L’Orizzonte

Al di là delle analisi da bar sport che si susseguono in questi giorni, vorrei sottoporre alla vostra attenzione l’intervento di Franco Berardi (alias Bifo) su Rekombinant. Franco ha un approccio diverso dal solito chiacchiericcio calcistico sul chi ha vinto, chi ha perso, ah ma se non ci fossero stati loro, io speriamo che passiamo al ballottaggio, ecc. Diciamo, un tantino più alto. Vale la pena di considerarlo come utile alternativa al mare di sciocchezze “di sinistra” che si leggono in questi giorni un po’ dappertutto.

La bufera ha spazzato via i detriti del ventesimo secolo.
Non c’è di che rallegrarsi. Il Novecento fu un secolo tremendo di
violenza e di guerra, ma aveva per lo meno un orizzonte al quale
guardare, una speranza da coltivare.
Oggi non vi è più nessun orizzonte, solo paura dell’altro e disprezzo di sé.


Questo è l’argomento del quale dobbiamo occuparci, non del risultato delle elezioni.
La scomparsa della sinistra e la vittoria definitiva dei razzisti e della mafia è un fatto prevedibile e previsto.
La sinistra ha preparato accuratamente questo rovescio. Timorosa di
ripetere l’errore del 1998 ha accettato tutto quello che la
Confindustria e la Banca Europea hanno imposto, e il risultato è quello
che ora vediamo. Come se due errori di segno contrario potessero mai
fare una cosa giusta.

Gli operai hanno rifiutato di votare (come non capirli?) oppure
hanno votato per i peggiori tra i loro sfruttatori (come non
compatirli?).
Ma occuparci delle elezioni passate o di quelle future sarebbe pura
perdita di tempo. La democrazia rappresentativa da tempo non ha più
niente da dare. Ora ha chiuso ufficialmente i battenti.

Olindo e Rosa hanno vinto le elezioni politiche. E allora? Si tratta
di curare la malattia, se ne siamo capaci, non di restaurare vecchi
apparati. Dobbiamo occuparci della malattia psichica che si manifesta
in Italia con l’emergere di un esercito maggioritario di zombie
assetati di sangue.

E’ già successo in Francia qualche tempo fa. La vittoria di Sarkozy
è stata accompagnata dalla scomparsa della sinistra dalla scena
politica parlamentare. Perché disperarsi se ora accade in Italia?
La sinistra, che avrebbe dovuto essere strumento di organizzazione
dell’autonomia della società dal capitale, nel corso del Novecento si è
trasformata in un ceto parassitario che succhia il sangue dei movimenti
per tradirli in maniera sistematica.

Nella versione bolscevica quel ceto politico ha massacrato le
avanguardie intellettuali e operaie. Nella versione socialdemocratica
ha venduto le conquiste operaie in cambio di potere economico per le
burocrazie. Nella sua attuale versione americanizzata si illude di
poter condividere il potere con gli aguzzini. Non si accorgono gli
americanoidi all’amatriciana che l’America dei loro sogni sta
sprofondando, sconfitta dalla resistenza regressiva dei popoli
islamici, e sommersa da una recessione senza vie d’uscita. L’Occidente
sprofonda in una recessione che annuncia guerra civile planetaria.
Questo lo scenario, questo l’orizzonte.

Ora la società non ha più difese, in compenso non c’è più il ceto politico che la parassitava.
Lasciamo perdere l’idea di ricostruire la sinistra, perché la sinistra
non ci serve. E’ un concetto vuoto, che si può riempire soltanto di
passato.
La società non ha bisogno di un nuovo apparato di mediazione politica.
Non ci sarà mai più mediazione politica. Il capitale ha scatenato la
guerra contro la società. Non possiamo far altro che adeguare ad essa i
nostri strumenti e i nostri linguaggi.

Non possiamo combattere quella guerra sul piano della violenza, per la semplice ragione che la perderemmo.
La società deve costruire le strutture della sua autonomia culturale:
dissolvere le illusioni che sottomettono l’intelligenza al lavoro al
consumo e alla crescita, curare lo psichismo collettivo invaso dai
veleni della paura e dell’odio, creare forme di vita autonoma
autosufficiente, diffondere un’idea non acquisitiva della ricchezza.
Non abbiamo altro compito. Ed è un compito gigantesco.

