L’evoluzione della Casa Bianca

I commenti di Bush sulla teoria del progetto intelligente – l’idea che alcuni aspetti della natura sono spiegati meglio con la creazione di un essere intelligente – hanno generato una serie di malumori nei giorni scorsi: rispondendo in particolare ad una domanda sull’insegnamento dell’evoluzione, Bush ha detto che “entrambe le visioni dovrebbero essere insegnate”.
Se poi date un’occhiata alla trascrizione, vi rendete conto che è in generale l’occasione in cui Bush stesso si è avvicinato pubblicamente di più a prendere le parti della teoria del progetto intelligente come alternativa alla teoria maggiormente accreditata negli ambienti scientifici, cioè il cercare spiegazioni naturali ai processi della natura. Ha affermato che l’insegnamento dovrebbe “offrire alle persone differenti scuole di pensiero” – senza nemmeno citare Darwin e i suoi detrattori.
In teoria non c’è molto da criticare quando un presidente afferma che nelle scuole dovrebbero essere insegnate diverse idee. Ma anche nelle classi di scienza? Questa è una questione diversa. Ci sono una marea di questioni aperte nello studio della biologia, fisica e di altre discipline scientifiche, e queste devono essere discusse – ma questo non vuol dire che le persone dovrebbero alzare la mano e dire che le cose sono state fatte in quel modo da una forza soprannaturale. Insegnare la teoria del progetto intelligente come una scienza andrebbe anche contro i suggerimenti del consulente scientifico dello stesso Bush.
Il direttore dell’American Geophysical Union’s, Fred Spilhaus, dice che se Bush intende veramente far insegnare quella teoria nelle aule di scienza, allora “metterebbe gli scolari a rischio”.
“Gli americani hanno bisogno di una comprensione della scienza per poter partecipare effettivamente allo sviluppo di questo secolo” ha affermato oggi. “È fondamentale che gli studenti di ogni livello imparino la scienza e come la scienza procede”.
Il dibattito si è ravvivato anche in Kansas: oggi un’associazione di professori ha votato per far rimuovere il proprio nome dagli organismi che supportano la teoria del disegno intelligente.
(Qui la versione inglese)

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