…e Fantozzi, alzandosi, disse: «Per me…”La corazzata Kotionkin”…»

Michelangelo AntonioniLo davano su Sky questa sera. Un film di Michelangelo Antonioni. Anzi no: un film composto di tre episodi, dei quali uno, intitolato “Il filo pericoloso delle cose”, diretto da Antonioni e co-sceneggiato da Tonino Guerra. Gli altri due vedevano come registi Steven Soderbergh e Kar Wai Wong. Titolo: Eros.

Mi rendo conto, adesso, che probabilmente è stato un filo esagerato trascriverne la sceneggiatura per portarla ad esempio, ma mi pare chiaro che ci sono sere in cui uno non ha un cazzo da fare, altrimenti perché si metterebbe comodo in poltrona a guardare l’ultimo film di Antonioni?

E insomma dicevo: alla fine ho trascritto la sceneggiatura di quasi tutto l’episodio dei nostri, che pare scritto da un Baricco che ha preso l’acido in compagnia di quello che inventa i dialoghi delle pubblicità con Del Piero.
Ci ho messo anche un po’. Neanche tantissimo, diciamo un po’. Ma continuo a ripetermi che l’ho fatto per una buona causa (voi leggete, e vedrete che diventerà anche la vostra): sostenere – con tutto il rispetto, per carità – che non è mai troppo tardi per concedere la legge Bacchelli.

E che a noi italiani viene bene la pizza.

ESTERNO – SENTIERO STERRATO – GIORNO
Piano-sequenza di lui e lei, ripresi di schiena, muti, camminano per la durata di secondi 34.

LUI

Ci sono almeno delle cose belle che ricordi?

LEI

Cosa dovrei ricordare? Il sole? La luna? Non dirmi che improvvisamente sei diventato romantico.

ESTERNO – SENTIERO STERRATO – GIORNO
Piano-sequenza di lui e lei ripresi di fronte. Lei indossa una camicetta rossa trasparente che lascia ampiamente vedere il seno.

LEI
(lievemente alterata)

Faccio di tutto per non rimanere prigioniera del passato! Ce n’è voluto! Quello che ricordo non è un giorno come oggi: ricordo nuvole, nuvole, nuvole! Quella malinconia… che aveva la fine dell’estate… E… dato che non voglio sentirmi triste… a volte rido, senza motivo.

LUI
(con tono di sfida)

Allora ridi!

Lei, fermandosi, ride sguaiatamente, poi lo raggiunge.

ESTERNO – RISTORANTE – GIORNO
Ripresa del riflesso del mare su una finestra del ristorante. Ripresa della finestra che riflette i due che entrano nel ristorante sullo sfondo del riflesso del mare, per la durata di secondi 30.

INTERNO – RISTORANTE – GIORNO
I due, sullo sfondo, guardano assorti il mare, mentre una tavolata rumoreggia e una ragazza passa sulla battigia a dorso di un cavallo. Durata: 38 secondi.

INTERNO – RISTORANTE – GIORNO
La coppia si accomoda a un tavolo.

INTERNO – RISTORANTE – GIORNO
La ragazza che passava a cavallo sulla battigia entra da una porta laterale e si dirige verso un cestito della frutta sul bancone.

RAGAZZA

Ciao! Posso prendere due mele per il cavallo?

RISTORATORE

Serviti pure.

RAGAZZA
(uscendo)

Grazie.

LUI

La conosci?

LEI

Chi?

LUI

Quella ragazza che è appena uscita.

LEI

E’ quella che abita nell’altra torre.

Il cameriere si presenta al tavolo e consegna i menu alla coppia. Lei legge assorta e lui capovolge i bicchieri sulla tavola, per la durata di secondi 31.

INTERNO – RISTORANTE – GIORNO
Lei prende un bicchiere e lo sposta verso il bordo del tavolo con l’intenzione di farlo cadere, ma non lo fa cadere e lo accompagna con la mano verso terra, poi lo lascia rotolare verso i piedi di lui. Durata secondi 20. La camera passa alla tavolata vicina.

