Pechino 1936

E’ inutile travestire l’ignavia da understatement: oggi si concludono le Olimpiadi più vergognose della storia moderna, per molti aspetti anche peggiori di quelle naziste di Berlino del 1936. Solo il tempo permetterà di comprendere di che cosa siamo stati complici noi come occidentali, come europei, come democratici, come sportivi.

Ma il tempo, il presente inafferrabile, per ora è tutto per la «Vittoria politica della Cina», come efficacemente titolato da le Figaro di ieri: è indubbiamente cinese la medaglia d’oro vinta a termine della marcia che l’ha portata a battere ogni primato economico da quando fu fatta entrare nel Wto, a gareggiare pur dopata del proprio schiavismo. La parola del resto è quella: schiavismo. Ci appigliamo sempre più svogliatamente al Tibet e alla sua drammatica allure, estetizzante e politicamente corretta: ma lo facciamo anche per non parlare di una produzione che in Cina è spremuta in veri lager come sono i laogai, non parlare dunque della schiavitù impiegata per approntare le stesse mirabolanti strutture olimpioniche ammirate un tv, non parlare delle paghe ridicole, delle ferie inesistenti, degli orari impossibili, dei sindacati proibiti, delle condizioni di lavoro da miniere del ‘700; non parlare, prestissimo, neanche più del Tibet.

Parleremo d’altro, ma coi nostri tempi estivi: ricominceremo dallo sport e ci chiederemo magari come sia possibile che i cinesi abbiamo accumulato medaglie su medaglie soprattutto in discipline decise dalle giurie, parleremo delle atlete bambine che sembrano automi, ascolteremo i nostri atleti perplessi da un clima che loro stessi hanno definito come allucinante, magari ci faremo anche un poco di compassione, come cittadini e come democratici: perchè ci accorgeremo che siamo ridotti, ormai,  a cercare nei gesti di un pugile e di una canoista quelle vibrazioni che il nostro governo a nessun livello ha voluto o saputo  trasmettere. E’ andata così, ieri: il pugile Clemente Russo ha detto che «La mia medaglia è per i cinesi che soffrono», mentre la canoista azzurra Osefa Idem ha parlato del Dalai Lama e ha detto che «In Europa solo un capo di Stato l’ha ricevuto».

Che poi non è neanche vero: il Dalai Lama, dapprima ospite in Usa e Canada, è stato ricevuto successivamente dai governo di Austria e Germania (quest’ultima primo paese europeo per interscambio con la Cina) e appunto l’altro giorno dal governo francese, ammansito da un ex fotomodella che rispetto all’inesistenza del nostro governo ha fatto un figurone. Ma col ministro Franco Frattini non stiamo neanche più a prendercela: ebbe a dire che non avrebbe incontrato il Dalai Lama, appunto, per non provocare «gli amici cinesi»: e chiusa lì. Ogni sua dichiarazione successiva ha palesato un disinteresse semplicemente perfetto e una vacanza non solo intellettuale: e glielo diciamo da un quotidiano filo-governativo, figurarsi se non lo fossimo. Ogni proposta di non presenziare per esempio alla cerimonia d’apertura delle Olimpiadi (sollecitata, tra altri, dal responsabile esteri di An Marco Zacchera e dal ministro Giorgia Meloni) è stata respinta da Frattini con molle arroganza. La Cina, con arroganza decisamente più consistente, ha sempre minacciato di ritorsioni economiche tutti i paesi che avevano osato incontrare il Dalai Lama: Frattini è l’unico che se n’è dato preoccupazione.

Ma il girone degli accidiosi, prima che al ministero degli Esteri italiano, è già stato riservato da tempo al Comitato olimpico internazionale al suo presidente Jacques Rogge.

Su un punto, oggi, sembrerebbero tutti d’accordo: il difetto è nel manico, l’errore è stato dare le Olimpiadi alla Cina. E qui occorrerebbe spiegare quanto di effettivamente sportivo ci sia nel carrozzone affaristico del Cio, quindi il peso di alcune multinazionali interessatissime al mercato asiatico, il ruolo degli Stati Uniti che per inciso dipendono dalla Cina più di chiunque altro: l’economia d’oltreoceano non può certo rinunciare ai prodotti cinesi a basso costo (che abbassano l’inflazione e aumentano la capacità d’acquisto) e gli investitori cinesi, se d’un tratto sparissero, farebbero letteralmente tracollare il Paese. Scindendo economia e diritti umani, se possibile, gli Usa tuttavia hanno bacchettato i cinesi più di una volta: anche recentemente. Non granchè, certo.

Ma il Cio, in compenso, è stato comico e basta. Dopo l’assegnazione dei Giochi, nel 2001, Jacques Rogge disse che la situazione dei diritti umani in Cina sarebbe migliorata, e aggiunse che il Cio in caso contrario avrebbe preso dei provvedimenti: lo disse alla Bbc. Da allora, e non è chiaro su quali basi, il Cio ha sempre continuato a sostenere che la Cina abbia fatto progressi: giungendo al tempo stesso a sostenere che il Comitato si sarebbe comunque tenuto in contatto con organizzazioni come Amnesty International e Human Rights Watch. Il segretario del Comitato promotore di Pechino 2008, Wang Wei, intanto affermava che avrebbe «garantito completa libertà d’informazione ai giornalisti, i giochi miglioreranno tutte le condizioni sociali, compresa l’educazione, la salute e i diritti umani».

Dettaglio: non hanno garantito niente, non è migliorato niente. Anzi. Oltretutto il Cio da allora a oggi non ha detto sostanzialmente nulla. A parte un generico auspicio sul Tibet risalente a quando ne parlavano davvero  tutti («Il Comitato ha già espresso la speranza che questo conflitto venga risolto pacificamente il prima possibile», una cosa così) è noto ai più che il Cio se l’è presa col giamaicano Usain Bolt per il suo stile nel festeggiare le vittorie o che ha impedito alla squadra spagnola di esporre la bandiera a mezz’asta dopo la tragedia aerea di Barajas. Stop. Eppure le citate organizzazioni umanitarie, non da sole, intanto non hanno mai smesso di documentare come la Cina sia venuta meno a ogni sua promessa e abbia tradito qualsiasi spirito olimpico. Lasciamo pure perdere il Tibet, sul quale si discute ormai solo per stabilire l’esatto numero dei morti; per il resto, in questi ultimi mesi, tutti i rapporti hanno testimoniato come siano peggiorate, nell’ordine, la persecuzione degli attivisti per i diritti umani, la detenzione senza processo, la censura e nondimeno l’applicazione della pena di morte. Le autorità cinesi, ultimamente, hanno imprigionato chiunque potesse minacciare l’immagine di stabilità e armonia che la loro efficientissima organizzazione ha cercato di presentare. Non si sono contate le persecuzioni a giornalisti e attivisti, mentre diversi scrittori sono stati condannati per «incitamento alla sovversione» perchè avevano rilasciato delle interviste alla stampa estera. Sono state estese, prima e durante il periodo olimpico, alcune forme di detenzione amministrativa come la «rieducazione attraverso il lavoro» e una generica «riabilitazione forzata dalla droga». La polizia seguita a godere di un potere assoluto e può imporre pene anche senza un’accusa e senza un processo. Il Circolo della stampa estera ha segnalato 260 casi di interferenze delle autorità, mentre va da sè che ai giornalisti cinesi sia stato impedito, come sempre, di scrivere su argomenti giudicati sensibili. La pena di morte era e resta  prevista per 68 reati (anche se le autorità negano) e in ogni caso annovera più esecuzioni che in tutte le altre nazioni del mondo messe insieme, ma i dati non sono precisi perchè in Cina sono considerati segreto di Stato. Il resto è per così dire noto: gli organi espiantati e rivenduti senza il consenso dei familiari, le torture, i religiosi ammazzati, i dissidenti imbottiti di psicofarmaci, insomma tutte le specialità non olimpiche che da domani continueranno come sempre. Mentre gli atleti, domani, torneranno a casa assieme a una missione che era più grande di loro perchè gli era stata scaraventata addosso da una classe politica a dir poco codarda, ormai arresa a questioni di piccolo cabotaggio o, quando va bene, rassegnata che lo sviluppo di parte del mondo resti autoritario e pianificato dall’alto, svincolato da ogni consenso democratico. Torna a casa anche la velleità di volerci propinare l’ormai scoperta, sonora, croccante, spettacolare balla secondo la quale sviluppo e democrazia camminerebbero a braccetto. Non è vero. Non lo è mai stato. Dal nazismo in poi. Da Berlino 1936 a Pechino 2008.

(Il Giornale, 24 agosto)
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31 Commenti

  1. L’ONU ha riconosciuto la strage di bambini, Karzai ha cacciato due dei suoi generali, le forze iternazionali nessuno.

    Adesso il signore filoamericano di professione ci dirà che l’ONU è infiltrata dai talebani o ammetterà di aver sparato uno (tra i tanti) tentativi di negazionismo sulle “nostre” guerre?

    In Somalia una feroce dittatura fa strage per procura statunitense, mentre pratica la pulizia etnica nella regione dell’Ogaden, sigillata e inaccessibile anche alle ONG, magari il signor arcroyal potrebbe applicare la sua oper di negazionismo a queste stragi, sarei curiosa di vedere di cosa è capace

  2. ” E visto che Masaccio continua imperterrito a liquidare la testimonianza della cantante cubana Lissette con gli stessi argomenti e gli stessi toni con cui la propaganda di Goebbels liquidava le denunce contro il nazismo di Marlene Dietrich”

    Non si può dire che Arcroyal manchi del senso delle proporzioni . Reductio af Hitlerum, siamo lì ?

    Il resto del suo intervento è in linea. Ovvero, grande enfasi su alcuni aspetti VERI per fare immaginare foschi e oscuri scenari che invece tanto veri non sembrano.
    Nei link si parla di arresti di persone per manifestazioni non autorizzate( unofficial), per dire. E’ così difficile da immaginare un paese occidentale in cui vengano arrestate persone per aver organizzato manifestazioni nn autorizzate ? Persone che poi sono state rilasciate?
    La situazione a Cuba adesso presenta luci e ombre. Ultimamente , pian piano , più luce e meno ombre. Per esempio, ultimamente sono state approvate le operazioni si cambio di sesso. Ovvero, lo stato paga le operazioni. M sembra arduo bollare questo come persecuzone degli omosessuali. Molto si muove e le cose non sono così fosche come risulta dall’enfasi di Arcroyal. E questo era il senso del commento di Masaccio.

