Il comitato etico

Nel Popolo della libertà, circa i temi eticamente sensibili, si è formato un gruppo di lavoro composto da Gaetano Quagliariello, Eugenia Roccella, Mara Carfagna, Barbara Saltamartini e Alfredo Mantovano. Questo gruppo ha tenuto una conferenza stampa che ho riascoltato più volte.
L’esistenza di una pluralità di opinioni «etiche» in una stessa parte politica, in sostanza, è stata denigrata, e con essa quella libertà di coscienza che il liberista Silvio Berlusconi ha tuttavia sempre avallato. Liquidando eventuali «scarti di coscienza individuale», il gruppo ha parlato di «visione antropologica condivisa» e quindi di soluzioni, le loro, che «valgono per tutti gli aderenti al Pdl».
Ecco, vorrei sapere su quali fonti si basi la loro valutazione: chi ci assicura, ossia, che l’elettorato del Pdl la pensi come loro a proposito per esempio della contraccezione («promuove una cultura dell’aborto») o del testamento biologico («il nome gentile dell’eutanasia»).
L’opinione degli elettori su certi temi sociali ed economici è arcinota, ed è fondata su fonti plurime, non ultimi studi e sondaggi. Non vorrei che sui temi eticamente sensibili, mi permetto, il gruppo di lavoro volesse orientare l’elettorato anziché recepirlo: aver parlato con due o tre associazioni non è sufficiente. Scusate, ma la questione non è di poco conto.

(Il Giornale, 21 marzo)

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17 Commenti

  1. ti leggo da anni e devo dire che nel tempo mi sembrava andassi spompandoti. questi ultimi articoli invertono la tendenza. bene.

  2. Eh eh eh, il comitato etico, la Carfagna, la “visione antropologicamente condivisa”. Che dire: Filippo, complimenti per l’autocontrollo.

  3. Io invece mi chiedo una cosa piu’ terra-terra: in un gruppo di lavoro sui temi etici, per definizione dovrebbero esserci esperti, scienziati, sociologi, etc. Che c’entra Mara Carfagna? Sarebbe come se la Carlucci si mettesse a discutere di fisica delle particelle…

  4. Il comitato etico è solo un’astuta trovata elettorale per sottolineare le divisioni etiche presenti nel PD. Ora tutti sappiano che sulle questioni etiche c’è pluralità (per fortuna!) a destra come a sinistra. Solo che i media non lo evidenziano nel centro destra. Avete mai visto un dibattito dell’on.Della vedova con Giovanardi? Ne avremmo visto delle belle..

  5. L’ennesima scatola vuota, importante ai fini elettorali in quanto scatola e per questo fondamentale anche se priva di contenuto.

    La ragione è il bisogno di mostrare che al proprio interno c’è un “Comitato etico”.
    Poi non conta chi siede al tavolo, chi parla, non conta nemmeno che ci sia davvero quel tavolo.
    L’importante è mostrare che nella propria organizzazione c’è un tavolo dove chi ha volontà di controllo etico (un nome a caso) può trovare accoglienza e ascolto.

    Un modo molto furbo per superare a …Destra… la cattolica Binetti, che verrà per confronto trasformata nell’unica espressione presente nel PD di un cattolicesimo confinato, tipo una zebra allo zoo, al contrario del PdL nel quale invece all’Etica dedicano addirittura, sorbole, un comitato.

    “Pensa quanto ci tengono” verrà da dire (a chi è scemo) “hanno addirittura il comitato etico”.

    Andava piazzata in qualche maniera la parola “Etica”, perché ‘sta cosa della libertà di coscenza era troppo per un partito che ha bisogno del, e vive di, plauso d’oltretevere.

    Andargli a chiedere come possano convivere libertà di coscenza e comitato etico nello stesso movimento è finezza che richiede quella logica elementare che loro sanno non appartenere alla loro base, quindi vanno tranquilli, libertà di coscenza per pter dire “Libertà” e Comitato etico per poter dire “Etico”.