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38 Commenti

  1. Meno male che le altre erano “analisi da bar sport” in tutti gli altri paesi del mondo ci sono partiti di sinistra, solo in Italia se si perde un elezione vengono fuori “analisi” come questa dove si finisce per dire: >.

  2. Si, certo. Recupereremo i voti andati alla Lega creando forme di vita autonoma autosufficiente e diffondendo un’idea non acquisitiva della ricchezza. Certo ci vorranno 10 anni per capire che cazzo significa e poi altri 10 per spiegarlo a Borghezio. Ma che cazzo dici?

    Tutto sbagliato. Il tuo si che e’ bar sport. Bar sport per intellettuali, il peggio proprio. Roba del secolo scorso. Chiacchiere, bei discorsi, il vuoto pneumatico.

    Dobbiamo fare una cosa diversa, molto semplice. Delineare una risposta di centrosinistra ai problemi veri, sentiti dalle persone come tali: potere d’acquisto dei salari e condizione del precariato, immigrazione, piccola criminalita’ e grandi mafie, assistenzialismo e spreco delle finanze pubbliche in particolare al Sud. Cose del genere. Definire politiche concrete su questi temi mentre si fa opposizione e applicarle quando si andra’ al governo. Tradotto, ad esempio: risolvere alla gente il problema dello spacciatore sotto casa, non fargli vedere al bar il tipo che due giorni prima gli ha rubato in casa. Robe simili.

    Fine dei discorsi.

    Il resto, tipo dissolvere le illusioni che sottomettono l’intelligenza al lavoro al consumo e alla crescita, magari dopo, quando la gente si potra’ di nuovo permettere un paio di scarpe nuove.

  3. D’accordo con M alla grande. Bifo frequenta troppo piazza Verdi a Bologna e lì spacciano pessima roba.

  4. Ballardini, non ho capito se questa cosa l’hai messa per buttarla sul ridere o ci credi…..non mi pare nemmeno particolarmente originale…ho sentito parole più o meno similmente incomprensibili da Diliberto l’altra sera a Ballarò.
    Della scomparsa delle lucciole parlò Pasolini un secolo fa…ma siamo ancora una società fondata sullo sviluppo…e il 99,99% delle persone di questo paese questo vogliono…sviluppo, lavoro, queste cose qui, semplici, non la “cura dello psichismo collettivo”…
    Sarà forse il caso di cominciare a curare più lo psichismo individuale….

  5. L’Occidente sprofonda in una recessione che annuncia guerra civile planetaria. Questo lo scenario, questo l’orizzonte.

    Esagerato…

  6. ehheh, sembra che i commenti che mi precedono non c’entrino niente con questo post.
    Ovvio che bisogna risolvere i problemi vecchi e nuovi dei cittadini come criminalità, spreco delle finanze pubbliche ecc., come dice M; questo è il lavoro minimo che bravi amministratori (che l’ultimo governo Prodi NON è stato in grado di fare) compiono.
    La questione che, secondo me, pone Bifo è quale direzione sociale/economica/ambientale/energetica… insomma politica assumere, una volta che il comunismo, socialismo, l’essere “di sinistra” è fallito con un botto così clamoroso. E senza dover ripescare la falce e martello a tutti i costi (come dice Diliberto): sulle schede c’erano più simboli che la riportavano, ma nessuno gli ha votati.

