Destra italiana, A.D. 2008

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, commentando a Porta a Porta l’accaduto di Verona ha detto che gli scontri anti-israeliani di Torino e gli attacchi di naziskin a Verona non sono paragonabili. Quel gruppo che si definisce neonazista va punito, ma quello che accade a Torino è più grave.
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50 Commenti

  1. Mi chiedo per quale motivo Fini abbia dovuto fare parallelismi totalmente inopportuni e ampiamente imbarazzanti su due episodi così distanti per categoria e gravità. L’omicidio di un ragazzo per futili motivi NON può essere meno grave delle contestazioni ad una fiera del libro. E poi dicono che Fini è il “furbo” del circo pdl…Annamo bene!

  2. Ma non sono cinque vermi figli di troia di estrema destra ad aver confessato l’omicidio volontario di un tizio per una sigaretta non concessa?

    E allora cosa significa il commento qui sopra?

  3. Non per difendere Fini che non me ne puo’ fregar di meno, pero’ io l’ho interpretato in un altro modo (e spero sia cosi’), quel: “non possono essere messi sullo stesso piano”. Io l’ho inteso nel senso che uno ha una valenza violenta e penale, l’omicidio, e non politica. L’altra, quella delle bandiere a Torino invece ha una valenza politica. Anche perche’ poi parla della “sinistra estrema che maschera l’odio per gli ebrei con l’essere anti-Israele bla bla bla ecc.”. Per cui mi e’ sembrato che volesse dividere le due cose, non unirle. Poi in effetti quel: “a Torino e’ successo qualcosa di molto piu’ grave” io l’ho intesa politicamente. Non so se l’ha sottinteso o se e’ stato tagliato dai giornalisti nel riportarlo, era nelle registrazioni di Porta a Porta vero? Vedremo allora. Comunque sia e’ stata una frase poco felice, proprio perche’ per essere corretto non dovrebbe dare adito a interpretazioni.

  4. Questo è solo l’inizio, certo.
    Il ragazzino di 20 anni, da cui hanno preso le distanze persino i naziskin, è ovviamente un prodotto del rinnovato clima politico-culturale seguito all’avvento delle destre fasciste. Non pensate che manco leggano i giornali a meno che parlino dell’Hellas Verona: sono menti raffinatissime e si sono mosse dopo l’elezione di Alemanno e col segreto benestare del sindaco Tosi. Berlusconi è d’accordo e Fini è stato mandato avanti da un Vespa compiacente. Il regime si rinsalda. Il veronese Pietro Maso sarà presto amnistiato. La grande stampa, stipendiata da voi e dalla pensione dei vostri nonni, è connivente e nasconde la verità. La tv di stato prepara la fiction «Il sangue dei vinti» per dimostrare che la Resistenza era una bufala. Stanno scolpendo monumento a Vittorio Mangano. 300mila pitecantropi bergamaschi sono pronti a invadere la pianura, attendono solo un cenno di Calderoli che intanto tiene caldi i fucili uno a uno. Anche la vittoria del Milan berlusconiano non è certo casuale: il clima è quello che è, la stampa straniera ci deride e vigila, la mafia ringrazia, Travaglio sta correggendo le bozze di altri sette libri (gli basta cambiare le date) E Beppe Grillo sta approntando il Figliditroia-day acquistabile per 10,3 euro sul suo sito a energia solare.
    E manco possiamo scappare in montagna: ci sono i 300mila pitecantropi di Bossi, che da venticinque anni attendono di invadere Busto Arsizio.
    Sinistra Italiana, A.D. 2008

  5. Filippo, non vale, gli stai suggerendo il palinsesto del prossimo quinquennio. E Calderoli che tiene caldi i fucili uno a uno è terribilmente sexy.

  6. Le indagini per ora portano a un metalmeccanico. Giovedì documentario di Annozero sugli operai assassini.

  7. Fini e’ come Ferrara: e’ intelligente solo in Italia. All’estero invece e’ semplicemente un fascista.

  8. “Il ragazzino di 20 anni, da cui hanno preso le distanze persino i naziskin,”

    E’ vero. Ciò non toglie che l’area ideologica di riferimento sia la stessa. I cinque pare non girassero con la maglietta di Cuba e una copia a testa del “Libretto Rosso”.

