Uto Upim: il geniale e inquietante umanista pop di Facebook

utomacchiaSta crescendo di intensità l’attività dello sconcertante personaggio Uto Upim, aUtodefinitosi Fantomas di Facebook, una delle apparizioni letterarie più sconcertanti tra quelle manifestatesi in questi ultimi mesi. Anzitutto, per i frequentatori di FB: Uto Upim non sono io, sebbene, innamoratomi perdutamente del suo stile e delle sue folgorazioni, io abbia fondato una Fan Page a lui dedicata – e subito la Fan Page è divenuta Fan (cosa fanno?, chi fa cosa?) Page di Uto Upim.
Uto Upim recentemente si è ribattezzato Uto Pio, fondando l’inqualificabile Partito Umanista POP (PUP) di Uto Pio e Discepoli s.a.s..
Si dichiara libertarianista e idolatra, si è messo a dialogare filologicamente di fantascienza con alcuni tra i massimi esperti italiani del genere, interviene con stile gelido e letterale, tra il normativo e il possibilista. Per esempio, a fronte di chi gli proponeva di aderire alla causa per l’abolizione dell’allucinante Guardia Nazionale di Saya e dell’MSI, ha risposto: “Vale la pena”.
Alcune tra le sue predilezioni: è amicissimo di Johnson Righeira, rispetto al quale sostiene che avesse intuito la dimensione internazionale della crisi dei derivati già nel 1983, emettendo nell’etere la monocorde canzonetta No tengo dinero. Si interroga sullo statuto ontologico di Nando Gazzolo ai nostri giorni, visto che ha scoperto che attualmente il celebre doppiatore è assai invecchiato e si veste col pallio pontificio. Apprezza il lettrismo, tanto da annoverare Raoul Vanaigem tra i suoi riferimenti ideologici. Definisce Silvio Berlusconi “Cavaliere Dianetico”. Si comporta da dj extratemporale, interrompendo il flusso di testo con annunci sintetici quali “Ed ora un momento soul”, laddove inserisce Candi Staton con I’m Just A Prisoner. arturo_gatto01-bSulla sua Fan (cosa fanno?, chi fa cosa?) Page è apparso il Gatto Arturo, indimenticata e assolutamente lovecraftiana icona pomeridiana della tv Svizzera, immortalato mentre fa il saluto fascista.
Chi si nasconde dietro Uto Upim ha avuto a che fare con il gruppo di Alfabeta, leggendaria rivista fondata da Gianni Sassi, Antonio Porta e Nanni Balestrini, i quali Uto evidentemente ha conosciuto di persona e loro hanno conosciuto di persona Uto.
Le sue incisive apparizioni costituiscono l’evenienza stilistica più interessante che abbia finora incrociato su Facebook. Il protocollo immaginale e stilistico non è tale: è proprio la rottura dei protocolli. Non è trash in alcun modo: destruttura, anzi, il trash, il vintage, le covering, la nostalgia dannosa e immotivata. Il suo pop non è postmoderno: è popolare e basta. Uto Upim dichiara apertamente e palesemente realizza il tentativo avanguardista di compiere passi avanti nell’espressione creativa e nelle retoriche. E’ imprevedibile, neutro, piatto o apicale a seconda dei momenti.
Prevedo, in tempi ragionevoli, che Uto Upim pubblicherà un libro narrativo – non so se di racconti, di microsaggi, di devastazioni immaginifiche; però sono certo che lo pubblicherà.
Nel caso siate Miserabili Lettori iscritti a Facebook, vi invito a chiedere l’amicizia a Uto Pio, ad aderire alla Fan (cosa fanno?, chi fa cosa?) Page di Uto Upim, a partecipare al gruppo Partito Umanista POP (PUP) di Uto Pio e Discepoli s.a.s.
E ad attendere sviluppi che immagino notevoli, anche se il giudizio è di parte, poiché adoro la mente individuale e la rete neuronale collettiva che Uto Upim scatena con compassata dinoccolatezza.

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15 Commenti

  1. Per un attimo sono stata tentata di iscrivermi a FB… Poi mi sono riavuta. Dato il valore dell’operazione, FB servirà solo per il lancio. Usciranno da lì, chiunque siano.
    Grazie per la dritta GG.

  2. fran,
    non è un fenomeno di marketing, ti garantisco. Dietro Uto Upim c’è una persona unica, laddove l’aggettivo va inteso in tutte le sue significazioni. Non si tratta di una cosa alla Luther Blissett, ma nemmeno alla Max Headroom. Io sono letteralmente innamorato del personaggio e della persona. Costei, al momento, sta facendo votare chiunque voglia sul tema: mi devo chiamare Uto Pio o Uto Upim? Lo amo. Non è tuttavia, questo, un argomento sufficiente a iscriversi a FB: concordo del tutto!

  3. E io concordo del tutto sul fatto che NON sia un fenomeno di marketing. Così dall’esterno e attraverso il tuo commento mi fa pensare alle avanguardie, ma i suggerimenti li ho avuti e, appena ho un minuto, vado a cercare “Alfabeta” anche in capo al mondo. I promise.

  4. Altroché situazionismo, sì. C’è sempre chi, per coerenza e integrità, rimane fuori dai gruppetti, dagli ambientini, dalle loggette. E naturalmente anche dalle operazioni di marketing…

  5. l’importante è che non sia o sia parente di quell’Udo Kuoio sotto il quale si nascose a suo tempo Andrea G. Pinketts quando inscenò quella farsa per rivelarci il mondo perverso del sadomaso underground in mirabili pezzi di un giornalismo investigativo giunto al capolinea

  6. Adoro il pesantissimo in quanto non sono Messner. Credo in Max Headroom, in Zed e nel corvo Rockfeller. Udo Kuoio, a quanto ricordo, avendo sfottuto la comunità sadomaso, perlomeno stando a quanto mi fu riportato da membri della stessa, ebbe la paga meritata.
    Detto ciò, leggete tutti CARA CRONICA – Lettere ricevute ma mai pubblicate da “Cronaca Vera” – Aliberti Editore: è pazzesco…

  7. Sappi che se poi si rivelerà l’ennesimo pompino a uno della cricca, ti gambizziamo a colpi di Gente arrotolato.

  8. Però io non ho cricca. Detto ciò, Uto esiste ed è una formidabile persona, con uno spessore esistenziale e culturale invidiabile. A me fa impazzire.
    Quando uno degli umanisti pop ha scritto sulla sua fan page che “Alla maturità è uscito Uto Upim”, io sono impazzito…

  9. Mi sono precipitata, ma… ti puoi iscrivere al fan club ma non aggiungerlo come amico. Io suo profilo o non esiste più o è blindato…

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