Il ratto del Travaglio

Niente mi fa più schifo di chi ti sfotte per i tuoi difetti fisici: è l’ultimo rifugio delle canaglie, lo scherno degli squadristi, dei brutti dentro.
E rieccoci a Marco Travaglio, il cabarettista del Travaglino, il fighetta che ama la declarazione senza contraddittorio né interruzione: sull’Unità ha dato a Giuliano Ferrara di «donna cannone», «donna barbuta», «Platinette barbuto», accucciato «sotto la scrivania di Bush» come già scrisse di Ritanna Armeni, sino a dargli del menagramo, del perdente e dello stupido. Un intero articolo solo per vendicarsi di Ferrara (da cui pure mi dividono molte cose, ultimamente) il quale gli aveva dato pubblicamente del «delinquente» prima che Ferrara lo desse tuttavia anche a se stesso.
Peccato che, qualche riga più sotto, l’accucciato divenga Travaglio: per scongiurare una querela di Antonio Socci (da cui mi dividono ancora più cose, ultimamente) giunge a blandirlo: «Riconosco di aver ecceduto usando toni e affermazioni ingiuste rispetto alla sua serietà e competenza professionale, e di ciò mi scuso anche pubblicamente con lui, come ho già fatto in una conversazione privata. Gli rinnovo la mia piena stima umana e professionale».
La conversazione privata, per intenderci, è quella in cui il Travaglio chiedeva umilmente a Socci di ritirare la querela, per favore. Tanto che gli frega: in Rai ormai c’è lui, mica Socci, e gli epurati sono altri.

Se volete vedere l’articolo di Travaglio e le sue scuse, proseguite.


Da l’Unità

CAMERIERE BELLA PRESENZA OFFRESI

Chi provasse a immaginare la collocazione che qualunque paese normale riserverebbe a uno come Giuliano Ferrara, non troverebbe altro che il circo equestre, fra la donna cannone e la donna barbuta.
In Italia invece questo caso umano è stato nel Pci, poi nel Psi (anche al Parlamento europeo) e contemporaneamente nella Cia, poi in FI (persino al governo) e contemporaneamente sotto la scrivania di Bush, sotto la tonaca del cardinal Ruini e sotto la fulva chioma di Michela Vittoria Brambilla, che è una sua scoperta. Intanto, spacciandosi per «giornalista», ha lavorato per Rai e Mediaset, mentre ora infesta La7 con un programma quotidiano che non vede nessuno.
Dopo aver diretto Panorama portandolo ai minimi storici, dirige da 10 anni Il Foglio, che non è riuscito a portare ai minimi storici perché lo è sempre stato fin dalla fondazione. Quando sposa una causa, la condanna immancabilmente alla catastrofe: da Craxi al decreto Biondi, dalla Bicamerale alla guerra in Iraq, dalla grazia a Sofri alla grazia a Contrada, dall’innocenza di Dell’Utri alla dieta-punti contro l’aborto, dalla candidatura di D’Alema al Quirinale all’accordo Berlusconi-Veltroni, ha collezionato più fiaschi di una cantina sociale.
Da quando s’è innamorato di Sarkozy, il popolare Nicolas vive perennemente aggrappato a un gigantesco ferro di cavallo. Eppure Ferrara passa per «molto intelligente», tanto che una delle menti più fertili del Pd, Roberto Giachetti, l’ha invitato il 26 gennaio nella sede del partito per una lectio magistralis al corso di formazione per under 40 «Carpe Dem».
Lì il Platinette Barbuto si è spiritosamente definito «un indipendente», poi ha spiegato agli incolpevoli alunni che Prodi è un pirla, Berlusconi è il vero «homo novus», Mastella quasi, Veltroni può diventarlo ma a patto che faccia come lui. Cioè si sbarazzi al più presto della magistratura e della stampa libera. A questo proposito, ha detto fra l’altro (come da trascrizione pubblicata sabato sul Foglio) che «Marco Travaglio, questo bifolco, questo cafone, questo delinquente, scrive tutti i giorni sull’Unità, il giornale pagato dai gruppi parlamentari del Pd».
Alla fine, così almeno verbalizza Il Foglio, «molti applausi». Non risulta che né il Giachetti né i suoi discepoli abbiano domandato in che senso Travaglio sarebbe un delinquente e quali delitti avrebbe commesso. Vorrà dire che presto glielo domanderà un tribunale. Ferrara è un cultore del contraddittorio e del sacro diritto di replica, quindi avrà senz’altro pregato il Giachetti di invitare il sottoscritto a dire la sua, ricevendone evidentemente un diniego.

