Fear and Hope/2: la Cina e le automobili

(Giulio Tremonti, La Paura e La Speranza, Il lato oscuro della globalizzazione, pag. 25).

“A questo punto è logica e legittima la domanda: perché penalizzare ora i Paesi in via di sviluppo? Perché le ragioni dell’ambientalismo dovrebbero valere solo ora, con l’ingresso dell’Asia del mercato mondiale?”. Per una ragione molto semplice e non solo per astuzia politica o per egoismo occidentale in generale ed europeo in particolare. Perché non si può rifare la storia, non si può guardare indietro, si può solo guardare avanti. L’ipotesi che, per esempio, 200 o 300 milioni di cinesi abbiano nei prossimi anni la loro automobile (inquinante) terrorizza per prime le stesse autorità cinesi. La risposta è quindi e in ogni caso una sola. Nell’interesse di tutti, va fermato ovunque il mercatismo.”

N.d.r. Giulio Tremonti è anche noto per la Legge-Tremonti bis che nel periodo 2001-2002 introduceva robusti incentivi fiscali alle aziende ed ai titolari di partita IVA per l’acquisto o il leasing di autoveicoli nuovi, appena usciti di fabbrica. Il 2002 fu un anno eccezionale per il mercato automobilistico italiano ed in particolare per i veicoli commerciali quali camion, furgoni etc. (260.354 unità immatricolate). Per questi veicoli (generalmente inquinanti) il mese di dicembre 2002, l’ultimo valido per usufruire degli incentivi, stabilì addirittura il primato di “record mensile di vendita di tutti i tempi“.

(Visited 69 times, 1 visits today)

11 Commenti

  1. Sì, ho capito che qui ormai sono tutti anchilosati col pensiero sequenziale e internettiano, ma coi libri non si fa così. I libri hanno un prima, un dopo, un insieme.

  2. Mercatismo, nella testa del banale cazzaro, dovrebbe essere l’anarcocapitalismo, l’estremismo liberista. Ma dare la macchina ad 2 cinesi su 10 che centra con l’estremismo liberista? Ma lo sa Treconti qual è il parco circolante italiano? Sono oltre 44 milioni di veicoli, cioè 711 veicoli ogni 1000 abitanti, il più alto europeo. Cioè oltre 7 su 10. Ed, allora, bestia che non sei altro, dare la macchina a 2 cinesi su 10 è anarcocapitalismo oppure è dare un minimo di libertà di movimento, un quarto di quella italiana, ad un cinese? Ma che cazzo c’entra la deformazione delle regole di mercato con l’uscita dalla povertà, finalmente, di 2 miliardi di esseri umani, tra Cina ed India? Il simbolo del nostro boom economico era l’auto, la 600 in particolare, basta guardare qualunque servizio che parla degli anni 60, si vedono solo automobili come status symbol dello sviluppo economico personale, l’auto come icona della libertà individuale e del benessere. E per i cinesi, allora, arrivare, mica adesso, a 200-300 milioni di auto sarebbe un avvitamento accelerato e deformante del mercato su se stesso? E poi che cavolo gli frega ai cinesi dell’egoismo del mercato degli occidentali, ammesso che non gliele volessimo vendee, quelli se le fanno da soli le macchine, mica c’hanno bisogno di noi!

    Non c’è bisogno di leggere il libro, Virginia, per capire che è una cazzata, una cagata pazzesca. Bastano queste poche righe.

  3. Filippo (Facci),

    ti assicuro che io il libro l’ho letto all’inizio, alla fine, nel suo insieme.

    Tremonti, prima (nel Governo Berlusconi II) mi pareva il miglior ministro della compagnia, dopo (nel Berlusconi III) mi sembra allineato allo “spirito del tempo e del luogo piccolo-italico”. che punta a spaventare la gente anche quando questa non lo è, per poi illuderla di una protezione politica senza averne le armi e nemmeno la coerenza ideologica.

    “La Paura e La Speranza” è (con le dovute proporzioni) un Mein Kampf della Media Borghesia nell’anno 2000. Dove il mercato ed il globalismo moderno rimangono i nemici peggiori del cittadino inerme e terrorizzato. E dove i Cinesi han sostituito gli Ebrei come agente attivo dello sfascio globale.

    Detto questo, nel libro ci sono anche cose interessanti sulla crisi economica che vanno discusse.

    Quindi invito tutti a comprarlo e a leggerlo, come ho fatto io.

    Io ho anche comprato l’auto con le agevolazioni della legge Tremonti, ma ogni volta che esce quel fumo nero al semaforo, non do la colpa ai Cinesi.

  4. Jonkind, perdonami se la notizia è un’altra. Un utente di Macchianera ha letto un libro dall’inizio alla fine.

  5. caro Facci, la notizia sarebbe che tu avessi capito quello che hai letto e ne riferissi con onestà

    ma non l’hai letto il librao meraviglia di Tremonti, vero?

    proprio il prima (liberista selvaggio), il dopo (ipocrita travestito da Roin Hood e da nemico del capitalismo selvaggio) e l’insieme (insieme a gente come te), fanno della fatica del negro di Tremonti un accrocchio inguardabile e un monumento all’ipocrisia.

    perchè ti ostini a fare queste figure da ingorantello bizzoso?

  6. Signor giornalista, quelli che legge lei dal parrucchiere non sono libri, ma riviste gossip.

  7. Com’è o come non è , qualsiasi sia la discesa nella produzione di petrolio* (e di gas), ben presto lo stesso concetto di auto o camion sarà ridimensionato.
    Non capisco a cosa servano tutte queste manfrine su incentivi o no , quando qualcosa come 2 milioni di lavoratori aggrappati all grande filiera dell’automezzo , solo in Italia , perderanno il lavoro entro un quinquennio per esigenze “fisiche” del diradarsi dell’uso dell’automobile o del camion.
    Chrysler , Ford e GM hanno chiesto 50 miliardi di dollari per pagare le buste-paga , comunque le analisti le danno per chiuse del tutto entro 6-9 mesi… Fiat ha 12 mesi di vita.

    Risultato finale di tutto è che chi non sa prendersi cura degli altri , degli animali e della terra , beh morirà. Prima o poi , anche in Europa.

    Ma secondo voi quant’è che sti giochini potevano continuare?

    *http://www.theoildrum.com/uploads/28/PU200611_Fig3.png

  8. Virginia, suvvia..che domande.. ma con gli efficentissimi, pervasivi e gratuiti strumenti di mobilità collettiva da sempre al centro di obiettivi di sviluppo infrastrutturale per un paese come il nostro in cui le città sono tutte nuove, nel sottosuolo non ci sono reperti archeologici di nessuna epoca (tranne qualche spezzone di filmati anni 60 con le pettinature cotonate, le vespe portate all’amazzone e le macchine con le portiere controvento) e nelle campagne non ci vive nessuno a causa delle fallimentari politiche agricole comunitarie :D

    Alcuni confondono i fatti con i sogni, e per giunta pare che la sera mangino pure pesante, lol ;)

  9. e bravo Tremonti : tanto a strillare contro la Cina e poi la crisi arriva dalll’America.
    Ma quanto è bravo st’ideologo…..

1 Trackback / Pingback

  1. Answers Corner

I commenti sono bloccati.