    ( grazie, Lara V. Avevo notizia delle risultanze della commissione Onu sulla strage di civili, ma non mi sembrava il caso di portare troppi O.T alla discussione )

  3. Ecco. Difendo il regime, voglio “testimoniare che i gay a Cuba godono di tutti i diritti”, e sono paragonabile a Goebbels solo perché non capisco come una che se n’è andata da Cuba oltre 40 anni fa, da bambina, possa essere considerata una fonte attendibile.
    Devi inventarti queste storie per distrarre l’attenzione dal fatto che neanche le fonti che citi parlano di più che di un arresto seguito da immediato rilascio con multa. Episodi non certo piacevoli, ci mancherebbe. Organizziamo una campagna sugli abusi della polizia cubana, ti va? Ma resta il fatto che a Cuba non si va in galeria per omosessualità. E con questo direi che la discussione si è protratta oltre ogni livello ragionevole. I lettori hanno avuto modo di apprezzare critiche circostanziate a molti atti condannabili del regime cubano. Tranne quello di incarcerare gli omosessuali.
    Ah, tra parentesi. La sodomia era reato ancora in molti stati Usa, finché nel 2003 non è intervenuta la Corte Suprema. Così, per la cronaca.
    Consiglio a tutti la lettura delle pagine di Wikipedia su “LGBT rights in Cuba” e “LGBT rights in the United States”.

  4. Perchè nessun governo ha chiesto che sò a coca cola,samsung,general elettric, wolkswagen, johnson & jonson, kodak, lenovo, mc donald, adidas, omega, panasonic,ups,budwaiser ed anche la italianissima thecnogym di ritirarsi come sponsor? Perchè a parole sono tutti bravi a boicottare ed a battersi per i diritti umani,poi con l’altra mano prendono il malloppo e lo mettono in tasca,in qualunque modo voi li chiamate. Baci

  5. @ la signora filo-terrorista per vocazione ( agli epiteti sono solito rispondere con epiteti uguali e contrari, ndr )

    “L’ONU ha riconosciuto la strage di bambini, Karzai ha cacciato due dei suoi generali, le forze iternazionali nessuno”

    Come ho già detto a me in questo momento non interessa discutere della politica interna afghana e delle molte buone ragioni ( elettorali ) che spingono il presidente Karzai a rilasciare dichiarazioni contro il raid aereo alleato, e a rimuovere alti ufficiali del ministero della difesa senza neppure aspettare gli esiti delle commissioni d’inchiesta. A me in questo momento interessa solo fare chiarezza sul numero esatto e sull’identità delle vittime.

    Il rappresentante speciale delle Nazioni Unite in terra afghana, il norvegese Kai Eide ( e quindi non, genericamente, l’ “ONU” ) ha dichiarato: “Abbiamo le prove del fatto che i bombardamenti della scorsa settimana hanno causato la morte di sessanta bambini, quindici donne e altrettanti uomini, e il ferimento di ulteriori quindici afghani”, ed ha giunto che le prove sono “convincenti”.

    Fonti ONU dicono che si tratti di testimonianze orali e di ‘prove di altro genere’, che spero consistano in foto e referti autoptici dei cadaveri. Non appena saranno rese pubbliche, sarò ben felice qui o altrove di esaminarle e discuterle.

    Il comando americano e la Nato hanno ammesso che durante l’incursione aerea sul villaggio di Azizabad, oltre a 30 talebani sono stati uccisi 2 donne e 3 bambini. Per me già questo bastava per far aprire un’inchiesta per capire come e perchè siano stati uccisi degli innocenti ( ed infatti l’inchiesta è stata subito aperta sia dagli americani sia dalla Nato ). Potrebbe darsi che sia esploso un deposito di munizioni di cui si ignorava la presenza e questo abbia coinvolto le case vicine. Oppure era stato assicurato ai comandi americani che hanno ordinato l’incursione che non c’erano civili vicino agli obbiettivi. Escludo a priori che si siano voluti colpire intenzionalmente anche i civili, perchè altrimenti altro che 5 o 70 o 90 vittime. Il villaggio veniva semplicemente raso al suolo, e stop, non ci sarebbe rimasto neppure un testimone vivo a raccontare come era andata. Comunque un’inchiesta approfondita è necessaria: errori del genere vanno evitati a qualunque costo.

    Ma negli ultimi anni troppe volte cadaveri di ‘guerriglieri’ sono stati privati delle armi che si portavano dietro e fatti passare per ‘anziani e bambini’ massacrati dai crudeli amerikani. E troppe volte si è dato credito a notizie provenienti da territori sotto il totale controllo dei talebani senza fare alcuna seria verifica. Come nel caso di Cuba e del regime castrista, qualunque notizia arrivi e sia favorevole alla propaganda dei terroristi la voglio passare al microscopio per verificare se sussista anche la minima stonatura o incongruenza.

    Ribadisco una cosa nel caso ti fosse sfuggita. Io ho un fortissimo pregiudizio sfavorevole verso chi intende la libertà di stampa come libertà di rapire e sgozzare i giornalisti, e la libertà di parola come libertà di tagliare la lingua di chiunque non si dimostri entusiasta del ‘Verbo’ fondamentalista. E come ho un pregiudizio fortissimamente sfavorevole verso i talebani, ce l’ho pure verso nazisti, fascisti e comunisti. E’un mio limite, lo so, ma non ho mai detto di essere ‘super partes’.Tu invece, mi sembra, hai un forte pregiudizio verso gli americani che, a differenza dei loro nemici, permettono tranquillamente a chiunque nelle zone sotto il loro controllo di denunciare loro e i loro raid aerei. Ognuno ha i pregiudizi che si merita.

    “In Somalia una feroce dittatura fa strage per procura statunitense,…”

    No, sulla Somalia io passo la mano. Questo è un post dedicato ai crimini del regime cinese, ed io ho già dato un enorme contributo ad uscire dal tema. Se vuoi descrivere tu la situazione dei diritti umani e civili nel Corno d’Africa, sarò ben lieto di leggerti e di commentare se vedo qualcosa che non mi convince. Sempre che Facci – e mi stupisco non l’abbia ancora fatto – non cali con il machete a sfrondare questo post dalla giungla di off-topic da cui è stato sommerso. Avrebbe tutte le ragioni per farlo.

  6. @ Masaccio

    “Ecco. Difendo il regime…”

    Nel preciso momento in cui tu neghi uno dei tanti crimini di cui si è macchiata la famiglia Castro in 50 anni di potere assoluto, tu in qualche modo difendi il regime. Anche perchè questo che ti ostini a negare è un crimine molto (s)qualificante. Sia nell’Italia fascista sia nella Germania nazista sia in Unione Sovietica gli omosessuali sono stati perseguitati, incarcerati, uccisi. Il fatto che anche a Cuba sia successo, e succeda ancora, è la dimostrazione ultima che il regime castrista, al di là delle dichiarazioni altisonanti e della propaganda, è in tutto e per tutto simile a quegli schifi là. Per molti qui da noi è difficilissimo ammetterlo perchè significherebbe ammettere tanti anni di illusioni e di menzogne.

    “…e sono paragonabile a Goebbels solo perché non capisco come una che se n’è andata da Cuba oltre 40 anni fa, da bambina, possa essere considerata una fonte attendibile”

    Questo era uno degli argomenti che veniva usato contro Luigi Sturzo quando, in esilio negli Stati Uniti, denunciava Mussolini e il suo regime. Gli si rimproverava tra le altre cose di essere lontano dalla penisola da troppi anni, e di non conoscere la realtà dell’Italia fascista. Questo era uno degli argomenti che veniva usato contro Aleksandr Solzhenitsyn quando, in esilio negli Stati Uniti, denunciava il regime sovietico e l’arcipelago gulag. Gli si rimproverava di essere lontano dall’Urss da troppi anni e di non conoscere i cambiamenti che erano occorsi nel frattempo. Questo era uno degli argomenti che era usato durante la seconda guerra mondiale per mettere a tacere Marlene Dietrich quando, in esilio negli Stati Uniti, denunciava il regime nazista e la persecuzione degli ebrei. Le si faceva notare che era partita dalla Germania nel 1930, quando Hitler non era neppure ancora al potere, e non poteva sapere cosa stesse succedendo in Germania. Quando poi i regimi caddero, in tutti e 3 i casi si vide chi aveva ragione e chi aveva torto. L’unico appunto che si poteva muovere ad alcuni di questi esuli era che la realtà emersa dalle rovine delle dittature era persino peggiore di quella delineata dalle loro denunce.

    Sarò esagerato, enfatico e fazioso, ma quando leggo il modo in cui liquidi l’esule cubana Lissette, mi vengono in mente queste e tante altre cose. E mi viene in mente che la prima volta che ho sentito un esule cileno descrivere i crimini di Pinochet, per la mia testolina faziosa non è proprio passato di liquidarlo con un “sono almeno 15 anni che non mette piede a Santiago del Cile”. Gli esuli sono a volte l’unica fonte che rimane quando le dittature fanno calare il silenzio della censura e della repressione.

    “Devi inventarti queste storie per distrarre l’attenzione “

    Qui l’unico che non risponde mai riguardo al contenuto dei link che propone, sei tu. Ti si fa notare che il primo link da te proposto arriva dall’ambasciata cubana, e tu glissi dandomi del fazioso. Ti si fa notare che il secondo link che hai postato dice cose ben diverse da quelle che sostieni tu, e tu glissi tirando fuori la ‘Logica’. Ti si fa notare che i rapporti di Amnesty hanno almeno due gravi pecche, e tu glissi riprendendo il tuo discorso sulla mia faziosità esasperata. E poi sarei io quello che cerca di distrarre l’attenzione…i soliti misteri della ‘Logica masacciana’.

    “neanche le fonti che citi parlano di più che di un arresto seguito da immediato rilascio con multa”

    Alèèèèèè….finalmente è comparsa la prima ammissione. A Cuba i gay vengono arrestati, ma poi rilasciati se pagano. Cosa peraltro già detta dal sottoscritto fin dal mio primo intervento, quando sostenevo che i miglioramenti della condizione degli omosessuali sono quasi esclusivamente legati alla ‘forza del dollaro’. Il problema, però, nasce quando gli arrestati non hanno i dollari per pagare i poliziotti. Cosa gli succede agli omosessuali che non tengono i dindi per evitarsi la galera o qualcuno che paghi per loro? Qui si apre un buco nero che purtroppo per il momento può essere riempito solo dalle testimonianze di persone come la cantante Lissette che avendo mantenuto stretti contatti con gli ambienti gay cubani, riescono ad ottenere qualche informazione sul destino di chi viene incarcerato per un lungo periodo. Il regime, manco a dirlo, impedisce qualsiasi serio controllo sul suo sistema carcerario.