***

Nel 2004 ho dedicato due rubriche “Bananas” ad Antonio Socci: “M’illumino d’incenso” e “Zitti e Vespa” (rispettivamente sull’Unità del 12.03.2004 e del 06.05.2004). Antonio Socci ne ha giudicato il contenuto lesivo della sua onorabilità e reputazione professionale e personale, tanto da querelarmi per diffamazione all’Autorità Giudiziaria penale competente.
Oggi riconosco di aver ecceduto, in quegli articoli, quanto a vis polemica nei confronti di Socci, usando toni e affermazioni ingiuste rispetto alla sua serietà e competenza professionale. E di ciò mi scuso anche pubblicamente con lui, come ho già fatto in una conversazione privata. E gli rinnovo, al di là di ogni divergenza d’opinione, la mia piena stima umana e professionale.

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50 Commenti

  1. caro Facci, assolto per reato caduto in prescrizione non significa “NON COLPEVOLE”. ha letto la sentenza vero? sappiamo cosa significa prescrizione? non colpevole? CHE AMAREZZA!

  2. C’è un bel punto e a capo, elemento che ai miei tempi indicava cambio d’argomento. Per gli esempi di solito si adoperano i due punti.

    La mia era solo una domanda, mica un tentativo di tergiversazione.

    Riguardo Travaglio, sarà noto anche ai bambini, ma questo non giustifica una critica in merito. Se tu preferisci (forse, non lo so) chi a Natale ti parla di pandori e panettoni, auguri e figli maschi. Anche il meteorologo parla solo sul tempo e non per questo gli diamo del monotono.

  3. E daglie con Cuffaro… che palle. Alla prossima ti rimbalzo con Bassolino.
    Forse non hai capito la mia critica sulla monotematicità di Travaglio, specializzato in giudiziaria. Che è la stessa che potrebbe rivolgersi a chi mi parla di panettoni.
    Ma soprattutto non hai capito che oggi occuparsi di giudiziaria vuol dire fare politica, in conseguenza a quello che fa da tempo la magistratura. Forse quelli della III media ci arrivano, dai.
    Infine, non hai capito che con le scorciatoie giudiziarie alle elezioni non si va da nessuna parte. Tranne che sui blog.

  4. Ti faccio un esempio un po’ da V ginnasio.
    Hai presente la mega campagna mediatica che i Kennedy hanno fatto a favore di Obama a casa loro in Massachussetts? Ecco, ha vinto Hillary Clinton.

  5. Facci…un fallito con la bocca cadente…
    servo, leccatore di culi…bruuutto…
    dopo biagi e montanelli…
    facci…il futuro del giornalismo italiano…
    patetico,meschino,mediocre…
    eppure,con tutti questi requisiti,non riesce neppure a fare carriera… un impedito…
    prova a cambiare lavoro no?
    se non sei capace prova con le agenzie interinali…
    servo di chi ci sta portando alla rovina pretende rispetto…
    guadagnatelo stando in silenzio, pseudo giornalista dei miei stivali.
    che personaggio squallido.

  6. Era da tempo che aspettavo un post del Facci contro Travaglio.
    Se non fosse che siamo abituati al giornalismo fazioso, a 90°, delle inchieste monodirezionali alla Ferrara, Feltri, Mimun,Vespa, Floris, Riotta, Farina( betulla, si) …
    se non fosse che siamo abituati alle notizie tipo Telekom Serbia, un martellamento giorno dopo giorno di nefandezze che non stavano in piedi, o delle notizie al polonio di Scaramella, accreditati dai nostri grandi giornalisti come supermegaesperto forse della bufala (e non parlo di mozzarelle), beh, Travaglio è un pesce fuor d’acqua.
    Il popolino, la casalinga di Voghera abituata ai Cucuzza Defilippi grandi fratelli e viteindiretta certe cose non le può capire e crede al giornalismo di cui sopra…

    ps
    Travaglio è anche cronista giudiziario, lo sai Virginia, no?
    che parli di “scorciatoie giudiziarie” a fare ???
    sei confusa

