Mi chiamo Emilio (financial hero): month 6 (-13,2%)

Intendiamoci,

Silvio Berlusconi non è l’unico capo di stato che si sia periziato di consigliare investimenti in Borsa: mentre i guru della finanza alzano le braccia (Warren Buffet ha dichiarato di non aver la minima idea dove i prezzi delle azioni saranno nei prossimi 12 mesi) i politici sembrano avere le idee molto chiare tanto che anche il presidente americano Obama, come fece Nixon nel 1970, ha dichiarato che se avesse dei soldi, ora, investirebbe in azioni.

La differenza con le raccomandazioni di Silvio sta nella prudenza. Obama ha invitato ad investire solo quelli che hanno una prospettiva di lungo termine (non i 18-24 mesi del Premier) e non ha citato singole azioni su cui puntare, rimanendo sul vago. Un’altra differenza sta nel timing. Obama ha parlato agli inizi di Marzo che per il momento è il “fondo” raggiunto dalle quotazioni azionarie e da allora i mercati finanziari hanno recuperato almeno il 20% mentre Silvio, parlando ad Ottobre, ha visto le azioni scapicollare giù del 20% nei giorni successivi. Maggiore intuito? Lungimiranza? Influsso di quell’alone magico-messianico che circonda il presidente americano ed a cui Silvio non sembra avere accesso nonostante le frequenti auto-investiture? Vedremo.

Nel frattempo gli ultimi 30 giorni hanno portato un po’ di sereno sugli investimenti di Emilio, grazie al generale rimbalzo di un mercato che prova a credere alle (poche) buone notizie sul fronte macroeconomico ignorando le (molte) notizie cattive. E grazie ai progressi negli accordi energetici tra Italia e Russia che hanno premiato ENI (+6,96%) ed ENEL (+14,55%) dopo la chiusura delle loro vertenze con Gazprom.

Tuttavia la notizia del mese è lo spettacolare recupero di FIAT (+58,93%) che ha portato al sorpasso del portafoglio “Italian Underdogs” rispetto al Portafoglio di Emilio. Anche qui c’entra Obama che ha indicato chiaramente la casa automobilistica di Torino come il cavaliere bianco che potrebbe salvare Chrysler grazie alle sue tecnologie nella produzione di motori eco-efficienti.

E siccome le cattive notizie non arrivano mai da sole, Emilio dovrà anche riflettere sul fatto che se invece di investire in Mediaset e negli energetici italiani (finora la peggior scelta possibile fra le tre proposte) avesse investito in Apple & Co oggi conterebbe un rendimento del +44,1% (in dollari).

Portafoglio Berlusconi: ENI, ENEL, MEDIASET (giudizio buy, secondo il Premier)

Valore di carico al 10.10.08: 120.000 EUR.

Valore di chiusura al 10.04.09: 104.130 EUR (-13,2%)

Obiettivo al 10.10.10: 240.000 EUR (18/24 mesi il tempo necessario per raddoppiare il capitale, secondo la previsione di Berlusconi

Rendimento alternativo “Italian Underdogs” (blue chips non consigliate da Berlusconi TELECOM ITALIA, GENERALI, LUXOTTICA, FIAT): 109.570 EUR (-8,7%)

Rendimento alternativo “Plus 20″ (azioni sconsigliate da Berlusconi APPLE, GOOGLE, AMAZON): 216.070 USD (+44,1%)

Emilio Mood :-?

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16 Commenti

  1. ehi ma che fine hanno fatto i tuoi post su quanta rogna porta ducetto? credo che dopo il 6 aprile dovresti aggiornarli, magari elencando i disastri avvenuti con Lui presidente, credo che sia in vantaggio rispetto a prodi. L’alluvione del Piemonte, p. es., mi sa che c’era Lui….

  2. Tutti i presidenti non dovrebbero indicarci come e quando investire i nostri soldi.. se fosse la verità non lo direbbero e investirebbero loro in gran segreto.
    Lo stesso Obama sotto sotto usa il verbo ottimismo in quello che dice.

  3. @pep porno

    più che altro mi riferisco alla sua sfiga in economia. La crescita del PIL italiano con lui viaggia in media attorno allo 0% mentre senza di lui siamo al +2%

    http://www.jonkind.com/2009/01/non-e-un-cattivo-ragazzospecial-edition.html

    Allargando il discorso sicuramente lui c’era nell’attacco alle Torri Gemelle e durante lo Tsunami che sono forse le catastrofi che più hanno colpito l’opinione pubblica nel decennio.

    Per quanto riguarda l’alluvione del Piemonte lui era in carica nella prima alluvione, nell’autunno del ’94 che fece 70 vittime mentre nella seconda alluvione (autunno del 2000) che fece 23 vittime era in carica Giuliano Amato con un governo tecnico ma Berlusconi era già in vantaggio nei sondaggi per le elezioni che avrebbe stravinto nella primavera 2001.

    A Prodi restano sul groppone il terremoto delle Marche nel ’97 (4 morti) e l’alluvione di Sarno (159 vittime).

