Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso) /13

Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso)(…continua /12)

–  Gentilmente, dal momento che probabilmente lei una guerra tra due pianeti non l’ha mai provocata, le chiedo la cortesia di mettersi nei miei panni e di spiegarmi – se ce la fa senza divagare – perché io invece ci sono riuscito.

–  Vuole la versione lunga o quella corta?

–  Proviamo con quella corta.

–  I Gioviali sono antipatici.

–  Ne ha una media?

–  Mi dica lei cosa vuole sapere.

–  Innanzitutto perché i servizi segreti Gioviali hanno attribuito la frase sul bastoncino ai Sicumeri, dal momento che l’ho scritta io e sono pressoché sicuro di avere utilizzato una lingua di indubbia origine terrestre.

–  Lei si scorda, o forse non sa, che l’anno del contatto per i Terrestri è avvenuto meno di tre mesi fa.

–  L’anno del contatto?

–  Il momento in cui la vostra civiltà ha scoperto di non essere sola nell’universo.

–  Io non ho sentito niente, in giro.

–  Tre mesi fa nostri, non suoi: è successo verso la fine del vostro 2054. Stavate festeggiando il compleanno di uno importante.

–  Uno importante?

–  Sì, uno che doveva venire a salvarvi, prima o poi.

–  Ah, ho capito, era Natale.

–  Non mi ricordo come si chiamava.

–  No, Natale è… lasci perdere. Che c’entra invece l’anno del contatto con il bastoncino del ghiacciolo?

–  I Gioviali hanno dedotto che non potevate essere stati voi a mandarlo, perché ancora nemmeno sapevate che esistevano. Mentre il bastoncino di legno, beh, quella è la classica firma dei Sicumeri.

–  E i Gioviali non potevano offendersi e basta?

–  Sta scherzando? Per una frase minacciosa contenente sei zeta tutte assieme? Ma neanche per idea!

–  Quindi, cos’hanno fatto?

–  Molto semplicemente, tre minuti dopo avere letto la scritta sul legnetto, hanno dichiarato guerra ai Sicumeri.

–  E i Sicumeri non potevano spendere i tre minuti successivi a spiegare che non erano stati loro?

–  Lei deve sapere che i Sicumeri sono famosi per un’altra caratteristica, oltre a quelle che le ho già detto: sono parecchio presuntuosi e si sentono superiori a qualsiasi altra civiltà esistente. Quindi, quando i Gioviali hanno dichiarato la guerra, hanno indetto un referendum.

–  Un referendum?

–  Sì, la domanda era: “Siamo in grado di vincere questa guerra?”. Il 97% ha risposto “Sì”. Il rimanente 3% non aveva capito dove andava messa la crocetta per rispondere “Sì”.

–  …E sono entrati in guerra.

–  Sì, ma il problema è un altro: contrariamente a quel che credevano, i Sicumeri non erano assolutamente in grado di vincerla, quella guerra.

–  Perché?

–  Innanzitutto perché il pianeta Superiore è grosso quanto il ripostiglio di Giove. Può dedurre anche lei, quindi, che rispetto ai Gioviali fossero in minoranza. Il rapporto, se non ricordo male, era di uno a tredicimila. In più, i Gioviali possono prevedere le mosse del nemico, perché sono capaci di leggere il pensiero.

–  Ah.

–  E non è finita qui. I Sicumeri non avevano mai avuto un esercito: lo consideravano una cosa volgare.

–  Ho capito. Quel che mi interessa, però, è quanti morti ci sono stati, quali danni ha fatto la guerra. Cose così, sa, che uno chiede quando si sente responsabile.

–  Morti? Nessuno.

–  Mi scusi, quanto è durata questa guerra?

–  Ventisette anni.

–  E in ventisette anni di guerra non c’è scappato nemmeno un morto?

–  Uno, tra i Sicumeri, ma non si sentiva bene da prima.

–  Non capisco.

–  E’ abbastanza facile: i Gioviali non possono morire.

–  Ah no?

–  No. Loro, quando finiscono di usare il corpo che hanno, si trasformano in concime.

–  Questo noi lo chiamiamo morire.

–  Loro no. Lo chiamano diventare delle bellissime piante.

–  Allora mettiamola giù così: mi dice di quanto concime stiamo parlando?

–  Giove non è mai stato così verde come in quel periodo.

–  La prego, non mi dica così.

–  Ma lei non deve sentirsi responsabile: è una cosa che doveva succedere. E la prova è che siamo qui a parlarne. In più veda il lato positivo…

–  Ce n’è uno?

–  I bambini Gioviali che prima si sentivano trascurati perché i genitori non volevano mai uscire con loro, ora il papà lo trovano direttamente al parco. A qualsiasi ora.

–  La ringrazio per le parole di consolazione. Ma possibile che ci siano stati così tanti morti Gioviali?

–  La guerra è guerra. E i Sicumeri se la sono molto presa per quella storia dei Parrucchetti addestrati.

–  Dei che?

–  Parrucchetti addestrati: li catturavano e li tenevano in cattività permettendogli di nutrirsi esclusivamente di cervelli di persone con gravi problemi di autostima, poi li spedivano sul pianeta Superiore per contaminarlo di incertezza, dubbi, scoraggiamento, malinconia.

–  E ci sono riusciti?