  7. Era da tempo che aspettavo un post del Facci contro Travaglio.
    Se non fosse che siamo abituati al giornalismo fazioso, a 90°, delle inchieste monodirezionali alla Ferrara, Feltri, Mimun,Vespa, Floris, Riotta, Farina( betulla, si) …
    se non fosse che siamo abituati alle notizie tipo Telekom Serbia, un martellamento giorno dopo giorno di nefandezze che non stavano in piedi, o delle notizie al polonio di Scaramella, accreditati dai nostri grandi giornalisti come supermegaesperto forse della bufala (e non parlo di mozzarelle), beh, Travaglio è un pesce fuor d’acqua.
    Il popolino, la casalinga di Voghera abituata ai Cucuzza Defilippi grandi fratelli e viteindiretta certe cose non le può capire e crede al giornalismo di cui sopra…

    ps
    Travaglio è anche cronista giudiziario, lo sai Virginia, no?
    che parli di “scorciatoie giudiziarie” a fare ???
    sei confusa

  8. Virginia,
    la questione che hai posto all’inizio mi sembra fondata e seria.
    La perdita di autorevolezza della magistratura, che ha anche come causa certe esposizioni mediatiche, è oggi un problema serissimo della Giustizia. Un problema che riguarda la selezione, formazione e responsabilità dei magistrati. Un problema che riguarda l’inefficenza della Giustizia. Su questo dovremo discutere apertamente. Perchè è sulla Giustizia che noi cittadini dobbiamo imparare a interrogarci. Non su Travaglio. Sulla Giustizia.
    Riccardo Arena
    (www.radiocarcere.com)

  9. Sarà, ma sono 10 anni che la discussione non si evolve, siamo sempre lì : questo è meno peggio dell’altro e viceversa. Sarò un’ingenua ma mi piacerebbe tanto percepire la stessa indignazione e rabbia, davanti a una Milano –Torino, che doveva essere pronta, con i finanziamenti delle olimpiadi nel 2006 e ancora è tutto un cantiere. Mi piacerebbe sentire il disgusto davanti agli ospedali infestati dai topi, davanti alle bollette più care d’Europa, davanti ai debiti di aziende che hanno lavorato in regime di monopolio per 50 anni, per esempio la Sip, come fa ora Telecom ad essere piena di debiti? Ecco in modo molto elegante chi se ne fotte di Andreotti, o di Travaglio o di Berlusconi. Possiamo svegliarci e affrontare la realtà?

  10. Non riesco a capire se devo catalogare questo post di Facci come una palese dimostrazione di malafede o semplicemente di ignoranza.

    A Travaglio si può ben perdonare qualche errore, in quanto si ha la certezza della sua buona fede. Ha sbagliato con Socci? Tanto di cappello, ha chiesto scusa.
    Ferrara quelle cose le merita tutte, dalla prima all’ultima:
    Da lotta continua a Berlusconi. Con simpatici intermezzi come quello dei finanziamenti del buon callisto al suo giornale.

  11. Marco Travaglio è lo sparring partner di F.F.; di solito li ingaggiano in coppia, in fondo sono vagamente complementari: uno sa scrivere ma per seguirlo in video bisogna prendere un ansiolitico, l’altro ha una scrittura mediocre ma adora la telecamera e secondo me ce lo portano via di forza. Passando a cose più serie, ho visto sul finale la puntata di 8,5 con Camillo Ruini e per l’atteggiamento di Ritanna Armeni ho provato rabbia e vergogna, a questo punto accucciato non rende abbastanza l’idea. Giuliano Ferrara fagocita chiunque gli si metta al fianco, l’unico in grado di impensierirlo sembra Flores d’Arcais. Che lo si lasci solo, dunque.

  12. Travaglio sa scrivere. Certo, come Luttazzi fa ridere e Grillo è Presidente del Consiglio.
    La trimurti.

  13. Eccolo qua il ns Facci che fa il suo bel post per difendere, ovviamente, il suo capo padrone Giuliano Laido Ferrara. Cosa peraltro già vista in alcuni video quando ferma Piero Ricca che vuol andare ad intervistare il finto infiltrato della CIA.
    Ma oggi mi sento buono caro pseudogiornalista con il codino, e cito per tutti coloro che leggono cosa si dice di te su Wikipedia:

    “Dal 1994 ha scritto per Il Giornale, per L’Opinione, per Il Tempo sino a tornare a Il Giornale nel 1998 e curando una rubrica quotidiana sulla prima pagina (“Appunto”). Collabora anche con Il Foglio e con Grazia. Una sua rubrica su Il Domenicale, settimanale culturale di matrice cattolica edito da Marcello Dell’Utri, è stata soppressa per dissensi con la direzione. Per qualche anno, su Il Giornale e sul Foglio, ha scritto anche critiche e reportage di musica classica.”

