XFactor, poca cronaca (terza puntata)

«῎Ανδρα μοι ἔννεπε, Μοῦσα, πολύτροπον, ὃς μάλα πολλὰ.»
Niente, è l’inizio dell’Odissea ma non serve era solo per far eccitare la Ventura, così gratis, adesso invece passiamo un po’ di più alle cose serie.

Non mi sono dimenticato di voi. E’ che non vi stimo. Quindi alla fine ero tutto bloccato di traverso in quel perenne stato di amletica incapacità decisionale: lo faccio il terzo pezzo o no? Li lascio digerire e formulare qualche cosa di proprio o non se lo meritano? La risposta non m’è mica venuta e alla fine sono qui a provare a fare un po’ il punto di quello che è successo nell’ennesima disperazione schizofrenica in diretta dagli studi di Via Mecenate a Milano perché la musica batte solo sul (poi porge l’orecchio alla telecamera quel.) bravi: la musica non batte. Il cuore, un ritmo (ha un battere) ma la musica tout court, eppure in fondo chi se ne frega. L’anno scorso scovavo nell’eliminazione dei fuoriCluster lo specchio esatto di un’italietta piccina piccina picciò, quest’anno -onestamente- passo. Perché non ho più il nervo scoperto, perché non sogno più che certe cose siano valide, in fondo, solo per una minoranza: oggi ho una buona certezza che abbiano vinto i puttanoni con la jeep e le relative scissioni cellulari. Che fare, d’altro, ancora?


Della puntata ricordo con una certa chiarezza che: Daniele Magro sta peggiorando a vista d’occhio. Che è un peccato perché mi pare abbia serie possibilità di vincere, non dico che non si riprenderà ma gli conviene non fare il pirla perché finire stritolati dal televoto è un attimo. Serena aveva un po‘ il vocino (stavano tutti male a dirla tutta), nelle prove andava peggio e in serata era decisamente migliorata ma c’ha proprio quel fare che uno prima o poi non si accorge ed è stata eliminata. Un giorno (credo fosse per la selezione del brano della seconda puntata) Simona le disse: noi abbiamo capito che tu sei una cantante davvero di classe. Lei rimase lì, ad un passo tra le nuvole ed il baratro del riposo criogenico, il mondo intero si tocco le palle e capì che non c’era futuro, manco per sbaglio. Sì -per carità- pure quella di gran classe dell’anno scorso che cantava di continuo (quella schifezza fiorita di) Oceano l’hanno fatta esibire dal Blu Note, dopodiche.. anybody, no?, dust.

Saltiamo un po’ perché, vi garantisco, non vi serve sapere e arriviamo a due concetti veloci e che vi devo. Primo: le Sisters of Soul (che faccio adesso una scommessa ovvia sul quando le faranno mettere alla prova con Lady Marmalade)(ovviamente con un trattamento trucco e parrucco bohémien a là Moulin Rouge -non sia mai che ne dimentichiamo un pezzo per strada), dicevo le SOS le casso. Fine della fiera. Non vale più la pena. Ho visto quel che dovevo vedere e sentito il sufficiente. Elena è l’unica che sappia fare un accordo sul pianoforte (semplice mica robe strane) e le altre, prese la nota, vanno avanti come robottini sulla terza e la quinta, binari precisi ed intervalli da accademia: troppo poco, e troppo spesso stonate; non siamo qui per fare il processo al processo ma c’ha ragione Bordone: i gruppi vocali o spaccano o sono ridicoli. Le SOS cominciano a fare tenerezza e ogni giorno che passa si slegano; il fatto è che sono immature. Non è una colpa è una condizione, non possono farci molto se non studiare. Secondo concetto, passo ai Bastardi. Con quel mio fare un po’ così, giolittiano e smaccatamente “cazzi miei”, mi metto a tifare per loro. Per quelli che ascoltano “I just can’t get enough” e chiosano che “sì, si può fare bèla”. Che mi ricorda tanto quella battuta che vedeva il popolo americano entusiasta di Ally McBeal se solo ci fossero state un po’ più esplosioni. Cioè, siamo al delerio. Ma sono simpatici e bravi. Non spaccano il mondo. Ma ci stanno dentro un cifro, per dirla alla milanese un po’ yeah di strada tardo anni 90. Morale: tutto su per i Bastardi (ragazzi è inutile, vi chiameremo così). Nella puntata di lunedì hanno inciso la propria base e il risultato è stato molto carino; la loro versione di “Ragazzo di Strada” è stata piacevole. E l’impressione è quella che a quelli lì se venisse mai su un bel disco glielo si compra volentieri. Ai Fajitas no.

