Morirete tutti

Dopo il grande successo de “I miei dieci anni a pilota automatico”, Kilgore Trout sconvolge l’America con il suo secondo, attesissimo romanzo.

**Trama:**
Il virus del raffreddore stermina l’umanità intera.

**Recensione:**
Thriller avvincente, assolutamente scorrevole, molto bello e ricco di colpi di scena a ripetizione. Si legge tutto d’un fiato e si gode pienamente la lettura. Un libro appassionante che ti tiene incollato per ore alle sue pagine senza che tu te ne accorga. La struttura, le descrizioni, il plot mostruoso, i personaggi e i dialoghi prevedibili e le riflessioni non profonde del romanzo sono confezionati sul modello del thriller dinamico da copione americano “mondializzato”. Ottima la trovata del bunker antiatomico. Malgrado la gamma di incredibili e sorprendenti violenze e il ritmo quasi frenetico della narrativa, ci lascia, sì, ansimanti, ma in fondo insoddisfatti.

**Il parere della critica:**

* “Con questo romanzo Kilgore Trout si consacra il più grande scrittore americano vivente.” Eliot Rosewater

* “Un capolavoro assoluto.” NYT Book Review

* “Un romanzo molto forte, incredibilmente illuminato.” Jonathan Safran Foer

* “Quel Kilgore è un maledetto genio.” Dave Eggers

* “Ding ding ding!” Kurt Vonnegut

**Il parere dei lettori:**

* “Non ho letto molti libri in vita mia, ma questo sì, in 4 giorni.”

* “Incredibile pensare che quest’uomo, oltre a comico e cantante, sia diventato uno dei + grandi scrittori di tutti i tempi.”

* “Un grande bellissimo libro, che vorresti non finisse mai, ma allo stesso tempo non vedi l’ora di finire.”

* “Mi dispiace per il lettore Marco1967, che non ha capito niente.”

* “E’ un capolavoro di letteratura, non un giallo/nero qualsiasi.”

* “Per la prima volta in un thriller ho provato un sentimento vero, un misto di pena e ammirazione per le caratteristiche umane ed intellettive dell’assassino, assolutamente reali e ad alto impatto emotivo.”

* “Impossibile apprezzare un altro giallo dopo aver letto questo!”

* “Questo libro conta circa 700 pagine, ma ce ne sono forse 150-200 di troppo.”

* “L’assassino si capisce a pagina 20. Ma come si fa nel duemila a non rendersi conto che una telefonata non è una telefonata!”

* “E PROVATECI VOI A SCRIVERE COSI’ CRITICONI SUPERFICIALI INVIDIOSI!!”

* “Per ora non leggerò altri suoi libri perché è difficile eguagliare un capolavoro. Non ricordo un romanzo di tale levatura negli ultimi decenni.”

**I libri più venduti negli Stati Uniti questa settimana:**

1. Joel Osteen. Become a Better You (7 Keys to Improving Your Life Every Day)

2. Elizabeth Gilbert. Eat, Pray, Love (One Woman’s Search for Everything Across Italy, India, and Indonesia)

3. Stephen Colbert. I Am America (And So Can You!)

[NdA: Kilgore Trout è un personaggio inventato da Kurt Vonnegut, l’unico scrittore vivente che meritava di vivere oltre a Dave Eggers ma purtroppo è morto nell’aprile scorso. “I miei dieci anni a pilota automatico” è il romanzo (inesistente) attribuito a Kilgore Trout dallo stesso Kurt Vonnegut in “Cronosisma”, il capolavoro assoluto che tutti dovrebbero leggere prima di tirare le cuoia. I libri più venduti negli Stati Uniti questa settimana sono veramente quei tre lì, non riesco a crederci. I pareri dei lettori e la recensione sono autentici (copiati e incollati da qui, giuro) e si riferiscono a “Io uccido” di Giorgio Faletti, un libro che non ho letto ma se l’avessi letto avrei sicuramente provato l’impulso di farmi fuori subito. E ricordatevi: la vita è corta, non ha senso sprecare 5 minuti della propria esistenza leggendo cazzate tipo questa. Buon ponte dei morti. Gnà-ah-ah-ah (risata malefica proveniente dall’oltretomba).]

