Avanti popolo. Della rete.

http://www.antidigitaldivide.org/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=620

http://prorete.antidigitaldivide.org

Anti Digital Divide ha deciso di lanciare una petizione per reagire agli attacchi offensivi e diffamatori ai danni della rete e di chi la utilizza, perpetrati dai giornalisti Filippo Facci, Paolo Granzotto, Giampiero Mughini con la complicità delle testate, il Giornale, Libero e la trasmissione Televisiva Porta a Porta. I giornalisti affermano che, la rete non esiste, è il peggio del nostro paese, i navigatori sono dei subacculturati, sono i bruti e gli informi di Nietzsche, ignoranti nell’anima, invidiosi sociali ecc ecc. Queste offese sono arrivate dopo che la rete ha dimostrato di essere in grado di superare e scavalcare i mezzi di stampa tradizionali e organizzare un manifestazione nazionale, che ha coinvolto più di un milione di persone, senza che giornali e TV ne parlassero. Molti giornalisti nel giudicare il V-day, evento che senza internet non sarebbe stato possibile, hanno dato più importanza ai vaffa e alle battute che alle centinaia di migliaia di persone coinvolte ed ai temi affrontati.

Hanno parlato di mancanza di stile, di forma, per poi usare pesanti parole e offese molto gravi contro i manifestanti e la rete. Si è parlato per giorni della BATTUTA Prodi-Alzheimer, come di una cosa gravissima, per poi non accorgersi che tra i naviganti della rete, pesantemente offesi, ci sono migliaia di malati, anche di Alzheimer, che grazie alla rete possono fare molte cose che altrimenti gli sarebbero precluse. Nella rete ci sono milioni di persone che, GRATUITAMENTE, mettono a disposizione la loro conoscenza, preparazione, offrono il proprio aiuto, organizzano eventi, manifestazione, per tutelare i diritti delle persone. Quindi le offese ai danni di chi naviga in rete sono da ritenersi più gravi rispetto alla battuta di un comico.

Noi ci sentiamo direttamente chiamati in causa, studenti, padri e madri di famiglia, lavoratori e non, giovani e meno giovani, col nostro poco tempo libero da 3 anni tentiamo di fare qualcosa per noi stessi e per il prossimo.Queste offese sono un attacco alle nostre scelte e alla nostra etica. Non siamo stupidi, non siamo subacculturati, non siamo classisti come chi ci attacca. Siamo persone che operano senza onori o stipendi foraggiati dalla politica o dalle lobby di potere come chi va a blaterare insignificanti offese in tv o sui giornali, siamo semplici utenti che si impegnano perchè qualcosa possa migliorare e perchè l’informazione, un giorno, sia davvero libera ed a portata di tutti.

Per questo chiamiamo a raccolta tutto il popolo della rete per dimostrare diversamente da quanto dicono alcuni giornalisti, che la rete ESISTE e che è in grado di difendersi e reagire alle offese e alle falsità che i poco illuminati Le hanno lanciato sfruttando i mezzi di comunicazione tradizionali.

Per leggere il testo e firmare la petizione visitate il sito
http://prorete.antidigitaldivide.org.

Chi desidera inserire il logo della petizione può copiare invece questo codice:


To:
Filippo Facci
Giampiero Mughini
Paolo Granzotto
RAI – Mediaset
Porta a Porta
Il Giornale
Libero
Controcampo
Ordine dei giornalisti
Antitrust
Organi preposti a garantire una informazione vera, corretta e completa.
TV e Giornali

Per una Corretta Informazione.
Anti-Giornalismo Contro la Rete, gli Internauti e Beppe Grillo

Questa petizione è scritta dall’associazione Anti Digital Divide per reagire agli attacchi offensivi e diffamatori ai danni della rete e di chi la utilizza, perpetrati dai giornalisti Filippo Facci, Paolo Granzotto, Giampiero Mughini con la complicità delle testate, il Giornale, Libero e la trasmissione Televisiva Porta a Porta. A seguire sono riportati gli stralci di articoli e un video in cui i giornalisti affermano che, la rete è il peggio del nostro paese, i naviganti sono dei subacculturati, sono i bruti e gli informi di Nietzsche, ignoranti nell.anima, invidiosi sociali ecc ecc. Queste offese sono arrivate dopo che la rete ha dimostrato di essere in grado di superare e scavalcare i mezzi di stampa tradizionali e organizzare una manifestazione nazionale, che ha coinvolto più di un milione di persone, senza che giornali e TV ne parlassero. Molti giornalisti nel giudicare il V-day, evento che senza internet non sarebbe stato possibile, hanno dato più importanza ai vaffanculo e alle battute che alle centinaia di migliaia di persone coinvolte ed ai temi affrontati. Hanno parlato di mancanza di stile, di forma, per poi usare pesanti parole e offese molto gravi contro i manifestanti e la rete. Si è parlato per giorni della BATTUTA Prodi-Alzheimer, come di una cosa gravissima, per poi non accorgersi che tra i naviganti della rete, pesantemente offesi, ci sono migliaia di malati, anche di Alzheimer, che grazie alla rete possono fare molte cose che altrimenti gli sarebbero precluse. Nella rete ci sono milioni di persone che, GRATUITAMENTE, mettono a disposizione la loro conoscenza, preparazione, offrono il proprio aiuto, organizzano eventi, manifestazioni, per tutelare i diritti delle persone. Quindi le offese ai danni di chi naviga in rete sono da ritenersi estremamente gravi rispetto alla battuta di un comico.

I FIRMATARI DI QUESTA PETIZIONE CHIEDONO:

– che i giornalisti Facci, Mughini, Granzotto facciano le proprie scuse a tutti gli utilizzatori di internet, usando mezzi di comunicazione che abbiano un seguito almeno pari a quelli usati per denigrare e offendere i navigatori e la rete.

– che le testate Libero e il Giornale pubblichino un articolo di scuse in prima pagina, per almeno 7 giorni.

– che nella trasmissione televisiva Porta a Porta, Bruno vespa, si scusi per non aver contraddetto alcune espressione pesanti e offensive di Facci, dimostrando per lunga parte della puntata di essere in sintonia con lo stesso, per poi solo in chiusura, dopo che l’onorevole Di Pietro aveva fatto notare la gravità delle affermazioni di Facci, dissociarsi.

