TheClassifica 130 – Low Bunga

Così, Marco Mengoni è come Berlusconi. Ne sono sorpreso, a dire il vero – che sia il n.1, non che sia come Berlusconi perché quello è evidente: entrambi hanno promesso tanto, entrambi non è ben chiaro cosa davvero abbiano realizzato, però entrambi alla gente sono simpatici e tanto basta a portare in cima sia il Re matto che il Premier matto. Però sono sorpreso, ripeto. Non pensavo bastasse il fattore X per mettere in riga Emma Marrone (n.2), Shakira (n.3) e la ex n.1 Alessandra Amoroso (n.4), che avrei ritenuto più popolari di lui e hanno peraltro pubblicato album di inediti. Mentre Re matto live è un cd+dvd dal vivo, una sorta di X Factor personale in cui torna a rifare Helter Skelter (brrr), Mad World, Almeno Tu Nell’Universo, The Who di See Me, Feel Me. Mengoni pare travolto da una popolarità esagerata, mi chiedo se non sia più promettente (e simpatico) che realmente dotato. Però è adatto ai tempi. Anche per lui come per Lady Gaga vengono organizzati degli spontanei flash mob, e già che c’era lui ha spiegato come ballare il suo pezzo in un video (simpatico) – poi a uno di questi eventi spontanei che impazzano sul web è andato anche lui. Nel weekend sarà alla simpatica trasmissione Domenica 5, e tra le 204.374 persone a cui PIACE (pollice su), ci si chiede: Che fare?

Sara propone i seguenti cartelloni: 

cartellone 1: “per essere sempre te stesso”

cartellone 2: “per averci regalato tantissime emozioni”

cartellone 3: “non ci resta che dirti…”

poi un po’ di persone, ognuna con una lettera: GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

(…ditemi voi se non potrebbero scriverlo anche le fans di Berlusconi, a partire da Capezzone)  (…“per essere sempre te stesso”) (mica come VOI, che siete sempre qualcun altro)

Isabella però contropropone: IDEA: E se facessimo così : Grazie insieme a te stiamo bene(sempre con le lettere per comporre la frase) e le lettere le facessimo bianche su sfondo arancione (arancione per richiamare le zucche di Halloween) mentre noi ci vestiamo di nero? Così richiamiamo un pò il flasmob anche e siamo decisamente vesitite in stile Halloweenano :)) Nero…poi bianco… :))

 Mi sembra un’idea simpatica.

Ad ogni buon conto, mi spiazza che così tante delle 204.374 persone cui PIACE questo elemento, abbiano comprato un album di ratatuia live, e che siano più delle Amorosine e delle Marroncine e dei Shakerini (tra i quali mi metto anch’io, certi pezzi di Sale el sol sono di una tamarraggine che al confronto Waka Waka pare scritta da Brahms). Cioè, come disco e come target questo particolare cd mi pareva un candidato naturale a emule. Evidentemente mi sbaglio anch’io, sono una persona di cuore.

Ma basta con la siocca e volatile gioventù, riempiamo la top ten con i solidi, immarcescibili valori di noi vegliardi: i Pooh al n.5, la raccolta di Robbie Williams al n.6, Paolo Conte al n.7, Phil Collins al n.8, miticoVasco al n.9, Carlos Santana al n.10. Vi dirò, Paolo Conte non l’ho ancora sentito, anche se L’Orchestrina col suo perepèquaqquà mi inquieta oltremodo. Mi inquieta ancora di più però il rimbalzo in alto di quella palla di Phil Collins con le sue vecchie melensiadi, era n.36, adesso è n.8. Forse c’è una buona ragione – no, sciocchezze, non PUO’ esserci. Quindi, evidentemente il numero di cd che bisogna vendere per arrivare in top ten è sceso a venti. In ogni caso mi disturba il pensiero di venti persone che comprano Phil Collins, che fra parentesi è come Berlusconi: piccolo, apparentemente simpatico, pluridivorziato, miliardario, antilabour e incline ai paradisi fiscali. Sì, mi disturba il pensiero di qualcuno che compra Phil Collins come mi disturba il pensiero di qualcuno che vota Berlusconi – perché, a voi no? Non è questo, in fin dei conti, il problema? Non tanto lui, ma chi lo vota? E comunque, monnezza per monnezza, avrei preferito che la gente comprasse Michael Bublè, che non avrà il passato di Phil Collins ma forse avrà un futuro migliore. Invece Bublè entra solo al n.13, e anche questo mi spiazza. Fa appena in tempo a precedere Dark Side Of The Moon (n.15) e The Wall (n.17). Beh, caspita. Devono essere morti i Pink Floyd (gli altri tre, intendo) la settimana scorsa, e nessuno mi ha avvertito (il bello è che David Gilmour ha appena pubblicato il suo primo album decente in trent’anni, con The Orb, e con quello è entrato solo al n.51).

Tra le due pietrone miliari si inseriscono i Kings Of Leon, per i quali in Italia pare proprio non esserci nulla da fare. E sempre parlando di cose per cui non c’è nulla da fare, i Ministri cadono in picchiata dal n.15 al n.93 e mi danno l’aria di non farcela a resistere una terza settimana in classifica. The Hurts, duo di synth-pop anni 80 che a qualche critico (me compreso, mondo schifoso), avevano strappato parole carine, si inabissano al n.99 e non penso che resisteranno un’ottava settimana in classifica. Hanno resistito poco e sono già usciti dalla top 100 anche Mika (12 settimane), Arcade Fire (11 settimane), Nesli Fibra (3 settimane), Emerald Caro (2 settimane), Belle & Sebastian (1 settimana).

