The Classifica 70 – Maturitaaaa ti avessi preso primaaah

Il ricorrente sogno della maturità – avete presente?
Io no: sogno sempre di rifare il militare! E solo dopo un’ora di sogno (tre mesi di naja onirica) mi sovviene di botto – “Ahò! Ma io il Paese già l’ho servito! E riverito!”. E mi sveglio offeso (“Che stronzi, bastava un furiere a dirmi lei ci risulta già congedato coi gradi di Sergente eccetera”). Ma torniam alla matura: ecco la busta coi temini: 1) n.1 in classifica è Eros Ramazzotti. Valutate se e come Erosse è il Marco Carta di ieri 2) E’ asciuto pazzo ‘o padrone (cfr. Bennato). Ovvero: il duce in preda a delirio di impotenza (eh, già. Così dicono i miei addentellati in Mondadori) fa al Milan ciò che fa al Paese: via allenatore, via il capitano, via la Fossa dei Leoni, via i giudici, via i parlamentari. Bene: a chi pensate di tenere l’anno prossimo, e perché? 3) Se uno scrive su Rolling Stone, può parlare male di XL e dei suoi brutti fumetti e della brutta rubrica del Trio Medusa e del fatto che quando Luca Valtorta invoca un programma Rai da affidare a Manuel Agnelli mi viene da votare Lega? 4) Se uno scrive su Rolling Stone, può parlare male di Rolling Stone? Tipo: Antonelli, la prossima volta che apro il giornale in metro’ e ai miei vicini di posto appare Filippo Timi sporco come una scrofa e e con le mani in mutanda, ti faccio telefonare da mia madre. E finiamola, Cristiddio. 5) Che palle parlare male della musica di questo decennio, no? Elencate 10 motivi per cui è meglio dei Seventies.
Mmmh. Cavolo, non c’è la traccia dantesca – il tema sudante. Vabbè, ho scelto. E andiamo con la numero…

Eros Ramazzotti, dunque.
(muti, lo so che volevate le altre quattro, haha!) (dai, sarà per la prossima volta) (anzi, votate via sms il temino che volete vedermi svolgere – tariffe applicate dal gestore)
Eros scalza i Green Day (n.2) che scalzano Alessandra Amoroso (n.3). Poi un po’ di sommovimenti, tipo i Pooh che scendono al n.7, e Malika Ayane (n.13) e Luca Napolitano (n.14) che si accomodano poco fuori la top 10. Scendono un po’ di più i Bastard Sons Of Dioniso (dal 7 al 16): delle squadracce di De Filippi e Ventura, solo Alessandra Amoroso regge in top 10. Interessanti mezzi flop da parte di Simple Minds (n.11), Marilyn Manson (n.18), Tori Amos (n.30). Brutti dischi, d’altra parte. Mi spiace infierire su Jim Kerr, persona adorabile e intelligente. Ma che posso farci: “Act of love / is a luxury”. Gli fregano il posto in fondo alla top ten gli Zero Assoluto. Sapete, non riesco a detestarli. Ho lo stesso problema con Casini, e credetemi, non è il tipo di problema con cui si convive alla grande.
Ma vi stavo dicendo: Eros.

L’anno scorso RS mi ha mandato a intervistarlo. Secondo me l’intervista era venuta bene. Poi non è stata pubblicata, haha! O piaceva solo a me, oppure Erosse non è abbastanza cool per Rolling Stone. Avevamo parlato di tutto: della sua vita privata che ha rotto le palle (a me e a lui), di giri di blues, di Steve Vai, di omosessualità, di 45 milioni di dischi venduti, di quando era comunista.
Quando sono venuto via, ho trovato gli inviati di una radio francese. E gli ho chiesto: “Ma cos’è che piace di lui all’estero? Il personaggio, il suo essere un bell’esemplare di maschio latino… “ Mi hanno guardato come uno scemo. “Non: c’est la musique”. Ma dai. Nel senso che è la classica melodia italiana? “Au contraire: piace perché è stato il primo a non fare mandolinate: il pubblico francese lo avrebbe segato in un istante”.
Bene. Oggi non comprerei un disco di Ramazzotti, penso abbia saltato lo squalo. Né più né meno di altra gente più rrrock e più mitica di lui, tanto per non fare nomi: miticoLiga e miticoVasco. Capita a tanti, anche più bravi di loro.
Il problema con Eros è che per anni (ora non dirò niente di particolarmente originale) (“Perché, le altre volte, invece?”) (haha, guasconi) è stato la sintesi perfetta di canzone italiana e pop internazionale. E un album come In ogni senso, a meno di miracoli da Tiziano Ferro, oggi il pop italiano se lo sogna. Il problema con Eros è che tanto ha fatto, che 25 anni dopo Terra Promessa il pop italiano si ritrova ancora a gravitargli attorno: metà dei pezzi di Sanremo sembravano suoi campionamenti, a partire da quello di Marco Carta che ha vinto. Il problema con Eros è che avendo creato il prodotto perfetto, la CocaCola sonora, continua a produrla sempre uguale. Il problema con alcuni di noi è che chissà perché, si aspettano che la CocaCola cambi sapore di anno in anno, si adegui a tempi diversi e a noi medesimi diversi, quelle balle lì. Il problema con milioni di altra gente, è che rimane spiazzata se e quando questo succede. E dice: “Ma come, io pago per sentire quelle 4 note lì, uguali come le Pringles”. Il problema con questi milioni di altra gente, è che i nostri argomenti per convincerli che la musica non è CocaCola, e che potrebbe esistere un sapore nuovo, sono Manuel Agnelli o Pecoraro Scanio. Il problema è che questi milioni di altra gente ci guardano come a dire: “Mi prendi in giro, vero?”. E il problema è che è vero. Non si può far altro che prenderli in giro. Haha, che babbei, ascoltano Eros Ramazzotti. Mica sono illuminati come noi.