  7. Non mi sembra di aver mai sentito la oggi defunta sinistra “alternativa-critica-radicale-comunista” battersi il petto per le libertà individuali o per la sobrietà della spesa pubblica. Invece, li ho sentiti dire ancora in campagna elettorale che loro erano “fermamente contrari” ad abbassare le tasse su straordinari, premi di produzione, tredicesima. Ma come, io operaio, e pure io impiegato, perché sembra sempre che in Italia la sinistra debba occuparsi solo degli operai, e non si capisce cosa abbiano fatto di male gli impiegati, dicevo: mi faccio un mazzo tanto, arrivo a dicembre aspettando quell’extra che mi permette di coprire quel buco in banca, pagare l’apparecchio ortodontico a mia figlia, e se mi gira comprarmi un tv al plasma. Sì, che c’è di male? Vedo che tu ne spendi di grana in cashmere, a me il cashmere fa cagare, sarò libero di cambiare la tivù? Comunque, apro la busta paga e vedo che il 60 per cento della somma se l’è tenuto lo Stato e tu sinistra cosa mi rispondi? Che va benissimo così? E io dovrei votarti? E vai da Floris a stupirti perché la gente non ne vuole più sapere? Un’altra perla: il pelato nel 2006 propone di abolire l’Ici e tu sinistra attacchi un pianto infinito che è uno scandalo e come si fa… e quasi perdi le elezioni più tranquille della tua vita! Dico, mi spieghi perché cazzo devo pagare tutta la vita una tassa su una cosa che mi è costata sangue, e un mutuo da strozzini, e su cui le tasse per inciso le ho già pagate all’acquisto? E poi vai al governo e l’Ici la abbassi! Ma allora siete davvero scesi dalla montagna del sapone! Ma vaffanculo, vai. Questi sono i temi, il resto sono pippe mentali di dirigenti che hanno avuto troppo tempo da dedicare alla filosofia.

  8. Paolo, ti rispondo io.

    (premetto che sono operaio del nord)

    Hanno fatto fesso anche a te con la storia dell’ICI, del bollo e della detassazione degli straordinari.Ti offrono la briciola per non farti capire dove sta il problema ovvero che ci sfruttano come bestie e quindi una parte di paese continua ad arricchirsi sempre di piu mentre la maggioranza è sempre piu’ in braghe di tela.
    La colpa non è tua, ma di chi ti fa fesso, ovvero dei mezzi di informazione.
    Mettiamoci bene in testa che questa situazione è sopratutto causata dal bombardamento 24/7 che ci cade addosso da tv e giornali e il successo della lega si spiega in una sola maniera: ODIO E RISENTIMENTO contro gli immigrati causa di tutti i problemi.
    Vivo queste cose tutti i giorni, so di cosa parlo, quindi non è solamente una colpa dei vari berty,dily,pego ecc ecc è proprio la mentalità della gente che non ha piu’ niente a che vedere con gli ideali di solidarietà,giustizia che anima o dovrebbe animare ogni sinistra che si rispetti.

  9. Eh sì Paolo, t’hanno fatto fesso, e proprio per bene: l’ICI è stata già abbattuta dal governo Prodi, ma sulle prime case; l’abolizione totale di cui il nanetto favoleggia porterà vantaggi a gruppi immobiliari, banche e assicurazioni. A parte questo, la tassa sul proprietà non è un’invenzione dei comunisti illiberali, ma anche negli USA va molto forte: in alcuni stati si aggira attorno al 5% del valore reale dell’immobile. Poi potremmo discutere del fatto che invece di *pretendere* che, come in altri paesi dove c’è un normale sistema sanitario, le cure odontoiatriche siano gratuite, qui si aspetta qualche spicciolo di tredicesima o straordinario…

  10. Mamma mia, ma ancora parla questo?.
    E ancora scrive bischerate come lo ” psichismo collettivo” o la “guerra civile planetaria”?.
    Ma non capisci che ti sta a prendere per i fondelli? Sembra che scriva cose tanto profonde e invece non dice assolutamente NULLA.
    Da oltre 30 anni non dice NULLA, anche se lo fa con parole suggestive. E ruffiane.
    Io credo che l’unico compito serio di quelli come Bifo sia quello di tacere. Tacere perchè qui con quelli come lui abbiamo già dato. Troppo.