– visto che Mughini considera dei subacculturati chi naviga e chi invia SMS e tenendo presente che la trasmissione Controcampo ha un sito internet e propone un servizio SMS, a pagamento, utilizzato dai telespettatori per mandare in onda messaggi, chiediamo che Mughini si scusi anche da questa trasmissione, altrimenti gli utenti potrebbero preferire leggere un libro, che è sempre cosa buona e giusta, invece di vedere Controcampo e mandare SMS o di visitare il sito della trasmissione. In caso contrario crediamo che la sua permanenza in detta trasmissione sia da intendere come “circonvenzione di incapace”

– che la RAI, servizio pubblico, appronti almeno due trasmissioni, ad esempio una in prima serata una in seconda (Porta a Porta), in cui invitare persone COMPETENTI per parlare da una parte della rete e dall’altra di tutti quei temi inerenti al v-day e al blog di Beppe Grillo che sono stati totalmente ignorati dalla stampa e dalle tv, in primis le primarie dei cittadini, proposte fatte al governo, dopo che esperti e circa 850 mila persone ne hanno discusso sulla rete, persone che pagano il canone, come quel 47% di italiani che, secondo un sondaggio, appoggia Grillo e che avrebbero diritto ad un’informazione corretta e non parziale, o peggio ancora, che punti solo a denigrare. Anti Digital Divide è disposta ad intervenire per affrontare il tema del divario digitale, un problema grave e poco trattato dalla televisione.

– l’intervento dell’ordine dei giornalisti e degli organi preposti a garantire una informazione vera, corretta e completa, al fine di stigmatizzare il comportamento tenuto dai giornali e televisioni in questione, richiamandoli ad un comportamento corretto e prendendo provvedimenti per le infrazioni riscontrate.

Riportiamo di seguito alcuni stralci degli articoli.

Testata:Il Giornale; Titolo: Lemuri.com; Autore: Filippo Facci;

Nell’articolo si legge:
“…la famosa «rete» la conosco a sufficienza e scrivo e interloquisco sul secondo blog italiano. Primo: «la rete» non esiste, è così varia da equivalere a un target che vada dai 15 ai 50 anni. Secondo: a una grandissima parte di costoro il grillo comicante sta tremendamente sulle palle. Terzo: il popolo titillato da Grillo è il peggio di questo Paese e di qualsiasi Paese. Non c’è da capire o da intercettare: è una categoria dello spirito, sono i bruti e gli informi di Nietzsche, ignoranti nell’anima, invidiosi sociali. Odieranno sempre il politico e chiunque spicchi, perchè nell’altrui compiutezza e appariscenza scaricheranno le colpe della loro mediocrità. Nulla basterà mai loro, neanche se un ministro guadagnasse 50 euro al bimestre e girasse in bicicletta blu. Presi da soli sono amebe annichilenti, in gruppo invece si fanno tipicamente squadristi, insultano, fanno mucchio, godono per chiunque rotoli nella polvere. Ovvio che un domani potrebbero farlo tranquillamente anche per Grillo.”
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=207780

Evidentemente la conosce male. Dire che la rete non esiste perchè ha un target che va dai 15 ai 50 anni è un’assurdità, perchè, 1 la forbice è ancora più ampia, 2 proprio la varietà delle persone che frequentano la rete ne rappresenta la forza, citando la logica Vulcaniana di Star Trek, ci sono Infinite Diversità in Infinite Combinazioni e tutti possono mettere le proprie conoscenze ed esperienze a disposizione degli altri. Le parole di Facci sono molto pesanti e non corrispondenti alla realtà, noi da “ignoranti nell’anima,” preferiamo non offendere e dimostrare che il suo giudizio è errato attraverso i fatti.

Testata:Il Giornale; Titolo: «Blog» non è sinonimo di buona informazione; Autore:Paolo Granzotto
Nell’articolo si legge:
“…I blog appartengono alla famiglia – molto sovrastimata – della informazione globale (mentre non c.è niente di più domestico e gruppettaro). Investiti dalla mitizzazione di Internet godono fama, fra i pirla, di essere lo specchio della verità e della correttezza nell.informazione. E di rappresentare al meglio la pubblica opinione e i suoi umori. Vero niente. Un blogger può infatti sparare tutte le bischerate che vuole, diffondere leggende metropolitane o dilettarsi nella così detta controinformazione (il cui assunto è che l.informazione extra-blog è una somma di menzogne e di gaglioffate) senza colpo ferire. Il fatto di avere un blog o di «postare» su un blog non ti fa migliore, più colto, più perspicace o più sincero. Come diceva Fanfani, chi nasce bischero, bischero rimane (anche, se non soprattutto, nella blogosfera). Per bloggare sono necessarie due cose: la prima, sapere che un certo blog esiste (e questa è un.altra smentita della sedicente «globalità» della blogosfera). Uno non può mettersi a spulciare 70 milioni di blog per scegliersene tre o quattro ai quali inviare i propri «post». La seconda, avere tanto, ma tanto tempo a disposizione e coltivare il gusto del – voglia perdonarmi se uso questo termine, ma altri che siano altrettanto pertinenti non mi vengono – cazzeggio. Naturalmente non tutti i blog sono palestre di quella popolare attività: ce ne sono di molto seri e affidabili. Per quel po., pochissimo che bloggo (senza peraltro aver mai postato un «post»), clicco «Camillo», il blog di Christian Rocca e, anche se non può dirsi propriamente un blog, «Informazione corretta» di Angelo Pezzana. Il blog di Grillo, per dire, manco so dove stia di casa.”
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=207902

La rete, i siti ed i blog rispecchiano la società, quindi possono esserci persone che parlano con cognizione di causa, si informano attraverso siti ufficiali e che “studiano” prima di postare, quindi la rete è un mezzo per conoscere, informarsi ed informare. Esistono invece altri che parlano per sentito dire, che cazzeggiano, che denigrano, come del resto esistono nella vita normale. Granzotto riesce a contraddirsi nello stesso articolo, prima spara a zero su tutti i blog, poi dice che ce ne sono molti seri e affidabili, usando come discriminante, a quanto sembra di capire, il gruppo, la categoria a cui appartiene chi posta, se si è giornalista, intellettuale, il blog è serio e affidabile, se si una persona normale, fa schifo. Oltre a questo Granzotto dichiara e dimostra di non conoscere assolutamente il tema blog:”Per bloggare sono necessarie due cose: la prima, sapere che un certo blog esiste (e questa è un.altra smentita della sedicente «globalità» della blogosfera). Uno non può mettersi a spulciare 70 milioni di blog per scegliersene tre o quattro ai quali inviare i propri «post»”. Oltre ad essere una frase di difficile interpretazione è una emerita cavolata, perchè una persona può benissimo aprire un blog GRATIS, su uno dei tanti siti che lo permettono, tra i quali anche alcuni dei siti che i giornali hanno aperto sulla rete, senza dover cercare niente. Un altro errore è che, nella quasi totalità dei casi, chi naviga non cerca un blog, ma un tema, un argomento, quindi se un blog ha trattato questo argomento viene trovato e se i contenuti hanno soddisfatto il navigatore, questo probabilmente tornerà a visitarlo. Per cercare un argomento occorrono pochi secondi utilizzando un motore di ricerca, nè esistono diversi dedicati ai blog, vedi Technorati e google.
Questo dimostra che anche alcuni giornalisti amano cazzeggiare su temi che non conoscono.

