Ho un blog al posto del cuore…

…E NON SO CHE CAZZO FARMENE


[leggete il nome dell’autore di questo post prima di farvi strane idee] Fino a ieri avevo un cuore (anche se paginate di archivi settimanali stanno li a dimostrare il contrario). Mi ha faxato stamattina per dirmi che sta bene e che si trova da queste parti.

Al suo attuale proprietario vorrei dire che non sporca, che si accontenta di un po’ d’acqua e gradirei lo tenesse (almeno fino a che qualcun’altro non verrà a prenderselo) lontano dagli altri cuoricini sparsi per casa: in biblioteca sotto al tavolo da lavoro andrà più che bene e godrà di un ottima vista (eviterà anche lo scalino “traditore”). Se fa troppo rumore una carezza lo calmerà.

Il resto del suo corpo (quello che fa capo al cervello, ahimè) è contento così, anche se vorrebbe tanto raggiungerlo (e magari fare quello che gli dice). La distanza che mi separa da lui è più incolmabile dello spazio bianco in fondo al mio template ad inizio settimana (scusate, è il blog che adesso ho al suo posto che parla). Nei freddi giorni invernali potrebbe poggiarselo sul petto (o giudilì) per riscaldarsi un po’, avendo cura di fargli vedere ogni tanto “Frankenstein Jr” o leggergli qualche “Bustina di minerva”. E di augurargli sempre la buonanotte… (tra il notebook e il cielo).

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