    Una domanda mi viene da farti: oltre che su Grazia, perchè non provi a scrivere anche su Donna Moderna? O forse anche loro hanno cestinato il tuo CV?

  14. Virginia, Luttazzi c’entra niente con Paperopoli; non ricominciare sennò vado avanti fino a Ferragosto. Se ti piacciono Crozza e il Bagaglino ciucciateli da qui a fine campagna elettorale e buon divertimento.

  15. CAra Virginia, Travaglio non sa scrivere ?
    non infierisco su di te, ci ha già pensato il mercurio negativo sul tuo tema natale…

  16. Caro Facci,
    ci fossero più Travaglio in Italia e meno miserabili – e qui la categoria è talmente grande che verrebbe voglia di andarsene da questo Paese – ma questa è un’altra Utopia….

  17. Mi Facci il piacere ….

    continui pure a pubblicare post natalizi sui panettoni industriali e lasci, a che ne è competente, le cose serie .

  18. Dimenticavo:

    visto che le sue preferenze vanno ai panettoni industriali mi permetto di dubitare della sua competenzaanche in tale materia.
    Trovo che la sua tendenza a preferire tutto quello ce in Italia è finto o manipolato abbia qualcosa di diabolico.

  19. Balthazar, caschi malissimo. Mercurio è il pianeta dominante del mio tema. E piantala di insultare chi non la pensa come te. Prova ad argomentare qualcosa di sensato, piuttosto.

  20. “Marco Travaglio è lo sparring partner di F.F.; di solito li ingaggiano in coppia, in fondo sono vagamente complementari: uno sa scrivere ma per seguirlo in video bisogna prendere un ansiolitico”

    Barynia,
    sto ridendo da mezz’ora.
    La mia idea è che F.F. vorrebbe dire tante, troppe cose e allora le condensa in una impalcatura ricca di incisi che poi diventano dedali pericolosi in cui si perde e mentre ritrova il filo, tu(uomo) sei lì a rosicare per quella chioma da pennuto, tu (donna), per la tintura(?).
    Travaglio, invece, scambia la telecamera per lo specchio di Biancaneve. Io aspetto sempre che da un momento all’altro chieda un pettine all’operatore o,chessò, impugni un deodorante stick e ci si slinguazzi le ascelle.

  21. @Virginia
    Ricevuta di ritorno.

    Mica ti aspetti una risposta. Per la supponenza ho quelle predeterminate, ma meglio se te le risparmio va.

  22. “Costituzione della Repubblica Italiana
    Articolo 27
    (…)
    L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva (…).”

    Come si vede, la COLPEVOLEZZA è subordinata all’emissione di una sentenza di CONDANNA. Niente condanna, niente colpevolezza. Bensì innocenza.

    *

    Ma quelli che seguono il Travaglio-“pensiero” come l’avranno presa la notizia che il reato per il quale si procedeva nei confronti del giornalista si è estinto, né più né meno di quanto accaduto ad Andreotti? E di queste telefonate a Socci perché ritirasse la querela, chiari indici di volontà di difendersi DAL processo anziché nel processo, come un Berlusconi qualsiasi?

  23. caro Facci, grazie di esistere!
    Non è facile far ridere la gente, ma tu sei davvero bravissimo. Per me lggere quello che scrivi è divertimento allo stato puro(il massimo però lo raggiungi con i tuoi interventi in tv).
    Ma se per un attimo, solo per un attimo, dovessi considerare seriamente quello che scrivi rischierei la depressione. A quel punto l’unica cura è leggere, come stamattina, le risposte di Travaglio ai tuoi deliri e ogni cosa torna al suo posto. E posso continuare a sperare in un mondo migliore. Catia

  24. @Lorenzo: temo che la nozione giuridica di innocenza sia più raffinata di quella da te definita. Nello specifico caso del processo Andreotti, chi parla di innocenza fa torto al lavoro dei giudici della Suprema Corte (si badi: non i Pm), che, pur prendendo atto della necessità di prescrivere il reato, hanno voluto sottolineare che quel reato è stato accertato. Nemmeno un’idea più naif di innocenza reggerebbe.

