L’illecito aquilano

Ecco alcuni estratti dalla causa civile intentatami dalla Rai con richiesta di risarcimento di euro diecimilioni.
L’udienza si terrà a Milano il 26 maggio 2008, ore 9.00.

“Con oracolare perentorietà da fatva si addita la Rai alla pubblica esecrazione”.

“Mera, dolosa volontà diffamatoria”

“Manca un pur embrionale apparato critico”

“Non è vero che la Rai sia una “cloaca” o “il cancro di questo Paese”: si tratta di affermazioni pretestuose, lesivamente iperboliche e gravemente inconnettibili”.

“Esternazioni di personali convincimenti altrettanto falsi, astiosamente riportati e privi di un sia pur minimo scrupolo di indagine al fine di verificarne la rispondenza al vero”.

“Né può dirsi che le enunciazioni diffamatorie sono manifestazione di opinione e di critica, poiché, a prescindere dal vizio invalidante che le infetta comunque e decisamente sotto il profilo della incontinenza e della inciviltà dell’esposizione, tanto l’una quanto l’altra possono legittimamente esercitarsi riconducendosi all’art. 21 Cost. quando ci sia un nucleo fattuale, accertato e vagliato nella sua verità, che ne giustifichi l’espressione”.

“Ora è evidente la grave lesione che l’evento di cui si tratta ha procurato all’immagine della società attrice, cagionando rilevanti danni, sia di natura patrimoniale, dei quali la stessa intende chiedere il pieno ristoro nei confronti di tutti i soggetti convenuti che, a titolo singolare o concorsuale, ne rispondono”.

“I convenuti non andrebbero esenti da responsabilità risacitoria quand’anche, in concessa ipotesi, i fatti non costituissero reato, soccorrendo al riguardo le norme civilistiche sull’illecito aquilano e segnatamente agli artt. 2043 e 2049 c.c.”.

“… E per la larga diffusione del quotidiano sull’intero territorio nazionale, tale ammontare si indica in 10.000.000 (diecimilioni/00) di euro o nella diversa maggiore o minore misura che sarà approvata in corso di causa”.

“… Voglia altresì ordinare la pubblicazione della emendata sentenza, in caratteri doppi del normale, a spese di tutti i convenuti, sui seguenti giornali: Europa, Corriere della Sera, Il Messaggero, La Repubblica, Il Tempo, La Stampa”.

***

Rimetto l’articolo.

Prima di criticare chicchessia dovremmo ripeterci come un mantra la seguente domanda: non sarà per caso invidia, la nostra? Quanto conta un’invidia inconfessabile nella formulazione dei nostri giudizi?
Ecco, mi sono imposto questa domanda almeno cinque volte, prima di plaudire come un forsennato all’emendamento della Finanziaria che propone un tetto massimo ai compensi Rai: 274mila euro lordi l’anno al pari di altri manager pubblici o di un presidente di Cassazione.
Alla fine mi sono risposto che no, non è invidia se penso che la Rai non dovrebbe pagare compensi del genere; non è invidia del milione di euro annui di Simona Ventura o degli 800mila euro di un Carlo Conti, o nondimeno dei 650mila euro del direttore generale Claudio Cappon.
Penso serenamente, da anni, che la Rai sia una cloaca da ripulire. Penso che il canone andrebbe abolito. Penso che la Rai andrebbe privatizzata al cento per cento, o in alternativa fare servizio pubblico al cento per cento. Non penso che le varie star rescinderanno i contratti, o non tutte, né penso che altre emittenti ne faranno razzia. Penso moderatamente che la Rai sia il vero cancro di questo Paese, ciò che non cambierà senza che cambi davvero anche il Paese. Penso dunque, pure, che non accadrà nulla.

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11 Commenti

  1. Prima di criticare chicchessia dovremmo ripeterci come un mantra la seguente domanda: non sarà per caso invidia, la nostra? Quanto conta un’invidia inconfessabile nella formulazione dei nostri giudizi?
    Ecco, mi sono imposto questa domanda almeno cinque volte, prima di plaudire come un forsennato all’emendamento della Finanziaria che propone un tetto massimo ai compensi Rai: 274mila euro lordi l’anno al pari di altri manager pubblici o di un presidente di Cassazione.
    Alla fine mi sono risposto che no, non è invidia se penso che la Rai non dovrebbe pagare compensi del genere; non è invidia del milione di euro annui di Simona Ventura o degli 800mila euro di un Carlo Conti, o nondimeno dei 650mila euro del direttore generale Claudio Cappon.
    Penso serenamente, da anni, che la Rai sia una cloaca da ripulire. Penso che il canone andrebbe abolito. Penso che la Rai andrebbe privatizzata al cento per cento, o in alternativa fare servizio pubblico al cento per cento. Non penso che le varie star rescinderanno i contratti, o non tutte, né penso che altre emittenti ne faranno razzia. Penso moderatamente che la Rai sia il vero cancro di questo Paese, ciò che non cambierà senza che cambi davvero anche il Paese. Penso dunque, pure, che non accadrà nulla.