Ma oggi non parleremo dei Fajitas perché non c’è niente di peggio dei Fajitas se non le mogli e donne urlanti e piangenti e poi di nuovo eccitate ed isteriche dei Fajitas: le Chicks Fajitas. Il miracolo di Madeddu si è compiuto ancora e, solo lui e le Chicks godendone, abbiamo sopportato l’incredibile salvataggio. Per la cronaca hanno cantato la Donna Cannone. E io non parlo di canta la Donna Cannone. Né con chi fosse entusiasta della Donna Cannone e di quelle robe lì, leggi: per dio il circo, ma come vi permettete?

Dalla puntata esce l’inutile Giacomo, troppo acerbo e piangiolento ma anche vittima di scelte particolarmente infelici. Lo uccide Morgan per non lasciare la palla in mano alla Ventura. Farà bene, farà male? Che c’avranno sempre da gridare quei due lì. Allora esce lui ed entra la follia. Un nuovo morganino. Completamente fuori di cranio. Stonato come una campana, ma di quelle stonate bene e belle. A me piace un casino. Grinta da vendere, spacca il palco, carica il pubblico. E alè. Se c’è un’ammazza rockettara è lui, e detto tra noi la rockettara che piace al Neri, scoperta dal Neri e perduta dal Neri mi pare un po’ poco. Mi spiego meglio. Non è male, ma non è nulla. Ce ne sono trentamila, non c’è un modo gentile per dirlo. O scopriamo che fa canzoni da sballo o io continuo ad ascoltare altro e secondo me anche molti altri come me.

Alla fine della fiera: Matteo ed Enrico sono qui che li aspetto, più il primo del secondo. Sento che Matteo può fare qualche cosa ma traballa. Enrico, calo di voce a parte, è un po’ più pronto. Più sereno, più strutturato e risolto. Avranno un successo dell’altro mondo? No non credo, ma come ci è già capitato di dire, stare nella mescola di Morgan è un’ottima cosa. Lo si nota nella complicità che c’è tra di loro e nella armonica empatia che sprigionano nel solo guardarsi; c’è un relativo timore reverenziale ma soprattutto stima reciproca. Sono molto veri, o così sembrano. Tutto sommato Marco Castoldi è piuttosto anti-televisione dal punto di vista squisitamente delle “regole” e della finzione e per questo non ho motivo di dubitare di una sincera stretta di mano o di un abbraccio che vuole scambiare con i suoi collaboratori e/o -come chiamarli- discepoli.

Chiudiamo. La ragazza albanese (potenziale newentry) che si presenta con la scarpa cheap, la nonna e la mamma che piangono per il solo essere lì e una voce da Celine Dion trita e ritrita era da far brillare in un angolo dello studio. Mi spiace, ma già ci aveva sfilettato le palle la Dion vera te figurati questa povera bambina dalle calze a troppo pochi denari per avere due polpacci così. Il gruppo (i primi a non passare e lasciare il posto al pazzo) era proprio una proposta d’accompagnamento. E già temevo infatti: di norma uno presenta tre loghi, quello fico che c’ha lavorato tre anni e ci crede di brutto, quello che uhm sì gli ho un po’ cambiato i colori ma proprio perché me l’hai chiesto e infine quello orrendo fatto mezzora prima che se ne accorgerebbe un cieco e il cliente-ventura di norma si entusiasma del terzo; stavolta, sarà che io del notaio in trasmissione mi fido come dei bugiardini dei medicinali, complice il televoto passa il pazzo e via tutti gli altri.