    Oltretutto il paragone tra il reato commesso da Andreotti (partecipazione a Cosa Nostra) e quello commesso da Travaglio (diffamazione nei confronti dell’on. Previti) è un po’ ridicolo: specie quando si entra nello specifico, e si viene a scoprire che l’ex premier ha incontrato ripetutamente il capo dei capi Stefano Bontate (e non solo: nel 1985 ha incontrato Andrea Manciaracina) mentre il cronista dell’Unità aveva scritto che Previti era “futuro cliente di procure e tribunali”, cosa, cioè, regolarmente accaduta.

    E trovo anche strabico il parallelismo tra la difesa dal processo à la Berlusconi & Previti, attuata per imposizione di spesso pretestuosi impegni pregressi o necessità parlamentari, dalla normale composizione extragiudiziale che qualsiasi cittadino ha diritto di cercare prima del giudizio.

  25. Facci…ma Facci il piacere! Ma basta con sta storia di Andreotti…perché insistere di fronte all’evidenza??? Prescrizione=in diritto penale, essa determina l’estinzione di un reato a seguito del trascorrere di un determinato periodo di tempo. Cosa vuol dire? Che, benché il reato sia stato COMMESSO (lo riscrivo: COMMESSO) è prescritto perché troppo lontano nel tempo…ma REALMENTE ACCADUTO, non frutto di fantasia. La politica è strettamente collegata alla morale…non siamo più ai tempi del Machiavelli! Anche solo l’ombra del sospetto di collusioni con la Mafia dovrebbe portare a mettersi da parte…ma in Italia funziona diversamente. Anzi, chi è stato condannato, o condannato ma con reato prescritto, viene premiato!!! E così partiti come FI e UDC e Udeur (prima di tutti, ma gli altri non sono da meno) se li imbarcano tutti, per meriti giudiziari! Inutile tornare a fare i soliti esempi di Dell’Utri, Cuffaro, Previti, ecc.

    Travaglio è uno dei migliori giornalisti che c’è in Italia, e uno dei pochissimi che racconta i fatti, in barba al potere! Colpisce a destra e a manca, ma non per odio personale e antipolitica congenita…perché vede i fatti e li racconta! Se poi c’è gente come te (Facci) che si ostina a difendere il potente, a difendere il sistema in cui scrive o sopravvive, allora è giusto che si incazzi e risponda a tono. E risponde anche bene, perché è ben difficile trovare un giornalista che scrive come Travaglio…o forse pure l’ironia non è più apprezzata da queste parti???!!!
    E poi sarebbe noioso? Se noioso è raccontare la verità, non mi sorprende affatto che ci sia ancora chi voti Berlusconi e compagnia brutta.

  26. Caro John Charles, giuridicamente chiunque non sia stato CONDANNATO – quindi tanto chi è stato assolto quanto chi non ha mai avuto l’onore di vedere il suo nome stampato su un atto giudiziario – è INNOCENTE. La COLPEVOLEZZA sussiste solo in presenza di una sentenza di CONDANNA. Così la Costituzione, che non ricordo essere stata modificata sul punto (posso sbagliare). E’ da questa insmentibile (o no?) considerazione che dobbiamo partire.
    Ora, io questa sentenza di CONDANNA – condizione necessaria perché si possa discutere di COLPEVOLEZZA – per 110+416bis emessa nei confronti di Andreotti non l’ho mai vista, e sì che l’ho chiesta spesso in giro. Sapresti per caso indicarmela tu? Te ne sarei infinitamente grato.

    Ho chiesto poi l’opinione di quelli che, come Travaglio, moralisteggiano su chi, si dice, ami difendersi DAL processo anziché NELLO stesso. Di quelli, come Travaglio appunto, che con finto buonsenso sono soliti affermare che se non si ha niente da nascondere il processo non si dovrebbe temere. “Io mi farei processare”, solitamente concludono. E ora come la mettiamo con Travaglio che supplica Socci di non farlo processare, perdipiù con successo? Come la mettiamo che il reato di Travaglio adesso è estinto, proprio come quello di Andreotti? Ma nessuno ha risposto.

    Per il resto, ritengo tu abbia le traveggole. Difatti, non ricordo di aver mai scritto una sola parola su un supposto reato che Travaglio avrebbe commesso ai danni dell’on. Previti.
    O forse hai sbagliato persona.