(Visited 123 times, 1 visits today)

17 Commenti

  1. Vorrei solo spezzare una lancia a favore di Stephen Colbert, che NON e’ uno scrittore, ma un comico geniale, direi tra Luttazzi e uno dei quattro Guzzanti. I “libri” dei comici, pace.

  2. “Kurt Vonnegut è l’unico scrittore vivente che meritava di vivere oltre a Dave Eggers”?

    Incommensurabile minchiata.

  3. Ehm Gaia tesssoro non so come dirlo indorando la pillolaquindi lo dico amarissimamente: condivido la considerazione di Ida: la tua affermazione è una vaccata sesquipedale.

  4. leggo e rileggo, e non capisco il senso di questo post.
    viva kurt vonnegut? abbasso faletti? abbasso i critici e i lettori?

  5. Thomas Pynchon
    Jonathan Lethem
    Bret Easton Ellis
    Tom Wolfe
    Stephen King
    James Ellroy
    Joan Didion
    Joyce Carol Oates
    Jay McInerney
    Rick Moody
    William Gibson
    Toni Morrison
    Alice Walker
    e J.D. Salinger
    e poniamo pure che Salinger e Pynchon non esistano o siano transfughi canadesi o l’uno l’ombra dell’altro o morti nella realtà allora che ne dici di
    Philip Roth

  6. e, oh scusa, avevo dimenticato DeLillo. Anche Eugenides (vale cinque Eggers e dieci Steve Eliott, più o meno), poi Paul Auster e la moglie, Leavitt che ai suoi tempi, e per dire Russell Banks, Joe Lansdale…

  7. Sempre meglio la fede tifosa della retorica bavosa.
    Per me Kurt Vonnegut è uno dei più grandi scrittori di sempre, e mi fa piacere che qualcuno ogni tanto parli di lui. Quindi sono con Gaia.
    E voi che avete scritto commenti negativi, e anche feroci, avete letto qualcosa di Vonnegut? E vi è piaciuto? Perché non parliamo anche di questo?

  8. Credo con Vonnegut che esistano “destini peggiori della morte”: essere tifosi è uno.
    Era un visionario disilluso e ha espresso una parte della visionarietà disillusa possibile. Fin qui, chi ha dubbi? Ma tirarlo in ballo per Faletti? In questo modo, è quasi un’offesa al povero Trout, un personaggio che era “il grande scrittore di sempre” di una quantità di cazzate di cui nemmeno si ricordava. Quindi bah. In più c’è la minchiata di sparare che Vonnegut era l’unico che meritasse di vivere tra gli scrittori americani, e questa è una faccenduola un po’ più seria, politica. Oppure no, solo uno scherzo Vonnegutiano? Magari un giorno se ne parla.
    Quindi alex, quanto al post di questa tizia, posso solo lontanamente immaginare che cosa ne avrebbe detto il signor Trout al suo pappagallo.

  9. … e anche Palahniuk, due Wallace (David Foster dell’aragosta e Daniel, autore di Big Fish che il genio di Tim Burton ha ridotto a film), un Burroghs (Augusten, quello vivo di “Running with scissors” non gli altri due, morti) e probabilmente molti altri.

  10. Dimenticavo! Daniel Handler aka Lemony Snicket: l’unico autore vivente che merita di essere sepolto accanto a Dave Eggers, qualora morisse. Ma ne dubito.

  11. “Kurt Vonnegut è l’unico scrittore vivente che meritava di vivere oltre a Dave Eggers”

    Gaia, è arrivato il momento di leggere il terzo libro della tua vita.

  12. Per rimanere in tema di cadaveri, vi segnalo una nuova entrata sul cucuzzolo della classifica di Usa Today.

    1. Patricia Cornwell, Book of the Dead

I commenti sono bloccati.