Discriminiamo?

La Chiesa dice no alla depenalizzazione dell’omosessualità. Depenalizzare l’omosessualità, secondo il Vaticano, significa favorire una una cultura che non riconosce più come peccato l’omosessualità.
Si può nascere con i cromosomi incasinati ma non con gli ormoni incasinati. Gli ormoni, per la chiesa cattolica, sono una certezza inviolabile, un dogma, una sicurezza su cui la natura non può commettere errori perchè gli ormoni non gli appartengono. Sui cromosomi, i geni o il dna la natura ha libero arbitrio ma gli ormoni sono direttamente dispensati da Dio che, come sappiamo, è infallibile. Discriminare gli omosessuali è indispensabile per stroncare il vizio di accoppiarsi con esseri dello stesso sesso perchè di vizio, di depravazione, di atteggiamento fortemente immorale si tratta.
La Chiesa dice no anche alla convenzione Onu sui diritti delle persone disabili perchè manca un divieto esplicito all’aborto. La vita è un dono di Dio pertanto è un diritto e un dovere di ogni essere umano che contro la volontà divina niente può. Bisogna nascere e vivere ad ogni costo a prescindere dalla qualità della propria vita.
Sulla vita decide direttamente Dio, sulla qualità della vita decidono un manipolo di uomini in gonnella che hanno rinunciato a vivere per spiegarci come dobbiamo vivere noi.
Discriminare le discriminazioni mi pare discriminante per i discriminati.

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35 Commenti

  1. “e quindi?” era proprio l’espressione che mi é venuta in mente leggendo il tuo post
    (ma, che due palle, devo precisare che non sono d’accordo su nulla di quello che dice la chiesa e non sono religioso e blablabla)

  2. Io, non devi precisare niente nè commentare per forza, se lo fai si suppone che sia per dire qualcosa altrimenti meglio andare a coglier margherite.
    Per quanto mi riguarda ho espresso un’opinione sulla quale si può essere o meno d’accordo, quale sia quella di Uriele francamente non l’ho capita. Quindi chiedo.

  3. Lo stato Vaticano è uno stato sovrano, come dovrebbe esserlo l’Italia. Quella è una risoluzione internazionale a cui si può aderire o non aderire. Nello stato Vaticano non ci sono sanzione per l’omosessualità. Non avendo violato nessuna normativa sui diritti umani, ma si è limitata a una scelta che, i suoi portavoce, hanno spiegato in modo molto razionale (non vogliamo la gogna per gli stati che non si sentono di riconoscere i matrimoni gay, come il nostro, su questo punto siamo contrari e firmando questo documento andremmo contro i nostri principi)

    Il punto è uno solo: io mi incazzo molto quando la Chiesa, attraverso i massmedia o i comunicati stampa o evangelizzando i parrocchini, interviene nella politica italiana (tipo con il non andate a votare ai referendum, inserendosi nelle questioni politiche del nostro governo eccetera). Non solo perchè la maggior parte delle volte non sono d’accordo con le loro idee, ma anche per una questione di principio. Ho sempre sentito un alzata di scudi quando questo succedeva e il mio scudo era alto con gli altri. Però poi uno stato decide di non firmare un documento (sarebbero due, ma vedo che nessuno ha detto poi nulla sulla parte di intervento sui disabili, quindi penso che più o meno lì si sia tutti d’accordo) e subito viene messa alla gogna accusandoli di criminalizzare (e questo si evince dai commenti a cui era diretto il messaggio più che dal tuo articolo) la diversità in quanto tale; di voler imporci come vivere (questo dal tuo articolo).
    Se non vivi in Vaticano (poi ci puoi vivere perchè non hanno imposto sanzioni, semplicemente sai che non ti puoi sposare in quello stato e non puoi abortire e lo sapevi anche prima) e non sei Cattolico (non cristiano solamente nel caso tu sia cattolico, altre correnti del cristianesimo non rispondono al Papa) puoi fare quello che vuoi e pensare con la tua testa, anzi puoi farlo anche se sei cattolico se sei una persona ragionevole.

