Farefuturo vs Fareniente

Letto il millesimo articolo contro Farefuturo – sul Giornale o su Libero, fa lo stesso – appare sempre più stagliata la vera colpa di questa fondazione: esistere, l’essere emersa dal catacombale nulla in cui invece seguita a sguazzare – anonima – la maggioranza dei suoi residuali detrattori, gente in minima parte in buona fede ma in maggior parte composta da accidiosa servitù di centrodestra. Per chiudere il discorso su Farefuturo, in fondo, non c’è mica da avventurarsi in dotte analisi; basterebbe chiedere questo a uno dei suoi improvvisati antipatizzanti: dimmi, c’è altro, nel centrodestra? Negli anni – chiedergli ancora – si è mai davvero resa nota qualsiasi altra fondazione, laboratorio, sedicente «cultura di destra» che sia stata in grado di cogliere come tra Tolkien e Christian De Sica, tra Evola e Paolo Di Canio, tra Pound e Ciarrapico, c’è un Paese?  Manco a parlarne: per loro è «di sinistra» e «radical chic» praticamente ogni cosa, vedono «salotti» e «cachemire» dappertutto, sono di sinistra Saviano, la Pellegrini, tutti i cantautori, San Patrignano, Pupi Avati, Fiorello, ovviamente Gianfranco Fini e le più elementari battaglie della destra europea, presto regaleranno alla sinistra anche Sarkozy, Cameron, Rajol, la Merkel, Leo Longanesi, Mario Pannunzio, Montanelli, i libri, le librerie e i congiuntivi. I diserbanti di Farepassato terranno solo Publitalia, l’Auditel e il Vaticano.

(Libero, 29 dicembre 2009)

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17 Commenti

  1. Gentile Facci,
    posso approfittare della sua memoria storica e della sua competenza in materia? Alla morte di Craxi Scalfari scrisse un ritratto bellissimo del leader socialista, ma dall’archivio di Repubblica non risulta.
    Me lo sono “inventato” o lo ricorda anche lei?

    Grazie mille e complimenti per i suoi post sempre da non perdere.

  2. Giovanni Farzati reporter, Salerno…D’Alema politico accorto protagonista dell’inciucio prossimo venturo, anzi in pieno corso con il Partito dell’Amore è Massimo D’Alema. Massimo D’Alema ormai non riesce più a nascondere neanche per trenta secondi quello che vuole fare, perché è arrivato a un tale livello di inciucismo che gli scappano gli inciuci anche senza volerlo e quindi l’altro giorno, quando una giornalista gli ha chiesto se siamo nuovamente in clima di inciucio, lui ha risposto “ beh, insomma, gli inciuci non sono mica sempre stati soltanto delle cose negative: per esempio, Togliatti ne fece di positivi, perché a volte gli inciuci servono”.

  3. Il giorno in cui la destra sarà destra, non più costola del partito-uomo-azienda, cioè con idee e progetti, sarà il giorno in cui in Italia sarà finita la guerra civile iniziata l’8/9/43, e sarà un gran giorno per l’Italia. Poi Facci, continueremo a litigare, ma sulle idee e non sul nulla come ora. Complimenti per essere una delle poche voci di destra non (completamente) accecata dalla mania per il “Capo”.

  4. ciò significa che il berlusconismo è davvero alla frutta o che in tale condizione è il rapporto di Facci con l’allegra brigta berlusconiana?

    ai posteri l’ardua sentenza

  5. Oggi Il Giornale avverte che Renata Polverini “trionfa nei salotti radical-chic”. Guardo il mio salotto. Obiettivamente non è chic. Forse è un po’ radicale per il fatto che non ho quadri, mi piacciono le pareti bianche. Mi duole riconoscere che possiedo un maglione in misto cachemire, sarà costato 70 euro, era l’unico con un collo decente. Però i tremendi segni ci sono tutti, forse non sono radical-chic ma mi candido a cattocomunista. Cristo. Ecco, invoco pure Cristo. Devo reagire. Vado a picchiare un negro.

  6. sono colpita dal post…devo dire caro Facci che mi sorprendi:)! aggiungo solo che io non possiedo maglioni di cachemere…mi fanno venire il prurito….però in compenso ho una 50ina di paia di scarpe….non lo so se qs è radical chic…A proposito…non sono cattocomunista…al limite una comunista cristiana :).

  7. Facci, da berlusconiano ala liberista (quindi un po’ depresso) ti do ragione, anche se pure quelli di FF hanno dei difettucci. Berlusconi è un rivoluzionario (eg. dire che i giudici della Corte Cost. sono in maggioranza di sinistra lo è in Italia, negli U.S. è normale parlarne), ma un po’ rozzo, fanno bene a FF a creare una politica di destra!

    Berlusconi=non si può chiedere a Garibaldi di essere anche un Mazzini

  8. Ecco, il pezzullo è bello e pure condivisibile. Ci sarà, però, senz’altro uno di questi di Libero che un giorno dirà che una cosa del genere contro la sinistra su un giornale di sinistra non si poteva scrivere (dimenticando, ovviamente, giornali di sinistra e giornalisti di sinistra che se le sono suonate di santa ragione). Quindi ritratto: il pezzullo non mi piace.

  9. Alf, negli USA è normale parlare dell’orientamento dei giudici della Corte Suprema perché questi sono di nomina presidenziale. Qui da noi il meccanismo è completamente diverso ma ovviamente, essendo tu berlusconiano benché liberista, questo lieve dettaglio ti sfugge…

  10. Facci, lei generalizza. Il berlusconismo (non la destra, attenzione, che è altra cosa) si tiene ben strette le sue icone culturali: Lando Buzzanca, ad esempio, non è ancora stato epurato.

  11. giusta reprimenda alla destra burino-vaticana,

    io sono interessato a capire anche il ruolo economico e pratico di queste fondazioni che sono nate negli ultimi anni, penso a D’Alema e Montezemolo, può darsi che possano diventare un modo trasparente ed efficiente di raccogliere finanziamenti volontari della politica superando così l’istituto illiberale del finanziamento pubblico?

  12. “I diserbanti di Farepassato terranno solo Publitalia, l’Auditel e il Vaticano”.

    Facciamo i complimenti a Facci.

    Offre sapida dimostrazione di aver capito a fine 2009 quello che oltre mezza Italia aveva capito a inizio ’94.

    O sta solo salendo sulla scialuppa di salvataggio, rispettando le note regole di priorità di imbarco.

  13. Notevole.
    Dateci una Destra, ne abbiamo bisogno, altrimenti questa sinistra non cambierà mai.

  14. mr
    non ho capito (si, studio solamente diritto nel mio corso di economia), siccome il meccanismo è diverso non si può semplicemente fare un dibattito sulle svariate interpretazioni della Costituzione che può avere la Corte e che in base a vari motivi sceglie? Poi rispetteremo la sentenza. Ricordati che il rispetto viene dopo la conoscenza dei meccanismi. Non serve niente stare zitti e credere che nella Corte siedano semidei alati.

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