Chi siamo noi per decidere

Amo mio padre. Ha novant’anni e spero che muoia. In agosto mi ha detto “Voglio solo vivere abbastanza per poter votare.” Il 20 ottobre, subito dopo mezzanotte, ha spento la CNN nella sua casa in Massachussets, si è alzato per andare a letto e ha avuto un ictus. Se l’ictus l’avesse colpito mentre era seduto in poltrona, la mia matrigna avrebbe immaginato che stesse dormendo e probabilmente l’avrebbe trovato morto la mattina seguente. Il tonfo che mio padre ha fatto cadendo dalle scale ha svegliato mia sorella e la mia matrigna. Quel tonfo gli ha salvato la vita.

Ma quale vita? Che vita è una vita appesa ormai da anni a un sondino per l’idratazione forzata, si chiede Diana Wagman, autrice di questo articolo uscito oggi sul Los Angels Times che mi sono limitata a tradurre fin qui per parlare d’altro. Voglio parlare di mio nonno che due anni fa è uscito a fare una passeggiata quando – dopobarba che sa di nonno, camicia da nonno, cravatta da nonno, gilet da nonno, pantaloni a quadretti da nonno, scarpe da ginnastica Nike Air – uno scooter l’ha preso in pieno. E’ finito in rianimazione con tutte le ossa rotte. Il respiratore artificiale ha pompato aria per giorni nei suoi polmoni bucati. La botta in testa gli ha procurato un trauma cranico, ma l’ematoma si è riassorbito e mio nonno non ha riportato alcun danno.

Oggi ha 91 anni e due pezzi di ferro nelle gambe. Per molto tempo, durante la riabilitazione, ha camminato con il girello. Passeggiava su e giù per i corridoi del reparto geriatrico, fischiando. Quando l’hanno trasferito alla casa di riposo per anziani era già perfettamente in grado di vincere una gara di velocità con qualsiasi vecchio in carrozzella. Pochi mesi dopo usava il bastone solo in caso di estrema necessità, tipo durante le risse in salone per decidere quale programma guardare alla tv. Hanno dovuto mandarlo a casa. E’ lì che vive da solo e fa anche le scale. Ogni tanto viene una ragazza rumena a fargli compagnia, perché alla sua età vivere è molto più difficile che morire.

Forse. Diana Wagman, fermamente convinta che sia ora, per suo padre novantenne ateo, di morire in santa pace, non ha la forza di staccare il sondino per non so quale forma di sadismo ipocrita. Preferisce tenere il padre rinchiuso in una clinica e sborsare diecimila dollari al mese per consentire ai medici di accanirsi su di lui. Questa donna non trova la forza di rispettare la volontà paterna in uno Stato, la California, dove da 33 anni è legale rifiutare le terapie di mantenimento in vita previa dichiarazione che, evidentemente, il povero signor Wagman non si è premurato di notificare finché era in salute. Perciò costui si ritrova oggi in uno stato vegetativo, impossibilitato a esprimere la propria volontà, in balìa di una figlia che crede al Coniglio Pasquale ma non nella vita eterna e tuttavia preferisce prolungare l’agonia del padre anziché porle fine, come egli stesso certamente vorrebbe.

We have no authority to tell us what to do, proclama Diana Wagman nel suo articolo. Chi siamo noi per decidere, si chiede questa persona, questa libera cittadina di un paese, uno dei pochissimi, in cui praticare l’eutanasia in molti casi è legale e il testamento biologico è già una realtà. Chi siamo noi per decidere di noi stessi, dovremmo chiederci. Io mi sono risposta e voglio andarmene da questo paese di merda. Arrestatemi pure per oltraggio alla bandiera, sapete cosa me ne frega. Stasera su canale 5 è andato in onda il Grande Fratello, che bello.

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33 Commenti

  1. Chi siamo noi per decidere? Nessuno.
    Tant’è vero che si apprestano a fare una legge sul testamento biologico, oramai senza più alcuna condizione d’urgenza (ma manco prima…), senza che li possa minimamente sfiorare l’idea di indire un referendum.
    Settimane di discussioni fuori e dentro il Parlamento per formulare una legge più o meno condivisa che però si sa già che sarà un NO al testamento biologico, come Dio (forse) vuole, come Papa e Santa Romana Chiesa (tanto per cambiare) comandano.
    Italia Paese di merda.
    E stronzo chi non lo scrive.