Testata: Libero; Titolo:Insieme a lui c’è il peggio del nostro Paese; Autore: Giampiero Mughini;
Nell’articolo si legge:
“…Vedo che in molti, sui quotidiani di domenica e lunedì, sottolineano il “potere culturale” di internet, il fatto che Beppe Grillo sia riuscito a convocare le sue truppe da combattimento solo sfruttando la comunicazione via internet. Forse sarebbe meglio dire che il Gran Comizio di Grillo è il frutto della subcultura propria a internet, del linguaggio insolente e beffardo (ma soltanto quello) di generazioni ormai ignare del linguaggio dei giornali e dei libri, e bensì esperte in sms e e-mail che più spicce e più rozze sono meglio è. E’ il nostro tempo, certo. E’ un tempo di merda. E mi viene da ridere a leggere che qualcuno si aspetta che Grillo dia una sorta di contenuto e struttura politica a quel gran casino che gli va dietro..

Qui, se possibile, è ancora più evidente la supponenza e la presunzione di superiorità di chi scrive rispetto alla rete, di chi si crede nella condizione, dall’alto di non si sa cosa, di giudicare milioni di persone che navigano in internet una subcultura, composta da ignoranti e rozzi. Ha parlato di linguaggio insolente e beffardo, lui che in diverse trasmissioni televisive si lancia spesso e volentieri in epiteti alquanto offensivi. Pare anche il caso di ricordare che chi scrive su internet nella stragrande maggioranza dei casi lo fa gratis, non come chi scrive sui giornali, giornali che percepiscono dei finanziamenti pubblici di centinaia di milioni di euro e che, come dimostrano gli esempi qui riportati, non si curano affatto di ciò che scrivono.
http://it.youtube.com/watch?v=MH_T6h_Uh_4 (nel video, dal minuto 1.47 a 4.50, si analizza l’articolo di Mughini e si spiega perchè sia stato RADIATO DALL’ORDINE DEI GIORNALISTI PER PUBBLICITA’).

Filippo Facci non contento di quello che aveva scritto sul Giornale ha rincarato la dose durante la trasmissione Porta a Porta nella puntata del 26/9. Premessa, Grillo può piacere o meno, ma i fatti occorre raccontarli in maniera corretta. Inizia la sua performance dicendo che siccome Grillo pretende che chi è condannato non possa diventare parlamentare lui si sente giustificato ad indagare sulla vita privata di Grillo. C’è una piccola differenza, mentre Grillo è un comico, gli altri sono parlamentari pagati con soldi dei contribuenti per prender decisioni che riguardano l’interesse del paese. Seguendo il suo ragionamento, Facci dovrebbe anche “indagare” sulle 300 mila persone che hanno firmato la petizione proposta da Grillo e sui milioni di persone che la pensano come lui. Il sistema americano, che Facci vorrebbe applicare a Grillo e che implica di conoscere tutto sui CANDIDATI non sui comici, farebbe meglio ad usarlo su Berlusconi, Prodi e gli altri parlamentari. Il clou arriva quando il ministro Antonio di Pietro, afferma: “Voi state sottovalutando la Rete” e in sottofondo si sente Facci dire “Ma quale rete”, Di Pietro continua dicendo che la rete sta cambiando il modo di fare politica ed i rapporti tra politici e cittadini che attraverso la rete possono controllare l’attività dei parlamentari, in sottofondo si sente Facci dire “ma per favore”. Di Pietro arriva all’impudenza di dire che la rete sostituirà i mezzi di comunicazione tradizionali ed i partiti perderanno importanza, non l’avesse mai fatto!! Vespa con decisione e alzando il tono di voce dice “Sarà una brutta giornata” e lo ripete diverse volte, mentre Facci afferma “La rete non esiste” e continua dicendo che la prevalenza della rete è “Il Peggio di questo paese, è il paese che addebita al successo altrui i problemi della propria mediocrità.” Di Pietro interviene dicendo che se il 47% della popolazione, come risulta da un sondaggio, si riconosce in quel che dice Grillo “dire che è la peggiore società come affermava Facci è una eresia e un offesa alla verità.” Vespa interviene dicendo che Facci si riferiva alla rete, Di Pietro ribatte dicendo che la rete è lo specchio di quel 47% che supporta Grillo non è che la rete è un’altra cosa, e Facci “NO NO”, Di Pietro continua “nella rete ci sono centinaia di migliaia di persone… ed essere trattate in questo modo è un atto di non riguardo”. Vespa interviene “Infatti se ne assume la responsabilità”, dimenticandosi che fino a quel punto era stato in sintonia con Facci in merito alla rete (Gaurda un estratto della puntata di Porta a Porta)

AD Anti Digital Divide dispiace informare, Facci e Vespa, che la rete esiste ed il processo per cui internet sta assumendo sempre più importanza nella politica e nell’informazione è già in corso e sarà sempre più forte. Quindi o i mezzi tradizionali d’informazione si adattano, come stanno già facendo visto che molti giornali e tv hanno un sito internet, o saranno destinati se non a scomparire a diventare la periferia, soprattutto se non propongono un’informazione corretta ed imparziale. Internet, il web, la rete, è riuscita a rompere il giocattolo, il meccanismo che permetteva alla stampa e alle televisioni di impostare l’informazione come meglio credevano. In Internet si trovano documenti, informazioni, video che vengono ignorati o censurati dai normali mezzi di comunicazione.
E’ ovvio che tutto questo dia molto fastidio alle caste economiche, politiche e dell’informazione. La rete che, a detta di Facci non esiste, è stata in grado di organizzare il v-day, come ha ricordato lo stesso Grillo il merito non è suo ma della rete, che ha raccolto più di un milione di persone in circa 220 città italiane e 20 estere e 300 mila firme per un’iniziativa di legge popolare prevista dalla costituzione, altro che antipolitica. Quelli che navigano in rete e partecipano, leggono, il blog di Grillo secondo Mughini e Facci sono il peggio del paese, sono dei subacculturati, eppure in centinaia di città italiane si sono formati dei gruppi Meetup che si battono per l’ambiente a sostegno della raccolta differenziata, del risparmio energetico, contro gli inceneritori, contro la privatizzazione dell’acqua, contro la guerra e che cercano di partecipare attivamente alla vita Politica(non antipolitica). E’ gente che di tasca propria mette dei soldi, ad esempio, per comprare un microscopio elettronico, utilizzato per far luce sul pericolo delle nanoparticelle.

