrei sbarazzarmi di B. mettendolo in galera. Sto scrivendo questo perchè vorrei porre questa domanda a voi tutti: vi rendete conto che abbiamo affidato la gestione del bilancio di tutti noi (bilancio dello Stato) ad una persona che è riuscita a stare in piedi solamente con trucchi contabili e leggi salvachiappe? Non credete che una persona che è abituata ad operare in un certo modo difficilmente cambia anche se è alla guida di uno stato con 60 milioni di abitanti? Vi siete mai chiesti cosa succedrà quando l’ Europa ci chiederà il conto? Avete idea che cosa significherebbe per noi uscire dalla Comunità Europea e vedere di colpo abbattersi su tutte le nostre merci dazi doganali che ne minano le esportazioni e quindi la vendita? Ve lo siete mai chiesti che cosa hanno provato gli argentini quando una mattina si sono svegliati e hanno scoperto che non avevano neanche più un pesos per comperarsi una caramella? Pensate che sia impossibile che questo accada in Italia vero? E perchè lo ritenete impossibile? Ve lo ha detto B.? Ahh… allora gli credete…. complimenti…

  30. Non riesco a comprendere il senso di tutto questo putiferio scatenato da due tette pensanti ( che tieni due brains ragazza? ) Che le considerazioni di Proserpina siano scontate e ripetitive è un dato di fatto ma è propio nel coraggio di ripetersi in continuazione, aspettandosi di conseguenza critiche scontate e velenosi commenti, che io vedo una coscienza civile che in questo caso non ha colore nè direzione. Le parole scritte sul Maiale possono essere lo spunto per mille discussioni ma io le leggo per quello che dovrebbero essere, un ritornello da cantare di continuo, da insegnare ai bambini negli asili pubblici o nelle scuole piu’ esclusive dove tutti i bimbi sono biondi e con gli occhi azzurri, anche per loro arriverà il momento di fare delle scelte politiche ed allora il concetto di libertà non lo potranno non affrontare, è nel patrimonio genetico di ognuno di noi.. Che viviamo in una nazione sui generis è un dato di fatto incontrovertibile, in nessun paese conservatore, questo la destra lo sa bene ma fa finta di non saperlo, il Maiale potrebbe ricoprire la carica di primo ministro. Altrove si sono garantiti con leggi precise che hanno dettato regole che tutti rispettano, perchè qui non accade la stessa cosa?
    Ho scritto le solite frasi scontate? Certo! E’ il mio ritornello, poco erudito e sgrammaticato che ripetero’ di continuo fino a quando non ci libereremo di questo pericolosissimo omuncolo per ritornare ad una vera democrazia che è costata la vita di milioni di persone, di destra e di sinistra.

    P.S. A proposito, io le tette di Proserpina non le ho mai viste ma se sono come la sua mente dovrebbero essere bellissime, saranno di sinistra? Mi sa di si

  31. Gaspar chiede: Fede sposta voti? io non lo so, non ho gli strumenti adatti per dirlo. Per la verità non conosco nessuno che mi abbia detto: “voto polo perché vedo il tg4”, come non conosco nessuno che mi abbia detto il contrario: “voto Ulivo, perchè mi ha convinto Fede”. Per la verità non conosco nessuno che si sia mai fatto convincere da nessuno. Se è così allora tutte le guerre che oggi e in passato si sono combattute per il controllo dei mass-media sono state tempo perso. Potevano giocare a risiko allora.
    Ovviamente è un paradosso, tutti sappiamo che l’informazione è importante.
    Queste cose le sappiamo tutti, e come noi le sa il nostro presidente del consiglio, non solo, lo sa, ed è anche il più bravo di tutti ad utilizzare i mass-media. Il consenso iniziale, nel ’94 non lo conquistò né con l’azione di governo né facendo opposizione, ma solo attraverso il televisore. I risultati ottenuti da forzaitalia nel ‘94, un partito che, almeno pubblicamente, due mesi prima non esisteva non hanno uguali nella storia elettorale di nessun paese.
    Allora mi chiedo, uno così bravo, che si occupa di tutto, che sta attento a tutto, che non dorme pur di non tralasciare nulla, lascerebbe Fede a dirigere un tg se non fosse funzionale alla sua strategia, che motivo avrebbe di tenerlo direttore? Oppure si vuol credere che una persona che ha costruito la sua fortuna sulla comunicazione di certe cose non si interessi?
    Io credo si interessi parecchio, perché la conquista del consenso non è automatica in seguito ai risultati di governo. Non è che se un governo si muove bene aumenta i voti e viceversa. Sarebbe bello. Valutare un azione di governo è molto difficile, ci sono risultati immediati, nel medio e nel lungo periodo.
    Ci sono poi decisioni che si prestano a interpretazioni e giudizi diversi: pensate in quanti modi si può presentare una finanziaria, o lo stesso intervento che farà il governo per la Fiat. Per cui quello che alla fine conta è la percezione che i cittadini hanno del governo.
    Quindi, governare bene è difficile, e anche se si mette in essere azioni positive non è detto che vengano percepite, molto meglio è far credere che si governa bene (questo è un problema che non riguarda solo il governo, ma tutte le amministrazioni locali e regionali. E soprattutto da quando ci sono le elezioni dirette dei Sindaci, presidenti di provincia e –sic – dei Governatori, che tende ad allargarsi sempre di più la forbice che distingue quello che viene fatto da quello che viene detto).
    E su questa i mass-media hanno un ruolo fondamentale. E’ anche inutile ricordare che i quotidiani sono letti da una minoranza, e internet è utilizzato (soprattutto se si escludono quelli che cercano le suonerie per il cellulare e immagini porno) da una percentuale bassissima rapportata al corpo elettorale. Molte persone i giudizi se li fanno sui titoli dei tg o poco più. E se i titoli dei tg vanno in una sola direzione, il corpo elettorale, quello più distratto, quello meno informato e quindi anche più indirizzabile tenderà a muoversi in quella direzione.
    Io almeno la penso così, poi può anche essere che mi stia sbagliando, e che si sbagliano tutti quelli che oggi e nel passato hanno fatto di tutto per conquistare il controllo dei mass-media.

