Guardati bene nel portafoglio

Dice l’esponente della Casa delle Libertà nonchè sindaco di Milano, Frau Letizia Moratti, che l’operazione simpatia fatta dal Berlusca per far nascere la CAI costa 3-4 miliardi di debiti accollati al contribuente (cioè a te che leggi).

Aggiungiamoci poi sopra la differenza tra quello che avrebbe pagato Air France con l’accordo su cui lavorava Prodi (1 miliardo) e quello su cui si sta discutendo (250 milioni), e stiamo abbondantemente a 4 miliardi di Euro.

Insomma, 70 Euro a testa vi costa questa genialata. Se in famiglia siete in quattro, vi ha zanzato 280 Euro.

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47 Commenti

  1. … APPUNTO … nessun commento … l’hai detta giusta la “genialata” del nostro “Sire” e della sua corte dei miracoli … o miracolati …
    come dicono a Milano “Cuntent sciura?”

  2. questo è quello che ha detto la Moratti (che comunque non è un economista e scommetto che per ogni economista che la pensasse come lei, un’altro dissenziente si farebbe avanti)

    inoltre non si può appoggiare dar ragione alla Moratti a targhe alterne in base che quello che dica ci piaccia o meno (vedi dichiarazioni e pessima gestione sulla nevicata di Milano)

  3. Eh si, la sempre attuale questione delle tasse manifeste e di quelle maggiormente occulte, in effetti è “simpaticissima”.

  4. A parte che l’accordo a cui lavorava Prodi non è riuscito a chiuderlo, quindi parliamo sostanzialmente del nulla.

    Ci sono poi alcune inesattezze, in quello che dici.
    La CAI innanzitutto pagherà allo Stato non 250 milioni di euro ma 1,052 miliardi di euro per Alitalia.
    In secondo luogo, l’accordo con AirFrance prevedeva che allo Stato AirFrance pagasse meno di 70 milioni di euro per il pacchetto di azioni (la valutazione al momento dell’offerta era di 0,099euro per azione). Il resto era rappresentato dall’acquisto di obbligazioni che, in quanto tali, rientrano alla voce indebitamento e quindi compresi in quei 3/4 miliardi.
    Già così sono quasi 2 miliardi di euro che si spostano da una parte all’altra.
    Poi, mi piacerebbe sapere come si giunge a quei 3/4 miliardi di cui parla la Moratti.
    Cai non ha rilevato tutti gli asset della vecchia Alitalia.
    Asset che rimangono a disposizione della Bad Company, e che potranno essere venduti separatamente

  5. apelle è come difendere l’indifendibile….Ma non ti fa un poco incazzare la paraculata?

  6. è troppo intento a fare la palla di pelle per sentire le palle che ci sbattono dietro…ciock! ciock! ciock! ;P

  7. In effetti però anche a me risulta quello che dice Apelle.
    Capisco però che non fa ridere come Carletto Darwin, ma tant’è.

  8. Naevus, il tuo è il tipico modo di ragionare da tifoso, che poi magari nemmeno lo sei.
    Cioè, se una volta la Moratti dice una cosa giusta e una volta dice una vaccata, secondo te io dovrei decidere *prima* se darle *sempre* ragione o *sempre* torto?
    Quindi se a me sta simpatico Veltroni devo appoggiarlo anche quando cappella clamorosamente come con la Commissione Vigilanza Rai? Se non posso vedere Berlusconi devo dargli torto anche quando… uhm, non mi viene in mente nulla. Vabbè, il concetto è chiaro.

  9. C’è forse qualcuno che ha dei problemi se si citano le reali cifre della questione?
    Aggiungo tre dati ulteriori: Cai pagherà per Alitalia 427 milioni di euro e si accollerà 625 milioni di debiti, per un totale di 1,052 miliardi di euro.
    Gli asset in carico alla bad company hanno una valutazione compresa tra i 500 e i 700 milioni di euro.
    Il debito, per quanto riguarda tutte e cinque le societa’ in amministrazione controllata (Az Fly, Az Service, Az Express, Volare, Az Airport), risultava essere al momento del via della procedura di amministrazione controllata pari a 3,2 miliardi di euro.
    Da questo ne deriverebbe che, rispetto alla ipotetica offerta AirFrance, l’attuale soluzione costerebbe allo Stato:

    Debiti: 3.200 milioni –
    Offerta Cai: 427 milioni –
    Accollo debiti: 625 milioni –
    Assett vendibili: 500 milioni +
    Offerta Air France: 70 milioni =

    Differenza: 1.712 milioni di euro.

