New York, New York

Avrei voluto scrivere qualcosa di significativo sulla partenza, sulla destinazione, sul viaggio, ma a pochi minuti dalla partenza in realtà le domande che ti passano per la testa hanno ben poco di poetico: il passaporto, oddio, dov’è il passaporto? Qual è l’alimentatore della macchina fotografica? Mi sarò portato dietro abbastanza telefilm per trascorrere nove ore di volo? Perché quei puzzoni di Vodafone non hanno una tariffa agevolata anche per gli Stati Uniti? Come faccio a vedere le mappe personali di Google sull’iPhone? Ho abbastanza addattatori per le prese elettriche? Ma, soprattutto, sono quelli giusti? Quanto tempo trascorrerò all’immigrazione dal momento che ho il passaporto nuovo? Cose così, insomma.

L’emozione pre-partenza è quella del first timer: farò cose da turista senza provare la benché minima vergogna. Guarderò New York con gli occhi di uno che la conosce quasi a memoria senza esserci mai stato.

E farò anche finta di non sapere che cinque giorni fa quello in cui sto andando era un paese di gran lunga meno accogliente di quanto sia ora.

Chi tra voi c’è invece già stato trova qui di seguito due mappe di Google sulle quali suggerire – se ne ha voglia – posti da visitare, ristoranti in cui mangiare, negozi in cui fare shopping. La prima è quella che utilizzeremo effettivamente. La seconda raccoglie invece tutte le indicazioni ricevute (e sono state parecchie, dal primo post in cui sono state pubblicate le due mappe).

Voi fate i bravi: ci si rivede tra una settimana.

Mappa di interessi (New York):


Mappa di interessi collaborativa (New York):

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9 Commenti

  1. Vedo che qualcuno te l’ha già segnalato, ma devi assolutamente andare a mangiare il pastrami da Kat’s Delicatessen – che poi è il posto in cui Meg Ryan finge l’orgasmo in “Harry ti presento Sally”, e secondo me l’orgasmo ce l’ha per il pastrami – al 205 di East Houston Street. Tu vacci, e poi dimmi perché in Italia quel cibo degli Dei non si trova da nessuna parte.

  2. Neri,
    le garantisco che le nove ore di volo passano in fretta, non avrà il tempo di guardare telefilms etc., tanto le verranno rotte le scatole da hostess premurose ed assillanti, noncuranti anche del suo sonno, laddove si concederà un pisolino over the rainbow (and clouds).

    Il mio consiglio resta: Sud Dakota e lei che fesso non è saprà anche il perché.

    In quanto all’immigrazione, stia tranquillo, sono velocissimi e per chi va solo per una settimana e non per “business” non è che se ne freghino un granchè.

    Buone cose e si godi l’autunno anche per noi che ci godiamo le abbronzature nostrane.

  3. cari gianluca ed ilaria vi auguro buon viaggio,spero vi divertiate(non ne dubito)e siate felici di andare verso un’america che inizia finalmente a rinnovarsi,sul serio.al tuo ritorno,caro gianluca,spero tu pubblicherai il poscast della puntata dell’isola del 27 di ottobre…o l’ho sognato che eravate in onda?baci.

  4. certo che un sabatonotte in diretta da new york sarebbe il massimo.
    mi raccomando vai a vedere l’albergo dove allogiava repetto

  5. caspita che bel programma, qui c’è un bel po’ di invidia :)
    sono contenta che tu abbia accolto il suggerimento del palm. non mi resta che augurarvi buona bistecca!
    rwidam

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