  27. Ti rispondo io. Pacatamente.
    Che Andreotti sia un politico e Travaglio (o Facci) soltanto un giornalista, non ha certamente alcun rilievo nella testa delle persone come te. Le responsabilità politiche del senatore venute a gala durante il processo esulano da quelle penali. Ma scommetterei che sei pure refrattario a questo tipo di distingui.

    Cmq non “temere i processi” è molto diverso di “desiderare il processo”. Qualora uno possa evitare una siffatta seccatura, è del tutto logico tentarlo, specie se si ritiene in coscienza di avere sbagliato.

  28. Uuuuuuuuuuuuh,ma com’è provocatorio il Facci che scrive ‘sì’ dopo qualche intervento sconveniente…

  29. Caro Siluro, cito qualcuno che mi ha preceduto:
    “lo status politico è uno status morale. Solo morale”, ecc ecc.
    Ma qui si parla d’altro.

  30. Spiacente di dovermi ripetere, Lorenzo, ma la questione è più raffinata. Vero è che la costituzione sancisce che nessuno possa essere considerato colpevole fino a sentenza definitiva (anche se occorrerebbe precisare e circoscrivere il campo dell’affermazione: in caso di flagranza di reato la colpevolezza è manifesta, vuoi quindi vedere che anche l’articolo 27 è più sottile della tua interpretazione?).

    Tuttavia in questo caso tertium datur, ed è esattamente il caso esemplificato da Andreotti: non si può infliggere condanna perché c’è prescrizione, ma il fatto che l’imputato abbia commesso il reato è accertato. Pertanto non può essere considerato innocente. Il problema, se vuoi, è sempre quello dei tempi della giustizia, o della comprensibile riluttanza del senatore Andreotti a rinunciare alla prescrizione.

    Trovo singolare il tuo appunto su Previti: siccome parlavi di reato commesso da Travaglio, e siccome applichi la presunzione di innocenza, immaginavo ti riferissi all’unico reato accertato a carico del giornalista: la diffamazione dell’on. Previti.

    Invece si scopre che, alla faccia dello sbandierato garantismo, nel privatissimo tribunale della tua psiche tu Travaglio lo avevi già condannato. Atteggiamento preoccupante, e sintomatico di certo garantismo schizoide de noantri.

  31. John Charles, grazie di aver, pacatamente, serenamente, spiegato a tutto i termini della questione. Grazie davvero.

    Io non ce l’avrei fatta, mi scatta il vaffanculo precoce contro i garantisti de noantri.

    E Facci, basta, tu sei ben che vada un opinionista, rispettabile e tutto quello che vuoi, Travaglio e’ un giornalista, uno dei pochi in Italia degni di questo nome e fra questi il migliore di tutti, continuando ad attaccarlo senza motivo fai solo la figura del peracottaro invidioso.

    Le uniche inchieste che sei stato in grado di fare, in tema di politica italiana, sono state quelle che hanno portato a indagare Di Pietro, che ne e’ uscito pulito come il culo di un bambino.

    Stai buono, che ci fai piu’ bella figura.

  32. Da un blog di facci del 30 ottobre 2007

    “Facci blog.
    Mi hanno proposto di farne uno.
    Mi darebbero in cambio anche qualche soldo. Io non ne ho mai fatti, prima, perchè pensavo: preferisco vivere.
    Ora non so se valga molto chiedervi se nel caso andreste a vederlo, perchè dalle risposte che potreste darmi risulterebbero esclusi tutti quelli che andrebbero a vederlo solo perchè mi odiano, coloro che cioè non l’ammetterebbero mai.
    Ho idea che siano tanti.
    Boh. Ditemi qualcosa. Se vi va.

    Stronzi.”