    “Ma resta il fatto che a Cuba non si va in galeria per omosessualità”

    Non capisco come tu faccia. Avevi appena ammesso che “un arresto” c’era stato, e adesso già ti rimangi tutto? Ma tu dove pensi che li mettano i gay nell’intervallo di tempo che passa tra il fermo e il versamento del denaro della ‘multa’? Li tengono al bar e gli offrono l’aperitivo? E poi, oltre al problema di quelli che i dollari per la ‘multa’ non li hanno, cosa succede ai ‘recidivi’? Cosa succede a quelli che sono stati arrestati 2, 3, 4 volte? Te lo sei chiesto?

    Ovviamente non hai detto manco una parola su quella testimonianza dell’attivista cubano che oltre che di discriminazioni ( i gay, tra le tante altre cose, non possono iscriversi al Partito Comunista, ndr ), di arresti e di detenzioni, parla pure di pestaggi. Glissa, mi raccomando, quando la tua ‘Logica’ non ce la fa più, tu glissa che vai forte.

    “Consiglio a tutti la lettura delle pagine di Wikipedia su “LGBT rights in Cuba” e “LGBT rights in the United States””

    Solito dubbio. Ma tu che lo consigli agli altri, l’hai letto bene?

    Ad un certo punto si riporta un intervento di Mariela Castro, la figlia di Raul che sta cercando di migliorare la condizione dei gay a Cuba, e che si è lasciata sfuggire:

    ” “[ Gli omosessuali ] vanno ancora talvolta incontro ad arresti da parte della polizia ‘bigotta’“, dice la Castro, aggiungendo che talvolta si è scontrata con le autorità durante i suoi sforzi per far rilasciare dalla prigione uomini e donne gay. ”

    Persino una Castro ammette quello che tu ti rifiuti ostinatamente di ammettere, e cioè che i gay non solo vengono perseguitati, ma sono pure gettati in carcere. Il fatto che a Cuba non ci sia scritto su nessuna legge che i gay vadano incarcerati ha lo stesso significato che ha l’assenza di qualsiasi riferimeno all’omosessualità nella legislazione penale fascista. Sono solo furbate per nascondere l’amara realtà.

  7. Solo un’annotazione da spettatrice per la svolta interessante che ha preso questo commentario, dato che non conosco le situazioni in oggetto e non pretendo di farmi una cultura assertiva in 5 minuti.
    Non capirò mai il ricorso alla comparazione monodirezionale, insieme ad un sottinteso negazionismo, pur di sostenere una tesi. È un metodo, oppure un semplice riflesso. Tutto stranoto e prevedibile. L’esempio del commento di Lara V (è una noia infinita quella che provo verso la strumentalizzazione di morti di innocenti pescate ad arte) è illuminante di una certa forma mentis che va sempre a bomba: gli USA come mandanti della qualsiasi e il disconoscimento della democrazia oggettiva grazie alla quale si vive al calduccio del proprio PC.
    Masaccio ammette en passant che a Cuba ci sia una dittatura, ma si accanisce sull’affermare che i gay lì non vadano in carcere. Magari solo talvolta. Magari per motivi pescati in link di comodo e più comparabili coi casi a noi più assimilabili alla lontana. Tutti tormentoni arcinoti.
    È come se con un eccesso di contestualizzazione volesse sviare il tema generale. Che è la dittatura. Come nel caso di Pechino.
    Il tessuto comune di questi ragionamenti ha però subito giocoforza un’”evoluzione”, una sorta di ipocrita apertura mentale.
    In sintesi: c’è un filo di regime, ma le cose sono migliorate. Da circa un arco di tempo risibile.
    E quindi? Facile: colpa dell’Occidente, poveretti, se non si va avanti.
    Questo schema arcinoto, purtroppo, mortifica qualsiasi discussione di spessore.

  8. ringrazio il disonesto arcroyal (questo è un epiteto, non filoamericano e te lo meriti per quel “filoterrorista, che semmai lo sarai tu che prendi i morti fior da fiore per darti ragione) per aver dimostrato ancora una volta come ci si difende quando si scopre di aver detto sciocchezze

    succede sempre, quando si scopre una strage “occidentale” si pretendono i referti autoptici, mentre per le stragi degli altri bastano “voci” mai confermate

    è come quando arrestano un politico: presunto innovente fino all’ultimo grado di giudizio, mentre lo sfigato di turno, sia un Azouz o un rumeno o uno straniero falsamente accusato è subio colpevole

    Karzai non ha nessuna esigenza elettorale, visto che le elezioni afgane sono e saranno uno show ad uso di quelli come arcroyal, così come è un fatto che di stragi similia a quelle ricordate gli alleati in Afghanistan ne abbiano commesse parecchie

    tornando al tema, direi che arcroyal e quelli sul genere siano decisamente vittima della propaganda, magari lui crede ancora che da qualche parte ci siano le armi di distruzione di massa di Saddam e che invedere l’Iraq sia stato “giusto” e “legale”. Devi essere uno di quelli che si è bevuto e ha diffuso le palle sparse da Pio Pompa e da Allam, vero?

    per questo -non capisci la Cina- come Facci, se non sei in malafede sei ammaliato da una narrazione che sappiamo tutti essere artefatta malamente. Chi chiama al boicottaggio della Cina sono gli stessi che prima agitavano il pericolo islamico e che ora berciano di quello sovietico

    peccato che cinesi, arabi, iraniani e anche russi non aggrediscano nessuno.

    anche nel caso della Georgia si è provato malamente a nascondere la realtà, ma resta il fatto che è stata la Georgia a bombardare la capitale osseta (che non un obbiettivo militare) e a radere al suolo una caserma russa sotto le Insegne e il mandato dell’ONU

    negli ultimi anni “noi” abbiamo invaso direttamente o per procura 3 paesi, portandovi morte, desolazione, torture e provocando milioni di profughi, oltre a morti e feriti, tutto questo in nome di una “guerra preventiva” estranea alla logica e al diritto

    quando tu e gentre come facci vi scuserete per aver sostenuto queste stragi non sarà mai troppo tardi, invece di prendervela con i pllitici che NON boicottano la Cina, provate a prendervela con quelli che NON si sono ancora scusati per aver messo mezzo mondo a ferro e fuoco senza vincere nemmeno una delle guerre stupide nelle quali ci hanno coinvolto

    i diritti umani sono una cosa drammaticamente seria, niente che sia il caso di lasciare nelle mani di propagandisti da operetta o agit-prop della guerra giusta

    chi ha sostenuto le “nostre” guerre non è meno responsabile di chi le ha promosse, anche perchè quelli ne hanno tratto un vantaggio, mentre gli utili megafoni ne hanno tratto solo vergogna

    non si vergogna, signor arcroyal, di aver sostenuto le “nostre” stragi e le “nostre” torture?
    e Facci?

    come mai questo gran pezzo di umanitario non si è mai sentito spiaccicare una virgola contro al guerra al terrore, mentre è sempre lì a cercare pagliuzze nel campo avverso?

    i diritti umani sono un valore universale, non possono essere agitati da chi è platealmente parte del sistema di promozione della guerra senza che questi risulti ridicolo

    espedienti come definire “filoterrorista” chi declina i fatti, danno l’esatta misura dei propagandisti, per nulla diversi da quelli già visti all’opera in ogni luogo e in ogni tempo

    p.s. per Facci
    visto che gli immensi degli Laogai necessari alla produzione cinese non c’è traccia, sarebbe il caso che la piantasse con questa buffonata, i cinesi producono in fabbriche compartecipate da stranieri, facendo lavorare gli operai in condizioni pessime, le stesse che sognano e cercano di imporre anche in Italia gli “imprenditori”
    una situazione4 da combattere in Cina come in Italia senza scomodare falsità, perchè astraendosi dalla realtà non si va da nessuna parte, se non su un comodo strapuntino nel parco dei servi al Giornale

  9. “Karzai non ha nessuna esigenza elettorale, visto che le elezioni afgane sono e saranno uno show ad uso di quelli come arcroyal, così come è un fatto che di stragi similia a quelle ricordate gli alleati in Afghanistan ne abbiano commesse parecchie”

    Senza contare che l’idea che i talebani possano votare per Karzai è solo ridicola . I talebani disprezzano troppo Karzai perchè lo considerano solo un pupazzo degli americani. E’ ANCHE per l’ inconsistenza di Karzai che i talebani stanno rimontando . Per non dire anche che i talebani possono contare su altri uomini più direttamente legati a loro nel governo.

  10. @Virginia
    “È come se con un eccesso di contestualizzazione volesse sviare il tema generale. Che è la dittatura”.
    Quindi, siccome c’è la dittatura, possiamo inventare tutte le palle che vogliamo senza l’onere della prova? Stai sostenendo questo?
    Io non volevo aprire una discussione su Cuba. Ho solo corretto, per precisione, un commento, ricordando che a Cuba non si va in galera per omosessualità. Punto, per me finiva lì. Penso che l’accuratezza e il discorso nel merito debbano valere sempre, e non a seconda della simpatia di un regimone. Se invece tu pensi che siccome Castro è al potere da troppo tempo allora possiamo dire anche che mangia i bambini, sei libera di farlo…

    @ Arcroyal
    “Qui si apre un buco nero che purtroppo per il momento può essere riempito solo dalle testimonianze di persone come la cantante Lissette”.
    Ecco. Appunto. Ci sono molte fonti che sostengono il contrario della tua tesi, e non sono credibili, e l’unica a favore è quella di Lissette. Che non è semplicemente un’esule, caro il mio mistificatore, come gli altri esempi che hai citato. È un esule da quasi 50 anni e andava alle elementari l’ultima volta che ha visto Cuba. Puoi paragonarla con Sturzo che era il capo del secondo partito italiano? Siamo seri, per favore. Chiedo solo questo, un po’ di serietà.
    Allora, quella campagna sull’omofobia della polizia, quando la apriamo?