ESTERNO – SENTIERO – GIORNO
Piano-sequenza dei due che camminano, ripresi di fronte.

LEI

Ho sempre amato questo posto, con te oggi mi opprime.

LUI
(fermandosi e guardandola negli occhi)

Se hai bisogno di spazio… prenditelo!

Lui riprende a camminare, lei resta un attimo interdetta poi lo raggiunge.

ESTERNO – SENTIERO – GIORNO
Ripresa dei due che si allontanano e scompaiono lungo il sentiero.

LEI
(urlando)

Non ti permetto di parlarmi in questo modo. Chi credi di essere? Sei uno stronzo!

LUI
(voce off – urlando)

Davvero? Ma dimmi, che cosa fai tutto il giorno? Litighi e basta, non c’è altro fra noi!

LEI
(voce off – sempre urlando)

Ma cosa vuoi che ci sia? Sesso?

LUI
(voce off – ancora alterato)

Sì! Sesso! Sesso!

LEI
(voce off – alquanto alterata)

Ma fammi il piacere! Il sesso non è una cosa che viene così dal nulla! E’ molto di più di quello che pensi tu!

LUI
(voce off)

Dai, dai, sbrigati.

ESTERNO – MOLO SUL MARE – GIORNO

LEI

Questo fango mi fa schifo!… Però ci finisco dentro ogni volta!

LUI

E’ buffo no? Sei sempre alla ricerca della purezza… e ti ritrovi nella merda. Non posso farci niente… a me piace questo fango.

LEI

Ti piace? Allora restaci!

Piano-sequenza di secondi 27 su lei che si infila le scarpe e se ne va.

Mi permetto di premere il fast-forward, altrimenti qui finiamo domattina. Vi dico solo che lui arriva alla torre della ragazza sul cavallo a bordo di macchina sportiva, e da solo. Scende dalla macchina, sale le scale e bussa. Non risponde nessuno. Scende le scale. Va a contemplare l’orizzonte sulla riva. Lei arriva, lo vede, prende un bastone che era riposto sopra un cactus, si avvicina a lui (che non conosce) e riprende il surreale dialogo:

ESTERNO – TORRE – GIORNO

RAGAZZA

Stava cercando qualcosa, lì dentro?

LUI

Sì. Mi piacciono le cose vecchie.

RAGAZZA

Ma io sono giovane.

LUI

Mi piace di più.

ESTERNO – TORRE – GIORNO
Piano sequenza sui due che salgono le scale, ripresi di fronte.

LUI

E’ un invito questo?

LEI

Spero ti piaccia il mio caos.

LUI

Che tipo di caos?

LEI

Il caos totale.

INTERNO – TORRE – GIORNO

LEI

Da lontano mi sembrava di conoscerti.

LUI

E invece?

RAGAZZA

E invece sei un altro.

LUI

E quest’altro, chi sarebbe?

RAGAZZA

Uno che suona il sassofono.

Lui tenta di baciarla, lei si sottrae ridendo.

RAGAZZA

Sulla spiaggia ho visto due farfalle: mi hanno seguita. Credo che una l’abbia vista anche tu.

LUI

No, non l’ho vista.

RAGAZZA

Comunque… credo che una sia venuta con noi.

LUI

Vuoi che la cerchiamo?

RAGAZZA

No, penso che sia un messaggio.

LUI

Un messaggio? Forse per due persone che si incontrano.

RAGAZZA

Forse.

Fast forward. Di nuovo. E’ necessario. E’ per il vostro bene. I due salgono le scale per il terrazzo. Lei dice che ha freddo e torna dentro. Lui guarda l’orizzonte dedicando una ventina di secondi ad ognuno dei quattro lati della torre. Lei va in camera, si spoglia e inizia a masturbarsi da sola. Lui, dopo non poco tempo, rientra. Lei lo saluta. Lui la raggiunge e e si accorge che è nuda. Trombano. Lei ride molto, trombando. Poi lui le bacia un dito del piede e le dice: ciao. Stacco. Si vede la ragazza che stava sul cavallo ballare, vestita, sulla spiaggia. Stacco. L’altra ragazza, quella del ristorante, è in macchina e risponde al telefonino:

ESTERNO – SPIAGGIA – GIORNO

LEI

Ciao!