Puntata in discesa, non troppi talenti clamorosi. Tommasini non si arrende al fatto che chi fa il Direttore Creativo non è colpevole ma è Responsabile (quindi se li vestono a cazzo: non è colpa tua ma chiedo conto a te, più chiaro?), la Maionchi è molto troppo silenziosa, la Ventura fa la Ventura e ne avremmo piene le tasche. Il poeridiano è sempre meglio. Il processo del sabato è inutile perché non si vuole mai veramente parlare di alcun che; per fare un esempio i vocal coach stavano cercando di spiegare perché i ritorni di cuffia, sala e l’audio che viene mandato a casa siano così diversi e quanto sia importante, il figlio dei Pooh ha tagliato corto dicendo testuale: “adesso vorremo mica stare qui a spiegare le frequenze al pubblico”. No Facchinetti, essendo le persone/pubblico a casa quelle che votano con il cellulare ed esistendo un modo semplice per spiegare una cosa importante e perfettamente inerente (non la fisica quantistica, né le frequenze: i volumi, bastava spiegare la questione dei volumi, picio), sono d’ccordo con te, sarebbe stato molto meglio parlare dei tuoi ammiccamenti del cazzo in camera. Livello antipatia delle bretelle, 7.5 -possiamo ancora scavare.

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16 Commenti

  1. Oh, e poi IO passo per cattivo.
    Comunque, ecco cosa ci aspetta:

    Gruppi Vocali, seguiti da Mara Maionchi e Gaudi:

    Bastard Sons of Dioniso – Rock the Casbah (The Clash)
    Farias – Fragile (Sting)
    S.o.s. – This Love (Maroon 5)

    Over 24, seguiti da Morgan e Andrea Rodini:
    Andrea – Via con me (Paolo Conte)
    Enrico – Ordinary World (Duran Duran)
    Matteo – 1000 giorni di me e di te (Claudio Baglioni)
    Noemi – Extraterrestre (Eugenio Finardi)

    Under 24, seguiti da Simona Ventura e Stefano Magnanensi:
    Ambra Marie – Call me (Blondie)
    Daniele – Tutto quello che un uomo (Sergio Cammariere)
    Serena – In alto mare (Loredana Bertè)

    Direi che Daniele e Noemi galoppano a occhi chiusi e braccia aperte come Kevin Costner tra i due schieramenti all’inizio di Balla coi lupi.

  2. Applausi dal loggione.

    Per favore non smettere di postare su X factor. Almeno le mie orecchie capiscono (leggendoti) quello che si vede il lunedi.

    Che a me sembra sempre una fiera di paese.

    Che quello che canta meglio c’ha la rogna.

    Anche a me è piaciuto il pazzo alla fine. I Farias devono andare avanti perché con la crisaccia dei dischi chi c’è qualcuno deve aver pensato che l’etnico c’ha una base. I Bastardi va bene, te li concedo. Saranno come i Finley. Riempiono uno spazio. Le Sister anche quelle stan bene su una copertina. Da regalarle oppure da comprare quando fai la sosta all’Autogrill oppure alla Esso on The Road.

    Perché la Musica è davvero sulla strada ormai. Nel senso che non ha più un soldo o la trovi solo nei cestoni o davanti alle casse nei punti di ristoro.

    Gli altri non me li ricordo.

  3. Stavolta mi sono persa poco. Infine, ne salvo tre.
    Matteo, che arriva di brutto anche se non è pulitissimo ed è border line con il bocellismo. Anch’io l’aspetto.
    Daniele, lui per me pulitissimo. Al momento lo preferisco a Matteo. Non ho colto le tue osservazioni sul peggioramento eccetera e quindi mi sono sorpresa che ha rischiato di star fuori.
    Noemi (è lei quella col vocione?), perché dovrebbero darle una canzone di Cher (se a Giusi hanno dato Winehouse). Leggo che Madeddu anticipa che canterà Finardi e mi cadono le braccia.

    La polemica iniziale sull’eliminata passata è stata esilarante. La Ventura, sempre totalmente scollegata col suo cervellino, a un certo punto mi pare che abbia detto persino una cosa tipo “porto rispetto per la mia opinione”. E ha fatto bene poi Morgan a tagliarla fuori dal voto decisivo.
    Annotazioni:
    1. Ho l’impressione che chi canti con Morgan alla distanza esca penalizzato. Per il fatto che lui, piuttosto che valorizzare il suo candidato lo sfrutta per sperimentare le sue idee di interpretazione di un brano. Idee divertenti e interessanti – visto che alla fine è Morgan il protagonista di X-Factor – ma circoscritte allo spettacolo della serata piuttosto che al lancio del cantante.
    2. Francesco Facchinetti mi piace (lo dico con la testa sotto il tavolo)
    3. La storia di Enrico crooner è una bufala pietosa.
    4. Sono totalmente indifferente a quelli che fanno gli strani, come se scimmiottare Vasco fosse una garanzia.