    La Carfagna ci sta benissimo, visto appunto che la scatola può anche esser vuota ché la sua funzione la svolge lo stesso.
    Anzi, più è vuota e meno rischi ci sono che traduca quella libertà di coscenza in libertà vera e propria.

    Ché non scherziamo, libertà un cazzo.
    E infatti dopo due giorni ti aprono il comitato etico.
    Un colpo al cerchio, uno alla botte, e senza dover sacrificare la parola “Libertà” riescono a ottenere contemporaneamente anche il bacino della buonanotte del papa regalandogli il comitato etico.

    Impari Ferrara, da chi i detersivi li vende da molto più tempo di lui.
    Lui che ancora pensa che il valore mediatico delle tette sia nel loro essere possibile espressione di malattia.

  6. A questo punto, però, vogliamo il link all’audio/video della conferenza stampa…..

  7. “L’ennesima scatola vuota, importante ai fini elettorali in quanto scatola e per questo fondamentale anche se priva di contenuto”.

    quoto quoto quoto il buon Broono, ma modificherei “anche se” con “poiché” …

    dai filipp! sai ancora lasciarci a bocca aperta!

  8. La tecnica di disinformazione (qui, di destrutturazione dell’opinione media) è la stessa utilizzata dalle grandi industrie farmaceutiche quando organizzano dei convegni “scientifici”: si parla di grandi temi e in realtà si orienta la scelta del pubblico verso una serie di nuovi farmaci che vengono presentati alla fine come il risultato della ricerca più avanzata, o “la migliore soluzione possibile”…

  9. Al di la della ridicola presenza della sciògherl nel comitato etico (ridicola nel senso del significato, non della persona), mi sa che Facci ha colto nel segno dicendo che il comitato orienta l’elettorato anzichè recepirlo; è una delle sfumature di un atteggiamento della politica (peraltro trasversale) che “ricerca” dei valori o un’ etica per poterli fare condividere dal proprio elettorato, senza preoccuparsi di approfondire il significato o la storia di quei valori, e senza voler cercare una discussione seria e ragionata sugli argomenti, temendone le conseguenze….

  10. Sentito qualcosa. Quagliariello è un sedativo, la Carfagna è volenterosa, si applica tanto e forse tra una decina d’anni svilupperà un briciolo di personalità – per ora è grossomodo un bot switchato sul menù “propaganda”-, mentre della Roccella (brrrr!) c’è solo da sperare che non abbia mai il potere di governare la vita di un suo simile.

  11. A proposito di questioni eticamente sensibili ci sarebbe da chiedersi se tutta questa fregola non sia troppo orientata sui prodromi del prima e così poco attenta sui risvolti del poi. Sarà pur vero che i figli sono pezzi e core ma non tutti sono baciati dalla fortuna o diventano capitani d’industria e salvano le “compagnie di bandiera”. Ci stanno pure gli eretici, gli infermi, gli stupidi e chi più ne ha più ne metta. E pure quelli che non li vuole nessuno! Forse sono io che non capisco tanta ispirazione ma mi sembra che tra un’invocazione e l’altra un briciolo di sano relativismo non ci starebbe male.

  12. In politica, le questioni etiche servono a distrarre l’elettorato, con il loro polverone interminabile, dalle uniche questioni che conano veramente: i soldi e il potere.

    Se poi le questioni etiche sono messe in primo piano dal centrodestra, la mia affermazione precedente va moltiplicata per mille.

  13. Piti, per cortesia non ti perdere sui fondaentali ché da quella parte sono attenti pure alle virgole e son capaci d reclamare la loro quota.

    Specifica bene:
    “se poi le questioni etiche sono messe in primo piano dal centrodestra, la mia affermazione precedente va moltiplicata per OTTO e poi per mille”.

    Ecco.
    Così è corretta e accontenta tutti.

  14. Che robaccia Filippo.
    Questi strambi liberali del pensiero unico… “la soluzione che serva per tutti” Magari anche per quelli come la Sébire.

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