  2. gaia, è giusto che la tv abbia continuato con la solita programmazione (anche se a me il GF non mi piace), perchè a Udine si è svolta una vicenda privata che ha finalmente trovato il suo sbocco naturale. La gente muore tutti i giorni e la vita continua, niente di eccezionale, è la morte, fa parte della vita.
    L’artificialità, l’eccezionalità, erano i precedenti 17 anni.

    Altra cosa è quello che succedeva a Roma sulle due sponde tiberine, quella sì è la faccia di merda di questo paese di merda. Se vuoi andartene ti capisco, ma non possiamo mica andarcene tutti in California, specie co sta grossa crisi!

  3. @PepPorno: non c’è solo la California, ormai qualsiasi paese europeo o nordamericano è in grado di garantire le libertà individuali meglio dell’Italia.

  4. @procellaria : ma noi non siamo in un qualsiasi paese europeo o nordamericano, siamo nello stato di Santa Romana Chiesa, e riguardo alle facce di merda delle due sponde tiberine, non bisogna più votarli quegli infami,se ne devono andare TUTTI (affanculo?….)

  5. A che serve non votarli, se si eleggono da se?
    Già alle ultime elezioni il voto della gente non contava assolutamente niente. Se poi Berlusconi dovesse realmente riuscire a cambiare la Costituzione e realizzare la tanto sospirata Repubblica Presidenziale, non andremmo neanche più a votare. Perchè in America il Presidente lo elegge la gente, in Italia invece lo eleggerebbero i partiti…
    Ha ragione Pep, e dobbiamo aprire gli occhi e rendercene conto, che oggi in Italia c’è meno libertà che a Cuba, che con la nuova riforma della giustizia non saremo nemmeno più liberi di scendere nelle piazze, dobbiamo svegliarci e capire che non basta poter scegliere quale tra i canali televisivi di Berlusconi guardare, in quale delle grandi catene commerciali di Berlusconi o dei suoi amici spendere i nostri soldi, per poter dire di essere liberi. Che la libertà di pensiero e di opinione non è vera libertà, se non si è nelle condizioni di conoscere tutta la verità, la realtà delle cose, ma solo la parte di verità che ci viene propinata da un’informazione completamente asservita a Berlusconi.
    Siamo tutti liberi, si.
    Liberi di pensare ciò che Berlusconi vuole, di fare ciò che Berlusconi vuole che facciamo, di comprare ciò che Berlusconi ci vende, di pensare ciò che Berlusconi ci concede di pensare, di dire ciò che Berlusconi ci permette di dire. E se ancora esistesse un minimo di libertà che esula dal suo potere oggi, verrà cancellato tra poche settimane con la riforma della giustizia.

  6. x lele: vista la bagarre al senato, direi proprio che hai detto una cosa sacrosanta… peccato che non c’è niente da ridere…

  7. Chi siamo noi per decidere?
    E perchè non decidere, anche in nome di un ragionevole dubbio, che valga la pena proteggere una vita?
    Mi appello al dubbio. Mi sembra che il dubbio ci metta al riparo da molti possibili errori.
    Mi sembra.

  8. così come uno stato civile e democratico non manderà mai nessuno sulla sedia elttrica, allo stesso modo deve garantire, a tutti coloro che non possono farlo automamente, il minimo sostentamento alimentare. Tutto il resto sarebbe un’enorme contraddizione…

  9. @luca
    sempre che costoro abbiano espresso tale volontà, sennò diventa un’imposizione e lo stato da civile diventa talebano e totalitario.

  10. luca ma ci sei o ci fai? lo stato dà a tutti quella garanzia, qui si sta parlando di dare anche la garanzia di non essere costretti a vivere per chi non lo volesse…
    ma forse sei troppo annebbiato da padre pio e le sue stigmate, la madonna che piange sangue etc per rendertene conto. trasferisciti al vaticano, o in arabia saudita, che è la stessa cosa

  11. Bravo Luca, diglielo chiaro e forte che ci sono milioni di persone che muoiono per scarsita’ di cibo ogni anno, di cui i nostri prelati e i prezzolati imprenditori e gli ottuagenari politici conoscono nomi e cause ma per cui mai si sognano di alzare un dito e di dire adesso basta! mai l’hanno fatto, mai lo faranno.