    “è ovviamente un prodotto del rinnovato clima politico-culturale seguito all’avvento delle destre fasciste. Non pensate che manco leggano i giornali a meno che parlino dell’Hellas Verona: sono menti raffinatissime e si sono mosse dopo l’elezione di Alemanno e col segreto benestare del sindaco Tosi. Berlusconi è d’accordo e Fini è stato mandato avanti da un Vespa compiacente. Il regime si rinsalda. Il veronese Pietro Maso sarà presto amnistiato. La grande stampa, stipendiata da voi e dalla pensione dei vostri nonni, è connivente e nasconde la verità. La tv di stato prepara la fiction «Il sangue dei vinti» per dimostrare che la Resistenza era una bufala. Stanno scolpendo monumento a Vittorio Mangano. 300mila pitecantropi bergamaschi sono pronti a invadere la pianura, attendono solo un cenno di Calderoli che intanto tiene caldi i fucili uno a uno. Anche la vittoria del Milan berlusconiano non è certo casuale: il clima è quello che è, la stampa straniera ci deride e vigila, la mafia ringrazia,”

    Non so a chi tu ti riferisca, io non sono così sprovveduto e coglione. Ci arrivo a capirlo anche da solo che il problema non è il colore del governo ma la società italiana e i suoi valori, primo fra tutti la sicurezza, un valore che non c’è più e che il PD è stato talmente idiota da trascurare lasciandolo come bandiera della destra. Ecco perchè la Lega ha preso il 26% in Veneto e ha vinto le elezioni.
    E’ obbligo del politico rispondere alle richieste più pressanti dei cittadini nei modi più convincenti. Il PD non è stato convincente (anzi, il PD non è stato, punto).

    “Travaglio sta correggendo le bozze di altri sette libri (gli basta cambiare le date) E Beppe Grillo sta approntando il Figliditroia-day acquistabile per 10,3 euro sul suo sito a energia solare.”

    Personalmente non ho mai comprato nulla di Grillo, che peraltro mi sta discretamente sulle balle.

    “E manco possiamo scappare in montagna: ci sono i 300mila pitecantropi di Bossi, che da venticinque anni attendono di invadere Busto Arsizio.”

    Essendo nato a km 6 dal confine svizzero e a km 18 ca. da Cassano Magnago credo che anche l’ipotesi di fuga in montagna possa starmi bene. Ciò non toglie che si tratti di cinque vermi figli di troia e che Fini farebe bene a pesare le dichiarazioni, visto e considerato che è appena stato eletto a terza carica dello Stato italiano.

    In ogni caso io il mio culo l’ho salvato.

    Pensate alla salute.

  9. Io non ho nulla contro Filippo Facci, anzi. Però se anche lui riesce a confondere l’idiota incendio di un pezzo di stoffa con l’omicidio di un ragazzo a sangue freddo, mi deprimo. Per Fini no, non mi deprimo, è avviato allo stesso destino di Bertinotti: presidenza della Camera e conseguente castrazione chimica. La stronzata che ha sparato è stata solo un riflesso condizionato, non è facile smaltire gli anni al Fronte della Gioventù.

  10. Prima paragona i due eventi, poi dichiara testualmente che non sono paragonabili. Più che cupi scenari vedo solo un Presidente della Camera peggiore del precedente: e sembrava impossibile.

  11. Bellissima la stoccata di Fini a certa sociologia marxista che da sempre colpa alla società: “invece stavolta ha sbagliato perchè questi erano figli di famiglia bene”. (al di là dell’inutilità di questa parte dell’intervento) Solo che poverino Fini, non erano figli della borghesia bene. Uno era figlio di un operaio.

    Più che altro non capirò mai (ma bruciare bandiere è cretino) perchè non si può accusare la politica del governo di uno stato senza essere accusati di odiare tutto lo stato. Ma non posso incazzarmi contro un ebreo solo perchè è stronzo?