Chissà perché mai gli fanno pubblicare dischi, se non sono simpatici.

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15 Commenti

  1. Madeddu, giudichi anche soltanto decente Michael Bublè? E ne fai una questione personale se un cantante di cui avevi parlato bene non vende(vedi The Hurts)?
    Comunque l’ultimo dei Kings Of Leon è deboluccio… Non sarà questo disco che li farà sfondare in Italia!

  2. Grazie Madeddu che sei sempre te stesso e mica altri genti !
    Io i KOL andrò a vederli a Bologna, e sarò così in grado di confrontare il concerto italiano al live al MSG dello scorso dicembre, uno dei concerti più belli della mia life ! ti aggiorno poi…

  3. Il nonno di Phil Collins è stato da Fazio la settimana scorsa mi pare, ecco spiegato il rimbalzo del gatto morto

  4. I Kings of Leon sono riusciti nell’ardua impresa di essere più ruffiani dei Nickelback.
    Che se li mettessero nel bunga bunga, i chitarroni falsi.

  5. Stupirsi del botto mengoniano (e gli altri reality singers a seguire)? Non più: alla fin fine, quando furono inventati i Take That, le Spice Girls, gli *Nsync ecc. ecc. come si procedeva? Si prendeva un campione di (next-to-be) bimbominkia e si chiedeva: “Che voce dovrebbe avere un/una cantante che potrebbe essere tuo fratello/ sorella maggiore? Altezza? Occhi?” un rapido frullato e oplà, fatta la boy/ girl band. Oggi i talent sono un casting/survey permanente nel quale, al posto delle domande fatte ai potenziali acquirenti dei dischi per strada con la cartellina di Hello Kitty, c’è il televoto. Probabilmente in questo modo si riduce il margine di rischio flop. Anche se mi chiedo dove stia la paura, visto che il pubblico e la musica di oggi sono gli stessi di 20 anni fa (l’ultima opinione è strettamente personale e quindi apodittica).

  6. beh secondo me mengoni è bravo davvero… se solo avesse un buon repertorio! forse il problema non sono i “cantanti” ma gli autori…

  7. Concordo con eve! Mengoni e Noemi sono gli unici due che venendo da un reality hanno veramente delle doti da artisti, ma mentre a Noemi hanno creato un buon repertorio a Marco non hanno ancora trovato una canzone decente!
    Sull’attendibilità del televoto per capire i gusti del pubblico non sono molto d’accordo: gli artisti di Amici mi ricordano i plasmon, sulle confezioni tanti nomi diversi, ma alla fine lo stesso sapore; mentre il pubblico di X Factor è in preda a sentimentalismi vari pilotati dai giudici!

  8. Dieci. Mi tocca rispondere. Naah. Nah. Nah.

    @IcoFeder: Ho detto una cosa diversa: che Bublè è meglio di Phil Collins. Ma che cavolo, meglio di Phil Collins potrebbe essere pure Anna Tatangelo. Quanto ai KOL,

    @conteMarx: per me l’ultimo dei Kings Of Leon è irritante per la prima metà, poi comincia a quagliare qualcosa. Voto 6, al massimo 6,5 sulla Gazzetta – sempre che giochino in una squadra di Milano.

    @Fake: ah, grazie per la dritta, dettaglio non da poco. Malefico Fazio.

    @shengo: fratello/sorella maggiore? Non era fidanzato/a?

    @eve: può darsi. Mi chiedo se dipenda anche dal fatto che a fare l’autore oggi si guadagna zero, tanto vale fare il cantautore di nicchia.

    @IcoFeder: oh, di nuovo? Beh, i Bastard Sons of Dioniso e Giusy Ferreri secondo me sono di serie A. Poi la serie A è quella che è, anche solo in Europa League gli stranieri ci prendono e mettono in tasca.

  9. Non parlavo di Nek,parlavo dei membri delle boyband che in genere dichiarano il non fidanzamento per non perdere fans. Nek, da quanto so da una sua compaesana che faceva l’animatrice nell’Hotel dove svernavo nell’estate di tanti anni fa, si è sposato in comune a Sassuolo senza dirlo a nessuno e fino a 30 anni non aveva la patente. Gooooooooossssipppppppp!!!

  10. In questi ultimi mesi, l’unica cosa decente che ho sentito è proprio perepèquaqquà.

    @ eve: a far l’autore comincia tu.

  11. Il solito discorso banalotto, artista giovane=seguito esclusivo delle BM.
    Ma le Bm a loro tempo e nei loro modi seguivano pure i Beatles.

    Superficialità a gogo, non fa figo porsi sempre e comunque controcorrente, e chi ci si sente per questo motivo è profondamente sciocco.

    Paragonare un politico che ha fatto quello che ha fatto, detto quello che ha detto e con non so quanti processi in sospeso a carico, a un cantante giovane che fa il suo lavoro con passione, è vergognoso.

    Ci meritiamo un’Italia governata da Berlusconi finchè ci saranno persone che fanno discorsi così stupidi in giro.

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