    Ricordaglielo al vecchio rincoglionito che tra una tinta e l’altra ha anche stretto amorevolemente la mano di Bush, uno che ne ha fatti elettrificare a decine in Texas.

    Bah..

  12. Io non so se sia giusto staccare la spina o no.
    Io so solo che è giusto fare una legge che non lo proibisca e che lasci ad ognuno la libera scelta. Così come nessuno può imporre a nessuno di staccare una spina, allora è anche vero che nessuno ha il diritto di proibirlo.
    E penso che dovendo fare una legge su un argomento tanto delicato, sarebbe giusto come minimo fare un REFERENDUM. Perchè se non posso scegliere io per me stesso, a maggior ragione non possono essere un Parlamento o una Chiesa a scegliere per me.
    Non voglio vivere 20 anni da vegetale solo perchè altrimenti la Chiesa perderebbe potere temporale o lo stato italiano perderebbe un’occasione di compiacere la Chiesa.
    in queste settimane abbiamo assistito tutti alle mille discussioni e strumentalizzazioni della vicenda di Eluana Englaro, ci siamo spaccati tra favorevoli e contrari, abbiamo fatto il tifo, chi per il padre di Eluana chi per quelli che tentavano di fare una legge in tempi record, come se fosse una partita di pallone.
    Perchè a NESSUNO è mai venuto in mente di chiedersi:” Ma perchè non lo chiedono a noi, se vogliamo il testamento biologico o no? Perchè sta cosa la devono decidere loro soli, tra di loro, tra politici e vescovi?”?
    Ma a voi sembra una cosa così normale questa?
    Vi siete veramente tutti rincoglioniti fino a questo punto?

  13. @Luca: quelli come te io non li sopporto. Quelli che usano parole come “GARANTIRE” per non usare la parola giusta, che in questo caso sarebbe “IMPORRE”.
    Il giochino di usare certe parole piuttosto che altre per confondere la percezione e le idee di chi le ascolta, va particolarmente di moda in questi anni. Abbiamo un Presidente del Consiglio che ci ha costruito un’impero e una fortuna, su questo giochino…
    Occhio però a non commettere lo stesso suo errore, di pensare che fuori ci siano solo deficienti…

  14. “Il giochino di usare certe parole piuttosto che altre per confondere la percezione e le idee di chi le ascolta, va particolarmente di moda in questi anni.”

    Tipo “Interruzione volontaria della gravidanza” invece che “Uccisione cosciente del feto”?

  15. io non ho la mente annebbiata da niente ragazzi: quando riuscirete ad esprimere un’opinione su qualcuno o su qualcosa senza preconcetti di nessun tipo o pretesti vari allora ne riparleremo. Per voi o così o niente…mente libera ragazzi…

  16. ma tutta la vicenda ha dell’assurdo…manco agli albori dell’umanita’ una roba del genere poteva essere pensata, e non ha nulla di filantropico, di buono, di evoluto…niente di niente, non si puo decidere al posto di un altra persona, un alta vita, un altra famiglia, ma poi con i progressi di una scienza piu volte osteggiata dalla Chiesa..

    ed e’ il frutto dei deliri di un pistola che siede sulla poltrona della presidenza e che ci fa perdere tempo e energie intorno a ste cose,

    perche’ non se abbiamo capito ma il personaggio in questione si gingilla tra telefonate per piazzare attricette nelle fiction, poi pensa: adesso faccio la dichiarazione alta e nobile, alza il telefono e spara minchiate che poi subiamo alla grande, noi ma anche i suoi alleati….terribile…proprio una bella dittatura.