TIZIO CON ACCENTO FRANCESE
(voce off – al telefono)

Dove sei?

LEI

Alla spiaggia: i cavalli sono scappati di nuovo. Devo riportarli a casa.

TIZIO CON ACCENTO FRANCESE
(voce off – al telefono)

Sto guardando la neve.

LEI

Dove?

TIZIO CON ACCENTO FRANCESE
(voce off – al telefono)

A Parigi.

LEI

Ma… sta già nevicando, lì?… Ah, come vorrei che nevicasse anche qui.

TIZIO CON ACCENTO FRANCESE
(voce off – al telefono)

Però se mi dici così… mi fai pensare che mi vorresti lì con te.

LEI

Ho sempre voluto averti vicino… L’amore… non finisce… Ma il tuo modo di pensare…

TIZIO CON ACCENTO FRANCESE
(voce off – al telefono)

Il nostro modo di pensare! Come possiamo cambiarlo?

LEI

Lasciandosi andare… Si tratta solo di riconoscere le cose… Di ritrovarne l’essenza.

TIZIO CON ACCENTO FRANCESE
(voce off – al telefono)

E’ diventato tutto bianco, qui. Questa neve dovrebbe calmarmi… invece mi angoscia.

LEI

Allora… sarà la tua compagna ideale per oggi. Ti abbraccio.

Lei chiude la chiamata.

ESTERNO – SPIAGGIA – GIORNO
La ragazza che andava a cavallo accenna passi di danza classica sulla battigia, completamente nuda , poi si sdraia sulla sabbia. Durata: 23 secondi.

ESTERNO – SPIAGGIA – GIORNO
La lei del ristorante arriva sulla spiaggia, vestita, e allarga le braccia.

ESTERNO – SPIAGGIA – GIORNO
La lei del ristorante accenna passi di danza classica sulla battigia, completamente nuda, poi si accorge dell’altra ragazza e le va vicino. Trascorrono 87 secondi.

ESTERNO – SPIAGGIA – GIORNO
Quella in piedi copre il sole alla ragazza sdraiata. La ragazza sdraiata si accorge di quella in piedi. Le due si sorridono.

FINE

Giuro: non me lo sono inventato. Non è stato generato da un programma che sforna sceneggiature utilizzando frasi random. Esiste. E finisce così.

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50 Commenti

  1. Il film e’ una merda, ma le donne hanno una forte componente schizofrenica. Tutte.
    Credo che questo sia il messaggio del film.

  2. D’accordo con Fantozzi la Potemkim “mi” fa cagare e Bertolucci mi fa venire il mal di test (giuro è vero)ciò non toglie che se qualcuno vuol pagare per vederli fatti suoi, a patto che poi non vomiti sul mio tappeto.

  3. Cazzo devo vederlo !!

    Spero che la cosa non mini la nostra amicizia ma a me piacino i film di Wim Wenders, di Antonioni e generalmente film dove non succede un cazzo per ore. Mi piace perdermi in quella dimensione onirica. Sinceramente trovo comunque un po’ troppo sfigati i film del Lars Von Trier, ma bisogna essere danesi (e di København) per apprezzare il suo “umorismo”. Comuqnue parlando di pizza: Camilleri con Montalbano fa share incredibili in Danimarca e ieri hanno mandato la prima puntata della meglio gioventu’, ti faro’ sapere se e’ piaciuta.

  4. legge bacchelli? Antonioni è un uomo di circa 93 anni, da oltre 20 anni preda di un ictus che gli ha semi paralizzato metà del corpo. Nonostante questo lavora, e racconta il corpo e l’amore.
    Eros non è un grande film, ma ha momenti interessanti, con immagini suggestive. Un regista lavora soprattutto su questo, sulle immagini.
    E soprattutto è un genio che in 40 anni ha diretto film splendidi: zabriskie point, la notte, blow up, l’eclissi ecc…
    un pò più di rispetto, sennò si capisce cos’è quella macchianera.