    Meno della metà di quello che si sarebbe portati a credere leggendo questo post.
    Se poi qualcuno ha altri dati, li pubblichi, e ne riparliamo.

  10. Apelle ti sei scordato gli umani: 8000 esuberi contro 3000 pagati sine die. Ti sei scordato anche dell’ airone.
    I conti alla cazzo siamo capaci tutti di farli.

  11. 1.700 milioni di euro sono circa 3.000 miliardi delle vecchie lirei
    buttata nel cesso direi, visto che alla fine l’acquirente è lo stesso e ha pagato di meno lo stesso bene

    ci perdiamo come stato 3.000 miliardi e ci guadagnano solo Air france e le teste di legno frapposte alla vendita diretta, in particolare Toto che si è salvato dal disastro e ha preso pure dei soldi

    altro che finanziamento pubblico ai partiti, un danno da 3000 miliardi allo stato per lo spot della “difesa dell’italianità” in campagna elettorale

    sono un sacco di soldi, molto di più di quelli stanziati per finta per le emergenze sociali e questi sono vere passività a differenza di quelli

    imho sono soldi che Berlusconi dovrebbe risarcire in prima persona, visto che ha scientemente danneggiato l’interesse pubblico a favore del suo e di quelli dei sui complici

  12. Fiandri, nessun problema, ci mancherebbe.
    Avrei già messo i link degli articoli dai quali ho preso le cifre, se me li facesse pubblicare.
    Ho ancora due commenti di venerdì contenenti dei link in “attesa di moderazione”.
    Faccio così, ti virgoletto i pezzi degli articoli, così che tu possa andarteli a cercare facilmente con Google:

    Offerta AirFrance:

    “Il consiglio di amministrazione di Alitalia ha deliberato all’unanimità di accettare l’offerta vincolante di Air France-Klm e di concludere il contratto. Lo ha comunicato Alitalia con nota. L’offerta di Air France prevede il lancio di una Ops sul 100% dei titoli Alitalia con un concambio di 1 azione della compagnia francese per ogni 160 azioni dell’italiana. Ma, se la vendita costerà 1,7 mld di euro, il valore della compagnia è di 138,5 milioni.”

    (Precisazione: lo Stato italiano, attraverso il Tesoro, detiene il 50% del capitale di Alitalia. Airfrance avrebbe scambiato 8,4 milioni di azioni AirFrance, del valore totale di 138,5 milioni di euro, contro il 100% delle azioni Alitalia. Come potrai leggere nel resto dell’articolo, altri 600 milioni AirFrance li avrebbe spesi per comprare obbligazioni Alitalia, e circa 1 miliardo sarebbe stato l’aumento di capitale)

    Offerta Cai:

    “ROMA – “Oggi ho accettato formalmente l’offerta” presentata da Cai, per 1.052 milioni. Lo ha annunciato il commissario straordinario di Alitalia. Augusto Fantozzi, in conferenza stampa, ha spiegato che il corrispettivo in denaro è di 427 milioni di euro, mentre l’accollo dei debiti ipotecari è pari a 625 milioni di euro.”

    Valorizzazione asset + debiti totali Alitalia:

    “ROMA (MF-DJ)–Gli asset che compongono il perimetro residuo di Alitalia (Milano: AZA.MI – notizie) , non rilevati da Cai, hanno un valore stimato in 500-700 milioni di euro.
    Lo ha affermato il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, spiegando che spettera’ a lui valutare le modalita’ di cessione di tali asset per rientrare nell’indebitamento della bad company. Il debito, per quanto riguarda tutte e cinque le societa’ in amministrazione controllata (Az Fly, Az Service, Az Express, Volare, Az Airport), risultava essere al momento del via della procedura di amministrazione controllata pari a 3,2 miliardi di euro.”

    Ciao.