  4. ENI ed ENEL restano ottimi investimenti a lungo termine, soprattutto se acquistate negli ultimi tre mesi.
    Questo può confermarlo qualsiasi analista.
    Ovvio che il discorso può essere diverso sul breve, ma non essendo ENI ed ENEL titoli speculativi il problema manco si pone, azioni come queste si acquistano e si tengono lì senza farsi infulenzare delle performance a 3 o 6 mesi. Se questo Emilio ha ad esempio acquistato ENI vicino ai minimi (quando è stato consigliato quindi), diciamo tra i 12 e 13 può stare tranquillo che ha investito bene i suoi soldi

  5. @Mattia

    peccato che ENI siano state consigliate dal premier quando stavano a 15,5.

    ENEL per la maggior parte degli analisti è “mantentere” che nel gergo significa se le avete tenetevele ma non compratele ora.

    Si tratta ovviamente delle piu grandi e solide imprese italiane ma lo era anche Unicredit, nel contesto volatile di oggi non c’è niente di tranquillo, almeno per un investitore finanziario

  6. “Rendimento alternativo “Plus 20″ (azioni sconsigliate da Berlusconi APPLE, GOOGLE, AMAZON): 216.070 USD (+44,1%)”

    c’è un documento on line che immortala il momento in cui B avrebbe sconsigliato queste azioni?

    azioni

  7. Jonkind sul lungo anche 15,5 è un buon prezzo, dato che nel giro di un anno potrebbe tornare sui 27 o 28 senza grossi problemi.
    Hai ragione che il contesto attuale non aiuta, ma per azioni come Eni ed Enel il rischio non sussiste o è davvero ai minimi. Avendo pazienza, anche Unicredit tornerà ai suoi massimi, non ci piove, l’azienda è più che solida, e i suoi asset sono alsicuro.

  8. @Mattia,

    “sul lungo anche 15,5 è un buon prezzo, dato che nel giro di un anno potrebbe tornare sui 27 o 28 senza grossi problemi.”

    è la stessa cosa che dice Berlusconi, vedremo se avrete entrambi ragione.

    Non so bene su cosa basi le tue previsioni di prezzo, Mattia. O sbaglia il mercato o sbagli tu.

  9. @jonkind
    LOL
    quindi 1) non le ha sconsigliate davvero
    poi
    2) aggiungiamo che nei primi post di emilio quelle 3 lì non c’erano e son state messe dopo quando hai visto che salivano?
    ma va va ahahha

  10. @Paolo “LOL” M.

    qui si tratta di entrare nella mente di un semplice investitore come Emilio che creda in buona fede alle parole di Berlusconi.

    Se Silvio afferma con la forza di un assioma matematico che “le azioni non possono valere meno di 8 volte ne piu di 20 volte gli utili”, Emilio può semplicemente dedurre che le azioni sul mercato superano il limite superiore della forchetta 8/20 siano sopravvalutate e quindi venderle oppure non comprarle sono.

    Il punto è capire l’influsso che una raccomandazione pubblica può avere sui comportamenti individuali di persone non specializzate in finanza, sopt in un mercato che era già depresso e dove le azioni con P/E sopra il 20 erano veramente pochissime e facilmente individuabili.

    Dal punto di vista logico la simulazione la ritengo corretta.

    Forse i termini possono essere ammorbiditi, da sconsigliate si può passare ad indirettamente sconsigliate oppure allarmate oppure trascurate oppure non so

  11. @ Paolo “LOL” #2

    il portafoglio è stato messo dopo perché le affermazioni Berlusconi le ha fatte dopo ma lui ha formulato un postulato finanziario immutabile nel tempo e nello spazio per cui lo si può sicuramente retrodatare (lo pensava sicuramente anche un mese prima)

  12. Tendenzialmente, come già dissi, condivido con Jonkind le linee di pensiero alla base di questa rubrica.
    Per quanto il nostro primo cittadino non disdegni mai di “distinguersi”, fondamentalmente accumunerei, nel rivolger loro del biasimo, tutti i presidenti che si sbilancino a dare tali consigli.
    Poco mi interessa se Obama abbia, per ora, beccato il timing, non abbia parlato di azioni specifiche o si sia rivolto solo a chi abbia prospettive a lungo termine (NIKKEI anyone?).

    @Mattia: non colgo ad es. perchè mai tale titolo dovrebbe così probabilisticamente tornare a 27-28 etc..
    Se qualcuno me lo spiegasse in maniera convincente, benvenga. Sarò limitato io ma le vedute e soprattutto le spiegazioni, dei sopracitati analisti non mi son mai parse proprio solidissime.

  13. Su una cosa Mattia ha ragione,

    su ENI ancora molti analisti che coprono il titolo mantengono una raccomandazione “comprare” fino a 27 euro (anche se la media dei consigli si spinge solo fino a 20,3 euro). Su questo titolo aleggia una specie di mistero. 27 euro sarebbe il massimo storico mai raggiunto dalla compagnia petrolifera ed in questo periodo di recessione tanto credito non viene dato davvero a nessuno. Quindi? Ho il mercato ha preso un abbaglio oppure lo hanno preso molti analisti (incluso Berlusconi).

    Diverso è il discorso per ENEL e MEDIASET. Per entrambe le aziende pesano molte incognite negative quale l’eccessivo debito per la compagnia energetica ed il crollo delle entrate pubblicitarie per l’azienda televisiva. Per ENEL il prezzo raccomandato è in media 4,80 e per MEDIASET 3,05. In entrambi i casi siamo sotto la cifra spesa da Emilio per l’investimento.

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