Il blog ha dato spazio anche persone che altrimenti sarebbero rimaste sole ed avrebbero subito la legge del più forte.
Sul blog ha scritto padre Benjamin, anche egli vittima del sistema dell’informazione italiana, la lettera, con cui sostiene Grillo, è da leggere fino in fondo.

Naturalmente tutto questo dalla quasi totalità della stampa è stato taciuto. Il modo in cui i giornali e le televisioni hanno trattato il v-day e le persone che vi hanno partecipato e lo specchio di come funzioni l’informazione in Italia, si sono fatti TANA da soli. Prima dell’otto settembre praticante nessuno aveva parlato del v-day
In seguito tutto è stato incentrato sulla persona di Beppe Grillo, hanno scavato nel personale per trovare delle magagne, hanno posto l’accento su battute e parolacce, ma non sulle centinaia di migliaia di persone che hanno partecipato ed sui temi trattati. Per 3/4 giorni ha avuto risalto la notizia FALSA, ne ha parlato Casini in un’intervista, dell’offesa a Marco Biagi, in rete dopo pochi minuti si sapeva che era una bufala, ma quasi nessun giornale e TV ha rettificato la notizia, che è stata diffusa ancora per diversi giorni. Perchè l’ordine dei giornalisti non è intervenuto? I giornalisti dovrebbero verificare le notizie prima di darle e in caso di errore rettificare. Casini ha anche affermato che Grillo ed i manifestanti si dovrebbero vergognare. Ci sarebbero tante cose da dire su Casini, ci limitiamo a suggerirgli di guardare prima la trave nel proprio occhio, e in quelli dei suoi compagni di partito, invece di giudicare centinaia di migliaia di persone sulla base di una notizia falsa. Ampio spazio ha occupato anche la BATTUTA Prodi-Alzheimer. I comici fanno da sempre battute, su cechi, sordi, nani, e su altre malattie o difetti fisici, questo può non piacere, ma si tratta di battute, non si può pensare che i comici vogliano offendere i malati. Invece si è parlato per lungo tempo della battuta, che poteva essere semplicemente bollata come di cattivo gusto, ma non del perchè era stata fatta e cioè perchè Prodi si era completamente dimenticato della promessa di tenere in considerazione le proposte dei cittadini, che Grillo gli aveva consegnato. Quindi è stata totalmente ignorata una parte della notizia. (Mentre pubblicavamo la petizione, sul blog di Grillo è apparso un post, in cui il comico porta in evidenza lo scarso impegno da parte delle istituzioni nei confronti della malattia Alzheimer e scrive che sua madre è morta di questa malattia. Quindi la battuta di Grillo, non è stata fatta per offendere i malati ma, probabilmente per attirare l’attenzione sul problema, ora ci aspettiamo che tutti i moralisti e moralizzatori, giornalisti e politici, mettano almeno lo stesso impegno, che hanno usato per attaccare Grillo, adoperandosi per far migliorare le condizione di vita dei malati e delle loro famiglie.)

Alle medie insegnano schematicamente che un articolo di giornale deve rispondere almeno alle 5W, Who, What, When, Where, Why, a cui si aggiunge la H di How. Nella maggior parte dei casi nel parlare del v-day ci si è fermati al chi, anzi ad una parte del chi. Ad esempio Emilio Fede tutte le volte che ha parlato del vaffa-day, si è preoccupato di far passare solo il proprio pensiero negativo su Grillo e di contraddire chi osava aprire uno spiraglio positivo verso la manifestazione. Non si capisce poi dall’alto di cosa Fede si permetta di criticare e denigrare pesantemente Grillo e il v-day, forse dal fatto di essere lo “sputatore” di Piero Ricca, un manipolatore di servizi o dall’alto delle offese lanciate dal suo TG “abusivo”

Famoso ormai l’editoriale del direttore del Tg2 Mazza, che si è sentito in dovere di evocare i cattivi maestri in seguito ad una manifestazione pacifica e non quando, ad esempio, Bossi ha parlato di fucili. Secondo Mazza i toni usati da Grillo, cioè le battute e i vaffanculo, possono portare qualcuno, un pazzo, a premere il grilletto. Il direttore del TG2 forse dovrebbe vedere il film Viva Zapatero, in Francia la satira spara direttamente al presidente senza che nessuno si sogni di fare un intervento come quello di Mazza. Degni di nota anche alcuni interventi di esimi giornalisti, Giampaolo Pansa, Corradino Mineo ed Eugenio Scalfari, che prendono per serio lo sfottò che Grillo fa imitando il Duce “Italiani!!” come si può ammirare in un servizio di striscia la notizia

Questi sono solo alcuni esempi dello strano modo di fare informazione in italia. I giornalisti e i politici farebbero bene a considerare il livello di esasperazione che ha raggiunto la popolazione, non a causa della rete o delle battute di Grillo, ma, per l’incapacità dimostrata dal parlamento e dai governi, sia di destra sia di sinistra, di affrontare e risolvere i veri problemi per cui la gente chiede soluzioni. Eclatante, in questo senso, è la puntata di Anno Zero del 27/09/2007 intitolata “Va’da’ via el cu” ( per vederla on line http://www.annozero.rai.it cliccate su puntate e poi sul titolo della puntata). Qui dei politici hanno parlato di Cappio e di sapone, e di altre cose “pesanti”. Altro che le battute di un comico. La gente non ce la fa più, non sono la rete e le battute di Grillo che potrebbero portare alla violenza, ma la totale assenza di una politica che guardi ai veri problemi, questo porta agli eccessi sentiti. Purtroppo questo ancora sfugge a molti giornali e politici, che preferiscono attaccare un comico e una manifestazione pacifica, anzichè; fare leggi che rispondano agli interessi degli italiani, con il rischio che l’esasperazione si trasformi in violenza. In questo senso i politici dovrebbero ringraziare le persone che hanno partecipato al V-Day, perchè questi hanno dato la speranza che qualcosa possa cambiare, attraverso delle manifestazioni pacifiche e rispettando la costituzione. Normale è giusto sarebbe recepire, le richieste dei cittadini, vedi le leggi per un parlamento pulito e le proposte presenti nelle primarie dei cittadini, ridurre gli sprechi, assicurare la certezza della pena ecc ecc. Invece, si preferisce fare polemiche, parlare di antipolitica di populismo e offendere la rete.