  12. … ma come Faccia impedisce i commenti ai suoi post, non si potrebbero impedire i commenti di Faccia ai post altrui ? del resto non è che si perda chissà cosa … arriva xfino a difendere col solito vaniloquio livoroso xfino boiate pazzesche come le dichiarazioni di chi pensa che bruciare una bandiera sia (anche politicamente) meno grave che uccidere a sangue freddo un giovane inerme ed innocente …

    Faccia, vai a farti un lungo giretto a Verona di notte che ti fa bene e portati il Ciarra per farti difendere …
    AH! consiglio da, ehm, amico: offri le sigarette

  13. Fini è sempre Fini: il migliore finché tace.
    E’ incredibile il numero di sciocchezze che ha affermato negli ultimi anni, salvo coprirle subito con smentite ancora più maldestre. Se abbiamo rischiato di non accorgercene è soltanto perché sta all’ombra di Berlusconi, un gaffeur molto più gargantuesco e geniale.

    Le gaffes di Fini invece mantengono un tratto miserabile che è veramente proprio del personaggio.

    Però visto che ho tirato fuori l’aggettivo “miserabile”, prima di metterlo via lo appioppo anche a Facci che si attacca all’argomento (senza ulteriori argomenti) per il puro gusto della caciara: miserabile.

  14. Fini è la comica finale. Le graduatorie, in questo momento, con un ragazzo appena morto, le riesce a fare solo lui. Che poi Facci cambi discorso beh, lo fa di mestiere. Pensate che nella sua testa tutto si riduce a Destra vs Sinistra.

    Giusto per cambiare argomento e parlare di quello che mi pare -materia in cui è specializzato Facci- Fini-Schifani è la coppia di presidenti peggiore che io ricordi.

  15. Fossi al posto dei politici mi negherei alla stampa. Fini è stato posto di fronte ai due fatti da Vespa, e dovendoli commentare ha chiaramente condannato l’omicidio di Verona. Quei disgraziati volevano pestare qualcuno, ma se non fosse scappato il morto la cosa sarebbe stata messa nel mucchio delle risse e delle aggressioni del finesettimana. Chiaramente a livello politico (Fini è un politico e non un magistrato o poliziotto)i fatti di Torino sono gravi, perché chi si mette in piazza davanti a tutti a bruciare bandiere cerca di dare il via ad un clima davvero pericoloso. Nei paesi dove si ha l’abitudine di bruciare bandiere, ci si fa saltare in aria dentro gli autobus per massacrare civili innocenti. Questo antisionismo e antisemitismo che serpeggia in Italia da parte dei Naziskin “ma anche” dall’estrema sinistra non ha giustificazione. Che un uomo come Napolitano, con la sua storia politica debba andare a porte chiuse per il rischio di disordini è allucinante. Poi mi chiedo se questi strenui difensori delle libertà altrui, abbiano mai manifestato contro la Cina, la Corea del Nord e una manciata di paesi africani dove i governi sono senz’altro peggio di quello israeliano. Non è così, perché per questa gente esiste solo il binomio Usa-Israele, ed un modello di vita che a loro non piace. Comunque a una certa parte politica, dopo la scoppola elettorale, è rimasto solo il gusto di cercare tra le righe un motivo per polemizzare scioccamente. Se qualcuno ha veramente l’idea che Fini ritenga un così grave delitto, di scarsa importanza, è chiaramente in malafede. Da quindici anni il percorso che ha allontanato il suo partito dalle nostalgie fasciste è netto ed eloquente, infatti gli stessi israeliani ed ebrei non hanno dubbio in proposito. Peccato che altri (Diliberto) non siano altrettanto pronti a rinnegare certi regimi di cui ancora sfoggiano i simboli.

  16. Alexandro, son cazzate. Le bandiere le bruciano anche negli USA. Il clima “davvero pericoloso” si crea in altri modi: per esempio regalando cazzate alla stampa.

    E un politico che davanti alla stampa riesce a uscire con una cazzata del genere è un incapace. Tanto utile a qualcuno, eh. Ma incapace.

