
Due o tre tendenze mangerecce parigine (sempre buone da sapersi):
– La follie des macarons: modaiolate dal film della Coppola su Marie Antoinette ma oggetti di culto già da tempo, questi amaretti morbidi e colorati costano na ciffra e a volte sono anche buoni. Eccelse le macarons di Pierre Hermé, francamente sopravalutate quelle- mitiche – di Ladurée, mentre da Lenotre ti insegnano addirittura come farle
– Haute patisserie: due inevitabili golosi/raffinati pasticcieri da visitare assolutamente, Pierre Hermé, encore (anche vincitore del miglior croissant parigino) e il giapponesissimo Sadaharu Aoki
– Cibo per cattivi ragazzi: la cucina cucina canaglia, quella del quinto quarto e della caloria a gogo. Macrobiotici e soggetti a dieta astenersi.
– Stramberie più o meno gastronomiche: il risorante tibetano, zuppone vietnamite dagli ingredienti non identificabili, qualche oggetto comestibile mai visto prima e bricole di vita marocchina
– Un po’ di sana polemica: Arredateci il beaujolais nouveau; e Avete rotto con la Bobo attitude

rien de nouveau.
J’adore les macarons, mais ils existent depuis longtemps, mon chèr chou chou de Bruxulles..tu ne le savais pas?
morosità (qui pense à…)