CCISS Viaggiare informati

Per mia enorme sfortuna sono una delle assidue frequentatrici dell’autostrada del sole.
Pur conoscendo bene il percorso vivo lo spostamento tra Roma e Milano come un’enorme (e spesso lenta) tortura.
Non ho mai imparato a memoria il codice della strada ma qualcosa mi dice che attaccarsi alla macchina davanti alla moderata velocità di 130 km/h (nel caso in cui si stiano rispettando i limiti, ovvero mai) non sia saggio, così come mi ritrovo ad avere forti dubbi sul fatto che si possa sorpassare a destra o che sia permesso guidare usando il telefonino o guardando film su improbabili lettori dvd installati nelle macchine.
Supponendo quindi, nell’ignoranza del caso, che le autostrade siano i percorsi su cui è possibile raggiungere le velocità più elevate e dove quindi si possano causare danni di proporzioni spropositate, mi viene spontaneo chiedermi come sia possibile che non ci sia mai un controllo che sia uno.
Ogni singola volta m’imbatto in decine e decine e decine di automobilisti a cui andrebbe tolta la patente seduta stante. Certo, direte voi, ora c’è il Tutor, ma il Tutor miei cari di queste cose se ne frega.
Il Tutor non mi impedisce di tagliare la strada alle altre macchine. Il Tutor non vieta ai TIR di superarsi a velocità sconsigliate.
Il Tutor non mi permette di rilassarmi nemmeno per un secondo: per più di 500 km non mi resta che sperare che il tizio della BMW dietro di me abbia il piede abbastanza veloce da frenare in caso di necessità senza travolgermi in pieno.

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46 Commenti

  1. gira gira ArMyz e la sua geniale maestrina dalla penna rossa, molto offesi nel loro essere perbenino, non vogliono sanzioni ma la mitica prevenzione.

    E chi non s’intimida ocn la prevenzione, per parafrasare?

    Non viene il dubbio che la repressione sia essa stessa prevenzione?
    O è tutto giusto, basta che non siano le vostre condotte a essere messe in discussione?
    O qualcuno crede veramente che a rispettare il codice si corrano più pericoli che a non rispettarlo, come dice (solo talvolta, bontà sua) quella bambinona di S.?

    E facio notare che io distribuisco insulti in base alle opinioni, altri dicono “cosa ti aspetti da un imolese”.

    Eh, sì, quello è argomentare: io insulto le vostre idee del cazzo e di conseguenza voi che le partorite (magari pure con dolore). Voi insultate la città di residenza. E lo psettacolo della vostra idiozia goes on.

  2. In effetti con ‘Imolese’ ho un tantinello esagerato, e non sono nemmeno di Castello.

    @piti ti svelo un altro segreto (se questa tastiera mac mi aiuta): era una p r o v o c a z i o n e.
    Giusto per sottolineare quanto sia sciocco giudicare una persona con così pochi elementi alla mano.

    Il confronto, di qualsiasi natura esso sia, persino il più “violento” termina laddove iniziano gli insulti.
    Non volevo offenderti, ovviamente, alcuni dei miei migliori amici musicisti sono di Imola, ho suonato con tre di loro, ed è una città che mi piace tantissimo. Pensa, sono persino riuscita a vincere un contest al Parco delle Acque Minerali spuntandola sui famigerati ‘Emily Way’!

    (Ma il tasto CANC costava così tanto?????)

  3. Per il teorico de “Il tutor è un’altra macchina da soldi fine a sè stessa “, dal sito di Autostrade SpA:

    Attualmente il controllo della velocità tramite Tutor è attivo su oltre 1.180 Km di rete.

    Le prime installazioni hanno fatto registrare, in soli sei mesi, una riduzione del tasso di mortalità del 40%. Per questo lo stiamo installando progressivamente su ulteriori 1.000 Km.

    http://www.autostrade.it/autostrade/assistenza.do?id=assi_tutor&initPosAra=3_4

  4. genio: lo sai che il tutor è talmente diffuso che non ci sono abbastanza risorse per monitorare tutto? e che per la maggior parte del tempo (e maggior parte del tragitto) è tenuto spento?
    questo sul sito della Polizia, ovviamente, non è riportato.

  5. volpe: intanto vorrei sapere da dove arriva ‘sta leggenda metropolitana che il sistema rimane per lo più spento (blogosfere?). Poi, anche fosse (e ne dubito) vorrei sapere come fa l’automobilista a sapere se il sistema è attivo oppure no in quel momento.

    Il vero problema è la sanzione accessoria nel caso in cui non dichiari chi era alla guida. Andrebbe modificata in: o dichiari chi era alla guida o c’è il fermo amministrativo dell’auto per tre mesi, la prima volta, per sei la seconda, e così di seguito. Io dico che così ti passa subito la voglia.