  17. no, molto peggio di una dittatura

    con una dittatura ti puoi consolare pensando che si è imposta con la forza o con l’inganno, fingendo un rispetto della democrazia che poi non viene praticato

    ma se uno lo votano tre volte tre, in 15 anni, la dittatura non è di berlusconi, è dell’idiozia più agghiacciante

    e questo fa una bella differenza

    io posso sperare che un canchero se lo porti, quello

    ma non ho speranza che il canchero becchi 17 mln di votanti

  18. @Superman:
    No Superman, ti dirò che invece il tuo esempio mi può anche stare bene. Perchè tra “interruzione volontaria della gravidanza” e “uccisione volontaria del feto” esiste solo una differenza di interpretazione secondo coscienza.
    Mentre “GARANTIRE” e “IMPORRE” sono proprio due cose differenti. Talmente differenti che non è possibile usare indistintamente i due termini, a meno che non si voglia veramente, intenzionalmente, furbescamente ed ipocritamente, far passare una cosa per un’altra. Un pò come quando chiamano il razzismo di stato “sicurezza dei cittadini”, per intenderci.

  19. Luca, fai ciò che vuoi, continua a baciar pile e vai a messa regolarmente, pensala anche come vuoi (a patto che tu non voglia imporre a me quello che pensate voi, che se no mi incazzo), ma una cosa per favore….non venire ad insegnare a me, beghinetto che non sei altro, la libertà di pensiero….se tu sei cattolico rispetti i dogmi e con questo già sei in contrasto con la libertà di pensiero, quindi fai una cosa vattene affanculo tu e tutti i preti amici tuoi

  20. Luca, ma perchè ti riesce difficile credere che esprimere un’opinione diversa dalla tua sia frutto di un convincimento interiore e non, come dici tu, di un preconcetto a priori? Cosa ti da questa certezza? Anche tu esprimi un parere, legittimo, improntato ad una scelta cattolica, lo stesso vale per i laici. A me piacerebbe poter scegliere, tutto qua.

  21. Io vorrei poter morire senza infrangere la legge. Vorrei sapere quali volontà poter esprimere perché vengano rispettate, senza costringere i miei parenti a fare i conti con la propria coscienza e dover decidere per me. Soprattutto vorrei una morte dignitosa per mano esperta, senza inutili sofferenze. Non mi pare di chiedere molto.

  22. anna, i preconcetti a cui mi riferivo sono quelli espressi da dario: senza conoscermi e per un pensiero che ho espresso divento un amico dei preti, che va sempre a messa e beghinetto…dimmi tu che libertà mentale si può avere così…

  23. La libertà, caro luca, di non voler imporre a te di staccare la spina, mentre evidentemente tu vuoi imporre a me di non staccare la spina, in base a tuoi valori, che è ovvio, non sono condivisi da tutti. E visto che l’unica cosa di cui sono profondamente proprietario a questo mondo, se permetti (e anche se non permetti) decido io. questa è la libertà, caro luca, così facile che non si capisce nemmeno perchè se ne debba parlare.
    Poi certo, i miei preconcetti sui cattolici me li tengo ben stretti, ma questo è un altro discorso

  24. Luca, ho capito va.. non parlare di liberta’ mentale con questi antrocefali, parla di gnocca con me piuttosto..te a Halle Berry la spina gliela staccheresti?

  25. C’è persino che ha accusato il padre di non essere presente mentre la figlia moriva..Doveva essere a Lecco perchè gli era stata intentata causa per togliergli la potestà.
    Ci stavano riprovando per l’ennesima volta,come con il piccolo Davide,il bimbo con la sindrome di Potter.Ha dovuto sopportare anche questa.
    Ha dovuto sopportare “coppa UEFA” luca volontè dell’UDC che lo ha chiamato assassino,quel volontè che accusava i genitori di lecce di essere cinici.Quello che diceva che il piccolo Davide avrebbe fatto le dialisi per 10 anni e,dopo il trapianto sarebbe stato “benone”.
    Sbagliare è umano…e voi parlate ancora di BUON GUSTO!
    Che coraggio!
    P.S. va bene la mente aperta,ma non troppo altrimenti il cervello casca fuori.Se non è già scappato.

  26. IMHO non serve nient’altro.
    Il padre di Eluana – con 17 anni di corrosione del fegato – ci ha “donato” un diritto che ora dovrebbe essere garantito dalla costituzione (almeno in questo verso si è espressa la Corte Costituzionale della Repubblica Italiana.

    Qualora dovessero approvare una legge che ci toglie un diritto acquisito, non rimarrebbe altro da fare che tentare la via referendaria (ma considerando che qui il vero premier è il papa, la veggo dura).

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