  13. Giancarlo, ti cito un pezzo del Corsera:

    “Il raffronto con il piano Spinetta è presto fatto: Air France prevedeva 2.100 esuberi diretti e poi manteneva tra i 3.300 e gli oltre 4000 lavoratori in Az Servizi-Fintecna con stipendio garantito dallo Stato italiano per cinque anni. A questi si dovevano aggiungere circa 1500 contratti a tempo determinato che non sarebbero stati rinnovati.”

    Ecco, forse si dovrebbe ragionare anche sul fatto che del famoso piano AirFrance in realtà se ne sa ben poco.
    Ben poco della reale offerta economica.
    Ben poco delle attività che si sarebbero presi in carico.
    E ben poco del reale piano di esuberi.

    Saluti.

  14. Dunque con Af avremmo avuto 7600 esuberi. Oggi: CAI assume a tempi indeterminato 10.500 addetti circa. Alitalia aveva 16.820 contratti a tempo indeterminato e 2560 precari; AP Holding 1900 a tempo indeterminato e 1250 precari, in totale 22530. 22530 meno 10500 fanno 12500, di cui almeno 10500 esuberi e il rimanente a tempo determinato, sembrerebbe. La sospensione del servizio di prelievo ha colpito 200 addetti, che vanno a sommarsi. Ci sono poi gli stagionali di volo, gli invisibili. E, dulcis in fundo, la constatazione che Alitalia si poteva salvare con tutti i dipendenti e tutti gli aerei, meno però le teste di cazzo della politica e dei sindacati che si sono mangiati tutto

  15. Apelle ti stai scordando i 300 milioni pagati dallo stato a maggio-giugno per impedire il fallimento. I debiti creati nel frattempo, l’alitalia ha una crisi pazzesca di ticketing, praticamente negli ultimi 6 mesi ha fatturato il 50% del normale. Questi debiti chi li paga? E poi i circa 10.000 esuberi, la cassa integrazione, gli scivoli e le pensioni anticipate chi li paga? Non fanno almeno, almeno, un altro miliardo secondo te (sarebbero circa 100.000 euro a dipendente?

  16. “A parte che l’accordo a cui lavorava Prodi non è riuscito a chiuderlo, quindi parliamo sostanzialmente del nulla.”

    Dimentichi i proclami di Berlusconi su Alitalia durante la recente campagna elettorale che di fatto imposero uno stop alle trattative con AirFrance(che fece un passo indietro dopo i suddetti proclami). Indi il “non e’ riuscito a chiuderlo” lo declinerei in altro modo.

  17. @Ventomare.
    Guarda, se vuoi possiamo anche aggiungere tutto quello che vogliamo :)
    I dati che ho mostrato fino ad ora sono certi, quelli di cui mi parli sono presunti.
    Vediamo.
    I 300 milioni sono stati erogati dallo Stato a titolo di prestito ponte. E, in quanto prestito, sono già inclusi nel dato dell’indebitamento totale di 3,2 miliardi di euro.
    Tale dato è aggiornato al 30 settembre 2008, momento nel quale Alitalia è stata ammessa alle procedure di amministrazione straordinaria.
    Alitalia nel 2007 ha chiuso il bilancio con una perdita di 500 milioni di euro circa, pari a circa 1,4 milioni di perdita al giorno. Il 31 marzo 2008 Alitalia ha tagliato il 75% dei voli su Malpensa, causa di perdite annue valutabili in 200 milioni di euro. Gli ultimi dati disponibili mostrano un debito di Alitalia sostanzialmente stabile.
    Comunque, ipotizzando un trend di perdite simile a quello del 2007, il debito di Alitalia in questi ultimi tre mesi potrebbe essere aumentato di 130 milioni di euro (1,4 x 90).