  6. fonte? parlamentare. altro che blogosfera.

    per la modifica legislativa mi trovi d’accordo. è dall’inizio che provo a dire che van cambiate le leggi.

  7. ah ma la fonte ufficiale non c’è, non può esserci, non esiste che un governo ammetta una cosa del genere, ti pare?
    io ti posso dire che i legislatori hanno ammesso -non ufficialmente- questo problema.
    il sistema è fichissimo, ma i controlli 24/h costano troppo e non c’è il personale. quindi: lo spengono.
    ceeeeeerto, il deterrente c’è sempre, ed è sufficiente.. tanto i pecoroni sono la maggior parte.
    capisci perché mi sta sulle balle la gente che segue le leggi in mandria e non cerca il confronto sulle argomentazioni?

  8. E lo sapevo… leggenda metropolitana.
    Probabilmente partita da qui:

    http://www.repubblica.it/2007/12/motori/motori-dicembre-2007/motori-tutor-spento/motori-tutor-spento.html

    Ora, dai dati del ministero (vedi risposta), se reali, risulterebbe che in media, una postazione rileverebbe circa 2200 infrazioni l’anno (dato 2007). Circa 6 al giorno per postazione.
    Cioè 600 al giorno su tutto il sistema quindi. Il ministero dichiara di aver formato oltre 300 operatori allo scopo (che certamente non lavoreranno tutti insieme).
    Secondo te, con questi numeri, il sistema si “intasa”?
    Sicuramente si ripaga ampiamente e funziona molto bene da deterrente.

    Dai, ‘sta storia per me è palesemente una cazzata.

  9. frap, non ti sei forse reso conto che discuti con chi ha deciso a priori che vuole andare forte alla guida e intorno a questo punto fa ruotare teoremi cervellotici, informazioni orecchiate chissà dove, valutazioni negative del prossimo che non considera il condice della strada un optional. Si chiama malafede, quella di chi argomenta in questo modo. Si divide in due categorie: chi è intelligente è in malafede e se ne rende conto. Chi non lo è, è in malafede e non lo sa.
    Tu, frap, hai fatto un incontro ravvicinato con il secondo tipo.

  10. E tu, piti, corrispondi al terzo, rarissimo tipo.
    Chi non lo è e, in buona fede, lo sa.

    Io voglio andare forte alla guida, ma non posso.
    Non posso perché me lo vieta la legge, l’autovettura che guido, e la coscienza. Avessi i soldi per noleggiare un autodromo probabilmente li risparmierei per costruirmene uno.
    Però ho fatto il corso di guida sicura ottenendone, oltre i complimenti, una proposta per guidare un autovettura in un campionato di Rally.

    Non valuto negativamente nessuno che abbia un’idea diversa dalla mia, semplicemente ci parlo ed esprimo le mie opinioni chiedendo in cambio lo stesso rispetto per quelle altrui. That’s all.
    Il problema sono quelli come te, che criticano negli altri i propri difetti.

  11. Figuriamoci se non avevamo di fronte un asso del volante. Siete tutti uguali, tu che dai del pecorone agli altri.
    A margine, osservo che fra quanti hanno partecipato a questa sbrodolata di commenti, nessuno ti ha dato ragione, ma tu sei troppo forte al volante per fermarti a riflettere.
    Dimmi, quando guidi, tiri anche fuori la lingua e fai “prrr” sputando sul parabrezza e imitare il rombo delle auto da corsa, eh, campione?

  12. Scusa S. ma tu dici: “mi sta sulle balle la gente che segue le leggi in mandria e non cerca il confronto sulle argomentazioni”, ma se uno ti entra in casa per rubarti il televisore chiami la polizia e lo fai arrestare o ti confronti con le sue argomentazioni?

  13. @piti: sono una campionessa, e in quanto signorina non faccio le pernacchie.
    Il problema non è questo: anche chi va ai 25 km/h ulla Via Emilia all’altezza del Gallo non rispetta le regole.
    Io invece le rispetto, anche quelle di educazione.

    @morfeo: chi mi ruba il televisore mica segue le regole, perché dovrei fermarmi ad argomentare?

  14. il codice della strada per alcuni, troppi in italia (Paese da 15 morti al giorno per la strada, in base a criteri di rilevazione statistica che sottovalutano il fenomeno: due attentati alle twin towers all’anno…) è la limitazione di un ego tanto straripante quanto povero di scelte su come farlo straripare. E allora si buttano a capofitto in macchina o in moto.