  11. Eh no, scusatemi tanto ma non accetto che mi si dica che sono stato fatto fesso dai mezzi di informazione, perché se tu sei un operaio, caro Davide, io sono un giornalista: non firmerò i fondi del Corsera ma scrivo da vent’anni di temi locali e industriali, e vivo al Nord. Continuate pure a pensare che sia giusto pagare per una casa che è mia, per un’auto che è mia, per una tivù pubblica che non ho chiesto, e andate pure a dirlo in campagna elettorale. Io non sono certo tra quelli che pensano che il Cav. abolirà tutti questi furti legalizzati, il punto è che lui in campagna elettorale lo propone, mentre invece la sinistra vi si oppone scandalizzata. Anche se poi – come dicevo – per assurdo lo ha fatto andando al Governo. Intanto, però, l’elettorato è fuggito: perché se già è difficile spiegare ai cittadini che le tasse sono bellissime anche se riguardano servizi indispensabili e che nessuno contesta come la sanità, convincere qualcuno che pagare tutta la vita per una legittima e sudata proprietà è impossibile. Punto. Questi sono i risultati, ma evidentemente non sono sufficienti visto che proprio in questo momento vedo che Rizzo su La 7 canta la nostalgia della falce e martello. Quanto alla questione dell’odio e del risentimento verso gli immigrati vorrei essere chiaro: io sono per la tolleranza e mi piace confrontarmi e convivere con altre culture. Ma se mi chiedi se sono contento che nelle periferie ci siano migliaia di baraccati, in gran parte clandestini, mi spiace ma ti devo dire di no. Ci sono quartieri di Torino dove personalmente non mi sento tranquillo a girare dopo il tramonto, e fermate della metro di Milano dove semplicemente io non mi fermo nemmeno se mi paghi. Ed è forse giusto che un pensionato possessore di un appartamentino in un quartiere periferico oggi viva con le mignotte davanti al portone, con gli spacciatori, e che se chiama la Polizia gli si risponde “Spiacenti ma abbiamo altro da fare”? Ecco, lasciamo pure che questo tema resti un’esclusiva degli xenofobi, in base a un’ideologia lontanissima dalla realtà che non ci permette di scendere a patti con quello che davvero succede, poi però non stupiamoci se vincono le elezioni.

  12. per la cronaca non si paga l’ici per il fatto di avere la casa, che ho già pagato e bla bla bla, la si paga per farci arrivare luce gas acqua ecc ecc… non volete pagare l’ici ok, ma vi tenete la casa senza acqua luce e gas. amen

  13. No, dai, però adesso devi dircele le fermate della metro di Milano alle quali non ti fermi neanche se ti pagano. Il popolo vuole sapere.

  14. Fabbio, ma che cazzo dici?
    Nomero, ti sembra un argomento divertente? Ti hanno mai rapinato? L’hai trovata un’esperienza divertente? Io no.

  15. Chi ha cacciato la sinistra radicale dal Parlamento? Semplice: Turigliatto. Bel cazzo di lavoro che ha fatto per gli operai.

    Adesso, come diceva oggi Francesco Merlo su Repubblica, spero che Veltroni inizi a parlare con Nicki Vendola che sta operando bene in Puglia, ed è sperabile che trovi una collocazione all’interno del Partito Democratico. C’è tutto un mondo che non può stare senza rappresentanza.

  16. E come curare lo psichismo individuale di questi ex leader del ’77 dall’ego ipertrofico,che non ne hanno beccata una,ma continuano a voler dire la loro ????

  17. Paolo: lungi da me fare della facile ironia. Ti stavo solo chiedendo i nomi delle fermate alle quali non scendersti mai. Se vuoi ti aiuto: Centrale FS? Corvetto? Uruguay?

    Io, per dire, ho sempre un po’ di timore a scendere a Maciachini. Non si sa mai che qualche neonazista troppo zelante mi scambi per un extracomunitario (sai, sono mezzo terrone…) e mi riempia di mazzate, magari appena dopo aver brindato coi camerati del baretto alla salute del Duce.

    Aspetto con ansia i nomi delle fermate tabù.

  18. E’ proprio vero, quest’analisi vola proprio alta. Altissima. A quell’altezza da cui di quello che succede a terra non si capisce più nulla. Due cosette.