  5. l’autore della sceneggiatura, ricordiamocelo, è Tonino Guerra, che non ha avuto ictus diagnosticati. (e unieuro rende inutile la Bacchelli)

  6. A Neri, altrove totalmente condivisibile, a quanto pare non basta che al cinema (e anche in dvd) non lo abbia cagato nessuno…

  7. Nessuno toglie che Antonioni sia un grande “maestro”.
    Nessuno toglie il coraggio e la voglia di vivere di un uomo semi paralizzato di 93 anni.
    Nessuno gli toglie soprattutto i finanziamenti…certo che in un panorama dove i “giovani registi” hanno minimo 40 anni e sono tutti figli di…a questo punto ben venga Antonioni. Non mi piacciono i suoi film, non mi sono mai piaciuti, sono lenti, pretestuosi e noiosissimi. Sono assurdi, non sono esterofila, ma un film di Chabrol, di Ozon, di Resnais un sorriso te lo fa fare sempre…fosse pure zazie dans le metro! Antonioni, Emmer con quei titoli che solo a leggerli ti mettono tristezza…beh Macchia io l’ho visto Eros e so che non ti sei inventato niente. Ma per essere un capolavoro un film deve essere lento e noioso, possibilmente con la fotografia sgranata, donne magre e bianche e lunghe pause e silenzi carichi di significato. Poi dicono che “mai nulla di nuovo all’orizzonte”…

  8. No, dico… ehm… ma farsi una bella passeggiata all’aria aperta in una sera di mezz’estate? :)

  9. Le mie ultime esperienze con il gentil sesso mi permettono di affermare senza alcun dubbio che questa non è una cagata…. e verismo allo stato puro.

  10. Le pause ci potrebbero persino stare, se sostenessero una certa sostanza. Un po’ come l’ideale del vuoto zen: il nulla sostiene il significato, lo valorizza. Ma in Eros il significato è inutilmente diluito con frasi ad effetto, luogocomunismi, metafore grezze anche quando appena accennate. La sceneggiatura trascritta da Gianluca è persino più interessante del film stesso, che anche visivamente è stanco e privo d’inventiva.

    Un cagata pazzesca, sì.
    92 minuti d’applausi.

  11. Chi vuole parlare di cinema con questa supposta serietà dovrebbe aver visto almeno più di una decina di film nella propria vita.

  12. come disse hitchcock ai presenti, alzandosi dalla poltroncina, durante la proiezione di un film di bergman
    :”voi fate quello che volete, io adesso vi saluto e vado un po’ al cinema”

    e bergman è incommensurabilmente meno pesante di antonioni

    a me antonioni come regista non è mai piaciuto, neanche quando era regista della fiorentina

  13. Ma perchè deve essere SEMPRE sottolineato il fatto che si tratta di qualcosa trasmessa da Rupert Murdoch? Sembra quasi che non serva più avere l’antenna tradizionale o un misero lettore dvd, ma solo la parabola. Tra parentesi, per commentare un film non credo sia essenziale specificare che sia passato su Sky, no?

  14. dovrà pur sottolineare di far parte di una minoranza con privilegio, per quanto minoranza ampia e privilegio di poco prezzo

  15. E’ interessante quanti commentino l’autore del post, il suo atteggiamento, il suo abbonamento tv, i commenti di altri commentatori… senza parlare minimamente del film. Sembra che in fin dei conti essere on-topic sia secondario: meglio sparlare e darsi arie. Che bella internettte.

  16. “Lo davano su Sky questa sera” non mi sembra voler sottolineare di far parte di una minoranza privilegiata (ma privilegiata di che, poi? L’abbonamento “cinema” costa 30 euro al mese, meno di tante ADSL).
    Mi sembra che sia come dire “l’ho appena visto (su Sky, su Rai3, su i Bellissimi di Rete4)”, nient’altro.