  17. Leo, senza contare quello che dici Chiamparino. CHe precisa prima di tutto che la decisione di invitare Israele alla Fiera del libro è stata presa dalla giunta tutta, quindi anche dalla sinistra che è in giunta. E poi, il fatto che , sempre secondo le sue dichiarazione, si trattava di , cinque, facciamo dieci ragazzi che hanno bruciato due bandiere israeliane e una americana. A favore di telecamera e ben lontani dala maggioranza degli altri presenti.
    Quindi, anche ammesso che non si volesse deliberatamente uccidere, l’aggressione di cinque vigliacchi contro uno a me sembra più grave a prescindere.A parte che può anche essere che non parti con l’idea di uccidere una persona, però, se tu picchi qualcuno fino al punto di ucciderlo, il confine tra volontarietà o no si assottiglia molto.

  18. Fini è un cretino. Non nel senso che sostiene posizioni inaccettabili, è proprio letteralmente un cretino. I vertici della incolta Lega, Calderoli compreso che ci marcia su una certa immagine di sé, non lo sono allo stesso livello per esempio.

    Il segnale che se ne trae dalla dichiarazione è questo, non chissà quale correlazione per affinità tra un fatto di cronaca locale e la politica nazionale. Ci si lamentava di Bertinotti e degli altri “impresentabili” del governo precedente: ci sarà da ridere.

    Secondo contestare il riflesso a voler schiacciare tutto sulla contingenza politica può indurre a sua volta in giudizi affrettati. Verona è una città in cui ha vinto Tosi sulla base di un indirizzo ben preciso. E’ una città in cui già anni fà si registrava un insediamento di forzanuovisti e altre movimenti affini considerevole. E’ una città riguardo alla quale già da tempo gente come Vittorino Andreoli, con una certa pedanteria per altro, denuncia una crisi di speranze e prospettive. In questo il clima di tolleranza che a livello locale e nazionale si è creato da alcuni anni a questa parte intorno alle formazioni di estrema destra e rispettivi valori di riferimento c’entra eccome.

  19. Secondo me quelli di Verona non sono Naziskin ma solo ragazzini viziati. Poi la stampa ed i media ci marciano. Conosco bene Verona, nessuno di loro era conosciuto negli ambienti di estrema destra, frequentavano lo stadio in nessun gruppo ultrà, e tanto meno si conoscevano tra di loro. Ora non diamo la colpa al governo, se ci fosse stato Weltroni non sarebbe successo? Se dite NO, sapete di mentire.

  20. Diciamo anche però che la vulgata degli opposti estremismi per annullare di volta in volta la specificità di fatti non correlati non è esattamente farina del sacco di Fini. Né il muro di gomma in prossimità dell’argomento Israele.

  21. Secondo me quelli di Verona non sono Naziskin ma solo ragazzini viziati.

    Avanti così, che è una meraviglia.

  22. Disgustoso il commento di Facci.

    Il 20enne assassino cresciuto a pane, burro e Studio Aperto durante la gita scolastica in Germania si era rifiutato di entrare in una sinagoga.

    Maledetto Facci, vada a farsi un giro tra i giovani veronesi, poi vediamo se l’ideologia ultra-conservatrice non c’azzecca…
    Chi picchia chi non si omologa al loro pensiero unico è di fatto neo-fascista.
    Punto.

  23. ha ragione Fini, quello di Verona è un atto vigliacco figlio del bullismo e della noia di vivere, svuotato da ogni ideologia. Quello di Torino invece nasce da una ideologia fin troppo coccolata in Italia dall’opinione pubblica

  24. Si, ora e’ accertato.

    La risposta alla domanda di Facci sull’altro post e’ si, Gaia Giordani e’ completamente deficiente.

  25. Caro Freudstein, mi pare il caso di ripetere, perchè ormai qui non c’è più il senso delle proporzioni. “Ha ragione Fini, quello di Verona è un atto vigliacco figlio del bullismo e della noia di vivere, svuotato da ogni ideologia”, ma uno è morto per non aver dato una sigaretta. “Quello di Torino invece nasce da una ideologia fin troppo coccolata in Italia dall’opinione pubblica”, ma ha portato all’incendio di un pezzo di stoffa. Va bene il patriottismo, va bene il rispetto per i popoli: ma c’è ancora differenza tra omicidio e atti vandalici? O è tutto uguale?

