XFactor, la fredda cronaca (prima puntata)

Preludio

Ho atteso X Factor per quasi tutto l’anno da quando è finito, lo dico perché non sembri che l’abbia seguito distrattamente. Lo dico perché è difficile che io parli di televisione (ci sono altri nella blogsfera che lo fanno con amore e dedizione da anni). E infine lo dico perché in un momento in cui se non nomini almeno una volta nel 2009 il termine “fabriziodeandrè” sei un poveretto, mi pareva carino restare più sul pop e dare una ulteriore sponda a tutti quelli che volessero seguire di profilo il reality che l’anno scorso ha visto la nascita della carriera di Giusy Ferreri, senza la quale -diciamolo- oggi non staremmo qui a parlare della seconda edizione del programma. Ieri, dunque, è iniziato e mi ha molto deluso. La produzione, prendendo coraggio, ha fatto il possibile per iniziare con il botto e il giudizio complessivo è che il programma andava molto meglio quando non si sapeva se si sarebbe fatta la puntata successiva. Volendo poi analizzare quelle che definirei “componenti stabili” sarà il caso di confermare una regia, costumi e scenografia pacchiane come l’edizione precedente (è il format, si dice); la conduzione ancora una volta affidata a Facchinetti è imbarazzante per temi, tempi, modi, ammiccamenti, battute, buonismo illetterato (cioè non argomentato ma di posa), bretelle e simpatia. Facchinetti non è capace di fare l’intrattenitore perché è fondamentalmente un antipatico. Diretto in quella direzione dalle mani sapienti dei soliti autori alla ricerca di quella nicchia di mercato che si sbellica nelle sale del cinepanettone, potendo, peggiora. Ma si sa, lo spettacolo è finzione.

I giudici, infatti, sono i veri conduttori del tutto; che Facchinetti se ne sia accorto o meno la sua posizione è e resterà quella di colui che fa gli outro post esibizione, contrappuntando domande sciocche cui rispondere di volta in volta altezzosi, esuberanti o pacchianamente ma rigorosamente leggendo sul gobbo. Dimenticavo di dirvi che sono sempre gli stessi, i giudici. Mara Maionchi, Morgan e Simona Ventura. Rispettivamente una importante discografica dalla vastissima (ed illuminata) carriera, un musicista di fama nazionale famoso il giusto per poter incarnare un personaggio vitanaturaldurante e Simona Ventura per la quale onestamente non trovo altro da dire fuorché il fatto che anche lei come il buon vecchio Facchinetti ha buttato alle ortiche la simpatia negli anni della Gialappa’s per non recuperarla mai più e fare una carriera strepitosa e di tutto rispetto. Come di consueto i giudici in questione sono a capo di una sola delle categorie di cantanti come l’anno scorso suddivise in “giovani”, “gruppi” e “vecchi”, con buona pace di chi ha accusato Pippo Baudo di non conoscere i veri gusti degli italiani e per varie e scadenti edizioni sanremesi ha cambiato l’assetto baudiano della kermesse con risultati da non voler ricordare.

Morgan, era già incazzato perché non gli hanno dato i gruppi. La Ventura era già inacidita perché era circa un semestre che aspettava di andare a dire a Morgan che la vera vincitrice del programma era Lei perché ha scoperto e lanciato Giusy Ferreri. La Maionchi non era affatto inviperita né incazzata né altro, ma c’è voluto un minuto perché lo diventasse. E comunque non vedeva l’ora di rompere le balle a Morgan perché quest’anno i gruppi sono i suoi e non contenta s’è pure presa Gaudi come vocal coach. La produzione stessa, non sapendo che pescare nelle riserve di pesce, ha pensato che intavolare una bella scazzottata tra Gaudi e Morgan nella prima mezzora avrebbe fatto volare il programma e magari in un certo qual modo adombrare la partenza un po’ annoiata del Grande Fratello 9 che nel frattempo apriva le porte della eco-casa sotto l’occhio pudico di Canale 5. Insomma l’indirizzo era semplice: spaccate le ginocchia a Morgan che con quel suo fare da intellettuale e artista bohèmien ci ha proprio stancato. Capita l’incredibile idea? Fare un programma che tratti la ricerca di nuovi talenti cantanti, fare un daytime sul casting per tre mesi, infarinare il pubblico di armonie e piccarde e modulazioni e quinte eccedenti per poi intraprendere una sana crociata contro l’unico musicista presente in studio. Ma andatevene un po’ affanculo.