  17. come diceva oscar wilde?

    solo i superficiali non si fermano alle apparenze

    o qualcosa del genere

  18. Potemkin, Potemkin…
    Ad ogni modo è probabile che ad ogni film o quantomeno ad ogni genere identificabile di film (sempre che il genere esista, ça va sans dire) si accoppi bene una qualche fase della vita. Dieci anni fa probabilmente avrei amato questo film. Oggi mi annoia. Domani chissà. Diciamocelo: la mancanza assoluta di qualità cinematografica è altro, sono i Chuck Norris ed i Detective Stone ammanniti diuturnamente sulla TV generalista…
    Poi, come faceva dire a Céline, Bukowsky, in Pulp, parlando di Thomas Mann:”Quest’uomo pensa che la noia sia arte”. Vero. Ma sempre di Thomas Mann si trattava e non si un sia pure più divertente, Wilbur Smith, o no?

  19. Lo aspettavo al varco il sapientone che avrebbe corretto “Kotionkin” in “Potemkin”.
    La citazione è – letterale – da “Il Secondo Tragico Fantozzi”.
    Cito da Wikipedia, proprio dalla pagina dedicata a “La corazzata Potëmkin” (http://it.wikipedia.org/wiki/La_corazzata_Pot%C3%ABmkin): Emblematica della notorietà del film e, al tempo stesso, della poca conoscenza che se ne ha oggi, resta una nota battuta del rag. Fantozzi (Paolo Villaggio) nel film Il secondo tragico Fantozzi: “Per me…”La corazzata Kotionkin” (sic!)… è una cagata pazzesca!” (al che i colleghi del ragioniere presenti in sala scattano in piedi e si producono in applausi ed inneggiamenti per 92 minuti consecutivi, sottolineati da una successiva battuta della voce fuori campo), opinione dettatta dalla rabbia verso il mega-direttore che, settimanalmente costringe i dipendenti ad assistere, ed in seguito commentare, a proiezioni di film particolarmente datati, descritti come noiosissimi, fino al punto di costringerli, pena gravissime ripercussioni sulla carriera in azienda, a rinunciare anche ad appuntamenti ‘irrinunciabili’ come le partite della Nazionale in TV.

    In realtà, La corazzata Potemkin dura poco più di 50 minuti (non le 6 ore vaneggiate nel lungometraggio fantozziano), ed è piacevole a vedersi anche per la bontà dell’interpretazione degli attori, non professionisti ma appartenenti alla classe sociale che fu protagonista degli eventi.

  20. Non capisco che cosa significa questo post. Che Antonioni “è stato”, lo si sapeva già. Che l’episodio di Eros fosse brutto, lo si sapeva già.
    E’ un post che potrebbe scrivere chiunque. Uccide un paio d’uomini quasi morti. Tacendo – e per uno che scrive qua e là una “banca dati della memoria” ciò è ignominioso, non altro, ma solo questo tacere basta – che Tonino Guerra e Michelangelo Antonioni hanno contribuito a costruire la storia del cinema, dell’immaginario e della cultura non di Italia Uno, non del canale Cinema di Sky, o del tuo rutto postprandiale, ma dell’intero mondo, quello là fuori, non solo occidentale. Non perché gli è venuto bene un film una volta, ma perché hanno costruito per tutta la vita un linguaggio che ora, purtroppo, riescono solo ad evocare blandamente. A volte, anche i grandi autori invecchiano e muoiono, o diventano parte di una macchina del marketing globale: mi dirai che è giusto che stiano zitti. Ok. Però capisco metterli alla berlina in questo modo su un sito di cinematografari che di Antonioni e dei film sceneggiati da Guerra sanno tutto, e dove ti citano Deleuze con la stessa scioltezza con cui qui si cita Fantozzi. Ma su un sito generalista, dove pochi hanno visto un film che sia uno di Antonioni, e dove Guerra è solo il pensionato sfigato dell’ottimismo, un attacco così, circoscritto all’oggi, fa veramente un effetto strano. Colpa loro, che si sono resi ridicoli? Colpa tua, che sei nato stamattina e detti legge aolo su ciò che succede stamattina? Quanti dei lettori giovani del tuo sito, al videonoleggio, si prenderanno “L’eclisse”, domani, per curiosità? A quanti, dopo aver letto le tue parole di santone sulle cagate pazzesche, verrà l’uzzolo di spegnere il dvd dopo i primi minuti, perché ridacchiare è più semplice che fermarsi a guardare? L’immegine come l’ha inventata Antonioni non la sa usare, tuttora, nessuno, anche se moltissimi hanno imparato da lui.
    Dov’è che sorge, qui, la curiosità per i maestri? Il lutto per la loro perdita? Al limite, il commento critico per dividersi la loro eredità?
    Veramente, chiacchiere da bar. Ma questa è casa tua, è giusto che tu faccia come credi.

