Ai confini della surrealtà: HANNAH MONTANA

Sul blog Il Miserabile, on line su la7.it:

Hannah Montana in piena schizofreniaSiccome purtroppo non riesco a seguire qualunque fenomeno di costume e a farmene un’idea, quando mi hanno parlato di Hannah Montana sono precipitato, dalle vette dell’ignoranza, all’inferno della surrealtà. Già il nome era al di là del credibile. Mi vedevo la faccia di Chuck Norris truccata da donna, in un sogno lucido in stato di veglia. I nomi esercitano su di me un magnetismo irresistibile. Che il nuovo capo delle truppe USA di stanza (di stanza!… La lingua italiana è incredibile…) in Iraq si chiami Ray Odierno è un fatto che è capace di cancellare la drammaticità della situazione mediorientale. Ma Hannah Montana! Chi si è inventato Hannah Montana? E perché fare una serie tv su un fenomeno di schizofrenia da stress post-traumatico per l’inconsulta morte di un’innocente madre? Perché inventarsi una Victoria Beckham puberale e farne miliardi di puntate? Hannah Montana! Chi è il genio onomantico? C’era quell’endocrinogena soppressata di carne in scatola con la pubblicità viriloide sardonica, un tempo. Puro genio.

Ora c’è invece una sfigata quindicenne che di notte si trasforma non in una fatina, ma in una pop star che canta con la voce di una quarantasettenne. Nella vita reale, l’attrice minorenne che interpreta Hannah Montana è fidanzata con un top model ventenne. La foto qui accanto, secondo me, dice tutto. Il lolitismo degli anni Cinquanta è diventato un insanabile scontro tra una caccia alle streghe pedofile e una specie di shirleytemplarizzazione al cubo, laddove il cubo è strapieno di acido lisergico. In fin dei conti, i conti tornano, però. Attendiamo l’ondata di Ritalin osservando chicche come quelle che vi replico qui sotto, con la scheda Wikipedia modificata ad hoc di questa che è la vera Peyton Place dei nostri tempi. Che si sperano ultimi. Non solo deve infatti abbattersi un asteroide nel Montana, ma deve essere cancellato, da qualunque traccia mnestica, l’alienante ricordo di Hannah Montana sulla faccia di un pianeta in stato comatoso, ma ancora con qualche attività cerebrale: di fatto, un’attività di puro delirio…

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