Atto I
Sale sul palco e debutta Daniele Magro, ed è bravo. Bravo come al solito, bravo come quando l’abbiamo ascoltato nei provini ma un po’ meno; un po’ meno perché come scrive il Daveblog gli hanno peggiorato il look. Prima era un po’ un misto fra ciccio di nonna papera e frankie-hi-energy e mi piaceva un casino. Ieri lo hanno ripulito di tutto quello che è naturalmente per dargli quel quid televisivo che l’ha imbastardito: Daniele torna quello di prima appena puoi. Tecnicamente è bravo, la sera del debutto non si critica mai nessuno, o quasi nessuno. Non lui. Voto: 6,5

Elisa è la seconda e come ho già detto la vedo come una potenziale Nelly McKay italiana, stralunata al punto giusto, ha una tonicità vocale divertente e divertita; non è banale nelle sue “svise”. Non è impostata, non è Cantante. Direi che è ancora pura e che nelle mani di Morgan potrebbe fare grandi cose. Staremo a vedere. Voto: 6.5

Poi i Bastard sons of Dioniso con Paint it black. I ragazzi spaccano. Si erano presentati alle prime selezioni con Help, poi la Maionchi (e sarà per sempre la sua pecca) chiede loro di rifarsi vivi con un pezzo italiano e questi la mandano su tutte le furie con un madrigale del ‘500 in dialetto eseguito da dio e per sempre vincendo il premio presa per il culo. Dicevamo che la Maionchi si incazza ma li prende lo stesso perché non solo è una brava discografica ma è altrettanto attenta al momento d’oro dei ragazzi; un momento che è pop con la P di platino. Loro si fanno i Rolling Stones come fosse aranciata e ringraziano indossando una maglietta con su uno scarafaggio giusto per non farci dimenticare che nella universale e netta suddivisione del mondo e delle cose conosciute tra Beatles e Rolling la loro scelta è quella che fanno i sani di mente. Voto: 7

Il turno di Giacomo passa via senza infamia e senza lode, il ragazzo vagola qua e là tra un pubblico che sta lì perché così va in televisione e non certo perché suo fan. Ma lo fa con fare da consumato artista e per questo si becca per la centesima volta del paraculo. Queste sono le tipiche cose della Ventura, parole a caso che divengono tormentoni. Bene così, Giacomo tieni duro che sei in buone mani, chiedi alla Ferreri. Voto: 6

Le SOS (Sisters of Soul), erano la mia grande scommessa. Ho investito tanto su di loro. Me le sono coccolate dal primo provino. E hanno fatto schifo. Mi è sceso il cuore, davvero. Si sono infilate al ballottaggio dritte come una freccia lanciata nel vuoto per poi cavarsela con il tipico trucchetto colmo di suspance e sagacia da parte degli autori. Cioè Morgan che vota per loro, la Ventura che legge sul gobbo di essere molto dispiaciuta ma vota per gli altri (lasciando tra l’altro capire che le ragazzine se la tirano un filo e che sarà il caso di cambiare atteggiamento) e lasciando dunque la palla alla Maionchi che già all’inizio della stagione è chiamata a decidere (con una sceneggiata che ci avrebbe anche un filo annoiato) tra due della sua squadra. Farà la scelta giusta. Le SOS sono strepitosamente brave, intonate, bellissime, giovanissime (legali) e volendo tornarci perché è questo l’aspetto che ci interessa, musicalmente talentuose sotto molti punti di vista. Le loro armonizzazioni, l’agilità con la quale sviluppano gli arrangiamenti dei quali hanno voluto dare prova durante i provini (e anche per salvarsi in televoto) le mettono sicuramente al riparo da ogni critica artistica se non quella di non completa maturità, ma questo, a prescindere dalle convinzioni della Ventura, è un aspetto importante eppure complementare; la dote musicale, al contrario o ce l’hai o non ce l’hai. Le SOS ce l’hanno. Voto: 5/6

Atto II
Matteo Becucci è la scelta di Morgan che non ho capito. Credo che sia “il sacrificabile” in termini di format. Ma essendo possibilista faccio un passo indietro e voglio riconoscere al Castoldi di aver saputo sentire di più di quanto Matteo non abbia espresso nei mesi appena trascorsi e ieri sera in trasmissione. Non metto in dubbio la capacità vocale, l’intonazione, la musicalità: è che mi pare il più debole. Tutto qui. Voto: 6–

I Farias li saltiamo, perché non è decoroso parlarne. Nel senso che non è colpa loro è colpa mia. Io non ce la faccio. Io non sopporto quelle cose lì. Io non sopporto i popoli latini, gli accenti latini, i modi latini, i cibi latini, i balli latini, i tramonti latini, i frutti latini, i culi latini, i carnevali latini. Eccetera. Scusatemi davvero Farias siete intonati, ok? Di più non riesco. Voto: 5–