  32. Ok, tanto visto che parlano proprio tutti, allora parlo (scrivo?) anche io…
    Lesson uàn: “funzione di Agenda setting”: i media non dicono COSA pensare, ma INTORNO A cosa pensare.
    Ergo: Fede non convince nemmeno i lampioni a stare sù, figuriamoci gli elettori… il pericolo dell’attuale governo (almeno in campo mediatico), non credo risieda nel rimbambimento delle menti operato dai servi di Berlusconi, ma da una costruzione parziale dell’agenda del pubblico: non presentando (o trattando brevemente) determinate notizie su TUTTE le reti nazionali, non si permette allo spettatore di ragionare su determinati aspetti (positivi o negativi) del governo/opposizione/ecc.
    Più o meno insomma quello che hanno detto molti finora! ;p
    Su Biagi & Co. ma non era Berlusconi quello che parlava molto di “spirito di impresa”? E allora perchè togliere i programmi di maggior ascolto (-3,73% di audience rispetto a 12 mesi fa…) senza sostituirli con altri validi?

  33. Carissimi,
    non posso esimermi dal farmi una domanda. E questa domanda suona così: perché gli antiBerlusconisti esistenziali debbono caratterizzassi per la loro totale anti democraticità.
    Il centro dei discorsi di questa categoria è sempre la disonestà de nostro Presidente del Consiglio. Fatto che per stessa ammissione di una persona che ammiratore del Berlusca non è (mi riferisco al conduttore di Helappoppin’, Santalmassi) non è sostenibile in mancanza di sentenze definitive.
    Il punto vulnerabile di questa posizione (se proprio la si vuole prendere come legittima) è che i suoi sostenitori non sono così inflessibili su Saddam Hussein, che un qualche criminetto lo ha commesso di certo. Se si evita di giudicare la > di Berlusconi in un quadro di moralità globale si fa quello che i logici medioevali chiamavano “argumentum ad personam”, noto per essere una fallacia (errore non argomento d’Oriana Fallaci) logica.

    Ma a mio avviso c’è un difetto ancora più di base. Questo difetto è che giudicare al di fuori della sfera personale una persona per quello che >, non per quello che > è il vero asse pivotale del razzismo. Nel campo personale, ossia quando scelgo i miei rapporti privati, che io preferisca bionde a more, bianchi a neri, onesti (nella mia opinione) a ladri, simpatici a rompicoglioni non deve interessare a nessuno. Una sfera meno personale, il privato economico già richiede una maggiore serie di attenzioni: chi assume una persona deve evitare di fare discriminazioni su quello che una persona è intrinsecamente, mentre si accetta che queste vengano fatte su ciò che una persona è estrinsecamente. È inconcepibile non assumere un ragioniere perché è nero, accettabile non assumere quello che è distratto. In questo caso però siamo in quel campo semantico in cui la parola “è” comincia a sovrapporsi alla parola “fa”.

    Quanto sarei contento che qualcuno avviasse una discussione sui programmi, sulle scelte politiche dell’attuale governo. Ma che fossero discussioni serie. Non quelle sciocchezze che si sentono in giro sul federalismo spacca Italia.
    Tutto quello che si sente in giro purtroppo si riduce a poche cose. La prima, sulla elezione di questo governo, voluto dalla maggioranza degli italiani è che sono dei ladri, cosa che essendo nota da anni significa che la maggioranza degli italiani accettano i ladri con una fiducia maggiore di quanto accettino gli onesti. Dopo di che, a dire una cosa sola sulle riforme federaliste, si afferma che il nostro tessuto connettivo come collettività statale è così debole che non ce la facciamo a sopravvivere nelle condizioni di autonomia che farebbero gridare al centralismo uno svizzero. Il presidente della regione X non vuole avere la gestione dei programmi scolastici: si considera così coglione? Non credo, allora accetta di passare per tale in nome dell’odio antiberlusconico (onde evitare querele: la persona a cui sto pensando non è coglione nella mia opinione, ma comunque meglio non fare nomi).

    Carissimi antiBelusconi, perché dobbiamo farci del male? Dipingerci come dei deficenti, delle persone che non sono in grado di affrontare il futuro?

  34. Leggetevi anche 1984 e vi accorgerete che nn serve controllare internet, basta solo nutrire le menti vuote degli italiani con Veline, Grandi Fratelli, Saranno Famosi (x quanto?) etc etc etc…………………. In fin dei conti la massa che si sperava si potesse ribellare era lasciata nell’oblio, basta censurare l’informazione di chi vuole informarsi e quindi controllare le grandi testate.
    Quanti pensate che si sbattano a cercare le notizie e discernere il vero dal falso????????
    Per di più noi italiani siamo un popolo di pigri. (a proposito di italiani vi consiglio un libro di Prezzolini, “Vita di Niccolò Macchiavelli”) e ricordate le cose che non sapete sono le storie che non avete mai letto

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