  21. Beh, ieri sera mi sono visto questo. Secondo me bisogna avere della roba davvero buona per riuscire a capirlo.

  22. ida, deleuze è un cazzaro gigantesco secondo solo a lacan e chiunque lo legga facendo finta di capirlo è patetico.

  23. E tu invece sai tutto, eh?

    Non è che magari, il patetico sei tu, che per difendere il Neri spari su quel capita, senza nemmeno aver capito (non dico Deleuze o Lacan: che bello sparare nomi a cazzo, eh?) quel che scrivo io?
    Ho detto che Deleuze è citato dai cinematografari. Di qui a dire che ho alla finestra la bandiera di Deleuze ce ne corre, ma ce ne corre proprio.

    Entra nel merito della discussione, invece di fare il troll.

  24. se non ricordo male avevo letto pure una stroncatura senza appello al cinema danese di Lars Von Trier. Anzi, a dirla tutta non ricordo nemmeno una buona parola su un qualsiasi cineasta europeo (forse perchè si ricordano solo le critiche negative?)
    Premesso che i serial americani non rientrano nella categoria… mi chiedo allora che tipo di cinema venga considerato perlomeno decente (mica buono eh)

  25. “In realtà, La corazzata Potemkin dura poco più di 50 minuti (non le 6 ore vaneggiate nel lungometraggio fantozziano), ed è piacevole a vedersi anche per la bontà dell’interpretazione degli attori, non professionisti ma appartenenti alla classe sociale che fu protagonista degli eventi.”

    Alla facciazza del punto di vista neutrale!

  26. Della serie “per la precisione” e non so se sia su wikipedia, nel secondo tragico Fantozzi dopo la rivoluzione degli impiegati che distrussero la copia del film, con la restaurazione i ribelli furono costretti a rigirare le scene del film e Fantozzi interpretò il bambino che rotola per le scale dentro la carrozzella. Giusto per far vedere che non ho visto davvero nessun film di Antonioni ma molti di Salce. Però leggendo la settimana enigmistica (strano ma vero precede di molto wikipedia) ho una cultura puntuale diffusa per cui transitando per Zabriskie Point ho potuto sfoggiare la mia cultura citando appunto il film di Antonioni. Non mi è servito a niente comunque si va in bianco lo stesso.

  27. ida: mi sembrava dessi la patente di legittimo critico di antonioni solo a chi citasse deleuze. Sono entrato nel merito, anche se non in dettaglio: ti contesto questo intellettualismo annegato nel principio di autorità che è lo stesso che è stato terreno fertile per deleuze, che non a caso è stato citato. Nel cinema come nella filosofia mi sembra trionfino i cazzari: messaggi incomprensibili scambiati per genio. Molto più sano smascherarli, come in questo post.

  28. Questo post ha smascherato solo la solita ignoranza del Neri, fanatico di serial imbecilli americani, camere caffè ed altre amenità