    Fa male il provincialismo eterno di questi stolidi figuri. Vai in Scandinavia o negli States o nel Regno Unito e tutti usano l’auto tranquilli, senza pensare a quanto sono campioni di guida ingiustamente vessati dalle norme. Pensa che i due figuri qua sopra sostengono che “in certi casi” è peggio rispettare il codice che non farlo. Attendo dati seri sull emorti da rispetto della legge.

    Mi incazzo di brutto su ‘sta cosa? Sì, e per più di una ragione.

    La prima è semplicemente che sulla strada ci sono anche io, le persone a me care e tutti coloro che non meritano di imbattersi in qusti imbecilli pericolosi.

    La seconda è che mi desola vedere come passano gli anni, si accumulano le tragedie (a ArMyz e S, visto che siete di queste zone, andate a Montecatone a vedere i tetraplegici, e chiedete loro come è successo…), e ancora sempre le stesse frasi fatte, la stessa sborobaggine da quattro soldi, la stessa coazione a ripetere frasi e comportamenti che hanno già provocato centinaia di migliaia di morti e altrettanti invalidi. Ovvero, mi fa incazzare lo spettacolo dell’idiozia, perchè oltre che sulla strda, e già non è poco, dopo te lo ritrovi ovunque. E l’idiota, come è nto, è colui che danneggia te anche senza vantaggi per sè medesimo.

    Poi ditemi che esagero o che ho torto, se ce la fate.

  15. Continuo a non capire dove stia il problema.
    C’è un Codice della strada (regole) e va rispettato, e su questo pare che siamo tutti d’accordo.
    Le leggi del codice sono concepite per poter fruire dell’auto nel miglior modo, ovvero in libertà ma senza arrecare pericolo a te o ad altri.
    Come quasi tutte le leggi è sicuramente passibile di miglioramenti, ma in ogni caso finchè ciò non avviene si rispetta la legge vigente.
    Il tutor e gli altri strumenti simili se riescono a ottenere, ANCHE, l’effetto di un maggior rispetto delle regole hanno comunque un effetto positivo.
    Le statistiche su questo sono abbastanza univoche, nella maggioranza delle strade su cui sono stati installati, BEN SEGNALATI, strumenti elettronici tipo i velox l’incidentalità è diminuita, il che significa non tanto che i velox funzionano, ma che le regole del codice della strada funzionano.
    Piccolo esempio personale:
    a pochi chilometri dalla mia città c’è una bella strada di montagna che io e centinaia di altri motociclisti frequentiamo abitualmente; la strada attraversa un paesino e sia prima che dopo il paese sono stati installati autovelox fissi in entrambi i sensi di marcia. Risultato in tre anni, praticamente 0 incidenti e nessun morto, nel solo anno precedente l’installazione tre morti investiti mentre attraversavano sulle strisce.

  16. @piti: adesso provo a dirtelo con parole semplici, talmente semplici che persino tu potresti comprenderle.

    Io, e nemmeno ArMyZ, violiamo il codice della strada. Mai.
    Non siamo mai stati carnefici, non abbiamo mai causato incidenti, né per colpa della velocità, né per nessun’altra mancanza o violazione del codice della strada, mai.
    La mia migliora amica lavora a Montecatone e riabilita i tetraplegici, gli emiplegici e porta conforto ai lungodegenti. Io ho lavorato in terapia fisica con lei e so cosa vuol dire. Mia sorella ha fatto il tirocinio al Traumatologico e me ne ha raccontate di ogni: non è questo, non sono questi i motivi per cui sono ligia alle regole.
    Nessuno di noi due si spara ai 200 km/h orari con o senza tutor (siamo assidui frequentatori dell’A1, della Salerno Reggio Calabria e dell’E45, ti dirò), né per sicumera, né per egocentrismo, depressione, follia, ribellione, repressione, deficienza, idiozia, testadiminchiaggine, aggiungi elementi a piacere.

    Quello che, provocando, cerchiamo di confrontare col resto del mondo è che, a volte, ci sono regole che sono imposte non per la tutela della persona ma per quello degli interessi di qualcun altro.
    Ci sono leggi che andrebbero cambiate radicalmente, non prima di aver sistemato la ‘base’ su cui queste regole viaggiano.

    Mi rendo conto, ogni giorno, che oltre a stare attenta a come si guida sono necessariamente obbligata in percentuale maggiore a fare attenzione a come guidano gli altri. Sempre.

    Le comunicazioni provenienti dagli organi ufficiali sono manipolate. Le notizie che riceviamo sono quelle che vogliamo si ricevano. Lo so che sembra brutto, limitativo, folle, millenovecentottantaquattriano, ma è ora che ve ne facciate una ragione.