    La questione del costo del personale e degli esuberi.
    Iniziamo a dire che fino al 31/12/2008 essi sono comunque inclusi nel bilancio.
    Poi, bisognerebbe capire quale effettivamente sia la differenza di esuberi tra le due proposte.
    Tu indichi in 10.000 tale differenza.
    A mio modesto parere potrebbero essere non più di 3.000/3.500.
    Faccio però una semplice considerazione: gli esuberi previsti dal piano AirFrance erano relativi ad un periodo in cui la crisi economica mondiale non era ancora scoppiata.
    Ho serissimi dubbi, visto quello che sta succedendo in tema di ricorso alla cassa integrazione, che AirFrance avrebbe continuato ad assicurare i livelli di impiego previsti nel suo piano.
    Comunque, proviamo ad ipotizzare il maggior costo dovuto alla differenza di esuberi tra i due piani.
    Considerando un costo annuo procapite di circa 40.000 euro, per 3.000 esuberi aggiuntivi si avrebbe un maggior costo annuo di 120 milioni di euro.
    Considerando mediamente 5 anni di ammortizzatori sociali, il maggior costo si aggirerebbe sui 600 milioni di euro.

    Il totalone salirebbe allora a 2,4/2,5 miliardi di euro.

    A questo punto, però, bisognerebbe introdurre un’ultima considerazione: si continua a dire che le differenze economiche tra le due offerte (1 -2 -3 -4 miliardi di euro, o quel che sarà) saranno un costo che si ripercuoterà interamente sulle finanze dello Stato e, di conseguenza, sul contribuente italiano.
    In realtà lo Stato non era l’unico azionista di Alitalia, quindi teoricamente il costo che dovrà sopportare potrebbe anche non essere il totale di cui si sta parlando.
    In particolare, mi riferisco ai debiti non garantiti direttamente dallo Stato stesso.

  18. E no non diciamo fesserie su Alitalia:
    Prodi vendeva il 100% di Alitalia a Air France per 1 miliardo
    oggi Air France compra per 320 milioni il 25%
    Chi la voleva svendere, era ovviamente Prodi

  19. @Luke.
    AirFrance ha chiuso la porta alle trattative dopo l’ennesimo incontro fallito con le parti sociali (cioè con la pleteora di sigle sindacali presenti in Alitalia)
    L’accordo con le parti sociali era la condizione essenziale per dar seguito all’offerta vincolante di vendita che il Tesoro aveva stipulato con AirFrance.
    Capisco che possa far comodo scaricare le colpe del mancato accordo su Berlusconi, ma se i sindacati non si fossero messi di traverso per l’ennesima volta, la vendita si sarebbe conclusa.
    E a quel punto Berlusconi avrebbe potuto unicamente ululare alla luna.
    Ben difficilmente, una volta vinte le elezioni, avrebbe potuto stracciare un contratto stipulato da parti legittimate a farlo e, di conseguenza, valido a tutti gli effetti.

  20. @Apelle, guarda che Carletto sui 250 milioni si riferiva solo alle trattative AF Alitalia ora, dove prima si parlava di un offerta di un miliardo, Prode fonte.

  21. @ apelle

    da quello che hanno scritto i giornali il CDA si Alitalia aveva accettato l’offerta Air France e da quello che hanno scritto i giornali Berlusconi ha ringraziato Prodi per aver lasciato che ci pensasse lui dopo che aveva fatto il diavolo a quattro sull’italianità

    ricordi la questione dell’italianità o eri in bagno quando ne hanno parlato?

  22. È apprezzabile l’intervento di Apelle dinanzi allo sbrodolamento di numeri a rampazzo senza un minimo di cognizioni di bilancio. Tutti contabili qui.
    La Moratti ha fatto tutto il possibile per salvaguardare Malpensa, ma l’offerta di Lufthansa non è arrivata. E sembra che l’accordo con Air France includa una tutela in tal senso, ridimensionando Linate.
    Ma non ho ancora capito in rapporto a quale alternativa esiste tutto questo sbracciamento ideologico-contabile.
    Eppure Fantozzi in un’intervista recente l’aveva ribadito, a beneficio di quelli un po’ gnucchi:

    “La soluzione Cai era davvero l’unica via d’uscita?
    “Ho lungamente parlato con Spinetta (il capo di Air France, ndr) e con Mayruber (quello di Lufthansa, ndr). Quando Cai si è ritirata, dopo la rottura con il sindacato, ho cercato questi signori e loro mi hanno detto chiaro e tondo che con i sindacati italiani non volevano avere a che fare”.”