  29. Unit: Neri non ha smascherato niente, anche i cazzari, come li chiami tu, avevano da tempo detto che l’episodio di Antonioni era una cosa orrida. Dici che i cazzari fanno trionfare messaggi incomprensibili spacciandoli per genio. Ok. I cazzari hanno gioco facilissimo nel fare ciò, proprio perché intorno non c’è nessuno che sappia prendere la ciccia – e ce n’è tanta – di Fellini (se parli di Guerra parli di Fellini) e Antonioni e farne qualcosa che non sia una chiacchiera da bar.
    I “figli di” seguiteranno a giocarsela tra loro, e a fare film, e quelli che potrebbero fare cinema continueranno a non farlo – effetti, montaggio, postproduzione, guarda che sono tanti i mestieri del cinema cui mi riferisco, non solo la regia. E non solo a non farlo, ma a non vederlo, perché da una parte i cazzari parlano tra loro, e dall’altra si cazzeggia proprio nei territori in cui si potrebbe dire (questa è per Franz) che le serie non sono “amenità” pure e semplici, che Lynch e “Twin Peaks” hanno un debito con Fellini e Guerra, e che “24” ha debiti un po’ con tutti, dal primo Kubrick a Tarantino.
    Poi, boh.

  30. Franz…concordo che essere appassionato di isole,grandefratello e similaria è una situazione patologica. Ma ciò non toglie che alcune volte delle cose spacciate per “cultura” siano delle cagate mortali e delle cose che cultura non sono mai state (ad esempio Toto) oggi siano sugli altari.

  31. Alla fine dopo 40 commenti mi dico:
    -ha ragione gianluca neri, compreso lo smazzo delal trascrizione.O è paranoia da seratina-senza 8fidanzata/eccitanti)ecc.Forse lo ha fatto per allenarsi a scrivere? Diceva montale (?) che “per imparare a scrivere poesie non c’è niente di meglio che esercitarlsi a copiare i grandi poeti, qualcosa ti resta nella mano”.Attento allora..

    – però è un po’ inutile in effetti il post. nel famoso meccanismo del postmoderno, da vent’anni si fa uso della citazione. Solo che qui perversamente Neri fa come Eco: cita il “citante”, non la fonte (potemkin/kotionkin). Intellettualissimo. LA differenza tra Neri e Antonioni è l’uso dell’ironia, per il resto, tutto di testa?

    – alla fine mi dico: ma non ha già “detto tutto” Antonio Ricci nel titolare la sua trasmissione “Cultura MOderna”? secondo me è l’apoteosi del giorno (in attesa di altri post di GN)

  32. PS o aveva gia “detto tutto” Villaggio? – il vero Villaggio Globale… (scusate la battuta da mammuccaro)

  33. PS: o aveva già “detto tutto” Villaggio, e chiunque critichi certi classici sia costretto a citarlo? dunque una sorta di Villaggio Globale?..8scusate la nbattuta da mammuccaro)

  34. Gian Carlo con la cultura da settimana enigmistica sei irresistibile…te la do io!

  35. Ma fra i tanti detrattori del post, c’è qualcuno che ha visto l’episodio in questione di Eros e a cui è piaciuto? E se sì, può spiegarne in due righe il perchè, che non sia “e’ opera di due maestri del cinema”?

    P.S. … Anche il tenere fuori dalle spiegazione le tette sarebbe gradito :)

  36. scusate poi non dico più nulla (e anche prima l’invio-commenti era balzolante, prima mi dice poi, poi mi accorgo che pubblica,dopo aver riscritto, bho..)

    io tra le due loffie prove “da maestro” con incazzatura per l’indegno Antonioni, segnalerei invece il terzo episodio di wong kar wai, un po’ manierista, ma delizioso. saluti non-eurocentrici.

  37. non sei l’unico a parlarmi “male” di questo film: e peraltro pur apprezzando wenders, ricordo con orrore quell'”al di là delle nuvole” così soporifero.

    vorrei solo però far presente a miic che Guerra può come tutti essersi rimbambito (ne prendo atto, in caso, pubblicità o meno) ma ha all’attivo quasi tutte le sceneggiature più interessanti degli ultimi 60 anni di cinema italiano, più alcuni libri.
    uno per tutti che mi piace assai: “Storie dell’anno mille” con malerba

  38. Preciso che ho visto Eros e non mi è dispiaciuto. Ho visto anche Twin Peaks e, quando non mi sono addormentato mi ha fatto cagare, come quasi tutto ciò che ho visto di Lynch (tranne Velluto blu), se poi volete considerare un capolavoro anche “24” liberissimi di farlo, ma camera caffè è quanto di peggio si possa immaginare

  39. Caro Franz,

    sono uno degli autori di C. C. Non parlo spesso in pubblico del mio lavoro perchè non lo trovo interessante, quindi cerca di prendere il mio intervento come quello di uno che con CC non c’entra niente.