  11. aggiungo che il ragionamento di Poldo non fa una grinza e taglia la testa al topo come a Facci, dimostrandone l’assoluta ipocrisia

  12. Ciao Filippo,
    davvero apprezzabile la nettezza con la quale hai scritto a proposito delle olimpiadi cinesi e del pavido silenzio di troppi.
    Un bel successo politico, per la Repubblica Popolare, no? E lo schiavismo? E le libertà fondamentali represse? Tutte balle, la stampa occidentale è prevenuta, non sa niente della Cina.
    Esemplare la storia di Liu Yang, ballerina che si è spezzata una vertebra durante le prove della cerimonia d’apertura ed è stata sostituita come nulla fosse.
    300 milioni di persone non dispongono di acqua pulita (rapporto Greenpeace), a causa delle industrie inquinanti? Pazienza, l’importante è aver conquistato la maggioranza relativa delle merci prodotte sul pianeta Terra.

  13. Masaccio, coi tuoi interventi ti sei messo a camminare su una corda sottile in cerca d’equilibrio.
    Il “siccome c’è una dittatura” delle tue premesse è di una leggerezza risibile, tanto quanto soffermarsi su un “particolare” per lo meno controverso. L’amor di accuratezza è un pretesto di una secondarietà imbarazzante. Sai bene che negare che a Cuba ci sia una dittatura ti derubricherebbe ai livelli di un Gianni Minà e quindi ti incaponisci con voli retorici sugli orchi che mangiano i bambini.
    Dalla tua c’è però il fatto che termini come dittatura o regime sono talmente usurati che non si presta più attenzione a dati di fatto antichi come il mondo. E vedo che finalmente hai cominciato ad alludere all’omofobia della polizia. Come quelli che dicevano che l’aria di Pechino non è peggiore di quella di Milano. Tanto per restare ancora in tema.

  14. Ma Virginia, spiegami. L’esistenza di un regime che non ti piace ti costringe automaticamente a portare il cervello all’ammasso?
    Un’affermazione può essere solo vera o falsa, oppure può anche essere “sicuramente vera perché c’è la dittatura”? Sto difendendo la razionalità, il diritto e il dovere di distinguere il vero dal falso a prescindere dalla simpatia nei confronti del contesto. Mentre c’è chi sembra convinto che contro Cuba tutto sia lecito.
    Sull’omofobia della polizia vorrei si desse un’occhiata agli Usa, o all’Italia. Ma si sa, quelle sono democrazie, no? A loro è permesso.

  15. Quindi , basta la parola. Dietro la parola c’è tutto. Regime vs democrazia.
    Bon. Ma la vita degli omosessuali sarà migliore o peggiore tra, mettiamo, Cuba o Afghanistan?

  16. Mi sono illuso. Quando ho postato il primo commento, mi sono illuso che questa potesse anche essere l’occasione per fare il punto della situazione dei gay a Cuba. Mi sono illuso che a Masaccio interessasse davvero discutere delle tante testimonianze che segnalano che ancora adesso gli omosessuali cubani vivono una situazione allucinante fatta di persecuzioni, arresti, ricatti, carcere.

    Ed invece no. Il fine era una altro. Era riuscire a dimostrare in modo ‘logico’ ( ma qui siamo più dalle parti della sofistica che della logica propriamente detta…qui si sta cercando ancora una volta di dimostrare che la tartaruga è più veloce di Achille, e ci si riesce solo cancellando la realtà e rifugiandosi nei vasti cieli della metafisica ) che in fondo la situazione dei gay cubani non è diversa da quella in Italia o negli Stati Uniti. Là e qua è solo una questione di polizia ‘omofoba’, come ripete a macchinetta il ‘filosofo’ Masaccio.

    Anzi a questo punto si potrebbe quasi dire che a Cuba i gay stanno meglio, che godano di più diritti, che la tartaruga sia davvero più veloce di Achille. Non è forse vero che all’Avana a giugno hanno approvato una legge che garantisce il diritto a cambiare sesso a totale carico dello Stato? Ce l’ha appena segnalato quell’altra profonda pensatrice, prontamente accorsa a lanciare una ciambella di salvataggio a Masaccio che stava annegando nel mare delle sue contraddizioni.

    E visto che ormai siamo alla fiera del peggiore sciocchezzaio terzomondista e pacifista, apro anch’io un bello stand per denunciare un’altra vile menzogna della propaganda demogiudoplutocratica. In Iran sono diversi anni che chi vuole può cambiare sesso a spese della Repubblica Islamica. Gli ayatollah sono arrivati molto prima dei cubani a questo importante traguardo. E non è vero che a Teheran i gay siano perseguitati e finiscano in carcere. L’ha pure detto Mahmoud, il loro presidente democraticamente eletto, che in Iran non ci sono omosessuali. E se non ci sono, come si fa a perseguitarli? La verità è che i veri criminali sono gli americani. I veri criminali siamo noi che pur essendo molto peggio di loro ci permettiamo di giudicarli – come direbbe la Lara Croft del pensiero no-global.

    Hai ragione, Virginia, hai dannatamente ragione. Qui ormai si è perso il senso della ‘ democrazia oggettiva grazie alla quale si vive al calduccio del proprio PC’. Nonostante decenni di grandi discorsi sul significato del 25 aprile, della Resistenza, e della lotta contro il fascismo, ci sono milioni di persone che non hanno più alcuna idea della differenza tra libertà e dittatura. Anzi, forse uno dei principali responsabili di questa cecità collettiva è proprio la retorica ‘resistenziale’ che non è mai stata didattica contro il totalitarismo. Mussolini e Pinochet sono dittatori ‘senza se e senza ma’, ma i Castro e gli Hu Jintao godono sempre di molti ‘se’ e molti ‘ma’. E infatti seguendo la ‘Logica masacciana’ ‘Castro nega la libertà di parola, ma non perseguita i gay’ e ‘Castro nega la libertà di stampa, ma gli ospedali e le scuole funzionano a meraviglia’. E chi testimonia il contrario non è ‘razionale’, non dice la verità, è come se dicesse che ‘i comunisti mangiano i bambini’. Non a caso in Unione Sovietica chi non ragionava ‘alla Masaccio’ veniva rinchiuso in una clinica psichiatrica. Dove mai dovrebbe finire chi rifiuta la ‘logica’ e la ‘razionalità’?

  17. “L’esistenza di un regime che non ti piace ti costringe automaticamente a portare il cervello all’ammasso?”
    Perdinci Masaccio. Ce n’è voluto di tempo, ma alla fine sei venuto al punto. Potevi risparmiarti gli sforzi di razionalità e le microanalisi su una presunta correttezza informativa. Il parare del tuo discorso era riconoscibile all’istante.
    Ebbene sì. Alla fine ciò che ci differenzia è solo una questione di gusti fra vari regimi. Mentre ciò che ci accumuna è lo stazionare clandestinamente in uno scantinato.
    Chissà mai dove stanno ‘ste democrazie, per la miseria.
    Il resto è tutta propaganda. Poche balle.
    Piuttosto, attiviamoci per organizzare il prossimo gay pride a Cuba. E giacchè siamo in loco, manifestiamo una qualsiasi forma di dissenso verso il regime.
    Chè qua da noi, coi poliziotti, sai, non ci è permesso. Eppoi arrivano pure gli americani… Le multinazionali, la Cocacola, Bill Gates, il Grande Fratello …
    Scusa, scappo …

  18. Dato che ho un po’ di tempo da perdere, mi faccio un giro alla Fiera dell’Est.

    @ lara Croft

    “questo è un epiteto, non filoamericano e te lo meriti per quel “filoterrorista,…”

    Il ‘filoterrorista’ che ti ho dispensato non era in risposta a quel “signore filo-americano”. Era in risposta al “di professione”. “Signore“ andava bene anche se non sono un signore. “Filo-americano” andava benissimo perchè per me è un vanto, non un insulto. “ Di professione “, invece, sembrava alludere che fossi pagato per fare propaganda. E ti sei beccata della ‘filo-terrorista’: ad una insinuazione ho risposto con un’insinuazione.

    “succede sempre, quando si scopre una strage “occidentale” si pretendono i referti autoptici, mentre per le stragi degli altri bastano “voci” mai confermate”

    Vedi, per le stragi degli “altri” non sono necessari prove e referti. E questo perchè nella stragrande maggioranza dei casi sono loro stessi, “gli altri”, ad annunciare urbi et orbi di esserne gli autori. Loro ne vanno fieri di essere riusciti ad ammazzare vecchi, donne e bambini e, anzi, più vittime ci sono, più sono contenti. Dicono che è il loro dio a chiederglielo. Per loro le stragi di civili sono ‘opere di bene’.

    E visto che siamo in argomento, oggi “gli altri” hanno spedito uno dei loro uomini “di buona volontà” a tentare di ammazzare qualche soldato della forza internazionale. Non è morto nessuno tranne, grazie a Dio ( il nostro, ndr ), l’attentatore stesso. Ma “gli altri”, i simpatici tagliagole dalle cui labbra tu e quell’altra indemoniata pendete, hanno subito rilasciato un comunicato-stampa per rivendicare l’uccisione di 10 italiani. No, solo per dare l’esatta stima di quanto “gli altri” siano sinceri e affidabili quando si mettono a dare i numeri.

    “è come quando arrestano un politico: presunto innovente fino all’ultimo grado di giudizio, mentre lo sfigato di turno, sia un Azouz o un rumeno o uno straniero falsamente accusato è subio colpevole”

    Cavolo, Lara, pochi commenti fa Masaccio mi accusava di allargarmi troppo, ma come ti allarghi tu, davvero, non si allarga nessuno.

    “Karzai non ha nessuna esigenza elettorale, visto che le elezioni afgane sono e saranno uno show ad uso di quelli come arcroyal,…”

    E già, molto meglio prima quando allo stadio, invece delle partite di calcio, mandavano in scena la lapidazione di adultere ed apostati. Questi amerikani sono proprio stronzi. Vanno sempre a rovinare le usanze e le tradizioni più belle. Ma pensassero una buona volta a casa loro, e lasciassero gli assassini seriali lavorare il pace.

    “…tornando al tema, direi che arcroyal e quelli sul genere siano decisamente vittima della propaganda,…”

    Facile, essendo il 90% ( mi tengo basso, ndr ) dei giornalisti contro Bush e la guerra in Iraq, facile che sia io ad essere caduto vittima della propaganda. E’la famosa legge delle probabilità.