(Visited 134 times, 1 visits today)

50 Commenti

  1. Ma che è successo al sito dei paladini della rete? non funziona più proprio adesso che avevo deciso di avvisarli che proprio in rete si parla di loro.
    Peccato, magari poteva essere l’occasione giusta per insegnarli che la rete non è solo Beppe Grillo.

  2. Bisogna anche dire che un lato positivo questa raccolta firme ce l’ha.
    Consente finalmente di dare un valore numerico concreto a quel “massa”.

    Voglio dire, da domani chi vuole dare dei deficienti a questi qui, può scegliere se usare comunque il generico “massa” o optare per il numero preciso.

    Son progressi nel dibattito dei quali è giusto render loro merito.

  3. ma questa personificazione – da ambo le parti – della “rete” fa ridere soltanto me?

  4. FF, tu non masifichi e non banalizzi. Semplicemente cazzeggi, come dice il tuo collega che si fa slinguazzare in bocca dal suo cane.

  5. “L’assurdo è che se io dico “la maggioranza della rete che sostiene Grillo è una massa di deficienti”, non è detto che io stia parlando di voi singolarmente”

    Un pò come quando, durante una giornata piovosa, tutti se la prendono con i guidatori che x due gocce di pioggia s’impappinano creando code sulle strade.
    Siccome tutti diciamo la stesa cosa siamo tutti imbranati….

  6. Ragazzi hanno paura, hanno paura, solo e semplicemente paura, come ce l’avrebbe una “prima donna” di avanspettacolo…solo che in questo caso noi i “concorrenti” a tutti loro(che si sentono meglio eruditi di noi)siamo invisibili e coesi in una rete virtuale che li rende spiazzati.

    Le Rete è una rivoluzione latente che mette angoscia e paura per chi non la sa dominare…

    Per quando riguarda quei “piccoli personaggi” che ci hanno ritenuto dei volgari,igoranti, ritengo che si commentino da soli…

    Ciao

  7. Ammettere di avere esagerato è umano.
    Difendersi da accuse ovvie e inutile.

    Chiedere scusa a chi si è sentito offeso per il mio pressappochismo è cosa normale..
    e qui lo faccio..

    Faccio Facci…

  8. Tutto ciò è ridicolo, spero sia solo una burla perchè qualsiasi persona dotata di un minimo di buon senso, dopo aver letto questo appello da talebani non può che dare ragione a Facci e Mughini.
    Però come burla non è malaccio…
    Alessio

  9. Allora perchè non facciamo un bel “dibattito” aperto?
    Sa benissimo, sig. Facci, che il pulpito dal quale lei ha espresso le sue opinioni non è facilmente accessibile.

    Resta il fatto che:
    Non condivido le sue esternazioni
    Non condivido il porsi su di in un gradino superiore.
    Non condivido il modo in cui si esprime…

    Il contenuto ogni tanto è sopra le righe come ogni tanto è condivisibile.

    Perchè si arrabbia se la rete “non esiste”???
    Visto che non esiste non c’è motivo, non c’è l’identità, si è nel NULLA!!!
    Vede sig. Facci, ogni tanto le sue parole sono offensive e se ne deve rendere conto…
    Come lei non gradisce i “giochi” di parole con il suo nome, altre persone possono non gradire ciò che ha detto.

    Nessuno può parlare in nome di quello che è definito “Il popolo della Rete” in quanto composto da una molteplicità d’idee, pareri e punti di vista, ma ciò non toglie che la sua categoria, “i giornalisti”, stia facendo del terrorismo psicologico gratuito su ciò che la rete è o ciò che la rete può fare. (temo che lì ci sia dell’invidia e della paura)
    Credo sia davanti agli occhi di tutti che in questo caso il mezzo di comunicazione che ha scavalcato quelli tradizionali, Internet, sia stato usato molto bene, a prescindere dal fatto che si sia d’accordo o meno con la “manifestazione V-Day”.

    Credo sia anche innegabile che, in questo caso, i media tradizionali e la sua categoria sia stata assente ingiustificata.
    Da tempo ormai c’è un sottile passaggio d’informazioni che ricordano molto un “terrorismo psicologico” nei confronti della rete, magari è andato ad incastrarsi nel meccanismo che ha trovato in lei, e negli altri, una valvola di sfogo per far smettere di demonizzare questo strumento.

    Per terminare, fare un passo indietro per stemperare gli animi e per chiedere scusa a chi si è sentito offeso credo che sia intellettualmente “onesto”.
    Ha tutto il diritto di pensare che in Italia molti cittadini, i commentatori del Blog di Grillo, siano poco intelligenti o altro, ma definirli in questa maniera “sono i bruti e gli informi di Nietzsche, ignoranti nell’anima, invidiosi sociali” credo sia troppo.
    Capisco che è il suo modo di esprimersi, ma non crede di avere esagerato?

    Non mi ritengo ignorante, ma neanche un “genio”.
    Non mi ritengo in invidioso sociale, la mia vita sociale è ottima…
    Né bruto, né informe e manco Nietzsche …

    Però mi sono sentito toccato… e la cosa non è gradevole.
    Se lei si arrabbia per un semplice gioco di parole con il suo nome, pensi a chi lei ha offeso ed in quale maniera!

    P.S.: i Talebani non chiedevano quanti erano d’accordo con loro tramite una petizione… attenzione!!!
    Non mischiamo le cose… “Chiedere è lecito, rispondere è cortesia”

  10. A TUTTI QUELLI D’ACCORDO CON FACCI, GRANZOTTO, E COMPAGNIA BELLA: Ma che ci fate qui ?!?

    Andate a sorbire il nettare della vera cultura e informazione distillato per voi dai tiggì di stato e non state a cazzegiare e bighellonare in rete !!! eccheccavolo !