    Prima cosa: Gianluca non lo guarda. Non lo guardava neanche quando ci lavorava!!

    Seconda cosa: ci sono molti intellettuali (o molti “cazzari” come si usa dire qui) che ti potrebbero spiegare che “24” ha un posto nella storia del pensiero e della cultura occidentale (almeno di quella popolare) non di molto inferiore a Antonioni o Fellini (per altro la stragrande maggior parte dei suoi fans ignora che l’idea della storia in tempo reale è vecchiotta e che il Tristam Shandy è un filo più vecchio di 24…). Cosa facciamo? Non lo critichiamo? Eppure anche a me non piace! Facciamo che il diritto di critica è assoluto e ognuno ha il diritto di amare ciò che ama e guardare ciò che vuole? se poi riesce ad argomentare le sue passioni tanto meglio. Difficilmente farà cambiare opinione a qualcuno, ma magari farà avvicinare all’opera che ama qualcuno che non la conosce… (e permettetemi di dire che non ho letto una sola parola che dovrebbe farmi venire voglia di vedere “Eros”. Non l’ho visto. E neanche mi sono letto la trascrizione del Neri. Mi basta il parere di chi lo ha visto e di chi conosce il maestro Antonioni di persona e mi ha spiegato come sta… Il che mi porta a tacerne, ma a difendere il diritto di chiunque di trovarlo ridicolo, come difendo il tuo diritto di trovare Camera Cafè il peggio che ci sia. Per me ovviamente non lo è e tanto mi basta.

    3) Penso che lo scherno sia un ottimo esercizio di igiene mentale e che tutto debba esserne fatto oggetto. Se resiste, se continua ad avere un suo valore, allora quella cosa è una cosa meritevole. Il Neri potrebbe trascrivere la sceneggiatura de “La Strada” e nessuno gli verrebbe in mente di ridere. Purtroppo per alcuni film di Antonioni non è così, anche perchè la sceneggiatura non è il film e molto del valore dei film di Antonioni risiede nelle immagini. Messa su carta anche la sceneggiatura di “Blow up” non farebbe un figurone. Invece il film è ciò che è. Ripeto: una sceneggiatura non è un film, per Antonioni vale doppio.

    4) Solo chi vola alto può cadere. Il che significa che affrontare determinati temi o raccontare certi risvolti ti porta in un territorio minato, dove o peschi il capolavoro o fai la frittata. Ogni tanto la frittata l’hanno fatta tutti, anche i più grandi, anche Fellini. Non si vede perchè Antonioni e Guerra no. E soprattutto non si vede perchè quando la fanno non lo si possa dire e prenderli in giro. E’ il cine, baby: prendono un sacco di soldi per fare dei film, mica stanno al tornio alla Breda. Direi che qualche presa per il culo la possono sopportare. Io le mie le sopporto benissimo, ti assicuro. Faccio la cosa che mi piace di più al mondo, scrivo. E mi pagano. Onestamente mi dispiace se pensi che la cosa che faccio sia il peggio al mondo, ma è il meglio che riesco a fare. Non sono Antonioni, io.

    5) Dire che Lynch ha fatto di bello solo “Velluto Blu” è molto, ma molto, ma molto, ma molto più grave di dire che “Eros” fa cagare. Ma tanto. Cosa facciamo? Ti facciamo tutti un bel mazzo a tarallo o la chiudiamo qui?? Per tua informazione Kubrick (che credo di cinema qualcosa capisse…) considerava “Eraserhead” il suo film preferito. E prima che tu risponda chiarisco una cosa: sono perfettamente d’accordo con te. Anzi, quasi. Perchè a me “Velluto Blu” non piace poi granchè…

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