    E gli asini continuano a ragliare …

  23. Virginia, non mi dire che sei una di quelle anime belle che considerano Berlusconi un innocuo buffone senza potere ;) Suggerisco, per spostare la discussione su un piano razionale, che la situazione di Alitalia era del tutto simile a quella di Cirio o Parmalat, tutte e tre aziende in grado di produrre utili ma spolpate da dirigenti criminali e, nel caso di Alitalia, da politica tutta e sindacati. Basterebbe vedere i bilanci degli ultimi tre anni, il rapporto tra spese per il personale e spese generali, e confrontare le percentuali con i bilanci delle altre compagnie aeree, per capire dove stava il buco nero. Spero che la magistratura faccia un massacro della gentaglia che ha amministrato la Compagnia negli ultimi quindici anni.

  24. Virginia smettila di offendere e impara a scrivere cose sensate, al posto di questi pietosi tentativi di portare acqua alla feccia truffatrice

  25. @Luke.

    Hai ragione.
    Ma è un raffronto che non ha nessun senso, nell’ambito del ragionamento del post di Carletto.
    Lo Stato ha incassato la somma pattuita con Cai, mica quella che Cai ha concordato con AirFrance.
    Se si vuol fare un bilancio per il contribuente, che è quello che sembra voler fare Carletto, si deve tener conto del primo dato, non del secondo.

    Ciao.

  26. Lo sapevo! Per me conta di più in una trattativa i sindacati od il proprietario di Alitalia?
    Io direi il proprietario.
    Che attraverso Fintecna era il Ministrero dell’economia e della finanze.

    Per chiarirci uno stralcio dell’articolo datato 25 MARZO 2008 su quel quotidiano comunista che è IL SOLE 24 ORE

    Alitalia al centro della campagna, commenti duri sui siti esteri
    di Elysa Fazzino

    Silvio Berlusconi e l’Alitalia sono i temi della campagna elettorale più presenti in queste ore sui siti Internet dei media stranieri. Si differenzia il sito di El Pais, con un’intervista a Beppe Grillo. Il quotidiano americano Wall Street Journal mette online nella sua edizione europea un editoriale molto critico nei confronti di Berlusconi, «Silvio e l’Alitalia». Secondo l’analisi, il caso Alitalia mostra che il Cavaliere «si è rivelato più un corporativista contrario alla competizione del libero mercato che un liberista economico desideroso di fare quello di cui l’Italia ha bisogno per far rivivere la sua traballante economia. E’ anche un politico disposto a fare di tutto per riconquistare il potere. Difficilmente ciò è una buona notizia per l’Alitalia, o per l’Italia». Secondo il quotidiano, la sua posizione sull’Alitalia potrebbe ben presto diventare politica ufficiale e «silurare l’unica cosa che si frappone tra la compagnia di bandiera italiana e la bancarotta». La vicenda, a suo parere, segnala anche la mancanza di impegno dell’ex premier per le riforme economiche.
    Sempre sull’Alitalia, il britannico Financial Times ha titolato nel week-end «Alitalia più vicina alla bancarotta dopo il veto di Berlusconi». Nella sua corrispondenza, Guy Dinmore ha interpellato il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa, il quale gli ha detto che Alitalia ha ossigeno solo per qualche settimana. Anche Dinmore sottolinea che nonostante la sua piattaforma di riforme di mercato liberali, l’ex premier «ha fatto dell’Alitalia una questione elettorale, alimentando il clima protezionistico e nazionalistico suscitato dalla perdita di posti di lavoro e dal ridimensionamento dell’aeroporto milanese di Malpensa pianificato da Air France-Klm». Sui siti sono riportate oggi anche le dichiarazioni di Romano Prodi. «Primo ministro favorevole a un’offerta italiana per Alitalia», titola il sito della Bbc, che però nel pezzo precisa che il premier uscente, pur giudicandola «desiderabile» ha messo in dubbio la possibilità di una cordata italiana. La notizia compare anche sul Times, che aveva titolato un precedente articolo «Silvio Berlusconi potrebbe salvare Alitalia da Air France», dipingendo l’ex premier come il «cavaliere bianco» della situazione. Nel week-end anche un titolo del Guardian, «Berlusconi, metterò il veto sull’accordo Alitalia».
    Tra i siti francesi, Le Figaro titola oggi sulla home page «Prodi vola al soccorso di Air France»: il quotidiano riporta la replica di Prodi a Berlusconi e spiega che «il capo del governo italiano non crede alla soluzione italiana difesa dal leader della destra per salvare la compagnia aerea». Più di una cinquantina i commenti dei lettori arrivati nel week-end agli articoli sul tema. Il quotidiano economico francese Les Echos titola oggi «Confusione generale sul dossier Alitalia» e scrive che decidendo di dire no all’acquisto di Alitalia da parte di Air France-Klm, Berlusconi, dato per vincitore alle prossime elezioni, ha creato un bel guazzabuglio. Ieri il quotidiano aveva puntato sul fatto che in Italia la polemica si allarga sempre più con l’avvicinarsi del voto.
    Il sito economico spagnolo Expansion pubblica un commento, intitolato solo «Alitalia», che comincia così: «Risulta paradossale che in un’Europa unita, che dovrebbe camminare con passo fermo verso la totale eliminazione delle barriere economiche, i gesti e gli atteggiamenti protezionistici siano all’ordine del giorno».
    Il sito dell’americano New York Times ha messo on line ieri il servizio Reuters «Il pretendente Alitalia chiede tre settimane», mentre l’International Herald Tribune ha pubblicato sabato l’articolo dell’Ap «Ledaer dei sindacati dice che Air France deve migliorare l’offerta per comprare Alitalia».
    Si sbagliavano i maggiori quotidiani d’europa ed ha ragione virginia.