    Pertanto, piti, non ti consento più di tanto di darmi dell’imbecille riempiendoti la tastiera di parole che non hanno una confutazione pratica e veritiera.
    O, meglio, fai pure. Ma se pensi che attacchi ti sbagli di grosso.
    Sono abituata a valutare e ‘giudicare’ le persone dopo che le ho conosciute e questo è l’unico motivo per cui non ti ho ancora detto cosa potrei pensare di te.

    Se ArMyZ vuole ci puoi offrire un caffè la prossima volta che passiamo dal Bar del Piratello.
    Paghi tu però, dopo che ti abbiamo stracciato in pista e fuori :)

  17. @morfeo: good luck.
    Mi sono imbattuta in certi coglioni in autostrada che inchiodano davanti alla segnalazione dell’autovelox.. se non avessi avuto riflessi pronti, freni in ottima manutenzione, gomme a posto a quest’ora sarei a far compagnia ai ragazzi di Montecatone (se andava grassa).

  18. in pista non mi misura, fuori mi sa che stiate cercando di mordere un ossicino un po’ troppo duretto per i vostri dentini teneri.

    E comunque, il punto è sostenere -credendo che non si noti- la necessità di poter derogare al codice della strada: ovviamente mascherando la propria smania di velocità con scuse puerili incentrate sulla pretesa pericolosità delle nerome o di certe norme.

    Inoltre:
    a) giro molto anch’io, e spessissimo sulla A13, dove i tutor li hanno messi. Non c’è paragone, prima dei tutor avevi sempre l’incubo di gente che andava sparata e ora non più. Ma mi rendo conto che in un Paese dove la pretesa di vedere le leggi rispettate viene chiamato giustizialismo (e provate a spiegare all’estero cosa significa, un’accezione negativa legata al rispetto delle norme), non c’è ragione che tenga. Si parte dalla propria psiche non cresciuta e si fa ruotare la realtà attorno a quella.
    b) guarda cso anche la mia migliore amica lavora, dirigente settore infermieristico, a Montecatone. Mi dice: il 90 per cento della gente che si trova lì è per incidenti stradali. Il 90 per cento degli incidentati -dopo il fattaccio- rimpiange la faciloneria con la quale ha pensato di gestire il proprio rapporto con la velocità e la strada.
    c) per il caffè al piratello, volentieri. Per ragioni diciamo di fitness ci vado quasi tutti i giorni a piedi (abito vicino alla rocca, così faccio 7 km e mezzo di movimiento).

  19. Il tuo discorso reggerebbe se:

    a) io fossi/fossi stata ricoverata a Montecatone
    b) mi si vedesse costantemente per strada a velocità plaid frenando bruscamente davanti all’autovelox o ferma all’Autogrill di Cassino per recuperare
    c) ti stessi istigando a delinquere tipo con gli abbaglianti abbronzanti che se non ti dai una mossa ti stiro col SUV
    d) stessi mettendo in discussione le motivazioni per cui se ti schianti in autostrada -magari- ti fai tanto male
    e) stessi affermando, insultandoti, che se giri costantemente a 80 km/h sopra i limiti di velocità non ti succede niente, soprattutto sopra un’Audi.

    Nulla di tutto questo.
    Hai esagerato e basta, dai.

  20. a me pare che gli esagerati siate voi
    In breve (ho un impegno):

    a) pecorone chi rispetta il codice e stop
    b) a 130 ci si addormenta
    c) con certa auto andare non più forte non è pericooso
    d) il rispetto di certe norme del codice stradale provoca pericoli
    e) io so guidare, ho fatto il corso e la maestra dice che sono bravo

    L’aveta detto voi,più e meno, e non sono stato il solo a cercaredi farvelo capire, ma semplicemente il più tenace.

    Avete sbagliato e basta, dai.

  21. comunque, la prox settimana, giorno a vostra scelta, vi offro il caffè al piratello.
    anche un cappuccino, se preferite.
    io no il cappuccio, perchè mi viene lo squizzo.