    “ magari lui crede ancora che da qualche parte ci siano le armi di distruzione di massa di Saddam e che invedere l’Iraq sia stato “giusto” e “legale””

    Non so se le armi di distruzione di massa ci fossero o meno. Ma sono sicuro che Saddam stesse facendo di tutto per assicurarsene qualcuna, e non si sarebbe fatto alcuno scrupolo ad usarle. E sì, ritengo che sia stato giusto invadere l’Iraq. Un mondo senza Saddam non è un mondo perfetto, ma è un mondo sicuramente migliore.

    “Devi essere uno di quelli che si è bevuto e ha diffuso le palle sparse da Pio Pompa e da Allam, vero?”

    Qui mi sa che quello che si è ingoiato più palle non sono certo io. Una che non aspetta neppure i risultati delle inchieste per gridare agli ‘yankee assassini’, deve avere capacità di ingoio pari almeno a quelle dei pitoni.

    “peccato che cinesi, arabi, iraniani e anche russi non aggrediscano nessuno”

    Ecco, a proposito di palle. Forse sarebbe il caso che ti vai un attimino ad informare presso tibetani, taiwanesi, coreani del sud, indonesiani, cambogiani, curdi, libanesi cristiani e sunniti, sudanesi animisti e cristiani, ucraini, ceceni, indusceti, georgiani. L’elenco dei possibili uffici-informazioni è talmente lungo che qualcuno me lo sono di certo dimenticato. Ci sarebbe pure un piccolo paese che dal 1948 ha subito diverse aggressioni da parte degli arabi, ma lì, per piacere, non andare, non chiedere. Non c’è famiglia che non abbia perduto qualcuno a causa degli arabi “che non aggrediscono nessuno”. Con queste tue affermazioni saresti solo causa di tristezza e di sconforto.

    “quando tu e gentre come facci vi scuserete per aver sostenuto queste stragi non sarà mai troppo tardi…”

    Non vorrei sbagliarmi, ma Facci non deve scusarsi di un bel nulla. Non mi pare proprio che abbia sostenuto l’intervento in Iraq. Anzi, più di una volta ha manifestato antipatia per gli americani. Ma, ogni tanto, così per cambiare, non ti viene la voglia di informarti prima di spararle?

    “non si vergogna, signor arcroyal, di aver sostenuto le “nostre” stragi e le “nostre” torture?”

    A me, fin da bambino, è stato insegnato che “Freedon is not free”, la libertà non è gratis. Va conquistata, e costa cara. Ma ne vale la pena, sono convinto che ne valga la pena.

    “come mai questo gran pezzo di umanitario non si è mai sentito spiaccicare una virgola contro al guerra al terrore, mentre è sempre lì a cercare pagliuzze nel campo avverso?”

    Perchè nel campo avverso ci stanno gli Hitler, i Mussolini, gli Stalin, i Mao Tse Tung, i Pol Pot, gli Osama Bin Laden, i Khomeini, i Saddam Hussein. E a me fanno davvero ribrezzo, e non riesco proprio a capire come facciate a prendervela con gli americani che li combattono invece che con loro.

    “…visto che gli immensi degli Laogai necessari alla produzione cinese non c’è traccia,…”

    Dimostralo. Questo per me è negazionismo allo stato puro. Uno sputo in faccia ai milioni che vi sono morti e ai milioni che ancora vi sono rinchiusi. Se non esistono, dimostralo. O taci. Almeno su questo, taci.

  19. @ masaccio

    “Ci sono molte fonti che sostengono il contrario della tua tesi, e non sono credibili, e l’unica a favore è quella di Lissette. Che non è semplicemente un’esule, caro il mio mistificatore, come gli altri esempi che hai citato. È un esule da quasi 50 anni e andava alle elementari l’ultima volta che ha visto Cuba”

    Ma non ti sfiora il dubbio che un esule, anche se manca dalla propria patria da decenni ( non certo per volontà sua, ndr ), continui a mantenere i contatti con chi è rimasto, e continui a ricevere informazioni da chi scappa dal ‘paradiso’ tropicale della famiglia Castro? Tra la Florida e la costa settentrionale di Cuba ci sono solo 150 chilometri. Tu pensi che sia così difficile ricevere notizie?

    Il punto però è un altro. Se le notizie riguardo alla persecuzione e agli imprigionamenti dei gay a Cuba sono tutte mistificazioni, esagerazioni o falsità vere e proprie, sarebbe semplice per il regime smentirle. Apra le sue carceri, tutte le sue carceri, alle ispezioni da parte della stampa e degli organismi internazionali. Lasci visitare senza limitazioni le proprie prigioni. Almeno sarebbe chiaro a tutti che come sostiene il rapporto di Amnesty ci sono solo ’62 prigionieri di coscienza’, e nessun gay. Sarebbe un grande successo di immagine, e smentirebbe una volta per tutte noi malfidati che ci ostiniamo a credere alle Lissette, e non ai Castro brothers. Questa semplicissima operazione di apertura il regime non l’ha mai fatta. Chissà come mai.

    Mettiamo che ci trovassimo di fronte ad un criminale che ha all’attivo una sfilza chilometrica di delitti, dai maltrattamenti psicologici alle botte, dagli stupri agli omicidi, e dalla sua casa continuano a giungere lamenti e, a volte, sul vetro delle finestre compare qualche chiazza rossa che sembra sangue. Poi ci sono pure una figlia e alcuni parenti che essendo riusciti a calarsi dal balcone e a fuggire dal bruto, continuano da mesi a denunciare che là dentro quella bestia persevera nel martoriare chi è rimasto. Un vicino, preoccupato da quello che intravede e che sente, va a suonare e chiede di entrare a vedere cosa sta succedendo.
    E il criminale gli risponde: “Qui va tutto bene. Anzi ho aperto un centro per l’assistenza all’infanzia violata e un circolo per le donne maltrattate”.
    E allora il vicino, di rimando: “Posso comunque entrare a dare un’occhiata in giro?”
    “No, questa è casa mia e non entra nessuno”. E gli sbatte la porta in faccia.
    Masaccio, a questo punto che fa? Crede al pluripregiudicato o ai sussurri e alle grida che arrivano dall’interno e dall’esterno? Al pluripregiudicato, ‘logicamente’.

    Poi, visto che ogni tanto pongo a Masaccio delle domande a cui lui nella sua infinita onestà intellettuale si guarda bene dal rispondere, passo in modalità ‘Marzullo’: mi faccio la domanda e mi do la risposta da solo.

    Mi ero chiesto cosa succedesse ai gay che sono stati arrestati 2, 3, 4 volte a causa della loro ‘criminale’ tendenza a dare espressione alle proprie tendenze sessuali. Bene, mi sono informato. Alla terza volta che si viene pizzicati, sono 4 anni di carcere. E l’unica maniera per scamparla è versare dagli 800 ai 1000 dollari, che è una bella somma a Cuba.

    Un’ultima annotazione.
    Forse a qualcuno è sfuggito, ma Paolo nel commento 25 ha lasciato una breve testimonianza di quale sia la situazione dei gay cubani ancora oggi. Nell’”ammasso” di testimonianze, insieme a Lissette, al turista italiano, ai due attivisti cubani e alle ammissioni di Mariela Castro, mettiamoci pure anche Paolo. Così puntelliamo bene la ‘Logica masacciana’.

  20. ” Non è forse vero che all’Avana a giugno hanno approvato una legge che garantisce il diritto a cambiare sesso a totale carico dello Stato? Ce l’ha appena segnalato quell’altra profonda pensatrice, prontamente accorsa a lanciare una ciambella di salvataggio a Masaccio che stava annegando nel mare delle sue contraddizioni.”

    Ehi, propagandista, non buttavo nessuna ciambella di salvataggio. Cercavo di fare capire , ( già sapevo inutilmente, infatti QUESTA discussione e sotto questo post, non mi interessa più di tanto) che la situazione è un po’ più complessa del tuo mondo in bianco e nero dove, per dire, se Karzai condanna una strage di civili è SOLO perchè pensa alle elezioni, e vuole ingraziarsi i ” talebani”. Come se solo i talebani fossero contrari a Karzai e come se essere contro Karzai ti qualificasse come talebano autoamaticamente. Queste zone grigie non esistono nel tuo mondo in bianco e nero.

    Tra l’altro, riguardo Cuba, non si tratta nemmeno solo di una legge per cambiare sesso ma di una serie di leggi contestuali per garantire diritti ai gay. Qualcosa che se andasse in porto supererebbe le leggi che ci sono attualmente in Italia. Ma tu non vuoi parlare di questo, tu vuoi solo sfogare la tua avversione per gli ” altri ” e tutti quelli che non la pensano nel tuo modo bipolare. Davvero vuoi parlare solo della situazione VERA dei gay e non fare i tuoi pistolotti accusatori? Allora rispondimi, per farmi capire: secondo te, la situazione dei gay è meglio o peggio che in Afghanistan? Con questo non voglio puntare sull’Afghanistan , sviando da Cuba. Solo che se tu volessi parlarmi della situazione in Afghanistan dovresti neccesariamente parlare di storia, di tradizioni, di cultura, di CONTESTO. Ma parlare di contesto non si può, si diventa ” negazionisti “. Bisogna partire dalle parole ” regime” per descrivere una situazione e non vedere la situazione così com’è, magari , più ” complessa ( immagino che la complessità sia una parolaccia, nel tuo mondo bianco-nero o dove il grigio esiste solo quando si tratta di giustificare la tua ” parte”.
    E non ti rendi nemmeno conto del ridicolo di certe tue affermazioni. Come i tuoi paragoni con la Germania e con Goebbels. Giusto. Infatti, è molto facile immaginarsi un film tipo Fragole und cioccolato dedicato agli ebrei nella Germania nazista , così come è facile immaginare una giuria tedesca dell’epoca che lo premia.

    ” Facile, essendo il 90% ( mi tengo basso, ndr ) dei giornalisti contro Bush e la guerra in Iraq,”

    Questa me la devo segnare. Ogni volta che non mi sento in vena , me la rileggo per tirarmi un po’ su.


  21. “Vedi, per le stragi degli “altri” non sono necessari prove e referti. E questo perchè nella stragrande maggioranza dei casi sono loro stessi, “gli altri”, ad annunciare urbi et orbi di esserne gli autori. Loro ne vanno fieri di essere “riusciti ad ammazzare vecchi, donne e bambini e, anzi, più vittime ci sono, più sono contenti. Dicono che è il loro dio a chiederglielo. Per loro le stragi di civili sono ‘opere di bene’.