Serena Abrami canta bene, ha cantato meglio, dobbiamo solo aspettare che si scrolli di dosso il terrore del debutto. Per il resto bene. Look sbagliato a mio modo di vedere, ma ci sono altri più bravi e migliori di me in questo campo; per quello che mi compete (che mi prendo da solo), e cioè la parte artistica, non ho nulla da dire: ha fatto tutto quello che le sue corde vocali e il diaframma le permettono. Magari con un’altra canzone potrebbe fare meglio. Voto: 6.5

Enrico Nordio è un casino. Perché è un mostro di bravura. Ma è difficile perché l’aspetto conta e l’aspetto non va ancora bene per sfondare di brutto. Questione di poco, c’è da fare un grosso lavoro per quel verso ma dall’altra parte ci siamo di brutto. Senza contare che Morgan ha per lui sfornato un arrangiamento superlativo (mi spiace Dave, non ci hai preso a mio modo di vedere). Voto: 7

Sinacria Sinphony. Ahimé. Non vanno bene per il programma. Come artisti sono completi e maturi. Sono intonati (perdonate se sempre la prima cosa che dico, ma stiamo parlando di musica e nello specifico di cantanti: anche se vi hanno abituato che no, in realtà essere intonati sarebbe piacevole). Sono fastidiosamente millimetrici nelle armonie anche complesse che sanno mettere in tavola. Ma non vanno bene per il programma. Si cerca la nuova stella del pop? Come ti viene in mente di agghindarli in quel modo? Non risultavano nemmeno simpatici. Bravi. Bravi e ancora bravi. Ma inadatti. L’errore è stato prenderli come quando non mi bocciarono in quarta ginnasio per farlo poi in seconda liceo. Il problema era in parte mio e in parte dei professori, credo. Voto: 6/7

Avevo dimenticato Ambra Marie. Mi scuso e aggiungo a posteriori (seppure nel corretto ordine di apparizione). Ambra Marie piace tanto a Gianluca Neri che si fa pure vanto di averla “scoperta”. In realtà è stata bravina a prescindere dal giudizio del patron di Blognation (era una vita che volevo scrivere ‘sta minchiata). Scegliere Wish you were here, c’è da dire, m’è parso audace. Non per la difficoltà del brano in sé… è che pure quando la fa David Gilmour non ne siamo più entusiasti da anni te figurati la versione di AM, con tutto il rispetto: perché non la Canzone del Sole e/o Lauda sii o mio Signore. WYW fa un po’ parte di quel trittico lì, quello della spiaggia. Quello degli altri che limonano, insomma non va bene, siate seri. Voto: 5/6

Infine Noemi che si presenta con un assetto Hippie per compiacere le maledizioni della Ventura e una voce da Anastasia di ottima qualità e sicuramente altrettanta potenziale carriera. Il fatto è che in un programma come quello potrebbe anche lei finire tra le sacrificabili. Staremo a vedere. Lo dico perché non vi dimenticaste (e lei stessa non si dimentichi) che al di là di tutto c’è ancora il televoto. Quindi largo alle anime bianche che stanno lì a parlare di cromatiche e diatoniche: sotto sotto sappiamo chi vota. E come. E perché. Voto: 6-

Per adesso basta così, li risentiamo martedì prossimo.

ps: resti agli atti che secondo me la Ventura, riguardo alla questione Giusy, ha solo avuto culo.

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15 Commenti

  1. azz. Ne ho dimenticata una scambiandola tra l’altro per un’altra. Appena posso rimedio.

  2. e per concludere: visto che in radio c’era un bordello della madonna mi pare proprio che la seconda cappella del pezzo sia che anche la ventura ha mandato a casa i Sinacria.. ora cerco su Youtube (non c’è ancora nulla). Quindi il balletto cui facevo riferimento non c’è stato (questa volta)

  3. Ottimo commento, ma una puntualizzazione: nella puntata che ho visto io la ventura ha votato per le SOS e quindi non c’è stato bisogno del voto della Maionchi. Ho capito male io? Qui’ in svizzera hanno trasmesso un finale diverso? In effetti come l’hai raccontata tu è come me la sarei aspettata.

  4. bravissimo sasaki. si vede che sei un “esperto” del programma, oltre che un intenditore di musica. sulla puntata di ieri, mi rimangono un paio di interrogativi.
    il primo: cosa porta una persona umanamente e artisticamente (direi anche culturalmente, se questa ormai non fosse diventata quasi una parolaccia) ricca come morgan ad andare in onda sotto l’effetto di troppe sostanze alteranti la psiche. il rischio è che si rovini l’immagine che si è creato faticosamente lo scorso anno, e che perda di credibilità. mi dispiacerebbe davvero per lui, che è una delle poche presenze “sensibili” nella nostra tv. la seconda è perché la cantante solista dei sinacria (quella più brava delle due, avrai capito a quale mi riferisco) non si sia proposta da sola, senza l’ingombro del resto del gruppo. a mio parere l’avrebbero selezionata al volo. la terza domanda che mi e ti faccio è perché, a leggere in rete i commenti del giorno dopo, emerge nettissimo un atteggiamento di “nostalgia” rispetto all’edizione dello scorso anno. tutti, unanimemente, sostengono che il livello dei cantanti era più alto. a me non è assolutamente sembrato, anzi penso che sia vero il contrario.