    Facci, tutte le volte che intervieni in una qualsiasi trasmissione riesci sempre a dire cose con le quali sono in completo disaccordo (Tranne quando hai chiesto le dimissioni di Mastella a Matrix. Non è che ti sei sbagliato ? Eri ubriaco ?) . Pochi ci riescono in maniera così regolare, nemmeno Belpietro …
    mah …

  11. ahi ahi ahi. vuoi vedere FF, che per colpa di qualche informe adesso nasce un nuovo fenomeno: il fare facci? opss! ma poi di che ti preoccupi, non hai detto tu che la rete non esiste? Dai non arrabbiarti, facci fare.

  12. Sig. Facci,
    sono la confutazione vivente del suo “sono i bruti e gli informi di Nietzsche, ignoranti nell’anima, invidiosi sociali”.

    Sono amministratore di una società di una ventina di persone, ho praticato sport a livello agonistico fino a pochi anni fa, sono socio di diverse associazioni culturali e ambientaliste che frequento assiduamente. Sono felicemente sposato, ho molti ammici e non ho alcuna invidia sociale.

    EPPURE

    sono un assiduo utilizzatore di Internet come fonte di informazione primaria, di vari blog tra cui in primis quello di Grillo, ho partecipato al V-DAY e avrei firmato la petizione se non fossero esauriti i moduli bollati mentre ero in coda.
    Detesto più di ogni cosa l’arroganza, l’ipocrisia, l’avidità e l’ignoranza.
    E trovo lei particolarmente detestabile ogni volta che la vedo in qualche trasmissione televisiva. Ci rifletta su…

    Distinti saluti

  13. Ma senti questo. Lui è una confutazione vivente. Lui non è un pirla perchè fa parte di una società, ha fatto sport e appartiene ad associazioni varie. Ed è sposato.
    E allora? Non ho idea se tu sia un cretino, è possibile – non posso escluderlo, data la tua maniera di ragionare – ma certo non è lo status o il censo a determinare il cretinismo o l’invidia sociale. Altrimenti risolveremmo tutto ripristinando la democrazia per censo, quella dove solo i nobili e gli istruiti possono votare. Potrei rispondere che pure io trovo particolarmente detestabile l’arroganza, l’ipocrisia eccetera, ma che cosa avrei risolto? Io so perfettamente di dividere sino a farmi odiare, è una scelta voluta e consapevole, preferisco questo alla melassa equidistante. Ma poi che vi frega delle trasmissioni televisive? Non siete il popolo della rete? Io per esempio il televisore manco ce l’ho: in tv ci vado solamente, e questo – non in tutte le trasmissioni, perchè alcune le rifiuto – perchè la tv oggigiorno ha ancora un peso mentre la rete no. Un giorno forse le cose cambieranno, ma dovete rassegnarvi a una cosa: il giorno in cui la rete conterà davvero, sarà quando bene o male rispecchierà l’intera società da cui alcuni di voi si sentono emendati, a parte.

  14. “Potrei rispondere che pure io trovo particolarmente detestabile l’arroganza, l’ipocrisia eccetera, ma che cosa avrei risolto?”

    avresti risolto che hai ammesso che odi te stesso, visto che non smentisci il sillogismo del signor Gato.

    ma devo dire che anche io , non avendo la televisione e non sentendomi popolo della rete (il problema non è la rete, è il “popolo”, credo) ho un problema d’identità.

    e già che ci sono ne approfitto per mandarti un saluto, visto che mi è capitato di passare di qui

  15. Signor Gato, con che nome avrebbe firmato la petizione? No, perché sa, io non accetterei nessuna critica da chi, nonostante la sicumera che mostra, non ha il coraggio di dare un nome ai suoi pensieri.
    Gato è il nome con cui chiamo il mio gatto, che peraltro i grilli se li mangia e poi li vomita.

  16. leggendo la maggior parte dei commenti, pare che si stia creando, piano piano, un popolo di anti-grillo. Una fazione altrettanto compatta. Un muro contro muro. I “faccini”?

  17. Gato, lei è uno di quelli che ha creduto che lo scambio di pizzini tra Berlusconi e D’Alema pubblicato sul sito di Grillo fosse vero?
    Ha abboccato anche lei, costringendo Grillo alla precisazione, alla falsa lettera di Ratzinger inviata all’ex comico genovese?

  18. E, dimenticavo, le femministe.

    Ché mezza rete femminile dice “Sono un po’ gatta” (l’altra metà è un po’ strega) (a far da ombrello a tutte ci sono quelle solari) e arriverà quella che ti dirà che non puoi parlare anche di lei perché non la conosci.

    Va’ che bordello, per un “croccantini”.
    Te le cerchi, ammettilo.

  19. Facci, se tu dividi è solo perchè evidentemente emani cattivo odore. Ah, e tagliati quei capelli che sei troppo vecchio per somigliare a Simon le Bon. Fighetto.

  20. Incredibile, ho letto la risposta del sig. Facci al mio post almeno 5 o 6 volte e non ne ho capito il senso. Forse ha ragione e sono davvero cretino.
    O forse è lui che non ha capito molto. In rete funziona così: siamo tutti uguali. Sei quello che scrivi. Scrivi cose furbe o che ritengo tali e torno a leggerti, scrivi stupidaggini o banalità e nessuno ti considera. QUalcuno di voi va ancora a leggere il patetico blog di Mastella ? Appunto… Questo non vuole dire prendere per oro colato tutto quello che leggo(@Lorenzo). Penso che nessuno sia infallibile e chiunque può occasionalmente scrivere cose errate in buona fede. Però leggo testi scritti liberamente, non filtrati e censurati (e non mi sembra poco), confronto fonti diverse, valuto e alla fine mi faccio una mia idea. Giusta o sbagliata che sia. Il blog di Grillo avrà pubblicato qualche c*z**ta ma mi ha fornito moltissime informazioni che altrimenti non avrei reperito tanto facilmente. Quindi nel complesso lo trovo una ottima fonte di informazioni. Invece al di là di qualche discussione interessante sviluppata tra i visitatori, giudico i post del sig. Facci fastidiosi, inutilmente provocatori, uno Sgarbi dei poveri, uno di quei “sobillatori” che non mancano mai nelle odierne trasmissioni televisive, sembra che alzino l’audience… mah …
    Quindi dubito che tornerò a passare spesso di qui. La mia curiosità su questa persona che ho sentito straparlare in non so più che trasmissione è esaurita e l’opinione che ne ho tratto sconfortante, ma lui vuole “dividere” e quindi ne sarà felice magari.
    La televisione non la guardo quasi mai, visto il livello medio dei programmi. Qualche tiggì per farmi 4 risate e qualche buon film. Gli annozero, i porta a porta, i matrix che meritano me li vedo con calma via internet quando vedo sui vari blog che una data puntata è stata su di un argomento interessante, senza pubblicità, potendo andare avanti e indietro a piacimento…
    Gato è un soprannome che mi hanno affibiato da anni per questioni sportive, se avete gatti con questo nome ne sono felice, ma cosa c’entra ? A me i croccantini per gatto non piacciono… ;-)