    E visto che siamo in argomento, oggi “gli altri” hanno spedito uno dei loro uomini “di buona volontà” a tentare di ammazzare qualche soldato della forza internazionale. Non è morto nessuno tranne, grazie a Dio ( il nostro, ndr ), l’attentatore stesso. Ma “gli altri”, i simpatici tagliagole dalle cui labbra tu e quell’altra indemoniata pendete, hanno subito rilasciato un comunicato-stampa per rivendicare l’uccisione di 10 italiani. No, solo per dare l’esatta stima di quanto “gli altri” siano sinceri e affidabili quando si mettono a dare i numeri.”

    >
    questo dimostra solo la tua disonestà, quella che citi è la rivendicazione di una attacco a militare, non una strage di civili, le stragi di civili non le rivendica nessuno mai
    Quanto al “nostro” dio te lo puoi tenere, se sei così poco intelligente da pensare che, nel caso, esistano dei “tuoi” e “loro”, c’è poco da fare, si era capito che parli per fede

    cut


    “Karzai non ha nessuna esigenza elettorale, visto che le elezioni afgane sono e saranno uno show ad uso di quelli come arcroyal,…”

    E già, molto meglio prima quando allo stadio, invece delle partite di calcio, mandavano in scena la lapidazione di adultere ed apostati. Questi amerikani sono proprio stronzi. Vanno sempre a rovinare le usanze e le tradizioni più belle. Ma pensassero una buona volta a casa loro, e lasciassero gli assassini seriali lavorare il pace.”

    > disonesto ancora, hai bisogno di mettermi stronzate in bocca per darti ragione, mai detto “molto meglio prima”.


    “…tornando al tema, direi che arcroyal e quelli sul genere siano decisamente vittima della propaganda,…”

    Facile, essendo il 90% ( mi tengo basso, ndr ) dei giornalisti contro Bush e la guerra in Iraq, facile che sia io ad essere caduto vittima della propaganda. E’la famosa legge delle probabilità.”

    > come negazionista sei davvero scarso, il fatto che “tutti” riconoscano il fallimento delle guerre di Bush (e di Berlusconi e di altri a ruota) non vuol proprio dire che siano contro queste stesse guerre, prova ne sia che i telegiornali sono pieni di “come va bene in Iraq” e di “spezzeremo le reni agli islamici”


    “Non so se le armi di distruzione di massa ci fossero o meno. Ma sono sicuro che Saddam stesse facendo di tutto per assicurarsene qualcuna, e non si sarebbe fatto alcuno scrupolo ad usarle.

    > Te lo ha detto tuo cugino?
    Oppure sei uno di quei democratici innamorati del processo alle intenzioni?


    “E sì, ritengo che sia stato giusto invadere l’Iraq. Un mondo senza Saddam non è un mondo perfetto, ma è un mondo sicuramente migliore.

    > Saddam era pronto a sloggiare, c’è scritto su documenti del Dipartimento di Stato, se sei così ingenuo (finto) da credere che gli USA siano in Iraq per cacciare Saddam e non per interessi propri, non è colpa di nessuno


    “Devi essere uno di quelli che si è bevuto e ha diffuso le palle sparse da Pio Pompa e da Allam, vero?”

    Qui mi sa che quello che si è ingoiato più palle non sono certo io. Una che non aspetta neppure i risultati delle inchieste per gridare agli ‘yankee assassini’, deve avere capacità di ingoio pari almeno a quelle dei pitoni.

    > allora continua a temere l’islamico che ti sgozza nel sonno


    “peccato che cinesi, arabi, iraniani e anche russi non aggrediscano nessuno”

    Ecco, a proposito di palle. Forse sarebbe il caso che ti vai un attimino ad informare presso

    tibetani,
    > esempio errato, il Tibet è parte della Cina e nn lo contesta nessuno

    > taiwanesi, mai aggrediti dalla CIna, ma in compenso sotto una feroce dittatura fascista sostenuta dagli USA per decenni

    >coreani del sud, mai aggrediti dalla Cina, semmai invasi dagli americani

    > indonesiani,
    mai aggrediti dalla Cina, semmai feroce dittatura sterminatrice (Timor, West Papua) sostenuta dagli USA

    >cambogiani, quando sarebbero stati attaccati dalla Cina?

    > curdi, perseguitati da Iraq, Turchia ed Iran all’interno dei rispettivi confini

    >libanesi cristiani e sunniti, mai attaccati da nessun paese sopra nominato, semmai il Libano è stato aggredito da Israele a più riprese

    >sudanesi animisti e cristiani, finiti nella lista dei terroristi, con il loro capo, John Garang, mai avuto nulla a che fare con i paesi sopra nominati, l’attuale governo sudanese, tra l’altro, è compartecipato dai sudisti cristiani accordatisi con l’ex regime anni fa, ma questo evidentemente non lo sai

    > ucraini, mai aggrediti dai russi

    >ceceni, sterminati cominciando da Eltsin contando sul silenzio e sul negazionismo occidentale, vedi Berlusconi

    >indusceti, semmai inGusceti, come i ceceni

    >georgiani. Che hanno cominciato una guerra bombardando le città ossete (non obiettivi militari) e i peacekeeper russi sotto egida Onu?

    “L’elenco dei possibili uffici-informazioni è talmente lungo che qualcuno me lo sono di certo dimenticato. Ci sarebbe pure un piccolo paese che dal 1948 ha subito diverse aggressioni da parte degli arabi, ma lì, per piacere, non andare, non chiedere. Non c’è famiglia che non abbia perduto qualcuno a causa degli arabi “che non aggrediscono nessuno”. ”

    > In effetti “arabi” mi era scappato, ma mi risulta che Israele stia su terre arabe conquistate con la forza, chissà mai perchè se “gli altri” reagiscono ad una invasione diventano gli attaccanti.
    L’Iran non ha mai fatto guerra con Israele


    “Con queste tue affermazioni saresti solo causa di tristezza e di sconforto.

    > mai quanto la tua esibita ignoranza e malafede,
    scommetto che per te le dittature sudamericane sono esistite perchè sostenute dagli islamici cattivi, eh?
    E magari gli americani hanno fatto giustamente la guerra al Vietnam ?


    “quando tu e gente come facci vi scuserete per aver sostenuto queste stragi non sarà mai troppo tardi…”

    Non vorrei sbagliarmi, ma Facci non deve scusarsi di un bel nulla. Non mi pare proprio che abbia sostenuto l’intervento in Iraq. Anzi, più di una volta ha manifestato antipatia per gli americani. Ma, ogni tanto, così per cambiare, non ti viene la voglia di informarti prima di spararle?

    > ah no?
    non mi è sembrato di leggere intemerate di Facci contro le guerre, ma forse sul Giornale non gliele pubblicano e allora te le manda via mail


    “non si vergogna, signor arcroyal, di aver sostenuto le “nostre” stragi e le “nostre” torture?”

    A me, fin da bambino, è stato insegnato che “Freedon is not free”, la libertà non è gratis. Va conquistata, e costa cara. Ma ne vale la pena, sono convinto che ne valga la pena.

    > vaglielo a dire ai morti iracheni e ai 4 milioni che sono dovuti scappare da casa che ne valeva la pena. Si chiama “fare i froci con il culo degli altri” a casa mia, quando si decide che il sacrificio che dovranno sopportare altri per il nostro vantaggio è giusto. Questo per non parlare delle decine di dittatori sostenuti e protetti dall’Occidente, senza che nessuno pensi di invaderne i paesi per liberarli dalla loro presenza. Non è che il discrimine stia tra i dittatori ubbidienti e quelli ribelli?
    Davvero credi che in iraq ci siano andati per cacciare Saddam? Saresti tra i pochissimi che ancora stanno messi così, nemmeno negli states ci credono più


    “come mai questo gran pezzo di umanitario non si è mai sentito spiaccicare una virgola contro al guerra al terrore, mentre è sempre lì a cercare pagliuzze nel campo avverso?”


    “Perchè nel campo avverso ci stanno gli Hitler, i Mussolini, gli Stalin, i Mao Tse Tung, i Pol Pot, gli Osama Bin Laden, i Khomeini, i Saddam Hussein. E a me fanno davvero ribrezzo, e non riesco proprio a capire come facciate a prendervela con gli americani che li combattono invece che con loro.

    > capito, ma il nemico del mio nemico non è mio amico a prescindere. Nel caso esistono gli Osama creati dai bushisti, i Saddam creati dai bushisti; gli altri sono morti da un pezzo, non ti risulta? Senza considerare che i fan di Mussolini sono saldamente al governo e lottano per il trionfo della tua presunta civiltà superiore
    Quanto ai danni che Bush ha procurato alla stessa democrazia americana, sono sotto gli occhi di tutti, basta volerli vedere


    “…visto che gli immensi degli Laogai necessari alla produzione cinese non c’è traccia,…”

    Dimostralo. Questo per me è negazionismo allo stato puro. Uno sputo in faccia ai milioni che vi sono morti e ai milioni che ancora vi sono rinchiusi. Se non esistono, dimostralo. O taci. Almeno su questo, taci.

    > sei ridicolo, semmai la dimostrazione spetta a chi ne vanta l’esistenza, spetta all’accusa provare il crimine, non all’innocente fornire la probatio diabolica della sua innocenza perchè lo dice Facci o perchè lo dice UN cinese
    Hai una curiosa concezione del diritto, sarebbe come se se io affermassi che tu sei un pedofilo e ti fosse richiesto di dimostrare che non è vero. Nessuno nega l’esistenza di campi di lavoro in Cina, ma la descrizione che ne da Facci non ha riscontri, mentre che da questi possa uscire una percentuale significativa della produzione cinese è semplicemente ridicolo e andrebbe dimostrato. I lavori forzati sono una cosa, i Gulag tutt’altra. In Italia ci sono un sacco di politici di destra che sostengono il lavoro forzato, lo sai?

    Detto questo, non commenterò oltre, discutere ha senso nel caso si incontrino interlocutori onesti e tu non lo sei
    Se a questo poi si aggiunge la palese ignoranza dei fatti e della storia, la fede cieca che sconfina nel tifo acritico e la presunzione di superiorità verso gli “altri”, c’è davvero poco da fare e da dire, se non che sono molto contenta di non essere messa come sei messo tu

  22. “Come se solo i talebani fossero contrari a Karzai ”

    Tra l’altro, interessante notare come un gesto che dovrebbe essere il MINIMO, ovvero la condanna di una strage di civili e bambini da parte di Karzai, venga subito declassato a solo gesto di propaganda. Come se fosse inconcepibile che un atto così ingiusto possa giustificare una reazione indignata. Ovvero, il fatto può essere vero o non vero. Si può rispondere che non si hanno le prove ( e se c’è un’inchiesta U.N si può sempre rispondere che si vuole toccare e vedere con mano) ma non si concepisce che si possa condannare un atto orribile per quello che è, senza retropensieri.