  4. “questa povera bambina dalle calze a troppo pochi denari per avere due polpacci così”

    Simo, se non fossi certa che sei eterosessuale, questo varrebbe come coming out, sappilo :D

  5. Troppo cattiveria, trovo che, ad es. Tu , Jonkind, e Madeddu, siate ingenerosi
    La maggioranza sembran bravi.
    L’ acerbo Giacomo è uscito. Delle SoS in effetti l’ unica che me piase s’è l’ Elena (oddio, specificatamente come “curve” anche l’ olandese) .
    I Fajitas stessi, dei quali mi pare quasi superfluo dire che voglio che sian i prossimi a sortire di volata, letteralmente mi ripugnano proprio come genere, oltre a dir poco non entusiasmare come look, però non potrei urlare che sian tecnicamente superpippe.
    Gli altri, chi più chi meno, tenderei a salvarli. Non che sian ‘sti gran mostri mai visti, ma a nessuno mi sentirei di dire : “non è bravo” e men che mai “fa schifo”.
    Sintomatico di quello che ritengo sia uno dei problemi maggiori, o probabilmente il maggiore, è il fatto che queste trasmissioni sovente mi vien da appellarle “karaoke evoluto” ( essendo tutte cover, base sotto, senza strumenti, e bla bla bla).
    Per quanto bravi, se non sei un mostro, l’ esibizione è : “si carina…” o addirittura “eh, cazzo, lui è bravino forte”, ma non è che sobbalzi dalla poltrona gridando al miracolo.
    Anche su Serena citerei (o se preferisci: quoterei :P) lo spassosissimo “Jappy dei Bastard…” : “…le ha detto l’ ha cantata perfetta, ma poi le dicono: -comunque non sei riuscita a darmi sensazione. Cos’è che uno deve fare, tirarsi le vene sul palco?” ( watch?v=Mpye3cLykgs )
    L’ esibizione canora c’era, poi se a uno non entusiasma il genere che canta/le_ fanno_cantare, o il personaggio, è un altro discorso, “il suo lo fa”. Daniele credo che vocalmente non sia in discussione, nondimeno la sua inclinazione allo “sviso” non mi fa compiacere, però son un po’ cavoli miei.
    Non per niente tra l’ esibizioni che ho trovato più rilevanti vi sono “Amore caro, Amore bello” , che è stata parecchio riarrangiata/riammodernata, e soprattutto il rifacimento di “ragazzo di strada” da parte dei Bastard.
    Spero vivamente d’ ora in poi Gaudi scelga spessissimo di concedere tale opportunità ai 3-Trentini.
    Ora, l’ Albachiara fatta fare a Noemi non faceva mi impazzire, ma se proprio bisogna cantare per l’ ennesima volta pezzi già arcinoti, almeno che si faccia qualcosina-ina di diverso; son comunque totalmente a favore dell’ iniziativa.
    Se poi lo fanno i concorrenti in prima persona, ancora meglio.
    Magari qualcuno mi dirà che il pubblico della rete generalista si diletta semplicemente a sentire nuovi bravi esecutori canori.
    Sicuramente anch’io lo preferisco già cosi ai “Cruciverboni”, però tendenzialmente, per quel che mi riguarda, son interessato molto di più a tutto l’insieme, non solo “alla prestazione vocale di tipo professional” a cui, legittimamente data la professione, guarda molto lo Jurman (che sia quello Bordoniano o meno)di turno, o un fanatico di quel specifico aspetto. Quindi ,come mi pare sia in parte riassumibile col tuo : “o scopriamo che fa canzoni da sballo” , direi che a mancare non sono i concorrenti, e da qui il mio dissenso verso critiche impietose, ma piuttosto il fatto che in realtà a far la differenza son in gran parte anche altri aspetti, altre carte.
    Genere di carte che, i non maggiormente intonati etc., Bastardi, per ora hanno fatto intravedere di avere in qualche misura e che potrebbero verosimilmente proporle ; magari soffrono il giusto il fatto che fino all’ altro ieri le loro influenze musicali si fermassero solo a “
    Queens Of The Stone Age e similarissimi,
    (comunque sempre meglio dei gusti di molti altri partecipanti a questo genere di talent), ma dati i soli 22 anni su quell’ aspetto si può anche esser ottimisti.

