Il cretino dormiente

Ho letto tre righe sul blog di Luca Sofri. E mi sono ricordato di quel periodo.
Avevo 15 anni.


Volevo fare politica, e allora scrivevo sui muri con lo spray. O forse volevo scrivere sui muri con lo spray, e allora facevo politica.

Feci delle scritte di sostegno a una campagna civile, ma non accadde nulla.
Ne feci altre contro qualcosa e qualcuno, e ci furono delle reazioni: un trafiletto su un giornale e poi delle contro-scritte.
Sicchè, in luoghi più smaccati, ne feci di più dure come pure lo furono le scritte di risposta: un gioco al rialzo che passò di grado quando un mio sodale tirò un sasso a una finestra.
Le reazioni e gli articoli crebbero con il compiacimento di un 15enne, età che a un certo punto smisi semplicemente di avere.

Ma c’è chi ha 15 anni per tutta la vita.
Dunque attenzione, è ovvio che vadano denunciate scritte sui muri e minacce varie, ma è chiaro che un crescendo di paginate allarmistiche possono anche essere la delizia narcisistica dei cretini, un denunciare che può stuzzicare.

Lo dissi quando apparve una scritta antisemita contro Paolo Mieli, candidato alla Presidenza della Rai: si gridò all’allarme sociale, e giù paginate. Lo ripeto ora.
Non credo che il Paese abbia un problema di serio antisemitismo e di serio anticlericalismo, ma quello dei 15enni a vita, dei cretini, sì.
C’è sempre il rischio di stanarli.

***

Prima che me lo chiediate: facevo politica nel Partito radicale.

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31 Commenti

  1. Politicamente attivo sin dai 14, poi ho smesso, ne ho fatte di cazzate.
    ma mai, mai,scritto sui muri. lo consideravo maleducato (che borghese). oggi, con internet, lo considetro semplicemnte da idioti.
    ossequi.

  2. dei miei quindici anni ricordo una notte da tregenda alcolica in cui due dei miei sodali(gli stessi che oggi hanno davanti una carriera gravida di soddisfazioni.Uno diventerà quasi certamente consigliere regionale nei prossimi lustri,l’altro è un campione del mondo nel ramo assicurativo)tirarono le cornette dei telefoni presenti nelle vecchie cabine fino a determinarne l’allungamento del filo di svariate decine di metri trasformando la piazza principale in un incubo espressionista.Moltissimi adulti lo sono solo a livello anagrafico,quasi mai per colpa.Hanno imparato a tenere la faccia seria e ad eseguire i compiti grazie ai dissuasori che la vita ha seminato nel percorso.Spesso impazziscono per la voglia di tornare ad andare a una ruota,almeno per un pezzettino di strada.Fortunatamente desistono quasi sempre

  3. mmm… da quel che ricordo l’unica volta che ho scritto sui muri e’ stata quando inaugurai il corridoio di casa nostra… credo mi sia passata da allora la voglia di scrivere e disegnare sui muri, nonostante gli anni della contestazione.

  4. Credo NON sia per nulla ovvio “denunciare le scritte sui muri.”
    Ma chi se ne fotte delle scritte sui muri.
    Ci sono problemi immensi, delunquenze diffuse a tutti i livelli, e stiamo a preoccuparci delle scritte sui muri?
    Scorte per le scritte sui muri?
    L’Italia è pazza.
    Scusate vado a fare delle scritte sul muro della stazione, contro me stesso.

  5. Questo paese ha un grave problema di anticlericalismo: ce n’e’ troppo poco.

  6. Considerazioni sparse.
    Per me chi scrive sui muri è un teppista. Un vandalo e basta, indipendentemente dal perchè e cosa scriva/disegni.
    Non tiratemi fuori la libertà d’espressione, che oggi ha ben altri mezzi (internet per esempio).
    Non tiratemi fuori neppure l’arte, Basquiat, Keith Haring, per favore. La totalità delle scritte, dei logo, delle famigerate “firme” che imbrattano i muri delle nostre città sono orrori fini a se stessi, con l’aggravante di comportare ingenti costi per la comunità e i singoli proprietari.
    Non è cretinismo, non è libertà, è puro vandalismo.

    secondo.
    Non capisco perchè scrivere “Bagnasco etc…” su di un muro sia nella sostanza più grave che scriverlo su di un giornale, un blog o un volantino.
    Dov’è la differenza? Magari si pensa che chi scrive sui muri sia sicuramente più violento di chi scrive su blog o siti vari? O si pensa che una scritta su muro abbia maggior risonanza perchè vista da più persone, PRIMA di finire in tv? boh.

    terzo
    come per i fenomeni di bullismo, i sassi dai cavalcavia, l’anoressia, le idiozie da 3MSC, anche in questo caso l’attenzione di tv e giornali è deleteria, sono d’accordo, spinge all’emulazione i vandali latenti.
    Resta la noiosa questione: comodo fare i giornalisti solo speculando su allarmismi, bufale, catastrofi, gossip etc.

    quarto e chiudo
    Chissenefrega di Facci teppistello in erba, ma io non me ne vanterei. Anche se giovane e pro-radicali sempre teppistello eri.
    (e nota, io sono radicale da sempre).