  22. @piti

    a) pecorone chi rispetta il codice e stop
    – sbagliato
    pecorone chi rispetta il codice senza porsi delle domande, perché è *evidente* che il codice presenta delle lacune
    per chi la pensa diversamente, amen, non è il mio compito quello di obbligarti a pensarla come me

    b) a 130 ci si addormenta
    – assolutamente si, soprattutto quando l’autostrada è male illuminata e drittadrittadritta

    c) con certa auto andare non più forte non è pericooso
    – provo ad interpretare: ‘con certe auto andare più forte è meno pericoloso’.
    assolutamente si. ovviamente tutto va relazionato a chi guida e come. e dove.

    d) il rispetto di certe norme del codice stradale provoca pericoli
    – assolutamente si. ci sono certi frangenti in cui stare sotto i 50Km/h crea pericolo sulla strada.

    e) io so guidare, ho fatto il corso e la maestra dice che sono bravo
    – non era una maestra, era un pilota di rally. la maestra invece mi pigliava sempre a sberle perché non davo retta.
    si, so guidare e quindi posso permettermi di disquisire sull’argomento. lo so che “donne e motori, gioie e dolori” ma pensa che persino ArMyZ mi ha detto che sono talmente anomala come donna al volante che quando guido sembro un uomo.

  23. azzarola, ancora qui state?
    Per la gioia di Rossella vi trovo ancora qui?
    Ma dai!
    E’ evidente, la pensiamo in modo diverso: che problema c’è?

    Pero’ non attribuitemi cose non dette o “interpretazioni forzate”.

    Il sunto una volta per tutte: i sistemi di controllo velocità in italia servono per portare soldi nelle casse dei comuni e non solo.
    I deterrenti (patente a punti) servono a movimentare denaro (vedi autoscuola per recuperare i punti..).

    Nessuno dice che le leggi non vanno rispettate ma almeno porsi qualche domanda tiene in allenamento la nostra parte grigia in alto.

    Just my (last) 2 cents.
    A.

    P.S.: sulla reggiocalabria salerno c’era un punto in cui da una velocità consentita di 130 si passa in 100-200 metri al limite dei 30 (cartello) e poi subito dopo a 10! (altro cartello) per un cantiere peraltro non operativo durante il periodo estivo.
    E siccome i deterrenti non bastavano c’era una pattuglia con l’autovelox a bordo… prova a immaginare.
    Il mio collega ha riavuto macchina e patente dopo 30 e 60gg rispettivamente

  24. @s.
    ‘con certe auto andare più forte è meno pericoloso’.

    Altra sparata così a caso, dopo quella del Tutor.
    Basta consultare una tabella come questa

    http://www.repubblica.it/popup/servizi/2007/motori/frenata.html

    per rendersi conto che le differenze tra gli spazi di frenata, a parità di velocità, tra i vari veicoli, non sono poi così abissali.

    Prendiamo un caso limite:

    da 100 km/h a 0 km/h
    Porsche Carrera GT / 33,5 m. vs Chrysler Matiz 800i SE / 45,4 m (Differenza = 11,9 m / – 26%)

    A questi numeri naturalmente vanno sommati gli spazi aggiuntivi percorsi dovuti al tuo tempo di reazione.

    Alla velocità di 100 km/h si fanno circa 27,7 m/sec
    Alla velocità di 110 km/h si fanno circa 30,5 m/sec
    Alla velocità di 120 km/h si fanno circa 33,5 m/sec
    Alla velocità di 130 km/h si fanno circa 36,1 m/sec
    Alla velocità di 140 km/h si fanno circa 38,9 m/sec
    Alla velocità di 150 km/h si fanno circa 41,7 m/sec

    Questo significa che a parità di tuo tempo di reazione, per ogni 10km/h di aumento bisogna aggiungere circa 3m in più sullo spazio di frenata. Oltre a questo va aggiunto ovviamente lo spazio derivante dalla maggiore velocità dell’auto, perchè per fermare il veicolo occorre azzerare la sua quantità di moto, che la fisica elementare ci insegna essere il prodotto della massa x la velocità.

    Ti lascio come esercizio stimare quanto possa essere questo valore. Se conosci un minimo di matematica elementare, dovresti renderti conto che +/- , in condizioni ottimistiche, avrai il medesimo spazio totale di frenata con la Porsche che viaggia a poco meno di 120 km/h e la Matiz a 100 km/h.
    E parliamo di un caso limite.

  25. @ s.
    dici: “si, so guidare e quindi posso permettermi di disquisire sull’argomento. lo so che “donne e motori, gioie e dolori” ma pensa che persino ArMyZ mi ha detto che sono talmente anomala come donna al volante che quando guido sembro un uomo.”

    Ecco, il virgolettato, parole tue, sono la misura dell’abisso che hai nella scatola cranica.

    Che cazzo vuol dire che guidi come un uomo? Come guidano gli uomini? In piedi, come a pisciare, e le donne invece sedute? Ma la strada non da donna o da uomo, ziocane. La strda e la guida è un’attività che porta un individuo dal punto a al punto b. Non ci sono rally, non ci sono fenomeni, non ci sono esibizioni, non ci sono venere e marte. S, a parte quattroruote, hai mai letto qualche altra cosa nella vita? ma quanti anni hai? da quale caverna sbuchi, troglodita? nel 2008 parli di guida da uomo e per questo il tuo degno compare ti fa i complimenti?