    Se non vogliamo che la Chiesa si intrometta nelle decisioni di natura sociale e politica del nostro stato, non sarebbe corretto fare la stessa cosa?

    @Tommaso: Non leggo il Giornale, ho tanti brutti vizi ma non quello. Io ne faccio una questione di principio piuttosto che una strenua difesa della Chiesa sulle cui scelte ho molto da ridire. Il diritto di critica e di satira è una cosa sacrosanta, la gogna mediatica, chiunque la faccia (specialmente quando usa argomentazioni non veritiere, usando il non espressamente detto come automatica prova di colpevolezza) e contro chiunque la facciano, mi sta cordialmente sulle palle (sono ancora abbastanza giovane da potermi permette di avere qualche principio, poi con l’età diventeranno molli come tutto il resto immagino).
    PS: non ti avrei fatto le pulci per Chiesa, l’importante è che passino i contenuti piuttosto che la forma

  4. Uriele, ma infatti non ho scritto un post per denunciare le ingerenze della Chiesa Cattolica nella politica dello Stato Italiano, quelle sappiamo bene che ci sono, sono palesi e ammesse in maniera più o meno esplicita dallo stesso Vaticano.
    Il Vaticano è uno stato sovrano e ha tutto il diritto di farsi le leggi che preferisce tanto che non avevo nessuna intenzione di criticare le sue leggi e le sue convinzioni. Certo, e questo si evince dalla parte finale del mio post, quando il Vaticano tenta di impormi le sue regole, mi girano un po’ i coglioni ma la cosa che mi premeva sottolineare con questo post è che le sue regole, le convinzioni che esprime non firmando nessuno dei due trattati, sono tra l’altro molto poco coerenti con quanto affermato dal Vangelo che dovrebbe essere una sorta di Costituzione (vabbè si fa per dire) alla quale la Chiesa dovrebbe ispirarsi.
    Ancora una volta niente di nuovo sotto al sole, non ho detto niente che non si sapesse già ma talvolta siamo così incazzati dalle ingerenze del Vaticano nella politica italiana, da impedirci di soffermarci sul senso delle loro azioni.
    A volte ho la sensazione che questa situazione ci faccia perdere il senso di una battaglia che non è contro la parola di Dio (Gesù ha detto cose che onestamente sono assolutamente condivisibili) ma contro una Chiesa che come al solito la interpreta a modo suo.
    Quando per esempio il Vaticano si è scagliato contro il rischio di una politica che discrimina i Rom, la Chiesa ha espresso un opinione che condivido e non un’opinione che mi fa comodo condividere come molti della parte politica avversa, hanno sostenuto. Non tutto può essere misurato con il metro della meschineria che la politica attuale è diventata. La Chiesa che condanna le discriminazioni razziali, è la Chiesa che da voce alla parola di Cristo, è la voce che vorrei sempre sentire dal rappresentate di colui che ha sempre predicato e dato la propria vita per l’uguaglianza e la giustizia. Poco mi importa se fosse un Dio o un uomo, il messaggio che ci ha lasciato era potentissimo e sentirlo stravolgere, strumentalizzare, distruggerlo dalle affermazioni di un uomo e del potere che intorno ad esso si è creato, mi ferisce più di qualsiasi beghetta politica che intorno ad esso ruota.
    Non mi interessa o almeno non mi interessava nel caso specifico, dare un senso politico alla vicenda perchè il lato umano di tutta questa faccenda, è ancor più sconcertante, desolante, mortificante dell’aspetto politico che potrebbe assumere.

  5. Quando Alessandro VI si assentava da Roma, al suo posto governava sua figlia Lucrezia senza che nessuno protestasse.
    Tutti sapevano cosa succedeva, tutto il mondo (conosciuto).

