Palazzo Chigi invoca l’apartheid religioso:
“I ministri ex-dc non si integrano nel governo”

Sono dieci anni che tentiamo di farli partecipare alla politica sullo stesso piano dei partiti laici, ma l’esperimento è miseramente fallito. Qualunque sia il colore dell’esecutivo, gli integralisti del defunto Biancofiore vogliono poltrone separate, pretendono di praticare I loro riti primitivi, boicottano I programmi ministeriali e rifiutano tutte le leggi contrarie al loro credo. Forse la soluzione giusta è quella indicata dalla scuola milanese di via Agnesi: rinchiuderli tutti in una classe protetta, e buttare via la chiave. Intanto a Palazzo Chigi prosegue la verifica: Follini in nome della collegialità, chiede l’ingresso al governo di Orsoline, Salesiani e Barnabiti, la Lega scalpita in attesa del ritorno di Bossi, alias “il Migliora”: “O si riprende lui, o andiamo a riprenderlo noi”. Berlusconi offre di nuovo a Fini il Tesoro: “Okay, stavolta gli do pure la mappa e la vanga”.

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5 Commenti

  1. Vi ricordate quei caporioni del soviet supremo che morivano sempre qualche mese dopo il loro stesso funerale? Questo perché il peso della loro carica non gli impediva di ammalarsi come cristiani comuni e stavano sempre bene, finché un giorno non li vedevi imbalzamati e circondati di donne nere e piangenti.
    Dico, lunga vita a Umberto Bossi, ma perché cazzo si ostina ancora ad essere ministro questo non lo capirò mai!?! Non potrebbe dimettersi e fare l’ammalato, come tutti i normali umani? Non è che l’essere ministri è come l’essere cavalieri, a noi i ministri servono, li paghiamo, ci costano.

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