    E io che sto aperedere tempo con voi. Vado a contare i fili d ‘erba in giardino, è più costruttivo che discutere con simili buzzurri.

  26. Io Quattroruote non lo leggo, è un giornale pubblicitario esattamente come Vogue. Non serve a un cazzo. Se vuoi valutare che auto comprare è meglio usare altri canali.

    Che guido come un uomo significa che sono più attenta alla guida perché non mi trucco con una mano mentre con il gomito tengo il volante, non scartoccio nella borsa ai semafori facendomi lampeggiare (a Roma suonano dopo un nanosecondo dallo scatto del verde, Rossella può confermare, ve’?), non mi cade il bancomat al casello. Utilizzo la leva del cambio nella maniera corretta e con il giusto scambio frizione/marcia, faccio benzina da sola senza lasciare il tappo in giro, eseguo sorpassi da manuale senza schiantare specchietti in giro, parcheggio anche in spazi ristretti senza sbucciare paraurti e quando mi tagliano la strada impreco come un camionista.
    Pensa, so riconoscere le marche delle autovetture e persino i modelli!

    La strada non è da uomini o da donne ma dopo 20 anni di guida sulla gobba ti posso firmare dove vuoi che quando guida una donna te ne accorgi da lontano.
    Il margine di errore te lo può dare il nonno col cappello.
    Non è questione di essere trogloditi, non me ne vogliano le signore.

    Poi ci sono le eccezioni, è ovvio. Uomini che non sanno cosa sia la leva del cambio, donne che ti smontano un’autovettura e te la rimontano che neanche il Soldato Jane.

    @frap: la differenza la capisco perfettamente e comunque lo dici anche tu che abbiamo lo stesso spazio di frenata per due autovetture sostanzialmente diverse dove quella più “grossa” fa una velocità maggiore.
    E’ quello che sto cercando di dire dall’inizio, ma mi date della deficiente.
    Non ho mai voluto affermare che in autostrada sia lecito fare i 200 all’ora e pertanto compriamoci tutti un’Audi (la Porsche non mi fa impazzire)!

    La differenza per altro è che, se sfiga vuole, schiantandosi alla stessa velocità (con spazi di frenata diversi, di poco: ma diversi) la Matiz fa una fine che per gli ingegneri Porsche è un incubo superato.

  27. Voglio il riconoscimento dell’obiezione di coscienza anche per il codice della strada!

  28. @piti
    oltre ad offendere e dire cagate sai fare altro?
    Portati la calcolatrice in giardino: non vorrei dovessi avere problemi di surriscaldamento alla calotta.

  29. @s.
    Addendum:
    I dati di cui sopra, come è spiegato nell’articolo di Repubblica (se lo leggi), sono rilevati in condizioni ideali. Ovvero macchine nuove e pilota professionista alla guida (che si presume quindi sappia usare i freni come si deve). Ovviamente basta avere qualche passeggero a bordo e/o del bagaglio e/o il serbatoio pieno sino all’orlo, (e/o i freni non perfettamente in ordine) e/o una combinazione varia di questi, ecc. ecc. che la massa del veicolo evidentemente aumenta e quindi, a parità di velocità dell’auto, aumenta la quantità di moto del mezzo.
    Di conseguenza si allunga (anche sensibilmente) lo spazio di frenata.
    Puoi essere brava alla guida quanto ti pare, ma contro la fisica c’è ben poco da fare…

  30. Si allunga, anche sensibilmente, lo spazio di frenata in condizioni identiche.

    Il risultato non cambia.
    La Porsche frena meglio della Matiz. Puoi girarci intorno finché vuoi.
    Le macchine più sicure frenano meglio di quelle meno sicure: non è un’affermazione per cui ci si debba meritare un insulto, ti pare?

    La disquisizione, e nemmeno quella merita insulti, è sul fatto che il codice della strada presenti delle lacune che, se migliorate, migliorerebbero le condizioni di guida a patto che anche le condizioni della strada vengano migliorate.
    E’ inutile alzare gli standard di sicurezza delle auto e modificare il limite di velocità sulla Sa-RC (sembra l’acronimo di una malattia..): è talmente disastrata..

  31. Prima di comprare un’Audi, ti consiglio di riguardarti bene la tabella degli spazi di frenata; poi magari di studiare anche un minimo di fisica elementare a tempo perso.