    ” Vedi, per le stragi degli “altri” non sono necessari prove e referti. E questo perchè nella stragrande maggioranza dei casi sono loro stessi, “gli altri”, ad annunciare urbi et orbi di esserne gli autori. Loro ne vanno fieri di essere riusciti ad ammazzare vecchi, donne e bambini e, anzi, più vittime ci sono, più sono contenti.”

    E invece sono necessari, fanatico. Non c’è solo l’ ” orgoglio di mostrarsi feroci .Si chiama propaganda, tu la dovresti conoscere, visto che ne sei tra-impregnato. Ovvero, le organizzazioni terroristiche hanno tutto l’interesse, ( dal loro punto di vista), ovvio, ad accollarsi anche azioni NON commesse, per esibire forza e potenza che magari non hanno, e per farsi pubblicità. Lo facevano anche le brigate rosse, lo fanno tutti i gruppuscoli ” contro” terroristi o meno.

  23. La cina ha ricevuto l’investitura per i giochi olimpici nel 2001, lo stesso anno in cui è entrata nel wto dopo circa dodici anni di trattative, ossia lo stesso tempo trascorso da piazza Tienanmen.
    E non mi sembra che in quei dodici anni la cina fosse diventata più democratica o più rispettosa dei diritti civili. I diritti umani sono una merce di scambio come tante altre, hanno un prezzo e possono venir scambiati con altre merci.
    un sistema economico non si fonda certo sui diritti umani, ma sui soldi e quel che ne consegue.

  24. Com’era la storia che Karzai si era inventato la strage a fini elettorali?

    Quello che l’ha sparata potrebbe ora scusarsi almeno con le vittime della strage, con Karzai e con tutti quelli che hanno la sua bestialità. ora che i corpicini dei morti li ha fatti vedere il TG1 e che le inchieste diverse da quelle americane hanno confermato la strage?

    E’ veramente vergognoso che qualcuno arrivi a questi livelli spinto dalla cieca partigianeria
    Il comunismo è morto, di stupidi ideologizzati ormai c’è rimasta solo questa gente qua animata da pupari professionisti, tutta schierata dietro ai soldatini del più forte, da dove non sanno far altro che sputare sui cadaveri e sulle vittime per riaffermare la propria supremazia.

    Che schifo

  25. “Com’era la storia che Karzai si era inventato la strage a fini elettorali?”

    E chi l’avrebbe scritta questa stronzata? Io ho ipotizzato che i numeri della strage siano stati gonfiati dai talebani, e che Karzai gli abbia dato credito per motivi elettorali. Certo non ho scritto che se l’era inventata Karzai. L’analfabetismo di ritorno a volte gioca brutti scherzi.

    “Quello che l’ha sparata potrebbe ora scusarsi almeno con le vittime della strage, con Karzai e con tutti quelli che hanno la sua bestialità”

    Non mi devo scusare proprio con nessuno. Nel commento 54 ho scritto chiaro e tondo che le 5 vittime civili ( 2 donne e 3 bambini ) ammesse dai comandi alleati erano già troppe. Ma confermo che non sono disposto a bermi come acqua fresca notizie che escono da zone controllate da tagliagole che sgozzano sistematicamente chiunque non si adegui al loro Verbo. Da troppo tempo presso agenzie di stampa e organi di informazione è invalsa l’abitudine di ‘sparare’ i numeri delle vittime civili delle operazioni alleate in Afghanistan senza alcuna seria verifica.

    Per chiunque non sia offuscato dai propri pregiudizi contro l’America e la lotta contro i terroristi, è evidente che i talebani hanno tutto l’interesse nel presentare ogni azione contro di loro come una strage di civili. Gli obiettivi della propaganda talebana sono essenzialmente due:
    1) convincere le opinioni pubbliche occidentali a fare pressioni sui rispettivi governi perchè i raid aerei siano limitati se non interrotti
    2) suscitare il risentimento della popolazione afghana contro gli americani e i loro alleati, e distogliere invece l’attenzione dalle continue stragi di innocenti che i loro attentati volutamente, e non per sbaglio, provocano.

    Grazie a gente come te, disposta ad accettare qualunque orrore pur di poter ‘bruciare’ qualche altra bandiera a stelle e strisce, la battaglia per la propaganda i talebani la stanno vincendo alla grande.

    “ora che i corpicini dei morti li ha fatti vedere il TG1”

    Ma pensa…il Tg1…poi sarei io quello sempre pronto a ingoiare qualunque cosa fuoriesca da giornali e tv. Bene, si da il caso che il Tg1 sia pure il telegiornale che in prima serata, per bocca di un suo inviato, definì i due accompagnatori di Mastrogiacomo sgozzati dai talebani come “probabili spie inglesi”. E questo senza fornire il minimo straccio di prova. Per non parlare di altri casi clamorosi dal Libano all’Iraq, verificatisi negli ultimi anni.

    Quando chiedevo di poter vedere delle prove, non intendevo delle immagini prese da chissà chi chissà dove. Intendevo un accertamento serio degli effetti del bombardamento, del numero delle vittime, della causa e del momento della morte. Secondo un detto stra-abusato, la prima vittima della guerra è la verità. Quello che però in pochi ricordano, è che i primi ad ucciderla sono fascisti, nazisti, comunisti e talebani vari. Per loro la manipolazione della verità è una ragione di vita.

    Ah, a proposito, mi dici per favore quando è andato in onda il servizio con “i corpicini dei morti”? Ho provato a cercarlo nelle ultime edizioni disponibili in rete, ma non l’ho trovato.

    “…e che le inchieste diverse da quelle americane hanno confermato la strage?”

    Mi fai la cortesia di linkarmi queste inchieste che “hanno confermato le stragi”. Sono giorni che le aspetto. Mi vengono sistematicamente sbattute in faccia, ma appena chiedo di vederle, cala uno strano silenzio oppure si inizia a divagare. Come se i risultati di queste inchieste esistessero per ora solo nelle parole di chi per un motivo o per un altro ha già deciso che è comunque colpa degli amerikani.

    E tanto per dimostrare che la mia ansia di sapere non è strumentale, aggiorno le notizie sulla strage avvenuta nel villaggio di Azizabad, provincia di Herat, il 22 agosto scorso. Il New York Times ha ieri pubblicato un reportage dell’inviata Carlotta Gall in cui afferma di aver visto delle immagini scattate con il telefonino, che ritraggono circa 11 bambini insieme ad un’altra quarantina di corpi raccolti nella moschea del villaggio colpito. A parte che i numeri sono un po’ ( un po’ tanto ) diversi da quelli che anche qui sono stati urlati, ma il dato sconsolante è che per quanto riguarda le prove, a distanza di quasi 3 settimane, siamo ancora alle foto da telefonino. Comunque il servizio del NYT ha spinto il Pentagono a riaprire le inchieste sul caso.

    Una settimana fa, poi, il presidente Karzai si è recato nel distretto dove è avvenuto il raid, ed ha promesso alla popolazione locale che sarà presto arrestato il cittadino afgano sospettato di aver indotto in errore le forze alleate fornendo false informazioni. Insomma circola anche l’ipotesi che qualcuno abbia deliberatamente convinto gli americani a bombardare alcune case piene non di talebani, ma di gente inerme.

    In mezzo a questa fitta nebbia di guerra – lo ribadisco – c’è una sola certezza. Quando gli aerei e gli elicotteri alleati colpiscono dei civili, è sempre il risultato di errori sì gravi, ma certo non voluti, perchè di tutto il male che potete dire degli yankee e di chi combatte con loro ( noi compresi), loro non hanno nessuna volontà o interesse ad uccidere degli innocenti. Chi invece sta dall’altra parte dimostra invece ogni giorno un sovrano disprezzo per la vita umana, per qualunque vita umana.

    “E’ veramente vergognoso che qualcuno arrivi a questi livelli spinto dalla cieca partigianeria…”

    Eccerto…non fidarsi dei talebani equivale ad essere “spinti da cieca partigianeria”, mentre invece coloro che credono a loro e alla loro propaganda sono spiriti liberi, amanti della Pace e dei diritti umani. Ma vaffanculo, va.

    “Che schifo”

    Qui di davvero schifoso c’è l’uso che tu e le altre ‘anime belle’ ( si fa per dire ) qui presenti, fate di questi morti. A voi non interessa un fico secco di accertare i termini esatti di quanto è avvenuto. A voi interessa solo usare questi morti come proiettili da scagliare durante delle risse in rete.

  26. a) usa google e trovi le inchieste
    b) tra un video e l’opinone di un inviato c’è un abisso, non ce la puoi fare
    c) quando tiri giù una casa per uccidere UNA persona accetti che ne muoiano altre
    d) il negazionismo delle vittime provocate è una costante, le ammettono solo quando non possono farne a meno, non c’è una sola autodenuncia dei probi guerrieri de noantri
    e) gente come te è strumento di queste guerre e porta le stesse responsabilità che porta chi le ha scatenate

    potevi vergognarti in silenzio e invece te la sei voluta rivendicare, agit prop dei poferelli, adesso appuntati gli sputi virtuali che tanti ti hanno mandato, come medaglie sul petto

    sei un eroe come Renato Farina/Betulla, te lo riconosco sperando che tu ne sia contento almeno quanto sei in malafede

  27. “a)usa google e trovi le inchieste”

    Su Google non si trova alcuna inchiesta. Solo articoli con il pieno di dichiarazioni di autorità afgane e rappresentanti ONU. Niente che assomigli a prove concrete frutto di indagini serie e approfondite. Da dove ti sia allora uscita questa frase su “le inchieste diverse da quelle americane [che] hanno confermato la strage”, continua a rimanere un mistero. O meglio resta un mistero se uno ti accredita ancora un minimo di serietà e di conoscenza circa gli avvenimenti su cui faticosamente ti arrampichi per salire sul pulpito. Se invece ti si riporta alla tua esatta dimensione umana, cioè a quella del buffone, tutto risulta più chiaro.