  27. @Mazzetta.

    Io mi attengo soltanto a quanto era previsto dall’accordo vincolante tra Alitalia e AirFrance.
    Il via libera dei sindacati era una condizione essenziale.
    E l’accordo è caduto su questo aspetto.
    Il resto, se mi passi il termine, sono chiacchiere.
    Prodi poi, a quel punto, non aveva più il tempo materiale per provare a rilanciare la trattativa, essendo il suo governo agli sgoccioli.
    E che altro poteva fare, se non passare la mano?
    Mi stupisco poi di un altro aspetto: si continua a sottolineare l’importanza delle dichiarazioni di Berlusconi che, all’epoca, era solo il capo dell’opposizione.
    Si tace invece sulle dichiarazioni di due ministri dell’allora governo Prodi: Di Pietro (ministro delle infrastrutture) e Bianchi (ministro dei trasporti). Che sull’affaire Aza-AirFrance ne dicevano peste e corna, ben peggio di Berlusconi.
    Ecco, mi stupisce che si tenda a dare più peso alle dichiarazioni di un politico di opposizione piuttosto che a quelle di due ministri, competenti in materia, del governo che stava conducendo le trattative….
    Strano, vero?

    Saluti

  28. Apelle, il trend di perdite di Alitalia dei 4 mesi del 2008 non ha niente a che vedere con il 2007. Praticamente Alitalia ha avuto una crisi di ticketing di oltre il 50%, vuol dire che il fatturato si è letteralmente dimezzato, gli aerei hanno volato semivuoti, con pari costi e ricavi dimezzati.
    Alitalia fattura circa 4,5-5 miliardi l’anno. Il 3 quatrimestre 2008 ha praticamente dimezzato i ricavi. Cioè ha perso circa 750 milioni di ricavi. Considera che attualmente per alitalia non c’è marginalità, per cui vuol dire che praticamente la mancata perdita di ricavi si trasforma tutta in perdite. Mettici minimo altri 500 milioni.

  29. @Ventomare:

    “L’indebitamento netto di Alitalia si stabilizza sopra gli 1,2 miliardi di euro. A fine novembre il debito della compagnia aerea era sceso a 1,23 miliardi di euro, rispetto agli 1,25 miliardi del mese precedente.”

    questa poi la posizione finanziaria di Alitalia tra settembre ed novembre:

    Settembre -1228,00
    Ottobre -1248,00
    Novembre -1199,00

    Può essere tutto, ripeto, ma le notizie dicono che il debito di Alitalia tende a stabilizzarsi negli ultimi mesi.
    Dire quindi che Alitalia abbia perso in un quadrimetre quanto ha perso nel 2007 (e dopo aver tagliato una dell voci che maggiormente contribuivano al dissesto: Malpensa) credo che sia eccessivo….

    Aspettiamo i dati di bilancio al 31/12/2008, e poi ne riparliamo.