    Quando la chiesa Americana ha dovuto pagare mille mila bigliettoni perchè bla bla bla.
    Tutti sapevano, tutto il mondo (almeno con un PC).

    Tutti sappiamo qual’è la realtà, o no ? …
    In tutti i paesini ha una storiella piccante sul parroco, c’è quello con il gran cero votivo, c’è quello troppo affezionato al chierichetto ecc ecc..
    Anche il più bacia pile dei bacia pile dentro se stesso conosce la verità !
    Quindi ci indignamo perchè sappiamo.
    E la chiesa dice. e stigazzi? (stanno a Roma, quindi..)

    Mi chiedo, cambierà mai tutto ciò?
    e se cambia, sarà in meglio o in peggio ?
    ora vado a letto va, che è tardi…

  6. “Quando per esempio il Vaticano si è scagliato contro il rischio di una politica che discrimina i Rom, la Chiesa ha espresso un opinione che condivido e non un’opinione che mi fa comodo condividere come molti della parte politica avversa, hanno sostenuto. Non tutto può essere misurato con il metro della meschineria che la politica attuale è diventata.”

    In quel caso ero d’accordo con la Chiesa, ma anche in quel caso se faceva tamtam mediatico e cominciava a inserirsi nella cosa pubblica mi stava comunque sui coglioni la cosa. Se parla di cose riguardanti la morale e i cristiani mi può anche andare bene, quando incomincia a fare politica mi sta un po’ sui maroni…
    Rocky quello dei preti americani (ma non limitiamoci a loro, anche da altre parti ci sono) è un crimini sul territorio nazionale dove è stato commesso (sai com’è gli americani non ci vano cauti con la pedofilia e a mio avviso sono stati anche troppo indulgenti). La Chiesa ha protetto e nascosto dei criminali sapendolo e questo come minimo è complicità… tutta un altra storia

  7. Pero’ non condivido del tutto la posizione di chi dice la Chiesa e’ sovrana fa quello che vuole e a noi che ce ne frega.
    La Chiesa e’ sovrana, fa quello che vuole ma io ho il diritto di criticare alcune sue posizioni, anche molto aspramente, pur essendo fuori dalla Chiesa. Come critico Pacciani pur non essendo di Firenze.

  8. Certo che hai il diritto di criticare le sue posizioni ma non quello di mettere in dubbio il diritto della Chiesa di esprimerle quelle posizioni. Che è quello che molti fanno.

  9. qui non è in discussione il diritto all’espressione o al professare la propria fede

    qui è in discussione l’associazione con noti malfattori e principi dell’immoralità al fine di imporre comportamenti derivanti da dogmi religiosi anche a chi religioso non è

    per non parlare dell’associazione con gli stessi figuri al fine di drenare indebitamente denaro dalle casse dello stato italiano

    il punto è che gente del genere non parla da un pulpito, ma da una fogna, chi non lo veda soffre di limiti evidenti, imho

  10. Innanzitutto, vorrei dire che l’omosessualità è contro natura, stop!
    Certi buonisti dicono che in natura ci sono comportamenti omosessuali (scimmie, pesci), ma dimenticano un piccolo particolare che distingue gli animali dagli uomini: la Ragione.
    Gli animali fanno quello che conviene loro per sopravvivere, senza curarsi di andare contro la natura, visto che la natura prevede maschio con femmina, altrimenti avrebbe fatto prima a dotarci tutti di entrambi gli organi riproduttivi. Noi uomini dobbiamo autoregolarci e non trasformare il mondo in un covo di culattoni e trans.
    Non mi importa cosa dice la Chiesa o il Vaticano o papa Ratzinger (anche perchè, se dovessi discutere sulla Chiesa, farei un discorso enorme).