  7. Manca una seria politica della famiglia in grado di aiutare le famiglie a crescere questi perenni quindicenni.
    Come mi è venuta? bene? la possiamo rivendere ad un Prodi, un Casini o un Mastella qualsiasi?

  8. Anche io a 15 anni facevo politica nel Pr. Però scritte sui muri non ricordo di averne mai fatte. Tavolini, quelli sì, tanti.

    In compenso oggi, a 33 anni, ho in mente una serie di persone che metterei volentieri al muro. Tzk, mi sa che la cultura della non violenza su di me non ha attechito. Ratzinger è riuscito anche in questo.

  9. Io a 15 anni mi interessavo di politica. Leggevo i giornali e non scrivevo sui muri.
    Non tiravo nemmeno sassi.
    E leggere oggi il Facci che fa il moralista quotidianamente verso molte persone che come me erano di sinistra e lo sono rimaste, mi provoca un leggero fastidio.
    Nulla di grave, ho altro a cui pensare, ma mi pare che per lui non sia cambiato nulla da quando aveva 15 anni.
    All’epoca scriveva sui muri per provocazione e per sentirsi qualcuno.
    Ora fa il duro e puro anticomunista per continuare a sentirsi qualcuno.

  10. Ma non posso credere che tutta questa gente cosi’ responsabile, da adolescente non abbia combinato qualche stupidaggine(tipico, d’altra parte, di tutti gli adolescenti).Persino mio figlio sedicenne, che pure e’ tranquillo, ogni tanto me ne combina qualcuna. E’ la solita storia: a Facci non si perdona niente, nemmeno di essere stato un ragazzetto come tutti.

  11. Una volta su un muro ho scritto “Giacomo sei figo”.
    Lui si è messo con la mia compagna di classe.

  12. Anna, se ti riferivi anche a me: da adolescente ho fatto sì qualche stupidaggine, non il vandalo.

    Perchè, tu sì? tuo marito sì? tutti gli ex-ragazzetti sì?
    e in ogni caso, ti sembra “normale”? anche solo “accettabile”?
    se lo facesse tuo figlio ti andrebbe bene? (io ho due figlie più piccole, e non mi andrebbe bene per nulla).

    Poi: a Facci personalmente non ho nulla da “perdonare”. Lo leggo e a volte sono d’accordo, a volte no, a volte in parte. Punto.
    Normale questo, no?

  13. No, Steve, io non giustifico gli atti di vandalismo, dico solo che a 15 anni le sciocchezze si fanno, e magari si facessero solo questo tipo di sciocchezze. Comunque ti auguro di non dover mai fare esperienze negative con le tue bambine anche se, in linea generale, con le figlie femmine e’ diverso rispetto ai maschi. Ciao

  14. Filippo: 1)chissenefrega 2)cazzate, stupidaggini, marachelle, bagatelle ne combiniamo tutti/e; vandalismi, reati, magari no.

    Il punto è un altro: scrivere sui muri non è fare politica; dar visibilità a chi scrive sui muri non è una buona idea.

  15. Da scrivere sui muri a scrivere sul Giornale non mi sembra che abbia fatto molti progressi

  16. una volta su un muro a madrid hanno scritto “Luis sei figo”.
    Lui è andato all’Inter.

  17. A quindic’anni si ha quindic’anni, ma non è equivalente ad essere cretini.
    Nè teppistelli.
    C’è chi ha bisogno di nutrire il proprio ego a 15 ed a 89 anni, indifferente se la carta passi sotto il nome di muro, blog, giornale (g minuscola o maiuscola fate voi) etc…
    Ad una persona si perdona di essere stata ingenua, non d’essere stata cretina.
    Scrivere sui muri, sia “mettete dei fiori nei vostri cannoni” che “okkio al kranio” o “solidarietà al cso” o “10, 100, 1000 *nome dell’eccidio a piacere*”, è da persone che non hanno niente da fare, troppi soldi e troppo tempo libero.(e nessun gusto estetico)

  18. “persone che non hanno niente da fare, troppi soldi e troppo tempo libero”(è il perfetto ritratto del 60% degli impiegati pubblici o sbaglio?)

  19. che i dipendenti pubblici guadagnino troppi soldi (in assoluto, non per quello che lavorano) mi giunge nuova.
    A meno che non siano ex top manager delle Ferrovie, Poste, Alitalia, Telecom e simili, usciti con bonus ipermiliardari e VERGOGNOSI in confronto al disastro in cui hanno lasciato quelle aziende.

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