    Ciao

  30. Scusa, Vento, ho capovolto la tabella :

    Quella giusta è questa:

    Novembre -1228,00
    Ottobre -1248,00
    Settembre -1199,00

  31. Se il governo Prodi ha una colpa è sicuramente quella di non aver venduto Alitalia per tempo…AirFrance su questo ci ha giocato e non poco,giustamente aggiungo io.
    Cambiando il governo,Airfrance sapeva che il Padrone dell’Alitalia serebbe divenuto il nuovo presidente del consiglio…che insieme alla Lega Nord hanno organizzato e buttato benzina su fuoco coi sindacati alla SEA che è in quota Lega a Malpensa e Linate.
    Il teartrino mediatico sui sindacati ha fatto il resto.
    Non passava giorno che si parlava solo ed esclusivamente dei sindacati…

  32. da Panorama, testata di proprietà del Presidente del Consiglio

    Alitalia, scende in pista Berlusconi e ferma il decollo per Parigi

    * redazione
    * Giovedì 20 Marzo 2008
    * 2 commenti
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    Un Boeing 747 dell’Alitalia
    Berlusconi rompe il silenzio su Alitalia e va all’attacco: la proposta di Air France ‘’è irricevibile’’, dice e suona la riscossa del tricolore. ‘’E’ venuto il momento che se esistono in Italia degli imprenditori con un minimo di orgoglio si devono fare avanti’’. Il Cavaliere pensa, in particolare, all’offerta di Air One come una delle iniziative possibili. Una ipotesi che in nottata rafforza chiarendo che la compagnia aerea francese rinuncerà all’acquisto del vettore italiano per lasciare spazio al rilancio di Toto e di una cordata di imprenditori che dovrebbe comprendere Banca Intesa e vede anche l’interessamento dei suoi figli.
    E’ quindi scontro con Romano Prodi, che ieri in serata, come ha reso noto lo stesso Berlusconi, ha cercato telefonicamente il Cavaliere.
    Per ora, risponde il Professore, quella di Air France ‘’è l’unica proposta. Se Berlusconi non è d’accordo presenti un’altra soluzione’’. Il che significa avere un piano e poi fare un’opa che deve essere valutata e accettata dal Tesoro, chiarisce Palazzo Chigi.
    Le posizioni di Berlusconi sono invece ‘’inaccettabili’’ per il ministro Pierluigi Bersani, che ha definito ‘’irresponsabile’’ l’atteggiamento del leader del Pdl.

    @apelle

    il giornale di B. dice che B. scende il campo e ferma la vendita ad Air France
    poi lo stesso e gli stessi, sull’onda della truffa CAI dicono che non esisteva accordo per colpa dei sindacati e tu sposi questa versione

    peccato, esiste nero su bianco la rivendicazione del misfatto da parte di B., proprio sui giornali di B.

    negarlo come fai tu è abbastanza difficile, perchè saresti convinto di questa versione che fa a pugni con le stesse parole di Berlusconi e dei suoi dipendenti?

  33. La posizione finanziaria netta del Gruppo Alitalia, al 30 novembre 2008, che non comprende nell’area di consolidamento Alitalia Servizi ed Alitalia Airport, è stata di 1.228 milioni di euro con un decremento dell’indebitamento netto di 20 milioni (-1,6%) rispetto alla medesima situazione al 31 ottobre 2008.
    …………………..
    In merito ai 300 milioni di euro di prestito una nota spiega che non sono inclusi nell’indebitamento finanziario, in quanto, ricorrendone i presupposti, sono stati portati ad incremento del patrimonio netto.

    …….
    Apelle questo non vuol dire che hanno contenuto il l’indebitamento perché hanno pagato stipendi e costi di produzione con i 300 milioni, che non figurano a perdita ma a capitale? Non è pensabile che una compagnia riduce i biglietti emessi di una quantità enorme e riduce l’indebitamento. E’ vero che volavano in perdita, ma i voli, nell’ultimo quatrimestre per la maggior parte volavano dimezzati, e poi i costi fissi ci sono sempre ed incidevano molto di più che i costi variabili.

