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Digg - HD DVDNon sarà una sequenza esotica quanto 4 8 15 16 23 42, ma pubblicarla aiuta a diffondere l’idea che la stupidaggine si combatte numeretto per numeretto.

Qui un primo approfondimento per chi vuole intendere.
Qui un altro.
Qui, da Google, i siti e i blog che hanno remato contro.
Qui, infine, il fondatore di Digg e fa ammenda e sceglie di stare con i buoni.

Oggi è stato un giorno difficile per noi. Abbiamo dovuto decidere se rimuovere le segnalazioni contenenti un singolo codice, sulla base di una diffida legale. Abbiamo dovuto scegliere e, nel desiderio di evitare uno scenario in cui Digg potesse essere bloccato o chiuso, abbiamo deciso di cedere alla richiesta e rimuovere le segnalazioni con il codice.
Ora però, dopo aver visto centinaia di segnalazioni e letto migliaia di commenti, ce lo avete fatto capire. Preferite vedere Digg perdere combattendo, piuttosto che piegato ad un’azienda più grande. Noi vi ascoltiamo, e con effetto immediato abbiamo deciso di non cancellare più segnalazioni o commenti contenenti il codice e di affrontare qualsiasi eventuale conseguenza.
Se perderemo, che caspita, almeno saremo morti provando.
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10 Commenti

  1. Ho letto altrove un commento decisamente illuminante che tento di parafrasare.

    Per gli utenti di Digg è molto “facile” chiedere che si rispetti la libertà della rete non facendosi piegare dalle richieste delle multinazionali dell’intrattenimento. Loro non rischiano niente. Chi rischia è Digg e coloro che vi stanno dietro (sia tecnicamente che finanziariamente) e che rischiano in proprio una battaglia per altri.

    Gli utenti non se ne curano, perché, morto un Digg se ne farà sicuramente un altro. Loro non ci perdono nulla.

    Non trovate che sia relativamente semplice sbraitare contro gli abusi (e qui non si parla tanto di abusi, diciamocelo) dei potenti senza rischiare niente in proprio?

  2. Mah Limo, credo che ci sia anche un certo livello di consapevolezza dietro la scelta di creare e tenere in piedi un servizio come Digg: rischiano sapendo di rischiare. Il rischio finanziario poi, credo che sia il minore, che quegli annunci AdSense ne fanno tanti di click, secondo me. Rischia di più il singolo blogger, che se per qualche ragione la multinazionale decide di prendersela con lui per aver pubblicato quei numeri, allora sì son cazzi.

  3. A me non sembra che il fondatore di Digg abbia fatto ammenda: si è semplicemente arreso.
    Perché dopo la “censura” gli utenti avevano praticamente affossato Digg.
    Il caso è complesso.
    Forse ci vorrebbe un po’ più rispetto per i siti ed i servizi che utilizziamo gratuitamente…

  4. @Limo: hai ragione in tutto tranne che sulla parte degli abusi. E’ assurdo che una società possa chiedere la cancellazione di un numero perché questo è proprietà intellettuale. Per me questo è un abuso.

  5. Gianluca, ma davvero credi a questa bufala della chiave craccata? Oggi, nel 2007, ci facciamo infinocchiare, ancora, dagli “squali” delle multinazionali? Mi quoto riportando un mio commento lasciato nel blog di Mantellini:
    “Mante, non fatevi infinocchiare da nessuno. Quando le chiavi di qualsiasi sistema di crittografia vengono rese pubbliche c’è sempre lo zampino dei diretti interessati che possono essere la major, i costruttori di lettori DVD-HD e via dicendo. La pirateria (finta e farlocca) aiuta tanto la diffusione di un sistema che non decolla. E’ una storia che si ripete, sempre. Altro che potenza della rete. Sono loro i “crakkati” che sfruttano la rete per spingere un prodotto che il mercato non ha chiesto.”
    Lunar

  6. Gianlu’, il problema è anche che il comportamento di Digg non è esattamente limpido: i commenti e i post sulla chiave incriminata hanno cominciato a sparire di nascosto ed in modo silenzioso. Solo quando gli utenti hanno cominciato a lamentarsi in massa, e a spargere la voce su siti “concorrenti” (Slashdot in primis) a Digg hanno deciso di “perdere combattendo”. Tutt’altra cosa da Slashdot che ha inserito la chiave come tag con cui commentare i post e che, quando in passato aveva dovuto rimuovere un testo di Scientology perché coperto da copyright e postato in modo anonimo, e la cui pubblicazione era dunque indifendibile, lo fece presentando una pagina di link che rimandavano al testo stesso e ad altre nefandezze di quei signori. Qui mi sembra che a Digg abbiano cercato per prima cosa di pararsi il culo (cosa legittima, intendiamoci). Poi, una volta capita l’inutilità della cosa, si sono adeguati…

  7. @ Cofano –> vero, molti click ora, ma se le “senza problemi di liquidità alla faccia del mercato che dicono sia in crisi” major intentassero causa a Digg… beh, semplicemente la battaglia è persa in partenza. Il singolo blogger non è influente (in quanto a numeri), non credo rischi molto.

    @ Luca –> Per la musica un plagio è di 7 (o 8) battute. Non possono mica mettere il copyright su 20 note (e anche meno)! Invece sì. E quindi mi pare che sia giusto (in questo mondo) tutelare quella serie di cifre.

    @ Lunar –> Di certo hai ragione. Una stringa di quella lunghezza non credo si possa rintracciare in un tempo così breve.

  8. Lino: E’ una chiave a 128 bit, quindi abbastanza lunga da trovare a forza bruta.
    Non so nulla di come sia stata trovata, quindi potrei sbagliarmi, ma a naso direi che non è necessario provare tutto lo spazio di chiavi a disposizione (2^128): dovrebbe bastare fare un debug di un software di riproduzione dei DVD-HD, o del firmware.

  9. Quando qualcuno saprà spiegarmi che diavolo farci con questi numeretti gli faccio un regalo.
    Dico, visto che digg ecc. oramai l’hanno vinta, vogliamo passare alla “fase2” e usare la stringa? In poche parole:

    1) prendo un DVD
    2) prendo la stringa
    3)………
    .
    .
    128)ed ecco la copia!!!

    Esiste un utonto qualsiasi in grado di fare una cosa del genere? Finora non ne ho trovati…..

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