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13 Commenti

  1. potresti parlar bene della polistrumentista dei baustelle se ti sorprendessero col prossimo disco?

    mksnyder.org/popculture/Pop%20Music/Fastball%20-%20The%20Way%20(Paved%20in%20Gold).mp3

    p.s. non la conosco molto ma ho paura che per tory amos si possa fare lo stesso discorso fatto per ben harper

  2. Io avrei scelto il tema dantesco: è giusto donare l’ubiquità a Berlusconi per consentirgli di sostare in tutti i gironi dell’inferno?

  3. allora prof. madeddu (o dovrei chiamarla signor Sergente, signore?) mi spieghi il mistero della voce di Erosse? com’è che canta col naso e gli esce dalla bocca, come ci riesce?

    E, siccome non ascolto molte novità ulimamente, mi piace leggere la tua rubrica che mi dice che non mi sto perdendo niente, eh eh.

    E in casa mia siamo juventini (pena prevista per i trasgressori: l’esilio a vita), perciò che il Vs padrone sia asciuto pazzo e voglia fare del a.c. milan il novello chievo, non può che farmi godere, a ri-eh eh.

    Eppoi (io almeno) non mi permetterei mai di dare del babbeo a chi ha gusti diversi dai miei (de gustibus, appunto), ma solo mi piacerebbe che quando accendi la radio non ci fosse sempre praticamente la stessa canzone anche se i nomi dei cantanti cambiano, ma ci fosse spazio anche per chi ha gusti diversi, anche di nicchia se vuoi.

    E, infine, l’idea di far mettere dischi ai musicisti non è così balzana. Tempo fa su radio2, mi pare, c’era una cosa del genere verso l’ora di pranzo, e c’era Giorgia, c’era Max Gazzè, ed altri che mettevano i dischi che gli piacevano ed era divertente, perché non può farlo anche l’Agnelli Manuel?

    Nel mezzo del cammin di nostra vita, che anche se non è uscito il tema dantesco la citazione impressiona sempre voi prof.

  4. :D
    “Una Terra Promessa” (naaruuundee neeruundaaa, deeruundee daarruuundaai)

    Cavolo, va detto che all’ epoca di “In ogni senso“ non ero ancora manco lontanamente vicino alla pubertà, però di Eros, oltre ad ascoltarlo in quei giorni, ho ancora le 3 Musicassette ORIGINALI comprate all’ epoca (la sopracitata, più “nuovi eroi” e “cuori agitati”).
    Ovviamente già alle medie inferiori più nulla (quello è periodo di IronMaiden&Metallica, con relative toppe sul bomber, Guns e, anche data la personale contingenza regionale, Litfiba).
    Distacco che, sia dipeso da un mio “sviluppo”, dalle ragioni che adduce Madeddy (sharkismo, cocacolismo etc), o da altro, non si è mai più ricomposto.
    Tuttalpiù non cambiavo stazione in macchina nell’ incontrarlo, e a 16-17 ricondo che con alcuni compagni di cumpa convenimmo che, per quanto globalmente “non ci facesse impazzire”, non si poteva negare che difficilmente cannava i ritornelli.

    Le questioni sul valore della musica non le ho mai prese sul serio, non ne sarei neanche in grado.
    Mi stava anche abbastanza simpatico e s’era scelto ‘na bella compagna simpa e poliglotta, che gli dovevo dire…
    Quello che però non ho mai perdonato a Eros è che, lo dico piano che sennò i concittadini mi troncano, Porco Xenu, sei nato ai bordi di periferia di Roma: TIFA ROMA, vai in curva (anche solo per 4 mesi nella tua vita) a cantare “Grazie Roma” . Altrimenti non seguire il calcio, da tifoso.
    No; Juventus. Gobbaccio fuorisede: il peggio.

  5. @kluz gobbaccio fuorisede :-? non lo sai che “il color è bianconero, nostra patria è il mondo intero”?

    ed è vero, il Ramazza è uno di noi, mi sta già più simpatico, grazieeee di esisteeereeee :D

  6. Lo so, lo so, anche se fuori dalla penisola credo ormai il Milan vi abbia superato di slancio, ma è appunto il motivo che mi è sempre stato sulle scatole .