    Insomma son stato inutilmente prolisso per esprimere un ovvio e conciso concetto, (si evince che io non sia Paganini) : ragazzi, critici, il programma e i concorrenti GROSSOMODO vanno più che bene, inutile che piccarsi : E’ che il format, alla fine, consiste nel ricantare canzonette.

    @Giulia: nel 2009 ancora bisogna spiegare certe cose? Pensavo fosse stata definitivamente sdoganata in un Macchiaradio in quel del 2006.
    “Simo”? Chi cazzo è “Simo”? Il post è di Sasaki ! Sasaki è frocia marcia !

  6. Peculiarità dell’ immagine che mi procura sempre un certo gaudio : omossessuale nella versione pubblica ed etero nel reale, privato, non è male.

  7. Ingeneroso? Moi? Ma se quest’anno mi piacciono tutti e tre i gruppi vocali? E ti dirò di più: sono con Virginia, a me Facchinetti non dispiace, come ho detto pubblicamente durante la macchiacronaca. Faccio notare che alla Rai ci sono presentatori del calibro di 1) Carlo Conti 2) Caterina Balivo 3) la Dandini 4) la Ventura medesima 5) Lamberto Sposini 6) Eleonora Daniele 7) Lamberto Sposini 8) non mi sono sbagliato, Lamberto Sposini l’avevo già scritto e lo riscrivo perché ieri stavo quasi per pagare il canone, ma poi uno fa mente locale e pensa a Lamberto Sposini e non si può sperare in un mondo migliore se non si comincia da piccoli atti di coscienza ecologista, quindi io non dò soldi a chi sta distruggendo il pianeta con Lamberto Sposini.

  8. Ah …
    Allora: pardon.
    A quanto pare il mio “irony radar” aveva rilevato un falso negativo su di lei che si esprimeva sui Fajitas, e a quel punto ha ritenuto che tale modalità fosse rimasta “ON” anche per tutte le altre successive dichiarazioni.

  9. Simpatico il metodo Emilio Fede aka DistorsioneRidicolizzanteDeiNomi applicata ai FARIAS chiamati Fajitas. Veramente simpatico.
    Sarebbe ancora più simpatico però se la cosa avesse un senso: le Fajitas sono messicane. Loro sono Argentini.
    Cabròn.

  10. The Bastard Sons of Dioniso in comune coi Finley hanno solo il caschetto in disordine. Spero che Gaudi si inventi qualcosa per l’arrangiamento di Rock the Casbah o lo lasci nuovamente a loro. Matteo mi piace molto, ma Starman è stata una roba imbarazzante. A tratti sembrava John Denver.

  11. UomoPera, perché non riuscite ad essere tutti quanti un po’ più lievi alla vita? E’ una sciocchezza… non date importanza alle sciocchezze, su. Sorridete un po’, sempre tutti incazzati. Ah, comunque è anche il metodo BeppeGrillo.

  12. @Madeddu:

    E hai dovuto arrivare a Sposini che intervista Malgioglio, per trasformare in certezza il dubbio che con i tuoi soldi i dirigenti ci stiano arredando la villa a Malindi?

    Scrivi immediatamente un altro dei tuoi strepitosi pezzi, perché hai circa dodicimila punti da recuperare!

    Nel frattempo…dietro la lavagna!

  13. No, no, Grillo l’ha imparato da Fede. Quel Luzzati , luzi, lunzatti…
    E comunque Fajitas è bellissimo, lo adotto anch’io e lascio in panchina Los Caballeros.
    @Uomopera: se una rosa cambiasse il nome, perderebbe forse il suo profumo? E i Chupitos, se li chiamassimo col loro vero nome, sarebbero forse meno meritevoli di essere cacciati all’istante da X-factor?

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