    Fabbio: scusa è le spese di allacciamento che paghi quando firmi il contratto con la società dell’acqua/gas a cosa servono? E poi l’ICI esiste dal 1992, però io l’acqua corrente in casa ce l’ho da prima… Ritenta va.

    Nomero: eh già, infatti le fermate che hai citato la sera (e non solo) sono dei bei posticini per colpa delle migliaia di nazisfigati che infestano milano. comunque le mie preferite tra quelle che conosco sono Romolo, Udine, Porto di Mare/Rogoredo, Centrale, Maciachini, Pasteur-Turro.

  19. Io a dire il vero in Centrale e soprattutto in Maciachini scendo a qualsiasi ora senza patemi, ma è anche vero che potrebbe essere una cosa personale, probabilmente sono io ad aver l’aria preoccupante – tanto per il mio omonimo quanto per il lumpenproletariato.

  20. Madeddu, lei ha il cognome che finisce per U, quindi è rumeno, quindi è delinquente… Ma li legge i giornali?
    E’ per colpa di persone come lei che le vecchine si stringono al seno la borsetta, temendo dietro l’angolo lo slavo assassino, il nordafricano stupratore, l’asiatico mercante d’organi.
    E’ colpa SUA, perfido emigrante da terre lontane, se le edizioni della sera di studio aperto aprono con le violenze di stranieri incazzosi e brutali nei confronti di famigliole del mulino bianco. Colpa SUA se il SUO l’omonimo, quando viaggia beato sulla linea rossa, ha un sussulto ogni volta che vede la tremebonda scritta “uruguay” sulla banchina della metrò, perché lo rapinano, tutte le volte, porello.
    Ci pensi, Madeddu, e si penta.
    Con affetto :-D

  21. La sinistra ha perso e continuerà a perdere anche grazie a quelli come Nomero, troppo concentrato sul suo misero sarcasmo per rendersi conto di ciò che accade di fianco a lui. Per quelli come Nomero nulla cambia e nulla è mai cambiato, l’unico valore da perseguire è la conservazione dell’esistente nell’immobilità più assoluta.
    Questi bravi ragazzi innamorati delle loro misere battutine, imperterriti continuano a vedere il mondo in bianco e nero, e sono convinti che i colori siano strumenti del diavolo globalizzato.
    Ma in un certo senso sono da invidiare perchè essendo inconsapevoli di quello che succede e dei mutamenti in atto vivono in un mondo piccino semplice, coem Polly Anna, dove tutto è chiaro e spiegabile con un po’ di sarcasmo.
    Non svegliarti mai dal tuo sonno ideologico Nomero, la realtà potrebbe esserti fatale.

  22. Paolo per uno con la tua faccia da galeotto credo che anche Scampia non rappresenterebbe un problema :) Grazie Caterina, io mica lo avevo colto il sarcasmo, e poi dicono che i comici bravi sono a sinistra (seguirà battuta del tipo “per capire il sarcasmo serve un minimo d’intelligenza” o similia, che noia)!

  23. Prima ho pensato ad una risposta sarcastica, ma non volevo fare un torto a Calvin con la mia pessima, ermetica ironia.
    Poi ho meditato su una risposta punto per punto a Caterina: volevo una di quelle risposte puntuali, che però non scadesse sul “ma cosa ne sai tu di me”, un po’ banalotto, non so se rendo l’idea. Volevo da me stesso uno sforzo maieutico per dimostrarle che la visione finto-colorata di cui si fa portatrice altro non è che un’atltra ideologia, nel senso mannheimiano del termine…
    Poi, vabè, mi è scappato di cagare.
    Vado.

  24. Nomero la tua risposta ti si addice in modo perfetto, incredibile come tu sia riuscito a dimostrare la mia teoria così in fretta. E io che mi credevo quasi quasi di aver esagerato.
    Buona evacuazione e cento di questi momenti.

  25. Perdinci, Cate, addirittura una teoria hai formulato? E io che pensavo di stare cazzeggiando su internet, pensa che pirla.

