Storia di una parola sola

Era solo una parola tra tante, dentro un vocabolario di congolese. Stava lì in ordine alfabetico tra i vocaboli congolesi con la spiegazione del suo significato in congolese.


Questa parola aveva delle ambizioni. Il vocabolario le stava stretto. Nel dizionario, invece, si sarebbe data un tono: avrebbe avuto la sua bella parentesi con la pronuncia in congolese e, anziché una definizione di sole tre parole, una spiegazione dettagliata con alcuni esempi e le variazioni lessicali.

Avrebbe potuto addirittura aspirare a un sinonimo. Così l’avrebbero scritta due volte: la prima volta con un piccolo uno in apice, e la seconda con un piccolo due.

Alle altre 254.368 parole del vocabolario sarebbero saltate le grazie per l’invidia. Le 825.998 parole del dizionario sarebbero state senz’altro felici di farle posto, dato che con lei sarebbero passate a 826.000 Nell’ipotesi del sinonimo. Casomai si sarebbe lasciata diminuire o sostantivare, giusto per arrivare alla cifra tonda.

Così con questi progetti nel cuore – che per una parola congolese sta tra la prima e la seconda lettera della terza sillaba – saltò fuori dal vocabolario e poi giù dallo scaffale, balzellonando tra i tomi dell’enciclopedia e i fascicoli del ricettario di cucina. Finalmente individuò il dizionario, in tutta la sua imponente voluminosità. E ci si tuffò dentro, proprio sotto la lettera i, la sua iniziale.

Se aprite un dizionario di congolese, la trovate lì. In Garamond corpo 12 grassetto corsivo.

Ilunga (ì:lù_§a) agg. m. s. 1. Espressione congolese che delinea un comportamento molto diffuso tra le popolazioni del Congo, che consiste nell’essere disposti a perdonare un affronto una prima volta e a tollerarlo una seconda volta, ma non una terza. Es. “Perché, o amico mio congolese, ti dimostri così irrequieto poiché ti ho sottratto il terzo piatto di zuppa tipica congolese? Sei proprio un ilunga, o amico mio delle ridenti terre del Congo, cioè congolesi.”

Non troverete però il sinonimo, perché né in congolese né in alcuna lingua del mondo, è possibile tradurre ilunga con un solo termine.

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17 Commenti

  1. che carina la parolina “balzellonando tra i tomi dell’enciclopedia e i fascicoli del ricettario di cucina”
    Col rischio di svegliare un bel mestolone che la violentasse sul posto, senza pietà, ignaro dei suoi candidi sogni di gloria, o forse spinto da essi ad una disumana efferatezza.

    Cappuccetto rosso congolese-rom

  2. Ilunga, described as a word from the Bantu language of Tshiluba, was said to mean “a person who is ready to forgive any abuse for the first time, to tolerate it a second time, but never a third time”. However, there is no independent evidence that the word actually means what the translation company claims. When asked for confirmation by one reporter, representatives of the Congo government recognized the word only as a personal name. Furthermore, the translation company failed to respond to inquiries regarding the survey, made by the same reporter.
    Ilunga Esposito

  3. sul guinnes dei primati c’e’ una cosa simile: una parola di non mi ricodo piu’ quale lingua nordica (islandese, finlandese o giu’ di li (se non ricordo male)) che sta a significare pressapoco “guardarsi l’un con l’altro aspettando che l’altro si offra di fare una cosa che in realta’ nessuno dei due ha voglia di fare”

    quando lessi quel record mi ricordai di nico che diceva che il sardo e’ una lingua e l’italiano e’ un dialetto perche’ in italiano si usano delle perifrasi per dire cose che in sardo hanno un termine ben preciso

  4. C’è un libro molto interessante a questo proposito si chiama “Il Senso del Tingo”. Cmq non è vero che gli esquimesi usano 18 parole per dire bianco, ne hanno solo 2 o 3.

  5. quante ne usano per dire “gg, quando passo a milano ci beviamo un caffè?”?
    così, per curiosità..

  6. Tshiluba: ilunga [ee-Iun-ga] (noun)This word describes a
    person who is ready to forgive any transgression a first time
    and then to tolerate it for a second time, but never for a third
    time.

    in inglese.
    azzarderei un passaggio all’italiano ma tu sei più brava di me.

  7. uff, vabbè, mi bevo un caffè alla macchinetta e penso se ho qualcosa da dire su luttazzi. non sono molto ilunga.

  8. bella l’idea che le cose prendano vita…alle elementari avevo letto un racconto di una penna stilografica che era così tanto affezionata al suo padrone da impiegare l’ultima goccia d’inchiostro per correggere un suo errore grammaticale.
    Così mi immaginavo che le mie penne facessero la stessa cosa con me ma questo non mi evitava di andare male ai dettati:P.

    Perchè non visitate anche il nostro blog di segnalazioni di novità editoriali: http://www.internationalbookseller.com/new ?
    a presto

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