  7. @popsylon: 25 anni di carriera sempre ai massimi livelli, attualmente secondo Billboard (non la FIMI, eh) con un disco non trascendentale è al numero 1 in Svizzera, 2 in Spagna, 2 in Belgio, 2 in Olanda, 2 in Austria, 2 in Svezia, 4 in Germania, 5 in Francia. Ti faccio grazia del Sudamerica ma tu cosa dici, non vende? Se vuoi lo multo sdegnosamente di 10 milioni di dischi. Ne restano 35 milioni. Credo che per vendere diciamo un quinto, Morgan darebbe arti superiori e inferiori, più le sopracciglia.

    @PepPorno: Erosse sa benissimo di avere una voce nasale, ma è uno dei cantanti più precisi che io abbia mai sentito dal vivo. Non c’è un suo “Aaaaaoh!” che non sia perfettamente intonato. Poi, non si stava parlando di “mettere i dischi”, ma di affidargli un programma, credo in senso molto più ampio. La domanda è: perché lui? Quali meriti particolari ha? Qualcuno ne ha, ma a questo punto ci vuole una risposta dettagliata e torrenziale, quella che dò a

    @uhu. Gran bel nick. Bene, a me Manuel Agnelli non ha fatto niente. Sul mio iPod ho un paio di suoi pezzi. Potrebbero essere 3 – ma ho un iPod molto selettivo, da 8 gb. Gli Afterhours sono a quota 2 come Carmen Consoli e gli Offlaga Disco Pax – ne avessero 3, salirebbero al livello di Fred Buscaglione, ed escludo che se lo meritino. Comunque, questo è per far capire che non ho preconcetti.
    E tuttavia.

    Tuttavia il consenso generalizzato e indiscusso con cui l’illuminata critica da anni li incorona “leader del rock italiano alternativo”, come da copertina angosciosa di XL con loro davanti ad altri 50 mogioni tutti vestiti alternativissimamente in nero – o come da annunciazione precedente alla loro epifania sanremese “a nome di tutta una scena che non trova spazio”, mi suscita garbata ridarola, perché si va perpetuando lo stucchevole equivoco: se non trovi spazio, è perché “ti viene negato”.

    Cioè, qualcuno ha negato spazio ai Baustelle? O glielo hanno dato (come chi?) (Essi) (i poteri occulti) perché facili e commerciali? Ma come possono essere COMMERCIALI, i Baustelle? Diciamo casomai che Bianconi, che pure è un depressone che tra lui, Agnelli e Godano non basterebbe un container di Prozac, riesce a uscire per musicalità e taglio lirico dai cliché della lagna compiaciuta nella quale Agnelli invece tende a diguazzare, eccetto – ahimé – in momenti di sloganismo rancoroso come “Non si esce vivi dagli anni 80” o “Sui giovani di oggi ci scatarro su”.

    Sapete, l’Italia è piena di gente che non viene capita o alla quale viene NEGATO SPAZIO, a cominciare da me e da voi, fino a includere almeno 59,5 milioni di persone. Nessuno ci ascolta quanto vorremmo, nemmeno a me che sproloquio dovunque posso. Sicché, il mio cuore non sanguina per nessun fottuto strimpellone che a seconda del talento e della capacità di interpretare il momento trova un seguito immenso (se è De André), medio (se è Carmen Consoli), contenuto (se è Manuel Agnelli) o inesistente (se è Andrea Babich). Ognuno ha esattamente quello che si merita, gli Afterhours hanno i petali di rose della illuminata critica e un seguito non indifferente, ma non vedo dove sia “l’alternativa”: hanno il loro posticino nel parlamento musicale anche loro, sono parte necessaria del baraccone come Povia. A Sanremo non hanno precisamente folgorato milioni di italiani come fece Vasco con Vita Spericolata. Significa che lo spazio che hanno è esattamente quello che meritano. E se molta più gente preferisce Povia, non credo che sia evocando la crociata della SCENA ALTERNATIVA che si cambieranno le cose. O si elegge qualche altro campione della SCENA che guidi una fantasiosa rivalsa, oppure si chiude Povia in un tombino. E in attesa che la illuminata critica lavori sulla prima soluzione, cerco collaboratori per la seconda.

  8. La cosa peggiore degli Afterhours (un nome alternativo eh) è che si lamentano.
    Siamo stufi dei lamentosi che si lamentano e basta.
    Diano coerenza alle loro lamentele, impugnando una Uzi o un cappio.

  9. @diamonddog un cappio? per farci che? quello che voleva farci david carradine? :)

    no, è vero. non ha senso essere alternativi e lamentarsi che il mainstream ti ignora. sei alternativo ergo cerca spazi alternativi. basta lagne. oppure cerca di coniugare il popolare coll’alternativo, come fece il battiato dei bei tempi andati.

  10. Io da anarcoidegrungepostpunkettaro ho sempre considerato Eros il Nemico, quello che buttato giù lui tutti gli altri avrebbero seguito a ruota.
    Poi ho sentito “Musica è” e mi sono pentito.

    Ora per me Eros è degno di stima, non troppa però!

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