  26. Di cosa si stava parlando?
    Ah sì, che ci siamo venduti lo Stato alle banche, alla BCE per la precisione, ed ora il debito pubblico ci strozzerà.
    E che in questo futuro fosco di iperfinanza l’uomo giusto non è un vecchio comunista ma un vecchio piduista, quindi l’abbiamo votato.
    Perchè “almeno lui in campagna elettorale lo propone”.
    Sembra di sentire mio nonno parlare del Duce.
    Au revoir

  27. E’ un po’ come il tizio in autostrada che sbotta esterrefatto dopo 100 km, dicendo “ma guarda te quanti cretini hanno imboccato l’autostrada contromano!” . Se siete certi di essere sempre nel giusto, custodi di una verità superiore, che il resto del mondo non è in grado di capire, (perché troppo ignorante) non vi resta che tenervi le vostre certezze e continuare a darvi ragione tra di voi. Il mondo va avanti ugualmente e in tutt’altra direzione!

  28. L’analisi di Bifo è pura ideologia, romantica, bellissima e non più abbordabile, né dall’operaio bisognoso di sicurezza che vota lega, né dall’universitario bisognoso di master, né dall’ intelligentsia confluita nel voto utile, nè, probabilmente, da qualche suo stesso vecchio compagno di lotte. Tantomeno abbordabile e nemmeno comprensibile dalla maggioranza dei commenti qui iscritti, visto che si preferisce parlare di spacciatori sotto casa, ici, fermate metropolitane, sarcasmo e bar sport.
    Il delinquente pronto a rapinarti all’uscita della metro lo troviamo qui come in spagna, in francia, in inghilterra ed oltreoceano. Dappertutto.
    Non si trova da nessun’altra parte del mondo, invece, un omologo berlusconiano che sia l’uomo più ricco del proprio paese e che contemporaneamente lo governi, creandosi leggi ad personam per non finire in carcere. Signori, non ci sono esempi di tale bassezza fisica e morale in nessun altro paese del mondo. Portatemene uno, se ci riuscite. Casa Italia è un “caso” mondiale.
    Con i 140 parlamentari in più rispetto all’inutile opposizione, il capo del governo può permettersi numerose cose. E non sono quelle che può far Tremonti le più spaventose. No, non credo ad una prospettiva argentina per l’Italia.
    All’orizzonte – il titolo del post che tutti hanno dimenticato – ci aspettano restrizioni alla libertà decisionale della donna sull’aborto, l’abbandono definitivo all’aggressione del cemento di ogni difesa dell’ambiente e del territorio, una lotta alla mafia condotta in modo “diverso”, “piccole modifiche” ai libri scolastici di storia, una radicale sminuzione dei valori della Resistenza.
    Derive reazionarie dalle conquiste democratiche diventate negli anni pilastri della repubblica, all’insegna dell’accumulo di ulteriore ricchezza. Per quelli che ricchi già sono, naturalmente.
    Certo: “dissolvere le illusioni che sottomettono l’intelligenza al lavoro al consumo e alla crescita, curare lo psichismo collettivo invaso dai veleni della paura e dell’odio, creare forme di vita autonoma autosufficiente, diffondere un’idea non acquisitiva della ricchezza.”, mentre sgorga tale flusso di pensiero lo spacciatore sotto casa continua a vendere merda.
    Ma fa riflettere su valori che ci si augura, almeno in parte, di riacquisire.

  29. Plessus, hai ragione: il delinquente pronto a rapinarti c’è pure negli altri Paesi.
    Quello che invece negli altri Paesi manca sono i Ferrero, i Diliberto e i Caruso di turno nella compagine di governo.

