Il lavoro sporco

Chissà se adesso qualcuno nel Partito Democratico inizierà a capire cosa si è perso esattamente con il voto di preferenza. Perché non si tratta tanto di un alto esercizio di democrazia o del potere dato al popolo. Il voto di preferenza è semplicemente il lavoro sporco dato in mano agli elettori. Devi candidare la Binetti per far contento qualche cardinale? Zac, gli elettori non te la votano (nemmeno in un collegio blindato, ci scommetto) e tu hai salvato la faccia col clero. Devi candidare Villari per accordi tuoi che non vogliamo sapere. Zac, gli elettori lo trombano e tu puoi solo far spallucce. Certo, il rischio poi è che ti votino qualcuno che ha qualche buona idea (magari, ma senza esagerare, un po’ di sinistra), qualcuno che poi, dopo qualche anno, potrebbe anche metterti in discussione e candidarsi, che sò, a governare il paese con persone nuove e idee coragiose. Forse però è un rischio che vale la pena di correre per evitare la figura da cialtroni di oggi.

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14 Commenti

  1. Mah, me li ricordo i “mister preferenze” quali erano, gente non molto diversa dai Villari (se non peggio).
    Forse col maggioritario puro qualcosa sarebbe cambiato, perché lo scontro sarebbe stato persona contro persona (magari anche con le primarie).

  2. Eh sì, zac & zac come i bambini, col senno di poi.
    Tutta colpa della legge elettorale, di Binetti e il clero o del primo Villari che capita. Sennò gliela facevamo vedere, gliela.
    Noi vo-lia-mo alto: prima sosteniamo Orlando alla morte, anche dopo aver annunciato con grande dignità il divorzio da Di Pietro.
    Il grande Partito Riformista che ha il fiore dell’intelligenza nazionale e che s’è battuto per il Rinnovamento, la Modernità, le Idee, quello che Obama, i Giovani … Che cosa facciamo noi obamiani per questo tema altissimo?
    Zac: Zavoli (85 anni).
    Colpa della legge elettorale e del clero. Ma anche di … ecc. ecc.

  3. “Certo, il rischio poi è che ti votino qualcuno che ha qualche buona idea (magari, ma senza esagerare, un po’ di sinistra), qualcuno che poi, dopo qualche anno, potrebbe anche metterti in discussione e candidarsi, che sò, a governare il paese con persone nuove e idee coragiose. ”

    Suvvia, persone del genere, in Italia, che si candidano, cosa siamo ai confini della realtà? E per di più ipotizziamo che la gente voti questi, invece di una Binetti, in Italia? Siamo al limite dell’assurdo

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