  26. Rocca, bisogna che troviamo un modo univoco per valutare i fatti. Possiamo scegliere di valutarli per ciò che sono: quattro cretini che bruciano una bandiera e quattro cretini che ammazzano un ragazzo di botte (e direi che l’omicidio è ben più grave) oppure possiamo valutarli per il valore simbolico che rappresentano e allora i quattro cretini che bruciano la bandiera rappresentano simbolicamente un pericolo per quella cultura rappresentata simbolicamente dal binomio Usa-Israele così’ come i quattro assassini naziskin rappresentano simbolicamente la cultura di destra che simbolicamente ha sempre preferito i manganelli al dialogo.
    E’ da vigliacci e intellettualmente disonesti decontestualizzare il gesto dei ragazzi di Verona dal clima politico che si sta instaurando nel nostro paese e gravare invece di enormi responsabilità politiche il gesto dei ragazzi di Torino.
    Che poi gli estremisti di sinistra agiscano sempre sull’onda di un’ideologia politica mentre quelli di estrema destra agiscano solo protetti dall’ideologia politica opposta, è un discorso vecchio come il mondo e non gioca certo a favore dei ragazzi di Verona.

  27. È incredibile il tipo di contabilità che tenete degli omicidi di cronaca, anche i più efferati. Silenzio sui delitti in famiglia (Vespa ci fa il calco), su quelli, a ripetizione compiuti da immigrati clandestini (è una campagna leghista), su quelli allo stadio, anzi no, alt! Se c’è di mezzo un poliziotto sdegno a mille. Improvvisamente siete sdegnati per l’orrendo omicidio di Verona. Mentre tutto il mondo prova orrore sia per questo che per altri, tanto che la sicurezza è stato il tema determinante alle passate elezioni, voi no. Siete pronti persino ad analisi socio-demografiche posticce e da quattro soldi, tipo che il clima è cambiato, le varie derive, questa è la cultura di destra, ecc.
    Sulle dichiarazioni di Fini vi state accanendo fino al ridicolo. Chi ha visto Porta a Porta ci sarà pure rimasto male, dopo le sparate del giorno. Scaletta: si parla di Verona e si condanna l’omicidio, tolleranza zero. Si parla di Torino, condanna. Fini contesta a Vespa l’accostamento degli episodi e Vespa risponde che si tratta delle due maggiori notizie di cronaca. E poi il distinguo di Fini. Non avete avuto neppure l’accortezza di capire che se nelle vostre fantasie Fini avesse voluto sminuire i naziskin per questioni politiche (perché questo è il punto per voi) non avrebbe potuto difendere Israele sui fatti di Torino. Chissà, almeno messa così forse la capite. E poi, a Torino erano quattro ragazzini, in fondo le bandiere USA e israeliane le bruciano tutti, no?

  28. Virginia, sono suscettibili di valutazione soltanto i delitti che possono rappresentare un mutamento sociale, il mostro, inteso come il diverso, non interessa nessuno se non per motivi voyeristici, perchè non ci rappresenta come società e non è una minaccia per la collettività ma tutt’al più per il singolo che sfortunatamente incappa nella sua follia.
    Sui delitti in famiglia, mi spiace per te, ma c’è molto da dire anzi ci sarebbe moltissimo da dire anche se si tace perchè è proprio sulla famiglia, sulla sua sacralità, le sue esigenze, le sue gioie, che si è giocata buona parte di questa campagna elettorale e adesso mettersi a denunciare pubblicamente che è proprio in famiglia che si consumano la maggior parte delle violenze, non sarebbe davvero carino. Per questo anche sugli stupri compiuti a ripetizione dagli immigrati clandestini, invece “noi” si tace, perchè se l’argomento è lo stupro e la violenza, bisogna che parliamo proprio di tutto e statistiche alla mano gli immigrati ne uscirebbero molto meglio di tanti rispettabilissimi italiani, se invece il problema sono gli immigrati clandestini, allora bisogna che ne parliamo non solo come “bestie”.
    E poi non mischiar le carte in tavola, il tema della sicurezza è stato al centro della campagna elettorale proprio perchè non si è parlato dei delitti in famiglia ma di quelli commessi dagli immigrati clandestini.

  29. Scusa dove hai visto che non s’è parlato di delitti in casa per non toccare la sacralità della famiglia soprattutto a fini elettorali? Aggiungiamo anche questa alla lista delle suddette analisi sociodemografiche.