    Che se anche gli ingegneri della Porsche hanno ben studiato la dinamica di deformazione del telaio, certamente meglio di quelli che han progettato la Matiz, nel tentativo di assorbire meglio gli effetti di un urto, devono comunque combattere, a parità di velocità del veicolo, con una MAGGIORE quantità di moto visto che le masse dei veicoli sono sensibilmente diverse.
    E difatti lo fanno anche e proprio per questo motivo.

    Es: la Porsche 911 GT2 pesa a vuoto 1.515 kg – la Matiz 0.8S pesa a vuoto (+/-) 775-835 Kg, ovvero poco più della metà.

    I miracoli gli ingegneri non sono ancora in grado di farli, credimi; te lo dice uno della categoria.

  32. I crash test che si vedono ogni tanto sono fatti a velocità raramente superiori ai 40 Km/h, in un impatto pieno a 200 Km/h sia la matiz che la audi si disintegrano.
    Se non ci credete guardatevi questa Ferrari e cosa ne resta:
    http://www.autoblog.it/post/1957/a-256-kmh-si-muore-anche-sulla-ferrari-enzo/5
    Le “auto più sicure” sono una cazzata esistono solo comportamenti più sicuri di altri e gli spazi di frenata la dicono lunga, basta notare che la porsche cayenne frena in 39,9 e la fiat bravo in 37,2, e questo perchè la porsche ha freni MOLTO MIGLIORI della bravo, che pesa la metà, però se la macchina davanti è a 38 metri la bravo si salva e la porsche si schianta.
    Per quanto riguarda i rischi di tamponamento per inchiodate da tutor beh, vi rivelo un segreto, non è colpa del tutor ma del fatto che sia l’inchiodante che il tamponante non rispettavano i limiti di velocità.
    Poi si può disquisire ore sul fatto che i comuni installino i velox per fare i soldi, cosa verissima certo, ma è altrettanto certo che lo fanno perchè nessuno rispetta la legge, e se tu violi la legge perchè non dovresti essere sanzionato?
    Andare a velocità inferiori a 50 Km/h è sicuramente sbagliato in autostrada, ma sulle strade urbane o extraurbane è pericoloso solo perchè sei circondato da coglioni che vanno a 90 o 100 o 120 Km/h quando il limite è 50, e gli incidenti dovuti alle condizioni della strada sono solo il 4% del totale, e per condizioni della strada si intendono anche quelle metereologiche.
    E poi, per capire, ma quali sarebbero di preciso le norme sbagliate nel codice della strada?

  33. @morfeo
    Quoto.
    A parte il fatto che la Matiz a 200 Km/h non ci arriva.
    In impatto pieno (cioè senza toccare i freni), secondo me, si disintegrano entrambe (occupanti compresi) anche a 100 Km/h.
    L’energia cinetica di un corpo cresce infatti con il QUADRATO della velocità (sempre fisica elementare è) e quanto ti schianti da qualche parte quell’energia la cedi necessariamente tutta quanta e in un lampo.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Energia_cinetica

    Dopodichè, visto che a 130 km/h qualcuno si stava quasi addormentando ed era intento a frenare, gli altri guidatori sulla strada potranno sperimentare la gioia di vederlo finalmente in un sonno perenne (per il bene dell’umanità).

  34. Non meglio, in maniera diversa.

    Comunque, siccome sono sempre una donna, l’Audi la comprerei solo perché mi piace di più come estetica :)

  35. Potendo scegliere, mi farei tamponare da una matiz ai 100 all’ora piuttosto che da una BMW ai 200 all’ora.

    Considerando poi che il 98% degli incidenti è causato da errore umano, direi che la miglior sicurezza è data da un comportamento corretto e prudente e non dal mezzo meccanico.

    Se anche volessimo credere che un’audi frena in minor spazio che una panda, non credo che questo spazio sia minore dei 50 cm che separano il mio paraurti posteriore dal suo paraurti anteriore.

    Chi si addormenta guidando ai 130 è meglio che assuma un autista e stia nei sedili posteriori a giocare con la PSP.

  36. E’ tutto vagamente surreale.

    E’ un dialogo fra degli adulti che vogliono far capire delle ovvietà a una bambina neanche troppo intelligente.

    E anche le ovvietà richiedono un requisito minimo di consapevolezza e di distacco dell’oggetto del contendere. ma con una che ancora delinea la guida femminile come nelle barzellette della Settimana Enigmistica, dove la moglie imbranata non centra mai la porta del garage, questo distacco non c’è. E’ ancora presa dalle mitologie (l’Audi!) da strapaese, quelle di chi vuol far capire che se ne intende.