    Ah scusi Facci, dice che la rete non ha peso. 300.000 firme raccolte (e non fossero finiti i moduli sarebbero state molte di più) e centinaia di migliaia di persone in non so quante decine di piazze, organizzate e coordinate da volontari, senza finanziamenti da partiti, senza che nessun media dedicasse alla cosa anche solo 10 secondi … non mi sembra male, comunque … o no ?

    saluti

    @padrona. mi chiamo umberto. ma cosa ti cambia ? avessi messo il mio vero nome o ezio rossi o filippo bianchi cosa ti cambiava ? come fai a sapere che uno un nome realistico non sia pure inventato? Guarda la sostanza…e tu perché non lo metti il tuo nome? …

  21. Io è da tutta la vita che sono solo quello che scrivo. Me ne sto a casa mia. Scrivo. Se m’invitano in televisione è per quello che scrivo.
    La rete è come tutte le cose: composita. Lentamente si avvierà a rispecchiare l’intera società: non è una creatura a parte, non c’è un pensiero specifico e omologante.
    Le firme potete raccoglierle anche per strada come si è sempre fatto: con internet è solo più veloce e soprattutto comodo. Che non abbia granchè peso è ancora stra-vero. La maggioranza dei giornalisti copia della Rete senza citare, cosa che io non faccio: io spicco non perchè dica cose mirabolaneti, ma perchè rispetto a colleghi di mia pari autorevolezza io me ne fotto e mi metto a discutere persino qui e persino con signor nessuno in tutti i sensi, compreso il dettaglio che sono spesso vigliacchetti anonimi.
    La mia idea non cambia. La maggioranza dei commentatori e fanatici di Grillo sono degli ignoranti, ma di quelli grassi. Gente che crede a tutto quello che Grillo dice. Gente che “i giortnali mentono” così, a prescindere. Gente che non sa che che tante cose che Grillo dice sono state scritte e lette decine di volte. un tempo l’ignoranza creava umiltà. Ora la rete permette ad alcuni di urlare cazzate anonimamente. Che tra i fan di Grillo possano esserci anche persone perbene e preparate è un dato statistico minoritario rispetto alla vulgata. I fan di Grillo restano sommariamente una massa di pirla. Sono quelli della petizione. L’ho firmata anch’io. Un saluto con vostro ardire preferito: vaffanculo.

  22. per Gato.
    non hai capito.
    qui puntano al motto, all’arguzia.
    è una palestra stilistica.
    non c’è nessun pensiero reale dietro quello che scrivono.
    gli stai dando troppo credito

    sembri un elefante tra i cristalli.
    e non importa che l’elefante sia vivo, e i cristalli no.
    a loro non importa.

    sono tutti (quasi) emuli di Facci. ma almeno lui ci sta campando, su questo.

    (ma veramente mastella ha aperto un blog?
    ussignur!)

  23. VI SEGNALIAMO CHE DOMENICA SERA A PARTIRE DALLE 22.35 SU SKY TG24 (CANALE 500 DI SKY) ANDRA’ IN ONDA UNO SPECIALE SULLE PRIMARIE DEL PARTITO DEMOCRATICO. PARTICOLARE ATTENZIONE SARA’ RISERVATA ALLE REAZIONI E ALLE OPINIONI DEL POPOLO DI INTERNET E DEI BLOG. SE VOLETE ESPRIMERE I VOSTRI PARERI SU QUESTO BLOG, VERRANNO RACCOLTI IN DIRETTA DALLA REDAZIONE E SEGNALATI AI TELESPETTATORI E AGLI OSPITI DURANTE LA TRASMISSIONE.

  24. Ussignur RobiAnne, chi sono questi Loro? I V-visitors?
    Aprimi gli occhi, ti prego.
    Devo guardare sotto il letto?

  25. Broono,
    da incorniciare il tuo ultimo intervento sulle femministe semifeline streghe solari :)
    Ma eri tu quello che parlava tanto?
    Non mi ricordo più, giuro.

  26. “Devo guardare sotto il letto?”

    Sotto il letto?
    allora tranquilla, tu non c’entri. “Loro” secondo me hanno il tatami

  27. Da “il Giornale” di oggi:
    “Tra l’altro non è vero che Travaglio ad Annozero non abbia mai avuto contraddittorio: nel novembre 2006, una sola volta, a contraddirlo chiamarono proprio me. Comunque sia andata, quella volta, Travaglio alla fine non aveva quel sorrisetto che ha ogni volta che se le canta da solo.”

    Petto in fuori e pancia in dentro. E chi lo ferma, Dio? Di gran classe sopratutto il “comunque sia andata” che, nemmeno tanto velatamente, vuol far intendere come – secondo FF – è inequivocabilmente andata. E senza contraddittorio.

    (per leggere il resto:
    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=212761)

  28. Ero io, ero io.
    Ma ci son temi sui quali bastano anche tre parole e per fortuna (mia) (ma pure vostra) ogni tanto riesco ancora a non usarne più del necessario.
    :)

  29. Più che altro sono critico.
    “Obbiettivamente” là dove riesco.
    “Onestamente”, devo ammettere che non sempre mi riesce.

  30. (ovviamente il “grazie” per quello che mi è parso un sincero complimento è implicito nella risposta)

  31. Ma sì, ho apprezzato la tua autocritica senza sprecare 7323820137362089 parole. Un’ottima spia revisionistica.
    E soprattutto hai isolato il vero problema della rete (tento un disperato aggancio per non essere lapidata per o.t.): le ragazze ‘solari’, anche un pò gatte -và- che in genere odiano odiare e l’ipocrisia.
    Però mò nun t’atteggià :)

  32. Già,m’era sfuggito. Tenchiù.
    E’ che sono distratta, odio le bugie, e amo chi mi fa ridere e mi ricorda quando sbaglio.
    WoW, mi faccio pena da sola.
    Lunarità a tutti.