  11. Da quando è apparso su Macchianera ho cercato di capire chi è cosa fa Mazzetta. A parte il suo blog ho cercato di seguirne le tracce in rete e di ricostruire la sua storia, ma non ho avuto grandi risultati. Sembra uno strano incrocio tra un noglobal e un costituzionalista che partecipa a diverse iniziative giornalistiche in rete, ma a tratti sembra anche un leader politico di una formazione misteriosa e te lo ritrovi impegnato a discutere con personaggi internazionali dei massimi sistemi e cinque minuti dopo a menare il Facci di turno.

    Alla fine non ho capito chi è Mazzetta, però ho capito che mi piace

  12. Eddie, l’omosessualita’ non e’ affatto contro natura: si vede che non conosci la natura. Si tratta di una forma di sessualita’ che non ha scopo procreativo. Coerentemente dovresti dire che anche le pippe sono contro natura e smettere di sparartele. Vedi che non ti conviene.

    Dunque, i preti. Il governo taglia i fondi a scuole e universita’, ma guai se li taglia alle scuole dei preti. Stamani il prete Stenco si e’ lagnato. Subito un sottosegretario di stretta osservanza tremontiana e’ accorso a recapitagli una 24 ore (anzi, una 2 ore: il tempo tra la lagnanza e la risposta) ripiena di 120 milioni.

    Posso bestemmiare? (v. linco in alto)

  13. “Gli animali fanno quello che conviene loro per sopravvivere, senza curarsi di andare contro la natura, visto che la natura prevede maschio con femmina, altrimenti avrebbe fatto prima a dotarci tutti di entrambi gli organi riproduttivi. Noi uomini dobbiamo autoregolarci e non trasformare il mondo in un covo di culattoni e trans.”

    Scusa se gli animali seguono l’istinto, la natura, quando agiscono, le loro pulsioni sessuali non possono essere che naturali. Se un uomo sente un’attrazione sessuale per un altro uomo, ma non si lascia andare a questa pulsione va contro la sua natura a causa dell’intervento della ragione e di una morale propria. La morale è creata dalla ragione e per questo artificiale e artefatta e non naturale.
    Se mi dici che i comportamenti omosessuali sono immorali, ti dico che non sono d’accordo, ma posso considerare legittimo il tuo punto di vista (la morale è basata su valori filosofici non su prove scientifiche oggettive), se mi dici che è contro natura allora stai dicendo una boiata.

  14. E non e’ la sola: e’ una boiata anche la storia che gli animali vivano secondo istinto. C’e’ gente che non ha mai avuto manco un pesce rosso.

    Mi sconcerta la supponenza di chi voglia decidere che un dato comportamento e’ contro natura. Potrebbe farlo al limite chi fosse fuori dalla natura e la guardasse da un punto di vista superiore.

    Dalla supponenza si straripa poi nel ridicolo quando cio’ che e’ valutato contro natura si trova in natura abbondantemente rappresentato.

    In vece di bestemmia, propongo il vecchio palindromo blasfemo e politically scorrett scoperto credo da Bartezzaghi o dai suoi seguaci:

    1 3 2 5 10

    ma i palindromi sono contro natura? e le bestemmie? e se le bestemmie e i palindromi sono contro natura, una bestemmia palindroma e’ secondo natura (meno per meno piu’)?

  15. @God: se vogliamo porre come assioma che l’uomo è razionale ha coscienza di sè e gli animali no (un assioma su cui si basa tutta la teoria antropocentrica, poi non è detto che sia corretto, ma su quello si basa gran parte della filosofia e non solo occidentale),allora, allo stato naturale, nelle foreste e via dicendo, questi segue la legge della natura e l’istinto (modo semplicistico di mettere le cose, sono d’accordo, se vuoi si può stare ore a citare pensatori e teorie disparate, ma anche Lorenz nelle sue teorie ipotizza comportamenti “naturali” negli animali, compreso l’uomo).