  30. Murmur, chi è Berlusconi e ciò che rappresenta lo sa tutto il mondo, che personaggi simili a quelli che hai citato tu non esistano nelle compagini governative di altri paesi, lo sai solo tu.
    Saluti

  31. Allora, siccome qualcuno insiste a far finta di non capire di cosa si parla, ecco le tre notizie con cui apre il Corriere on line in questo momento: Roma, rapina in casa finisce nel sangue: strangolata 81enne; Emergenza stupri a Milano: tre violenze in dieci giorni; Roma, pugnalata e stuprata, è scontro sulla sicurezza. Bene, alle vittime di questi fatti la politica di sinistra finora ha scelto di rispondere con dati e tabelle secondo cui c’è un criminale extracomunitario ogni tot italiani. Tutto vero, intendiamoci. Ma il messaggio che passa non è “Siate tolleranti e ragionevoli”, ma “Io vivo ai Parioli, la sera ceno al ristorante egiziano e vista da quassù la società multietnica mi sembra una figata”. Oppure, peggio: “Fratello, io non so assolutamente di cosa mi stai parlando, anzi, non me ne frega niente, è colpa tua che sei razzista, ok?”. Bene. Se a voi sembra che funzioni, andate pure avanti così, continuiamo ad alzarci il martedì mattina chiedendoci colmi di genuino stupore cosa sta succedendo a questo Paese e perché non ci teniamo tutti per mano come nel video Black & White di Michael Jackson, e come è possibile che uno della Lega ispiri più fiducia del meraviglioso arcobaleno dell’avvenir.
    Quanto a Berlusconi: ma che l’ho votato io? E’ colpa mia se ha il potere che ha, e se in tutti questi anni nessuno ha fatto niente per limitarlo? Proprio no, anzi: io veramente avrei votato per quelli che contro di lui erano così tonitruanti, salvo poi arrivare a Roma e scoprire improvvisamente ben altre priorità, ad esempio fare un casino per alzare le aliquote contro chi guadagna più di 30mila euro all’anno e poi affiggere manifesti che dicono “Anche i ricchi piangono”, senza contare che se vivi a Milano magari devi sborsare mille euro al mese per un bilocale fuori dalla terza cerchia. Oppure aumentare il bollo per le auto vecchie, salassando gente come mio padre che ha 70 anni, un’auto del 1989 che non vorrebbe (potrebbe) cambiare, mentre il famoso puttanone di Gino e Michele parcheggia comoda in centro il suo Suv 4mila di cilindrata mentre aspetta il figlio all’uscita dell’asilo privato. Perché è facile annunciare di voler tassare i ricchi, ma è molto più redditizio strozzare il ceto medio basso, che è molto più numeroso, per poi fare cosa? Aggiungere qualche migliaio di dipendenti a qualche ente del cazzo che deve timbrare un foglio che dica che io sono io.
    Beh, sapete una cosa, in Italia il capitalismo è sempre stato colluso, sappiamo tutti quante volte la Fiat abbia svuotato le mammelle di mamma Stato, anche per il bene degli operai beninteso, oggi ci si è attaccato Berlusconi ed è un po’ tardi per farsi rodere il culo, spiacenti. Cosa volete fare, arrestarlo? Togliergli le reti? Siete pronti ad affrontare il clima da guerra civile che sarebbe in grado di stimolare con le sue reti se succede una cosa simile? Per ottenere cosa, poi? Che una rete vada a De Benedetti? Vi sembra un capitano d’industria? Non vi ricordate di chi erano e come stavano per fallire Italia 1 e Rete 4 prima che le comperasse il Berlusca? Non vi rendete conto che la tivù generalista sta per diventare un ramo secco – mentre il Cav. si prende una poltrona in Endemol e si compra il wi-fi nazionale – e noi siamo qui a discutere di Rete 4 che, quando va bene, fa il 5 per cento di share? Perché non chiedete a Tronchetti perché le sue reti non decollano? Forse perché non ha nessuna intenzione di investire le centinaia di miliardi che servono a smuovere il pubblico generalista e il mercato pubblicitario conseguente, specie ora che tutto il settore si sta ridimensionando. E poi, se si leva una rete al Cav, poi bisogna levarne una alla Rai, e allora dove vanno a passare le serate i nostri politici?
    Fate due ricerche su internet, e scoprite come sono stati d’accordo destra e sinistra nel fermare il progetto di Enel di portare una propria tivù nelle case attraverso la linea elettrica di proprietà. Poi ditemi

  32. Disclaimer: Partiamo dal presupposto che non ho mai avuto a che fare con la sinistra arcobaleno in vita mia. Né con rifondazione. Non mi piacciono, mi sanno di stalinisti. Io non vinco e non perdo elezioni, non è “per quelli come me” che la sinistra perde, cara la mia piccola “Caterina la teorica”. Io sono un individuo, al quale interessa relativamente che la sinistra abbia o meno la sua bella rappresentazione nell’emiciclo.