–  Alla grande. Le dico solo che appena due anni dopo l’inizio del conflitto, se sul pianeta Superiore avessero ripetuto quel referendum sull’opportunità di entrare in guerra, il 64% avrebbe risposto “Mah”, il 20% “Non so”, l’11% “Come se la guerra fosse il maggiore dei miei problemi” e il 5% non avrebbe nemmeno avuto voglia di uscire di casa per andare a votare.

–  Però alla fine hanno reagito, se ci sono stati così tanti morti dall’altra parte.

–  Certo, una rappresaglia come non se ne sono mai viste. Eppure…

–  Cosa?

–  C’era sempre la questione dell’inferiorità numerica: non avrebbero potuto vincere quella guerra nemmeno se i morti Gioviali fossero stati trenta volte tanti. E per quanto il governo Iuppiteriano fosse sin dall’inizio in clamoroso vantaggio – tanto che si sarebbe potuto permettere che la guerra durasse secoli -, a un certo punto decise di farla finita lì, e optò per la soluzione finale.

–  Oh no!

–  Invece sì: fece le cose in grande stile. Innanzitutto impose a tutta la popolazione di spostarsi nella metà di sotto del pianeta. Poi mise in mano a tutti una girandola.

–  Hanno festeggiato che cosa?

–  Non sia stupido: non bisogna mai fare l’errore di sottovalutare un Gioviale con una girandola in mano.

–  No?

–  No. Mai. Ai Gioviali fu detto di aspettare la fine del countdown e poi iniziare a soffiare sulle girandole tutti assieme.

–  Mi sfugge il motivo.

–  Lei immagini tutta la popolazione di Giove – miliardi di persone – che soffia su miliardi di girandole: in pochi secondi il pianeta cominciò a spostarsi.

–  Per andare dove?

–  Diretto contro il pianeta Superiore, in rotta di collisione.

–  La soluzione finale era suicidarsi?

–  Figuriamoci: l’impatto con il pianeta Superiore avrebbe fatto appena il solletico a Giove, grande com’era. Avrebbe provocato, al massimo, danni simili all’impatto di un grosso meteorite.

–  E i Sicumeri scapparono?

–  Tutt’altro: in un impeto di quel poco di orgoglio che i parrucchetti non erano riusciti a succhiare puntarono anche loro il pianeta contro Giove.

–  Con le girandole?

–  I Sicumeri non avevano budget per acquistare tutte quelle girandole: scelsero invece di tappare tutti i vulcani presenti nella metà alta del pianeta Superiore, ottenendo l’effetto di un motore a reazione.

–  Si sono messi a fare un duello in mezzo alla galassia?

–  Esatto. Una specie di gara: chi avesse sterzato prima si sarebbe dimostrato più debole e avrebbe perso la guerra.

–  Poveracci.

–  Poveracci chi?

–  I Sicumeri, ovviamente.

–  E perché? I Sicumeri l’hanno vinta quella guerra.

–  L’hanno vinta? E come? Erano in inferiorità numerica; il pianeta era più piccolo; non avevano budget e combattevano la depressione.

–  Hanno usato l’ingegno e sfruttato a loro favore uno dei punti di forza dell’avversario.

–  Ovvero?

–  Come le ho già detto, i Gioviali sono capaci di leggere nel pensiero.

–  Messo giù così mi sembra un ulteriore motivo per cui avrebbero dovuto vincere.

–  E invece, se ci pensa, no.

–  No, eh?

–  No: i Sicumeri decisero che non avrebbero sterzato per nessuna ragione. E non l’avrebbero fatto, pur sapendo che andavano dritti verso il suicidio.

–  Appunto.

–  Mi dica cosa non le è chiaro.

–  Perché i Gioviali hanno sterzato per primi?

–  Perché, avendogli letto il pensiero, sapevano con certezza che i Sicumeri non l’avrebbero fatto.

–  Troppo complicato: credo che l’universo non faccia per me.

–  Lo credo anche io. Mica per niente vi siete spinti al massimo fino a Marte.

–  Siamo stati su Marte?

–  Certo, nel 1980.  Un americano, un messicano e un canadese. Ma i vostri governanti scelsero di non rendere pubblica la notizia.

–  Perché?

–  Al momento di scendere dalla scaletta, l’americano inciampò e ammartò di faccia. Si fece talmente male che non si potè rigirare la scena, e tutto fu messo sotto silenzio.

–  Capisco. Mi dice com’è finita tra Gioviali e Sicumeri?

–  Firmarono un armistizio secondo un rituale che peraltro è stato importato dalla Terra.

–  Si strinsero la mano?

–  No: incrociarono i mignoli.

–  I mignoli?

–  Esatto.

–  Perché ce li hanno i mignoli?

–  Ce li hanno come tutti. Li incrociarono, e dondolarono le braccia da destra a sinistra, e da sinistra a destra. Poi recitarono la Sacra Formula Terrestre della Concordia.

–  Sarebbe?

–  “Màle – dètto  il – pàrruc – chètto – che ci ha fàt – to – li – ti – gàr”.

(continua… /14)

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5 Commenti

  1. Ecco. Adesso sono qui a cantare Màle – dètto il – pàrruc – chètto – che ci ha fàt – to – li – ti – gàr in stile operistico.

  2. uhm, nel caso i gioviali dovessero attaccare la Terra possiamo sempre mangiare tanti fagioli e poi spostarci tutti su un unico emisfero

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