  2. Prima di criticare chicchessia dovremmo ripeterci come un mantra la seguente domanda: non sarà per caso invidia, la nostra? Quanto conta un’invidia inconfessabile nella formulazione dei nostri giudizi?
    Ecco, mi sono imposto questa domanda almeno cinque volte, prima di plaudire come un forsennato all’emendamento della Finanziaria che propone un tetto massimo ai compensi Rai: 274mila euro lordi l’anno al pari di altri manager pubblici o di un presidente di Cassazione.
    Alla fine mi sono risposto che no, non è invidia se penso che la Rai non dovrebbe pagare compensi del genere; non è invidia del milione di euro annui di Simona Ventura o degli 800mila euro di un Carlo Conti, o nondimeno dei 650mila euro del direttore generale Claudio Cappon.
    Penso serenamente, da anni, che la Rai sia una cloaca da ripulire. Penso che il canone andrebbe abolito. Penso che la Rai andrebbe privatizzata al cento per cento, o in alternativa fare servizio pubblico al cento per cento. Non penso che le varie star rescinderanno i contratti, o non tutte, né penso che altre emittenti ne faranno razzia. Penso moderatamente che la Rai sia il vero cancro di questo Paese, ciò che non cambierà senza che cambi davvero anche il Paese. Penso dunque, pure, che non accadrà nulla.

  3. Ho fatto un post ad hoc anche su Il Blog per Silvio Berlusconi.

    Credo che tutte le persone dovrebbero mettere quelle tue parole di quel tuo articolo nel loro blog. Non credo conti molto la fede politica. In pratica sei stato querelato per aver detto la verità. Spero che non vi sia giudice che possa accettare quella richiesta così patetica.

  4. ah per inciso

    Ora è evidente la grave lesione che l’evento di cui si tratta ha procurato all’immagine della società attrice, cagionando rilevanti danni, sia di natura patrimoniale, dei quali la stessa intende chiedere il pieno ristoro nei confronti di tutti i soggetti convenuti che, a titolo singolare o concorsuale, ne rispondono”.

    Grave lesione? insomma…visto che se ne sono dette anche di peggio e visto come è ridotta la rai, sempre più in mano ai partiti, mi spingo a dire che le tue parole, considerato quanto ho detto, possano essere un complimento e non una “grave lesione”

  5. E poi Filippo c’è una incongruenza nella causa civile, nel senso che la causa si rivolge a te come singolo giornalista e non al giornale diretto da Giordano.

    Quindi quando scrivono

    “… E per la larga diffusione del quotidiano sull’intero territorio nazionale, tale ammontare si indica in 10.000.000 (diecimilioni/00) di euro o nella diversa maggiore o minore misura che sarà approvata in corso di causa”.

    fanno chiaro riferimento al giornale. Ora, non è che io o altri possano scrivere nelle prime pagine di un qualsiasi giornale italiano ma serve l’autorizzazione di un direttore e un vincolo con lo stesso.

    Non voglio dire che dovevano querelare il giornale, ma certo però che non possono rivolgersi al singolo giornlista e poi però di striscio metter dentro la parte editoriale senza attaccarla indirettamente senza darle modo di difenderti anche con delle norme sulla libertà di stampa che forse sono più incisive almeno giuridicamente di quelle di parola e di pensiero date al singolo cittadino.

  6. …in italia la merda proprio non si può nominare… e come per Luttazzi si trova un pretesto idiota per distrarre dal resto …

  7. Filippo, indossa una bella muta da sub e nuota in questa merda, approfitta della situazione, non avrai più problemi di mutui o quant’altro se saprai sfruttare al meglio questa manna che ti è capitata tra le mani.

  8. Facci rieccoti qua con un post che cerca compassione…ti senti un perseguitato dalla magistratura ora o solo dalla Rai??
    E poi…che fai, fai cancellare i miei commenti ai tuoi post? La tua natura da censuratore non ha limiti…
    Continuo a sperare che perderai la causa…e pagherai il risarcimento + le spese processuali…sai quanti articoli su Libero, Il Giornale dovrai farti pubblicare per pagare tutto?

  9. Ma non esiste la “libertà di pensiero” in un Paese democratico???
    Speriamo di non dover fare una raccolta fondi pro-Filippo (scherzo eh)

  10. Credo che tutto il web è daccordo con le tue parole.

    Eppoi… 10 milioni di euro? Che, devono recuperare i soldi per Sanremo?

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