  5. “Capita l’incredibile idea? Fare un programma ..etc ..etc per poi intraprendere una sana crociata contro l’unico musicista presente in studio. Ma andatevene un po’ affanculo.”

    Concordo sugli artisti (con un + in più a noemi e farias), poco sull’analisi della trasmissione: liti e controliti, in buona parte, ad arte. Con Morgan complice, aggiungo.

  6. Anch’io “sostengo” le SoS a paletta.
    Intanto perchè non mi parvero male, inoltre, pur rischiando di passare per il “Simone Venturi” della situazione, debbo dire che, diamine, almeno un po’ di look du role lo hanno, scusate se è poco .
    Molto di mio gradimento la mise di ieri.

    Son più che tendenzialmente d’ accordo su tutto il resto del post, in primis sottoscrivendo ogni parola relativa alla valutazione sui Farias e palesando un certo beneplacito verso “i Bastard”, tra le altre per il fatto che nel mondo reale suonano anche (che, dai, seriamente, quanti “gruppi vocali” possono mai esserci) e, su questa son meno sicuro, fanno pezzi loro.

    A oggi di veri “fenomeni vocali” probabilmente non ne ho scorti. Voglio sperare che quanto meno molti di essi scrivano pezzi loro, che cantare “semplicemente bene” non basta. Sarà l’ esaurimento dell’ effetto novità, quest’ anno l’ effetto karaoke mi si è palesato più dello scorso. Dopo un po’, “ok bravino”, ma se non sei, chessò, la Leona Lewis di turno, mi rompo le balle a sentire gente che fa un karaoke, per quanto evoluto. Voglio più inediti, o quanto meno gente che spicchi per almeno 2 su 3 degli attributi :
    1)Look , presenza scenica etc.
    2)Voce, tecnica, timbro ecc.
    3) Composizione, cantautorismo ecc.
    Altrimenti diventa una cosa abbastanza insulsa, per di più data la proliferazione della categoria.

  7. è incredibile come vi affannate a commentare ste vaccate da tv-cassonetto

    guardate che anche se recensite in un blog figo rimangono sempre delle inguardabili vaccate
    x-factor . . grande fratello e via scoreggiando

  8. Dico una frase brutta brutta che odiavo sino a qualche tempo fa: “guardo poco la TV”.
    Non per posa. Ho solo attivato un meccanismo di estrema selezione e sintesi per mantenere un livello di attenzione che ho perso (anche per colpa della rete che ha reso inutile o datata la consultazione in video).
    Sui reality poi non reggo più le puntate iniziali, che sembrano tutte lunghe e prevedibili. Non trovo più alcun significato nel seguirle per tifare per qualcuno che poi sparisce nel dimenticatoio e viene riesumato solo dagli addicted.
    Date le premesse, ovviamente non ho visto la puntata. E aggiungo che da qualche anno la visione di Simona Ventura in TV mi dà la nausea.
    Per quanto mi riguarda, carta bianca a Sasaki – mi piace – finchè non seguirò direttamente.

  9. Ormai vedo solo telegiornali inglesi ed americani.
    Virginia, indovina un po’ di chi è la colpa di aver distrutto la televisione?

  10. fosse solo per la televisione . .sticazzi
    temo abbia raso al suolo anche qualcos’altro

  11. be’ questo xfactor sta un po’ scendendo di stile direi…! il caro “Umberto Eco del rock” (cosi’ Morgan si e’ autodefinito in una recente intervista su Il Giornale) ha veramente sparato delle idiozie inesistenti riguardo la bravura (INDISCUTIBILE) e preparazione del grande vocal coach Gaudi, che nel suo curriculum vanta collaborazioni con grandi artisti internazionali e remix del calibro di Bob Marley, Simple Minds, Elisa, Fatboy Slim, Scissor Sisters, Almamegretta… e la lista e’ moooolto lunga! Al caro Morgan je rode n’pochetto, aho’ Morgan, invece de spara’ scemenze mettete a studia’ e ‘mpara a fa musica seriamente invece de copia’ da artri! Gaudi e’ un grande e nun me lo tocca’!

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