  16. Ovviamente anche l’uomo e’ dotato di comportamenti naturali. Ma dopo aver visto i bonobo che eseguono alcuni calcoli elementari con l’aiuto di strumenti simili al pallottoliere mi chiedo se i filosofi a cui ti riferisci avessero esperienza di animali.

    Credo che chiunque abbia questa esperienza trovi l’idea che gli animali non hanno coscienza semplicemente risibile (precisiamo: sono un convinto carnivoro).

    La coscienza poi e’ cosa complicata: scientificamente non se ne e’ancora chiarita l’origine, secondo alcuni starebbe nella complessita’ del sistema nervoso, secondo altri nella struttura recondita della gravita’ quantistica. Per ora non se ne sa nulla: mettersi a decidere che gli animali non la posseggono mi sembra davvero bizzarro (anche se lo fanno i filosofi, anzi, forse anche per questo).

  17. God siamo una specie antropocentrica, convincitene. Forse è vero che l’uomo è l’unica specie terrestre capace di un ragionamento astratto (la ragione intesa come qualcosa al di là del puro istinto, della sopravvivenza della gerarchia sociale e dell’accoppiamento) oppure siamo l’unica specie così stupida da farsi le cosidette “seghe mentali”, onestamente non so e non mi interessa. La coscienza di sè, per la scienza, incomincia dal riconoscimento del proprio riflesso, cosa che un bambino impara subito (tutti i cani che ho avuto per quanto intelligenti, facevano fatica a riconoscere il proprio riflesso e, soprattutto da cuccioli, ci abbaiavano contro non riconoscendolo). Da alcuni studi pare che le scimmie riescano con un po’ di tempo a riconoscersi nel proprio riflesso, molte altre speci di animali no. Come tutte lgli studi antropologici e psicologici però questi sono test arbitrari, come i test per il QI, cosa provata, sono costruiti per favorire un tipo di “intelligenza maschile” (disposizione spaziale piuttosto che riconoscimento del sottotesto per esempio).

    (di animali ne ho avuti tanti, specialmente cani e gatti sopravvissuti tutti, anche per fortuna, fino ed oltre ai tredici anni e in buona salute)

    PS: nonostante la discussione per me sia molto interessante, penso si stia uscendo un po’ troppo fuori dall’argomento

  18. Non siamo una specie antropocentrica, siamo l’antropos: forse e’ peggio. La coscienza non ha molto a che vedere con la capacita’ di riconoscersi nel proprio riflesso (una tale definizione escluderebbe i ciechi), ma ha molto a che vedere con il fatto di “sentirsi”, cosa a cui si perviene attraverso le impressioni sensoriali, e con la “continuita’ del se”, cio’ di cui gli animali sono dotati (anche i pesci rossi danno prova di memoria). Naturalmente se vogliamo raccontarci che e’ tutto istinto e gli unici coscienti siamo noi liberissimi, solo che di questo passo si arriva a concludere che esistiamo solo noi, cosa che ci porta diritti a berlusconi, o, peggio, fichte, o, peggio dei peggi, hegel.

    (Peraltro un bimbo ha bisogno di cinque-sei mesi per riconoscere il proprio riflesso, tant’e’ che per un genitore e’ un gioco meraviglioso fingere di “sdoppiarsi” di fronte allo specchio, cosa che sorprende e diverte il bambino)

  19. Quello del riflesso è un test generico che hanno fatto sugli animali, come ho detto i test sono anche viziati da chi li fa. Uno dei cardini del pensiero comune è che l’uomo sia l’unico essere terrestre ad aver sviluppato un “pensiero astratto” (rimando ai testi di psicologia per vedere la definizione esatta), il punto è che non è facile verificare il pensiero astratto con creature con cui non riusciamo a comunicare in modo complesso…
    Io sto parlando del problema in generale e di come viene affrontato, se ci mettiamo a discutere sui casi particolari o sul mio pensiero personale allora la situazione si complica. Anche solo la definizione di naturale e contro natura è impossibile da dare se non si fanno le dovute semplificazioni. Quello che un animale fa allo stato brado dove non interviene l’uomo (che è comunque anch’esso parte della natura) io lo definisco, per semplicità, naturale. Ora se allo stato naturale due speci animali possono sviluppare un comportamento omosessuale, per me il comportamento omosessuale è naturale, anche se non è atto alla proceazione, ma solo a soddisfare un istinto sociale e sessuale