  33. Ciao Broono, sono una ragazza semplice e solare. Molto mediterranea.
    Mi piace la vita, odio l’ipocrisia e cerco l’amore vero.
    Amo stare all’aria aperta, andare in palestra e giocare con i miei gattini.
    Sono molto timida e non ho mai partecipato a trasmissioni televisive. Tranne un paio di televendite e qualche inchiesta giornalistica per la mia tv locale.
    Ma questo la redazione lo sa.
    Sono sincera e trasparente. Non mi piacciono i calendari e non accetto compromessi perché sono una brava ragazza. Quello che conta per me è la bellezza interiore.
    Sono capitata qui per caso perché ho accompagnato un amico che non è il mio fidanzato.
    Poi qualcuno mi ha notata e mi ha convinta a partecipare. Anche se ti avevo visto una volta in TV qui a Uomini e Donne mentre studiavo.
    Non ti assicuro che tornerò a Roma la prossima volta perché ho un esame. Voglio diventare giornalista.
    Per non pesare sui miei genitori, mi mantengo gli studi lavorando come donna immagine in discoteca.
    Così un domani, se ce la farò, potrò ricompensare tutti i sacrifici che hanno fatto per me.
    Se vorrai conoscermi, spero tanto che mi porterai in esterna

  34. Ciao Broono,
    mi chiamo Minchionita.
    Io credo nel principe azzurro e nel make up.
    Studio danza da quando avevo 3 mesi e mezzo e sono molto passionale, anke se la mia amica KiKKa dice ke il peggior difetto ke ho è ke sono troppo dolce e che sono amica con tutti. Ma nessuno è perfetto, no? Mi piace molto fare schhiwoping e chiacchierare e penso ke tu sei proprio come me, “quanto ci piace chiacchierààààà”.
    Il mio sogno è andare negli Steates, imparare l’inglese e iscrivermi ad un corso di dizione.
    Voglio impegnarmi seriamente perchè si la bellezza aiuta e anche un pizzico di fortuna, ma se non sei bravo non vai da nessuna parte,almeno è quello che credo e io sono una che crede nei propri principi, si sono idealista e sognatrice e anche un’inguaribile romantica come canta il mitico Vasco!!!!!!!!!
    Bhè, cosa dirti più?
    Mi fà piacere averti conosciuto in questo sito di aspiranti amanuensi che fanno solo macchie d’inchiostro. Ma non sanno che esiste il compiuter? Mha la gente è strana.
    Ora vado ke devo dare dà mangiare ai miei 672628376 gattini cuccioloni tenerissimi wow.
    Ah, ho anche un pappagallino, l’ho kiamato Orazio, come la strada dove abito, fà strano, eh?
    Spero tanto di dartela presto. La carezza.

  35. Volevo chiedere a Maria se devo per forza eliminarne una o se posso fare un’esterna con entrambe.
    Perché non sono io che devo scegliere ma sono loro che devono fare qualcosa che mi colpisca e poi non ho ancora avuto il tempo di ballare con nessuna delle due e io non sono qui per trovare un divertimento e non cerco solo la ragazzina tette al vento che voglia apparire ma una donna con la quale costruire qualcosa che non lo so se durerà però vorrei almeno provarci.
    Perché ho un passato nelle discoteche e le mie soddisfazioni me le sono già tolte.
    E no, non lavoro per nessuna agenzia e quella che ha telefonato per dire che mi conosce e che mi ha visto con la corteggiatrice dell’anno scorso mentre ci baciavamo dentro il frigo della redbul non so chi sia e se davvero mi ha visto porti le prove.
    Comunque mi ha colpito molto, come si chiama, quella della carezza.
    Mi piacerebbe portarla in esterna per vedere se il birdwatching è una passione vera che può unirci, perché anch’io avevo un pappagallo che si chiama (non ce l’ho più ma è vivo e ce l’ha ancora la mia ex ma ormai è una storia chiusa glie l’ho detto anche ieri quando ci siamo messaggiati dopo che l’ho riportata a casa) Pedro, o se lo fa solo perché vuole sedersi sul mio trono.
    L’altra, come si chiama, quella dell’immagine in discoteca che è qui perché accompagna un amico vorrei conoscerla un po’ di più perché immaginando chi sia quell’amico, sono certo che è sincera quando dice vuole farsi da sola ma sono anche convinto che a chi ha fatto sacrifici per lei possa unirmi anch’io nel beneficiare dei vantaggi di questa scelta profonda di vita.
    Ora vorrei ballare un po’ qualcosa che ci animi un po’.
    C’è Drims ar mai rialitì?

  36. NO.
    C’è una cover del Giardino dei Semplici e una parrucca del biondo dei Cugini di Campagna sullo scrannetto giù in fondo come avvertimento.
    Può andare?

  37. NO.
    C’è una cover del Giardino dei Semplici e una parrucca del biondo dei Cugini di Campagna sullo scrannetto giù in fondo come avvertimento se parli pure mentre balli.
    Può andare?

  38. Ciao. Io guardo sempre tutti i programmi della De Filippi, e conosco a memoria i nomi dei tronisti.

    Ma vi assicuro che non mi piacciono, lo faccio solo per vedere quanto in basso sia arrivata la TV. E poi faccio commenti sarcastici sulla blogosfera.

  39. ciao.
    io ho un blog e ci scrivo stronzate ma solo se altamente culturali, anche criptiche che così uno pensa che voglio dire qualcosa e invece non voglio dire niente.
    però non sono come quelle che mettono le foto con le tette di fuori, sì io anche le metto ma è solo per un esperimento sociale.
    poi scrivo anche commenti sui blog degli altri, che non c’entrano mai un cazzo con i post ma intanto mi faccio notare e qualcuno prima o poi lo rimorchio con la mia incredibile arguzia. tanto tempo ne ho.
    però non sono mica come quelle ragazzette, che potrebbero essere mie figlie e le tette gli stanno ancora su, mannaggia. io però a 15 anni leggevo proust, non ho ancora finito e non l’ho capito tanto bene ma ahò, è proust.

  40. ciao,
    sono una signorina molto semplice, ma molto timida e non ho mai il coraggio di espormi quanto vorrei e allora lo faccio a pezzi.
    Alla fine siamo tutti uguali, noi popolo internettiano, e una buona volta deciderò di toglierla questa rete e di smetterla di camuffarmi, tanto questi giochini sono patetici e antidiluviani e poi ‘Il manuale delle giovani marmotte’è insostituibile.
    Io credo nella rete, comunque, e sono amica della signorinasnob.

  41. Facci cambia lavoro il giornalismo non è cosa tua.Ogni volta che ti inquadrano con quela faccia penso che da piccolo le prendevi vero?E non abbastanza.

I commenti sono bloccati.