  34. Mazzetta, ma secondo te io sono all’oscuro del fatto che Berlusconi ha espresso parere negativo alla vendita di Alitalia ad AirFrance?
    Ho detto forse che Berlusconi non si era espresso contro quella soluzione?
    Io ho semplicemente fatto una considerazione: se si fosse chiuso quell’accordo, Berlusconi non avrebbe potuto farci niente.
    La sua sarebbe rimasta la posizione di uno che era contro l’accordo.
    Come erano contro Di Pietro e Bianchi, che allora erano ministri del governo Prodi.
    Quell’accordo però si è bloccato sul diniego dei sindacati.
    E questo è un dato di fatto che non si può certo negare….

  35. @Ventomare.

    Ripeto, non escludo nulla a priori.
    Per capire come sono cambiate le cose nei mesi da ottobre a dicembre bisognerebbe avere i dati definitivi.

  36. In sostanza prima AF avrebbe dovuto pagare 1 miliardo per il controllo di AZ adesso ce l’ha con 320 milioni, ossia il 25% delle quote, che dovrebbero gia’ fare profitto per Colaninno e soci.

  37. Scusa Apelle, ma ti pare che Air France che aveva già il suo da fare con i sindacati si metteva contro il molto probabile capo della maggioranza e del governo?
    Spinetta mica è un suicida. Se le cose si fossero messe male per lui dopo, avendo continuato cocciutamente la trattativa, sarebbe stato cacciato da Air France per una gestione dell’affare da stupido.

  38. Spinetta lo sapeva che Berlusconi tornava da lui con il cappello in mano, perché doveva firmare il contratto? Fosse stato solo per i 200 milioni di penale che Alitalia avrebbe dovuto pagare per uscire da Skyteam. Ha solo aspettato che il cadavere del nemico passasse sul fiume e c’ha guadagnato una compagnia senza debiti e con tutti i problemi sindacali risolti. A lui la new company con un quarto del prezzo e a noi la bad company con 3 miliardi di euro di debiti da rottamare.

    Che affare abbiamo fatto! Ma quello che è peggio che siamo passati per cretini come italiani grazie al nostro primo esemplare di Palazzo Chigi.

  39. Sandro Bondi a marzo 2008
    “…..In questo clima confuso, che ha favorito ogni sorta di speculazione, di cui la proposta irricevibile di Air France è stato solo l`epilogo, è incredibile che ogni sorta di reato finanziario, dall`aggiotaggio all`insider trading, sia oggi addebitato a Silvio Berlusconi, la cui colpa è quella di essersi opposto alla svendita della compagnia di bandiera e di avere meritoriamente tenuto aperto un dossier che il Tesoro e Air France volevano chiudere in poche ore”.

  40. insomma si discute del diametro del pene che abbiamo nel culo…scusate, non noi, ma i “contribuenti…”
    Comunque AirFrance ha si comprato il 25% ma della nuova Alitalia…Quindi quei soldi sono finiti nelle casse dello stato o in quelle della CAI?

  41. CAI compra Alitalia
    Il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, ha dato il via libera all’offerta di Cai per 1,052 miliardi di cui 427 saranno pagati in contanti e 625 deriveranno dall’accollo dei debiti ipotecari.

    Air France paga a CAI il 25%
    Sara’ Air France-Klm il partner dell’Alitalia. Il cda della Cai infatti ha dato semaforo verde all’offerta della compagnia franco-olandese. Air France-Klm entrera’ con il 25% nel capitale della nuova Alitalia per 320 milioni di euro.

  42. secondo me nelle tasche di CAI, che nel giro di qualche giorno ha guadagnato milioni di euro e poi immagino anche Monsieur Spinetta che parla con la foto di Materazzi per dirgli: e adesso portami la tua di sorella in ufficio.

  43. A proposito dei capitani coraggiosi di kiplinghiana memoria evocati da Berlusconi. Diciamo che più che capitani coraggiosi sono capitani paraculi.

    Il loro 75%, adesso è fatto di soli 107 miliardi sborsati e 625 milioni di debiti, che pagherà Alitalia e non loro.

    Immagino che tra qualche anno avranno fatto un guadagno vendendo le azioni di almeno 10-20 volte l’investimento.

    E le televisioni li fanno passare come eroi nazionali. Oltre il danno ai cittadini anche la beffa.

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