    E tutti coloro che hanno partecipato a questa kermesse asimmetrica, fra la bambina scema e gli adulti, hanno detto in modo diversi le stesse cose, argomentando, linkando, facendo appello a un buon senso che dall’altra parte o manca o è ancora del tutto obnubilato da ormoni in subbuglio, da dimostrazione di palle quadrate (metaforiche, essendo s. una signorina).

    ArMyz, so fare altro oltre che insultare o mandare a cagare, ma te e la tua sodale, con tutto il buon animo del mondo, non meritate altro.

  37. Scusate ero in ferie e il browser del palmare non è sufficiente per commentare.
    s e Armyz, io ho dato delle teste di cazzo a chi sostiene che andare a 200 con certe macchine sia più sicuro che andare a 130 con altre, e voi vi siete offesi.
    Visto che non vi ho nominato manco una volta, delle due l’una: o voi pensate che andare a 200 con certe macchine sia più sicuro che andare a 130 con altre, e quindi rientrate nel gruppo a cui ho dato delle teste di cazzo, oppure invece di rispondere ai punti concreti che pur ho lasciato preferite fare gli offesi e buona notte.

    comunque sia, per sgombrare il campo, facciamo che non stavo dicendo a voi, ok?
    chiedo scusa se vi siete sentiti offesi.

    A voi invece vorrei porre qualche questione puntuale, a cui ancora, dopo quasi 150 commenti, quasi tutti a voi contrari, ancora non avete risposto.

    a) “pecorone è chi rispetta il codice dellla strada senza porsi alcune domande perché è evuidente che il codice presenta alcune lacune”

    scusa ma qui stai mescolando pere e mele. stai dicendo due cose differenti. La prima, che si può considerare di non rispettare una legge se questa ha delle lacune. Poi la rispetti, certo, ma consideri pecorone chi lo fa.
    La seconda, quali sarebbero codeste lacune di cui parli?

    b) “a 130 ci si addormenta, soprattutto quando l’autostrada è male illuminata e drittadrittadritta”

    a parte che le autostrade sono TUTTE buie tranne in prossimità degli svincoli. ma comunque: che vorresti dire? che se ti addormenti a 130 allora è meglio andare a 200, o che se ti addormenti a 130 allora è meglio se ti fermi in un’area di servizio, fai un pisolino e ti prendi un caffè?
    perché nel secondo caso, hai ragione: mi è capitato di avere una botta di sonno e non c’è stato niente di meglio che sonnecchiare per una ventina di minuti, poi prendere un caffè e ripartire. nel primo, però, mica tanto. il colpo di sonno ti prende a prescindere dalla velocità, dall’autostrada, dall’illuminazione. e a 130 km/h si percorrono 18 metri in mezzo secondo, a 200 invece 27 metri. la differenza tra prendere un guardrail o no.

    poi, tu che conosci il codice della strada a tal punto da potertici fare delle domande e trovarne le lacune, sappi che c’è una norma che dice che la velocità deve essere adeguata (ridotta) in funzione delle condizioni della strada e ambientali. quindi, il limite resta di 130 km/h, ma se l’autostrada è male illuminata, come dici, allora devi andare più piano. se quel mezzo secondo e 18 metri di percorrenza sono sufficienti a stonfarti nel guard-rail, la polizia ti fa anche la multa proprio perché viaggiavi troppo veloce, anche se il limite è 130 km/h.

    c) “‘con certe auto andare più forte è meno pericoloso’. assolutamente si”.
    meno pericoloso PER CHI? per chi guida o per tutti quelli che ha intorno? perché il codice della strada serve a proteggere gli automobilisti, stolti e assennati, ma soprattutti GLI ALTRI. se nella tua auto a 200 sei PIU sicura, cosa che magari è pure vera, quelli fuori lo sono MENO, se tu vai a 200, con qualsiasi aggeggio.

    d) “- assolutamente si. ci sono certi frangenti in cui stare sotto i 50Km/h crea pericolo sulla strada.”
    QUALI, di grazia? In QUALI frangenti il rispetto dei limiti di velocità generano pericoli? Non dirmi in autostrada, perché ci sono anche i limiti inferiori, dimmi dove in assenza di un limite inferiore andare più piano sia più pericoloso che andare più forte.

    e) “si, so guidare e quindi posso permettermi di disquisire sull’argomento. ”
    che vuol dire “so guidare”? Tutti quelli che hanno la patente sanno guidare, hanno superato due esami e quindi guidano. Sia il vecchino con il cappello, sia la donna che parcheggia solo a lisca di pesce, sia me che faccio 30mila km l’anno tra città e autostrada e che vado a 120 invece che a 135 in autostrada.

  38. Incredibile numero di commenti (facci rosica!) che fanno riemergere il sempreverde concetto secondo cui “donne e motori, gioie e dolori”.

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