    E sempre per la serie “Fatti, e non parole”, c’è da aggiungere che la scorsa settimana l’inviato del Tg3 in Afghanistan, Nico Piro, ha seguito la visita di Karzai nel distretto di Shindand, e pur trovandosi a poca distanza dal villaggio oggetto del raid americano, ha continuato ad affermare che sull’episodio non c’era ancora nessuna certezza. Ed era appunto il Tg3. Così, tanto per dire.

    Qui invece si può leggere il reportage di Carlotta Gall del NYT

    http://www.nytimes.com/2008/09/08/world/asia/08afghan.html?pagewanted=1&_r=2&hp

    Non ne condivido le conclusioni, ma almeno riporta diversi fatti e testimonianze su cui si può discutere. Anche se continuo ad avere nettissima l’impressione che qui l’episodio in sé non interessi, ma interessi molto usare i cadaveri per continuare la propria guerra verbale contro chi combatte il ritorno dei talebani in Afghanistan. In una perfetta logica bellica, molto lontana dalle ipocrite declamazioni pacifiste.

    ”b) tra un video e l’opinone di un inviato c’è un abisso”

    L’inviato non dà opinioni. Dovrebbe limitarsi a riportare i fatti. Per le opinioni ci sono gli opinionisti, che vengono infatti intervistati in studio o a casa loro. Non è necessario riprenderli dall’Hotel Serena di Kabul per raccoglierne le parole. Quella frase riferita agli accompagnatori afghani di Mastrogiacomo e trasmessa in diretta dalla capitale afgana, non era un’opinione, ma una precisa accusa. Non supportata da alcun fatto, però. Ma, ripeto, è solo un esempio tra tanti. Si potrebbe parlare dell’immagine trasmessa per giorni da tutti i telegiornali Rai del morto ‘per fosforo bianco’ a Falluja o le sequenze di macerie con bambolina in primo piano, che documentavano la brutalità israeliana nella guerra in Libano del 2006.

    La guerra si combatte anche con le immagini trasmesse nell’ora di massimo ascolto. Hezbollah, i talebani e i paesi che li sostengono lo sanno benissimo, e dedicano grande impegno a creare ‘eventi’ da diffondere sui media occidentali. E’per questo che di fronte a certe immagini e a certi servizi si dovrebbe usare un minimo di quella cautela che invece viene largamente usata per tutto quello che arriva dal Pentagono e località affini.

    “non ce la puoi fare”

    Ce la fò, ce la fò….se si conosce quello di cui si parla, ce la si può sempre fare. Ed infatti, pur non avendo tu dato alcuna indicazione riguardo al video trasmesso dal Tg1, ho qui le immagini a cui forse ti riferisci

    http://www.defensetech.org/archives/004409.html

    Si tratta di un servizio di Fox News che all’inizio trasmette le sequenze prese con il telefonino all’interno della moschea dove erano stati raccolti i corpi delle presunte vittime dell’incursione aerea, e di cui aveva parlato l’inviata del NYT nel suo reportage. Da notare che il video non riporta alcuna indicazione dell’ora e del giorno in cui è stato realizzato. Il servizio di Fox ( che è una rete americana apertamente schierata per le ragioni della ‘guerra contro il Terrore’ ) prosegue con altre immagini e con la testimonianza di un cameraman ‘embedded’ al reparto americano che perlustrò il villaggio di Azizabad subito dopo il bombardamento. Dice cose molto diverse da quanto sostenuto dal rappresentante dell’ONU e da alcune autorità afgane.

    ”c) quando tiri giù una casa per uccidere UNA persona accetti che ne muoiano altre!”

    Qui, a dir la verità, si sta parlando di un gruppo di 30-35 talebani in assetto da combattimento, e non di “UNA persona”. Ma è la logica della guerra, e non pretendo che tu la comprenda ( anche se la bellicosità e la violenza che salta agli occhi leggendo te e le altre assatanate che ti hanno preceduto, lascia trasparire sentimenti molto lontani dall’essere pacifici…voi non invocate la Pace, voi state lottando contro l’Amerika e le democrazie occidentali con la stessa foga che si riscontrava sui giornali dell’Asse negli anni quaranta del secolo scorso, e sulla Pravda negli anni settanta ).

    C’è un dato che spesso viene dimenticato. In Afghanistan il numero delle vittime civili è infinitamente più basso di quello riscontrabile in qualsiasi altro conflitto l’abbia preceduto e che abbia richiesto l’uso massiccio dell’aviazione. Si può fare di più, e di meglio. Ma non si può dire che non ci sia già un grande impegno ad evitare morti tra la popolazione.

    ”d) il negazionismo delle vittime provocate è una costante, le ammettono solo quando non possono farne a meno, non c’è una sola autodenuncia dei probi guerrieri de noantri”

    Ennesima sciocchezza. Abu Ghraib fu scoperta grazie alle investigazioni delle autorità militari americane. E anche in Afghanistan sono molti i casi in cui le forze alleate hanno ammesso i propri errori e l’uccisione di civili. Anche nel caso di Azizabad i comandi alleati hanno subito dichiarato di aver colpito per errore 2 donne e 3 bambini.

    “e) gente come te è strumento di queste guerre e porta le stesse responsabilità che porta chi le ha scatenate”

    Sì, è vero. E infatti a quelli come me è richiesto di avere una coscienza molto più precisa e molto più dettagliata degli orrori che le guerre da noi volute comportano.

    “potevi vergognarti in silenzio”

    Non ci penso proprio di vergognarmi. Per me la guerra non è il peggiore dei mali. Agli ultimi posti nella scala dei mali del mondo ci sono il terrorismo e le dittature. Combatterli è sacrosanto. Come sacrosanta fu la lotta di chi armi in pugno lottò sessanta anni fa contro i nazi-fascisti. Anche allora si fecero bombardamenti indiscriminati e azioni che colpirono le popolazioni civili in una misura infinitamente maggiore di quello che succede oggi in Afghanistan. Solo il pacifismo ipocrita e smemorato può fingere di non vedere che anche la nostra libertà è costata un’infinita serie di lutti. Ci sono casi in cui la guerra non è davvero il peggiore dei mali.

  28. Ricapito qui, seguendo un commento nuovo aggiunto.
    No, non chiedete ad Arcroyal di vergognarsi. Lasciate questa pratica di chiedere di vergognarsi a lui, e ai suoi pistolotti accusatori.
    Per capire quanto sia inutile basta rileggere quell’accomunare Hitler, Musdsolini, Topogigio, tutto insieme , e poi accusare gli ALTRI di non si sa che.

    Grazie del link, Arcoryal. Mi rendo conto. Bisogna dubitare del governo Karzai ( e certo, è solo un rappresentante del governo in nome del quale si manda gente a morire), bisogna dubitare dell’ONU, bisogna dubitare delle organizzazioni umanitarie afgane, bisogna dubitare dei giornalisti del NEW YOrk Times, MA si può credere ad un link che riporta il lavoro di uno stimato, indipendete e al di sopra delle parti signore che risponde all’ insospettabile nome di Oliver North.
    Certo, nei combattimenti bisogna mettere in conto le vittime civili, ma se una guerra nasce con motivazioni fasulle o continua con motivazioni oscure e non chiare ,la responsabilità e le colpe ci sono e portano il peso di tutti gli sbagli, NON li giustificano. Diventano un ‘aggravante, propagandista.
    Ma è inutile discutere a questi livelli di fanatismo.

  29. Sempre per ” link che non vengono dati”.

    Basta digitare ” Usa Reexamines afghan civilian deaths” , o cose così.
    Poi, uno potrebbe pure farsi venire un dubbio su chi, come e perchè si diceva così sicuri che ci fossero state solo 5 vittime civili, cifra poi arrotondata a 7 e ora ancora da ” aggiustare”.
    Potrebbe, se si fosse capaci di ragionare senza tifo e senza fanatismo .

  30. tranquilli, discutere con Arcroyal è inutile, è convinto di avere a che fare con comunisti antiamericani e per un filoamericano ad oltranza questo basta e avanza

    anche Facci è ridicolo, ad oggi gli unici “lager” riconociuti come tali sono in Etiopia, dove un regime sanguinario spara sulle manifestazioni pacifiche dell’opposizione e poi condanna a morte i capi dell’opposizione per quei morti, dove gli studenti sono prigionieri in lager nel deserto, dove la dittatura ha sigillato la regione dell’Ogaden e vi pratica la pulizia etnica.
    lo stesso regime che ha invaso la Somalia su procura statunitense (prova a negarlo Arcroyal, che ti posto le dichiarazioni del Dipartimento di Stato), illegalmente e senza alcun risultato che non siano le strade. Zenawi, il dittaore etiope, ha anche cacciato l’ambasciatore norvegese, accusandolo di aiutare i “terroristi”.

    ovviamente Arcroyal ora ci spiegarà che i norvegesi sono comunisti, antiamericani e filoislamici, ma questo non toglierà nulla ai crimini etiopi

    così come non toglie nulla allo scandaloso silenzio che copre i massacri per mano etiope, tutti gli “umanitari” si scaldano per il Tibet, ma per le popolazioni di Ciad, Repubblica Centrafricana, Etiopia, Guinea Equatoriale ed altri ancora (tutte dittature riconosciute legittime dall’occidente e sostenute anche militarmente) non si preoccupa nessuno
    la Somalia finisce sui media solo per i “pirati”, dei massacri quotidiani e della distruzione di Mogadiscio da parte degli etiopi non scrive nessuno

    anche il caso della Birmania è una discreta spia di questa ipocrisia, a fronte di un’indignazione pompata dalla Francia, che voleva “invadere umanitariamente” il paese in una riedizione delle sue avventure indocinesi, è calato immediatamente il silenzio non appena è stato chiaro che la Birmania non è “sostenuta dalla Cina”, ma dagli investimenti occidentali, che nessuno vuol mettere a rischio

    tanto che Gambari non è stato ricevuto dalla leader dell’opposizione e che della missione di Fassino si sono perse le tracce, mentre anche la missione ONU ha contribuito a rafforzare il regime, che ha lucrato quasi il 30% sulle cifre inviate fregando sul cambio

    ma queste sono cose che non si possono dire, per carità, si rischierebbe di mettere in dubbio i mondo in bianco e nero che piace tanto a Facci, Arcroyal e Bush, non disturbiamo i loro sogni d’immortal guerrieri con la spada sguainata contro i cattivi

    -i buoni siamo noi, gli altri solo merda, sub- umani privi di ragioni che non siano meschine e criminali-

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