    PS: il cane ha questa abitudine di non riconoscersi anche superato l’anno di età e tende a non impararlo (mentre è capace di altri “ragionamenti” logici che sono facilmente dimostrabili con dei giochi), mentre la scimmia con il tempo riconosce nel riflesso l’immagine di sè da quella di un altra scimmia (esistono dei casi di lesioni cerebrali o di problemi mentali che impediscono all’uomo di riconosere la propria immagine o definire nel cervello i caratteri del viso di una persona, ma sono patologie non la normalità)

  20. invito tutti i compagni che sbagliano, compreso questo (che non dovrebbe essere Pablo, un altro compagno che sbaglia) va farsi un po’ di casi propri, che diversamente da altri non ho nessun interesse a farmi noto

  21. Anche a me piace molto mazzetta, e pure GOD: che con un nick così non poteva non intervenire in materia religiosa, te possino, GOD!!

  22. Uriele,
    siamo abbastanza d’accordo. La tua definizione di naturalità è molto sensata, tuttavia permette solo di affermare che qualcosa è naturale, e mai che non lo è. Ad esempio, se potevo pensare che l’omosessualità non è naturale, mi sono dovuto ricredere quando ho visto cinque cani che la praticavano con reciproco divertimento (ad Antigua, Guatemala, nel 1996: da qualche parte ho anche le foto).
    Inoltre, tra pensiero astratto ad autocoscienza c’è un abisso. Buy.

  23. è più facile cercare di “dimostrare” (è una parola grossa lo so anch’io) l’autocoscienza,, la prova dello specchio con le scimmie che apprendevano era uno dei vari test, dimostrare il “pensiero astratto” con esseri con cui non riesci a comunicare per me è impossibile (ho provato con degli economisti , ma niente… :D).
    Per quanto riguarda i cani l’accoppiamento omosessuale non è comune ma è possibile. Stai però attento perchè alle volte, quando non sono in calore “l’ingroppare”, è solo un gesto per affermare la loro superiorità sull’altro animale (lo fanno anche le femmine con i maschi o con altre femmine, non solo maschi con maschi). Lo capisci perchè non c’è penetrazione.
    Sono d’accordo con te, se si allarga troppo il concetto di naturalità poi non esiste più nulla di innatutale, paradossalmente diventano naturali gli OGM come le piante biologiche (in quanto essendo l’uomo parte della natura e frutto dell’evoluzione, ciò che l’uomo produce deve essere per forza naturale). E’ per questo che è meglio porre come riferimento naturale un qualcosa dove manca completamente l’intervento dell’uomo o il suo intervento può essere considerato trascurabile (l’osservazione della flora e della fauna senza un intervento umano diretto)

  24. eh ma la penetrazione c’era, ma era vissuta con gioia, come un gioco: erano in cinque e facevano il trenino, dandosi il cambio. Giuro che non c’entra il peyote, ero in Guatemala e nel nord messicano mancavo da due mesi.

  25. E allora era un allegro caso di cani gaii, non faccio fatica a crederlo, come ho detto in natura in molte speci è usale, in altre comune e in altre ancora raro, non mi permetto di giudicare. Se è per questo esistono anche rapporti interspecie che portano alla procreazione, vedi i muli e i bardotti (qui non scrivo in natura perchè ne ho visti solo in delle fattorie, ma penso che certi rapporti possano esistere anche allo strato brado), anche se spesso questi ultimi nascono sterili

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