    Detto questo…
    Paolo, io, in linea di massima, a parte qualche sparata da “signora mia, che sfacelo”, posso anche appoggiarlo il tuo commento. In linea di massima.
    Però mi pare che in generale qui (e altrove) si stia esagerando.
    Io guardo il TG, leggo i giornali, sento degli stupri, delle rapine, poi vado a leggermi le statistiche – diacroniche, soprattutto – e vedo determinati reati in diminuzione, a volte drastica (gli omicidi, per esempio), vedo l’impennata dei reati all’interno della cerchia familiare e mi dico che, via, tutto sommato non è che studio aperto mi dia proprio il polso reale del paese.

    Poi è chiaro che la percezione dei reati sia tutt’altra cosa, chiaro che nelle grandi città ci siano le zone “brutte”… Ma l’emergenza sicurezza, francamente, non mi pare di vederla.

    Ora, la mia idea non è, evidentemente, quella di altri… E quindi? Sono in torto io? Eh, no, scusate. Potrò farmi un’idea di come vanno le cose? E’ un’idea, parziale, per sua natura, come tutte le idee e la difendo, come voi difendete le vostre. Voi vedete l’emergenza? Buon pro vi faccia. Io no. Voi credete che il pistacchio sia il miglior gusto dell’universo? Beh, a me fa cacare, volete famrelo mangiare a forza?

    Dice: “ma la maggioranza degli italiani non la pensa come te!” Pazienza. Dovrei cambiare idea perché la maggioranza non la pensa come me? Ehm, qui qualcuno ha un’idea della cosiddetta democrazia un po’ distorta…

    Dice: “sei certo di avere la verità superiore”. Questo per aver detto, con altri, che con ‘sta storia della sicurezza ci stanno marciando in troppi? Che instillare un po’ di sano terrore porta un sacco di voti a chi non vuole o non può vedere le cose da un’altra prospettiva? Che, parliamoci chiaro, parlare di riforma contrattuale dopo un po’ scassa il cazzo, meglio il romeno con la bava alla bocca? Per questo dovrei credere di avere la verità superiore?

    Ma voi c’avete una bella botta…

    Con sarcasmo,

    N.

  33. Nomero, hai ragione. Ma mi chiedo: tra “il film carinissimo in cui una giovane, uh, nepalese vive a Bilbao tra mille simpatiche differenze culturali” (film a cui si finisce per credere per vero) e Borghezio ci possono o non ci possono essere delle semplici, nuove e un po’ più realiste idee per venire incontro a certi problemi, idee che al tempo stesso siano pur sempre di sinistra? Oppure, è possibile che il messaggio “lottiamo per eliminare le disuguaglianze e ridistribuire le ricchezze” non si traduca in “mi stai sul culo tu, borghese col telefonino e le tue vacanze nel villaggio turistico (beh certo io c’ho l’autista ma che c’entra)”? Ce la può fare Massimiliano Fuksas a capire che non lancia un bel messaggio andando da Santoro accusando la gente di essere ignorante perché non conosce Euclide e poi posare per la pubblicità di un divano da migliaia e migliaia di euro per conto di quella specie di nonna di Himmler che è la signora Andrée Putman di Poltrona Frau? La sinistra può ammettere con se stessa che il villaggio turistico – e non l’inter rail in sacco a pelo – il Grande Fratello, i film di Vanzina – e non Ken Loach – sono “anche” se non “soprattutto” sogni proletari (a prescindere dal giudizio che se ne ha) e ingoiare il proprio snobismo, e venirci a patti? Io non mi illudo che i politici siano davvero vicini alla “ggente”. Però almeno in pubblico sarebbe bene per loro se facessero come se. Tutto qui. Con affetto.

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