  30. Ma avete visto le facce dei “Naziskin” di Verona? Sono ragazzini che manco sapevano quello che facevano, lo trovo un delitto dovuto a motivi di carattere deliquenziale e non certo politico.

  31. Recenti fatti di cronaca al riguardo?
    Io rammento il rumeno che ha stuprato la Reggiani, quello che ha stuprato la ragazza alla stazione di Roma, quello della stazione di Milano….
    Uno stupro su quattro è opera di un immigrato, uno su venti di un rumeno.
    Rispettando la proporzione di cui sopra, mi dici per piacere quali sono gli eclatanti casi di cronaca nei quali si è parlato di violenze in famiglia?

  32. Seconda (massimo terza) volta nella mia vita che sono d’accordo con Facci: Gaia Giordani è stata geniale. Peccato non l’abbia capita quello che ha detto che è una deficiente.

  33. Non e’ che sia cosi’ criptica, la battuta della Giordani, si capisce abbastanza facilmente, scontata direi.

    La leggerezza a tutti i costi, in un post come questo, per essere geniale dovrebbe essere provvista, diciamo, di genio.

  34. se sono dei pirla qualunque, senza nessun riferimento politico, e Forza Nuova minaccia querele a chi li associa al loro movimento, come mai il loro avvocato e’ Bussinello, esponente veronese di Forza Nuova? da un lato ti dissoci, dall’altro strizzi l’occhio ai “butei” facendo capire che non li lasceranno mai soli….

  35. “Non avete avuto neppure l’accortezza di capire che se nelle vostre fantasie Fini avesse voluto sminuire i naziskin per questioni politiche (perché questo è il punto per voi) non avrebbe potuto difendere Israele sui fatti di Torino. Chissà, almeno messa così forse la capite.”

    No, Virginia, così è incomprensibile.
    Ci vuole tecnica anche a rivoltare la frittata, se no cade e ti sporca tutta.

  36. Micht: Perchè Bussinello da anni è difensore ufficiale dei “reati di destra” (questo non lo è, ma ripeto sono i media che associano cose false, questo è un’omicidio che non ha nulla a che fare con la politica) non solo di Verona. (e di solito le cause le perde)

  37. allora e’ un reato di destra? se davvero nessuno vuole guadagnarci politicamente, perche’ i genitori hanno accettato Bussinello come avvocato? non nascondiamoci dietro ad un dito. cavilli per dissociarsi, quando nei fatti si supporta questo tipo di persone. e’ vero, sono dei ragazzini stupidi ed ignoranti, ma e’ proprio su questa gente che quei movimenti politici riescono far presa. e difendendoli si fa capire a quella gente che loro ci saranno sempre: un’ottima definizione di camerata. mi pare che American History X abbia disegnato perfettamente quello che accade in quegli ambienti: poche menti che a freddo muovono un bacino di gente che non aspetta altro che sentirsi legittimati ad usare la violenza.

  38. Mi sembra ovvio che le violenze in famiglia e le violenze per strada non siano paragonabili. Da un punto di vista sia politico sia mediatico.

    E’ purtroppo fisiologico che la maggior parte delle violenze avvenga in ambito familiare/parentale. Faccio un paragone: ogni giorno i morti su strada sono quasi quattro volte di più che i morti sul lavoro, ma è ovvio che questi ultimi abbiano un significato politico molto maggiore.

    Poi, detto questo, a mio parere sia sulle violenze in famiglia che sui morti per le strade si fa pochissimo e ci dovrebbe essere un’azione politica molto maggiore orientata sia alla presa di coscienza da parte dell’opinione pubblica sia a provvedimenti legislativi appositi, e in questo concordo con Viscontessa.

    Su Fini, sebbene concordi con Alexandro Rocca, credo che abbia fatto una cazzata mediatica a definire il fatto meno grave dell’altro. Ha fatto l’errore di essere stato troppo poco demagogico: per dire, un Veltroni non l’avrebbe mai fatto un errore del genere. E poi Fini, essendo facilmente attaccabile sulla questione proprio per la sua provenienza politica, avrebbe dovuto essere più cauto.

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