    E se si fosse persa qui l’occasione di tacere e non rinverdire un folto “curriculum” che garantisce denaro per tenere un blog? Qualcuno lo ha larvatamente sospettato, ma non ha formalizzato.
    Forse 77 commenti (78 con il mio) sono cmq un buon risultato. “Bene o male, l’importante è che se ne parli”, e una pubblicità, per quanto negativa, se dimostra “l’audience” di un blogger è sempre pubblicità ben accolta.
    Probabilmente, quasi certamente, dico stronzate, ma forse prima di dar sfogo a delle critiche (che in alcuni casi, perdonatemi, sembrano più le isteriche svalvolate di adulti nevrotici, frustati dalla vita che se la pigliano con un poveretto qualsiasi cosa dica e senza alcun reale riferimento alla stronzata contingente) bisognerebbe capire se si vuole favorire o danneggiare un personaggio, e poi verificare se le proprie azioni e le proprie parole siano effettivamente atte ai nostro scopi.
    E questo non tanto in questo caso, che può essere davvero trascurabile e restare nella memoria soltanto di poche centinaia di lettori, ma anche nel caso dello “scandalo” alla Sapienza, e di altri centinaia di eventi che ci vedono burattini inconsapevoli, in cui abbiamo l’illusione di andare controcorrrente, e invece siamo manovrati e allineati più dei pupi siciliani.
    Boh.

  33. ff
    ma quanto godi all’ ombra del padrone?
    ti viene naturale?
    ti senti libero?

    e come rosichi ad essere tagliato fuori dalla
    rai.

    pero’ su una cosa ti do ragione:
    la rai e’ una cloaca
    e tu sei stato ingiustamente buttato fuori

    ti hanno cacato fuori dal vaso

  34. se facci continuerà a scrivere su questo blog io non mi colleghero più a macchianera! addio macchianera

  35. Facciamo così, John Charles. D’ora in poi ognuno parli solo di cose che conosce.
    Comincio io. La questione, dici tu, è più raffinata di come la pongo io (e cioè non sarebbe vero, dici tu, che la Costituzione subordina il riconoscimento di colpevolezza all’emissione di una sentenza definitiva di condanna). Ma questa maggiore raffinatezza ti sei scordato di spiegarla. Nell’attesa, direi di fidarci della Costituzione, benché spiegata da me.

    Quanto al resto, dacché ho parlato di Travaglio con esclusivo riferimento al procedimento penale di cui lui parla nell’articolo che commentiamo (il procedimento conclusosi con l’estinzione del reato per intervenuta remissione di querela), continuo a non capire cosa c’entri un eventuale reato che egli avrebbe commesso ai danni dell’on. Previti (anch’esso da me mai citato), nonché resto sbigottito quando mi fai dire che Travaglio avrebbe commesso un reato. Quando mai l’avrei scritto?
    Ecco, oltre a parlare solo di ciò che conosciamo, facciamo pure un’altra cosa: leggiamo i commenti cui intendiamo rispondere, e rispondiamo soltanto dopo averli letti. Grazie.

  36. Lorenzo, tenterò per la terza volta. Poi smetto, perché più di tre chances non si danno nemmeno a Bubka.

    La presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio ha un significato ben preciso: ossia che, tranne casi eccezionali, la pena non diventa esecutiva fino al compimento del terzo grado di giudizio. Tutto qua. Non è certo un obbligo per le coscienze, ci mancherebbe: tu ritieni che Olindo Romano e Rosa Bazzi siano innocenti? Quando Mario Chiesa ha cominciato a parlare tu hai ritenuto che Craxi fosse innocente? Quando ti hanno detto che Falcone era saltato in aria hai pensato che Totò Riina fosse innocente? Dice Piercamillo Davigo, noto esponente del Comintern, che se, rientrando a casa, trova il suo vicino che esce con l’argenteria non aspetta i quindici anni del giudizio definitivo per smettere di invitarlo a cena. Tu al suo posto cosa faresti?

    Ma c’è di peggio: nel giudizio civile la pena diventa esecutiva già dopo il primo grado di giudizio, alla faccia dell’articolo 27, cosa che ne restringe ancora più la pregnanza.

    Ma il punto vero è che la presunzione di innocenza è diventato il mantra di pretesto a quelli che vogliono Dell’Utri e Cuffaro in parlamento.

    Circa il discorso Travaglio-Previti, ribadisco che pensavo ti riferissi a quello perché ipotizzavo che il tuo confronto avesse una qualche consistenza: sentenza di Cassazione per Travaglio vs sentenza di Cassazione per Andreotti. Entrambi colpevoli, benché di reati ben diversi, solo che il primo ha pagato, mentre il secondo ne è uscito santificato. Il confronto tra querela ritirata per Travaglio e sentenza di cassazione per Andreotti o centinaia di richieste di remissione dei giudici e infiniti intoppi pretestuosi da parte della confraternita del biscione, invece, è privo di qualsiasi fondamento. E continuo a chiederemi da dove tu lo abbia estratto.

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